Carlotta, dopo 10 anni, a colloquio col dott. Ruggero per una collaborazione (parte 3)

di
genere
dominazione

Riprendo racconto dall'inizio per creare continuità, sotto la parte 2 e la parte 3
(parte 1)
Sono Carlotta, 36 anni, come mi ero presentata nella mia prima esperienza, sono maliziosa si ma mai troia o bisognosa di situazioni volgari. Caratterialmente sono arrogante a tratti, sicura di me sempre.
Mi piace rischiare, non mi piace piegarmi e cerco sempre di affermarmi, anche se non sempre riesco, ma son sempre stimolata dal provarci. Anche questa è una storia vera recentissima e nata dalla mia ricerca di cambiare lavoro, anzi tipologia di lavoro cercando collaborazioni con enti e non solo privati.
Fisicamente sono alta 1,62, in forma, capelli lunghi lisci e scuri e bel fisico curato in palestra. Una terza di seno ben fatto e un sedere sodo con taglia 40. Mi piace il mio corpo, lo reputo in buona parte una di quelle cose che ho ricevuto senza conquistarmi, anche se poi cerco di curarlo molto. mi piace apparire femminile ma mai volgare
Ho un compagno qualche anno più grande con cui convivo da ormai 5 anni e siamo insieme da 10. Molto innamorata nonostante qualche fisiologica mancanza.
Adesso mi concentro sull'ultimo episodio.

Da un pò di tempo ho iniziato a guardarmi intorno per nuove opportunità lavorative e, quasi per caso, i miei pensieri sono andati a circa e oltre 10 anni fa quando da neolaureata incontrari il dott. Ruggero. Il dott. Ruggero era una persona molto preparata e ammanicata nel mondo del lavoro con diverse conoscenze e una posizione di rilievo; mentre io ero ai tempi una giovane neolaureata vogliosa di imparare e conoscere il mondo del lavoro.
Tuttavia Ruggero, abbastanza da subito, si dimostrò interessato alle mie qualità, ma anche alle mie qualità fisiche. Non ha mai nascosto questo interesse. Una volta nel complimentarsi sul mio abbigliamento si domandò e mi domandò se l'intimo fosse abbinato.
Non so se fu quella la goccia che fece traboccare il vaso o semplicemente la mancanza di prospettive nel farmi andar via. La mia carriera poi è stata positiva, molto positiva. Fino ad oggi quando mi ritrovo a pensare di tornare in quel mondo, nel mondo del Sig Ruggero. Non necessariamente lavoando con lui ma grazie a lui e alle sue conoscenze.
Allo stesso tempo sono maturata come persona, so reggere determinate avances. Non ho più un suo contatto ma Cerco il suo profilo su un social e decido di scrivergli. Un paio di volte sto per farlo e poi mi fermo, alla terza sono più decisa dopo aver discusso sia al lavoro che col mio compagno. alla sera di quel Lunedì scrivo "buonasera dott. Ruggero, spero si ricordi di me, come và? Mi fa piacere rilevare la sua posizione di successo. un bacio . Carlotta".
Di sicuro non aspettava da me un messaggio e quel tipo di conclusione. Passano pochi minuti e risponde "Buonasera Carlotta, il tuo messaggio è una bella sorpresa. Tu come te la passi?"
A quel punto mi da la possibilità di dirglielo e rispondo "purtroppo Sig. Ruggero, sono alla ricerca di nuove collaborazioni, per avere qualche certezza in più".
Passa un pò di tempo e lui "Capisco. Eh eh, Carlotta, maturando le priorità cambiano vero?". E allora io "Dott. Ruggero, sò di aver fatto degli errori ma sono maturata molto e ho capito che bisogna essere più flessibili e meno fermi su certe posizioni nella vita. Lei pensa che il mio profilo potrebbe interessare a qualcuno di sua conoscenza?"
A quel punto avevo buttato l'amo. Lui risponde subito "si potrebbe. Ma io tengo molto alle mie amicizie. Prima di invitarti a un colloquio formale vorrei parlarne a voce per capire se ne vale la pena. Non faccio colloqui a chiunque capisci?. Fammi sapere".
Pensai che comunque una conversazione in cui sarei stata carina e non impulsiva come da ragazza avrebbe potuto aprirmi delle opportunità, ben consapevole del debole del dott. Ruggero verso di me. Risposi "certamente dottore mi farebbe piacere. Ruggero, mi dica lei quando possiamo vederci?"
A quel punto lui mi manda un messaggio con il suo numero e aggiunge che ci saremmo potuti vedere il mercoledì pomeriggio per un aperitivo. Gli dico che sarei arrivata dopo il lavoro e quindi per le 19. E mi consiglia dove parcheggiare, praticamente un centro commerciale , ma con un bar vicino, fuori città.
Rispondo "Grazie Ruggero per l'opportunità, spero poi di poter fare un colloquio formale da Lei". Lui non risponde. Il giorno dopo compare una reazione di apprezzamento a una delle mie foto; una foto nella quale indosso un vestito aderente sul viola fiorato con dei bottoni. Decido di preparare quel vestito e aggiungo dell'intimo viola.
Dopo il lavoro arrivo al parcheggio da lui indicato alle 18.45 e dopo esserci sentiti telefonicamente lui mi indirizza con la posizione facendomi parcheggiare non lontano dalla sua auto.
Ci vediamo dopo quasi 10 anni, io stento a riconoscerlo se non per alcune foto (in cui noto che nonostante l'età, ormai sessantenne, si tiene in forma). Lui mi riconosce subito e lo vedo chiaramente notare il vestito. Mi tende la mano e la stringo ma mi avvicino anche per salutarlo in maniera meno formale. Lui a parte il bacio sento che poggia l'altra mano sulla schiena alla mia destra. Poi mi fissa e dice "sempre in ottima forma Carlotta, come te la passi?"
Sorrido, ringrazio e poi aggiungo "eh non benissimo". entriamo nel bar e ordiniamo due spritz. Lui mi racconta un pò della sua posizione, io annuisco, ammicco, scosto le gambe e i capelli più volte. Sento un leggero piacere per quella conversazione e inizio a sentirmi meno a disagio. Poi inizia con le domande "e tu, cosa cerchi ora?"
E io "Ruggero, mi piacerebbe molto poter uscire dal solo privato, è complicato, e non ti da certezze" lo guardo e con testa sommessa ma maliziosamente dico "sò che ho sbagliato in passato, ma sono maturata e vorrei poterti dimostrare che sono meno, diciamo, scontrosa".
E lui spostandosi sulla sedia "Carlotta commettiamo tutti degli errori di gioventù. Mi fa piacere tu sia maturata, ora sei una giovane donna e penso tu sappia dare il giusto peso e valore alle cose. Vorrei poterti prendere in parola ma per me le mie conoscenze sono importanti. Lascia che ci pensi se sia il caso di fare un colloquio".
Sorride, ma mi lascia sospesa. A testa bassa dico "ok". Poi lo guardo e , balbettando dico "devo attendere che tu mi faccia sapere e basta?". Gli do volutamente del TU. Poi mi scosto i capelli e dico "scusami Ruggero, lo capisco, è solo che mi sembra tu occupi una certa posizione e quando ho pensato di contattarti effettivamente non mi sbagliavo. Sei una persona importante, anche interessante direi, e vorrei essermi comportata in maniera diversa ecco. Mi piacerebbe avere una seconda possibilità, tutto qui". Lo guardo tenedo l'angolo delle labbra inferiori destro tra i denti come aspettando una risposta.
Ma lui cambia discorso "e il resto carlotta, come va la vita?". Abbasso la testa sullo spritz, bevo ormai il penultimo sorso e dico "va bene, ho un compagno da tanti anni, ci siamo conosciuti quando lavoravo per te e siamo sempre rimasti insieme, conviviamo da qualche anno ormai, però". E lui "però?".
E io sorridendo "eh però sai che io sono un pò irrequieta come lo ero sul lavoro e quindi tendo a non accontentarmi , ho cabiato molto la mia testa rispetto a 10 anni fa Ruggero, guardo altre cose in un uomo che non solo aspetto fisico". E lui "tipo?".
Sorrido ancora e dico "ma cose abbastanza normali come l'aspetto mentale, la sua determinazione, successo e, per successo non intendo soldi ovviamente, ma più in generale".
Mi fissa. E poi dice "ricordi come reagivi male 10 anni fa?". Bevo l'ultimo sorso e dico "si ricordo, e ricordo alcune cose specifiche; non capisco perchè avevo quell'atteggiamento, mi dispiace".
Lui resta in silenzio due minuti e io pure. Beve l'ultimo sorso, chiama il cameriere e ferma la mia mano mentre cerco di aprire la borsa per pagare. Mette i soldi sul tavolo e poi mi dice "non so se fidarmi di quanto sei maturata, al momento noto che parli bene, che hai fatto certe esperienze e oggi hai avuto la buona idea di indossare un vestito che ti ho dimostrato di gradire e questo indica intelligenza. Ma non può essere suffciente capisci? Si ti farò sapere per il colloquio, al momento non ho motivi specifici per invitarti in ufficio, ma resterò in auto a leggere un pò le email al telefono per 10-15 minuti. Se in questo tempo pensi di potermene dare qualcuno in più, vieni nella mia auto e ti ascolterò volentieri. Consideralo un pre colloquio, sai che nel nostro lavoro dobbiamo preparare contenuti in fretta, vediamo se hai davvero voglia di metterti in gioco e come sei migliorata sul fronte improvvisazione"
Lo fisso e non rispondo. Lui va vie e io resto a pensare. Mi alzo perchè non ho tempo e intanto vado nella mia auto. E' buio e sono le 20 ormai. Ma in realtà ho già deciso, devo solo pensare al come mostrargli maggior disponiilità e meno arroganza. Entro in auto, apro la borsa, accendo la luce intanto metto del lucida labbra e una leggera matita, mi sistemo le ciglia. Mentre faccio questo ricordo l'ultima volta che gli risposi male. Allora resto qualche secondo a pensare, poi tiro dietro il sedile e mi sfilo le mutandine; da dietro mi stacco il reggiseno, sbottono il vestito, tiro via anche il reggiseno e riabbottono il vestito. Piego l'intimo e lo metto in borsa. Esco dalla mia auto e mi dirigo verso la sua.
Mi avvicino al finestrino e busso. Lui apre. Entro dicendo con voce bassa e dolce "posso dott. Ruggero?". Lui "prego Carlotta".
Lui si sistema per guardarmi meglio, mi fissa come in attesa. Io sorrido imbarazzata. E lui "allora sorprendimi? cosa hai maturato in questi 15 minuti?".
Mi scosto i capelli, lo guardo e dico "ricordi l'ultima volta che scappai via dal tuo ufficio? avevo 25-26 anni". Lui "certo, ricordo bene". Inizio ad aprire la borsa , lo guardo e dico "sono cambiate un pò di cose, almeno per me, tu vedo invece che sei sempre al top"; mentre tiro fuori l'intimo dalla borsa porto la lingua al bordo delle labbra, gli porgo il mio intimo e dico
"questo è l'intimo che indossavo oggi". Lu sorridendo lo prende, lo apre e dice "è proprio l'intimo che immaginavo per te".
Poi aggiungo "le mutandine potrebbero essere umide, è stato eccitante confrontarmi con te oggi Ruggero". Lui continua a toccare il mio intimo, poi torna a fissarmi "sai Carlotta, questo è il bello della vita, quando le persone si ricredono , hanno bisogno e magari talvolta aiutan se stessi come stai facendo tu, eccitandoti da questo nuovo confronto".
Resto a fissarlo con le mani sulle gambe. Lui avvicina un dito e mi scosta leggermente in vestito, molto poco, è solo un gesto simbolico e facendolo dice "e quindi ora non hai intimo sotto questo bel vestitino?". Questa volta rispondo "esatto Ruggero, non ho intimo adesso".
Lui porta la sua mano al mento e me lo prende accarezzandolo con le tre dita, va vicino le labbra "che bel visino e adesso che sei mansueta sei molto più apprezzabile". Poi mi pnta il dito come se qualcosa non andasse e dice "però, questo vestito ha 6-7 bottoni, troppi, ricordi qual'era il mio numero preferito?"
Io scuoto lentamente la testa e sorrido con dolcezza e curiosità. Lui indica un tre. Io mi guardo il vestito, poi spalanco la bocca come per sorpresa e lo guardo dicendo "certo con soli tre bottoni però..". Mi mordicchio le labbra guardandomi, mi scosto i capelli. E poi dico "devo guadagnarmelo questo colloquio no?".
Lui annuisce seccamente. Poi dice "la strada è lunga per compensare il tuo atteggiamento da ragazza arrogante". Mi tocco il vestito con le mani come per capire fino dove si aprirebbe. indico il primo e il terzo bottone che rimarrebbe e dico "che uomo scaltro, praticamente nuda". E poi aggiungo "direi che non posso che iniziare a sbottonarmi". Metto la lingua al bordo delle labbra e inizio a sbottonarmi uno su e con l'altra mano ne sbottono uno tra le gambe. Adesso si vedono più di mezze cosce e la parte alta del seno.
Poi mentre dico "certo anche con questi sbottonati, mamma mia, dott. Ruggero" E cosi dicendo mi sbottono un altro sotto e un altro su. Mi guardo, spalanco la bocca, poi metto le mani sul viso indicando vergogna, capisco di essere rossa e imbarazzata, ma anche eccitata, guardo a destra e sinistra evitando il suo sguardo ma poi guardo lui e mi dice "come ti senti Carlotta?". Sorrido e dico "un pochino nuda ed esposta a te Ruggero".
Le cosce sono in vista , se aprò un pò si vede la figa, le tette son metà fuori, si vedono i capezzoli. Lui dice ancora "e come altro ti senti?". E io a bassa voce "strana, eccitata".
Lui avvicina la mano e nello specifico l'indice, prima mi allarga su il vestito e ora le tette si vedono bene, poi porta il dito in basso e con un colpettino allarga il vestito. Sono nuda. Lui mi fissa nella mia parte intima e dice "ben curata anche li, come immaginavo".
Ho il viso rosso fuoco per l'imbarazzo. Lui mi guarda e dice "situazione paradossale eh Carlotta? Ma tu sai anche vero che non vorrei sprecare molto il mio tempo, non è più come 10 anni fa, quel bonus lo hai perso".
Mi sento imbarazzata ma eccitata, mi guardo e son praticamente mezza nuda, o per meglio dire nuda. Mi sistemo un pochino e dico "perchè non ci spostiamo di qui, può passsare qualcuno". E lui "no, è buio, non voglio muovermi se non per andare a casa". Allora dico "ok va bene ma posso almeno avvisare il mio compagno che faccio un pò più tardi? Tra quanto posso andare?"
annuisce acconsentendo con la mano e dice "puoi andare quando vuoi, ma io pensavo di darti ancora un 15-20 minuti per migliorare la tua posizione nei miei confronti". Prendo il telefono cercando di tenere le gambe strette, chiamo il mio compagno e velocemente dico solo "amore farò un pochino tardi, aperitivo di lavoro è andato lungo, aspettami ceniamo insieme, non faccio tardissimo". E poi aggiungo "anche io ti amo". Ma in quel momento Ruggero col suo dito torna ad allargarmi il vestito, prima su e poi di nuovo tra le cosce, tengo le gambe strette, ma il vestito è completamente aperto, la mia figa è nuovamente in vista. Ppi mi porta il dito slle labbra mentre sto ancora parlando col mio compagno.
Mi fissa, io guardo me stessa e poi lui. Lui fa indietro il sedile e lo stende un pò. Mette le mani dietro come per rilassarsi e continua a fissarmi tra le gambe, le tette e poi il mio viso "vediamo se anche ora sai stupirmi, pensaci".
Sorrido scuotendo la testa e dico "questo pre colloquio diventa sempre più scivoloso". Avvicino la mano al suo corpo e inizio ad accarezzarlo, con le dita vado tra i bottoni della camicia. Mi avvicino a lui e gli sussurro "sei uno uomo scaltro, e sai cogliere l'occasione, non a caso hai successo. Scendo con le dita arrivando alla cintura e sento la punta del suo pene, è in erezione. Lo sfioro dicendo "la mia bocca ti ha spesso risposto male, forse ora è il caso che ti soddisfi, non credi?". Gli do un bacio sulla guancia mentre continuo a sfiorargli pene, lui è eccitato ma impassibile e mi dice "sii precisa Carlotta, non ti son concessi giri di parole".
E io lo guardo e dico "posso avere la possibilità di succhiartelo, soddisfarti e guadagnarmi un incontro formale con te? Accetta di mettermelo in bocca ti prego dott. Ruggero". E lo guardo a bocca socchiusa con sguardo languido. Poi inizio a scendere con la testa e dico "ti prego lasciami questa possibilità".
Gli sbottono la cintura e lo tiro fuori. Non è lungo ma estremamente largo e duro. Metto la mano intorno al pene e dico "che larghezza importante". Stringo la mano dolcemente, la muovo quansi a testare la durezza e dico "estremamente vigoroso". Lo guardo e gli dico "sarà un piacere e un onore soddisfarti".
Scendo con la bocca e inizio a baciare la base del pene. Ora lui inizia a godere e sussurra "che troietta". Improvvisamente sento una sculacciata. E poi sento aria sotto il vestito, mi ha alzato il vestito. Sculaccia ancora. Io gemo e intanto inizio a succhiare.
Poi sento le dita sula figa, la stuzzica e mi eccito ancora di più. Mentre ho la bocca poggiata sul suo cazzo ho un orgasmo superficiale e son chiaramente umida mentre lui mi stimola. Lui mi sussurra senza farmi staccare dal cazzo "che troietta, ti piace eh?".
Dopo sento il dito sul mio ano e poi lo sento entrare , mugugno ma lui dice "continua a succhiare, ti sto solo abituando, te lo metterò nel culo coi tempi giusti come ho fatto nella vita".
sento il dito entrare mentre io continuo a pompare su e giu, la sua mano sinistra la poggia sulla mia guancia gonfia del suo cazzo e dice "come sei bella col cazzo che ti riempie la bocca e la guancia, pompa Carlotta, pompa".
Sento il dito tutto dentro, non è lungo ma largo anche quello, io mi concentro sul suo cazzo e continuo a farlo entrare in bocca e uscire un pò. Mi sta piacendo quel vigore.
Lui mi scosta i capelli per guardarmi meglio e io ho sollevo gli occhi senza staccarmi dal suo cazzo. Lui mi dice "ora ti riempio la bocca troietta". Continuo a pompare senza fermarmi e continuo a guardarlo. Poi dopo poco sento pulsare e la sua mano sulla testa a tenermela giu. Ma io non cerco di spostarmi, cosi lui allenta la presa e col ghigno dice "ti piace ingoiare puttanella". Lo sento godere come un porco "siii..ingoia tutto".
Lo faccio. Ingoio due volte e poi una terza. Lui continua a tenermi la mano sulla testa ma senza premere. Io resto giu col suo cazzo in bocca. Sento le ultime gocce sulla lingua e ingoio una quarta volta sollevando gli occhi ma non la testa.
POi mi poggio con le mani sulle sue cosce e inizio a spostarmi lasciando scivolare il cazzo fuori dalla mia bocca. Prendo un fazzolettino dalla borsa e mi ripulisco guardandmi allo specchietto. Intanto alla meglio mi sistemo il vestito.
Lui mi guarda e dice "Carlotta, il colloquio devo ancora decidere se fartelo, nel caso sarà settimana prossima, sarà in ufficio con Amir, lo ricordi?". Io dico sussurrando "quello stupido, addirittura".
E lui "è il mio braccio destro, sei già tornata arrogante?". E allora io "no no Ruggero scusami, ma perchè devi ancora pensarci?"
E lui "perchè veneerdì intanto ci vediamo dopo il lavoro nel motel li, ma non per un colloquio, porta il lubrificante". Indica il motel adiacente al centro commerciale.
Mi sento di nuovo imbarazzata, mi abbottono il vestito e non rispondo. ma lui insiste "ci sei o no Venerdì Carlotta?". Io annuisco. Poi lui dice "occhio che hai la mia sborra sul collo". E sogghigna.
Mi riguardo e pulisco anche quello. Lui aggiunge "salutami il tuo compagno". Gli sorrido dicendo "A Venerdì Ruggero".

(parte 2)
Mi rimetto in auto e riguardo allo specchietto sistemandomi i bottoni assicurandomi di essere coperta al meglio consapevole di non avere più intimo. Metto le mani sul volante e ripenso al fatto che un attimo prima quelle mani hanno toccato il cazzo del dott. Ruggero.
Poi mi avvio. Nel tragitto non faccio che pensare all'accaduto ma anche al prossimo incontro tra due giorni in motel. Non ero mai stata in un motel.
Parcheggio sotto casa , mi guardo un ultima volta ma sono consapevole che dovrò scappare in bagno e spoglirmi subito per la doccia prima che il mio compagno mi segua per evitare noti che sono senza intimo.
Entro e sfuggente saluto il mio compagno con un CIAO urlato, mi infilo in bagno e chiudo la porta a chiave. Poi sento cercare di aprire e il mio compagno che dice "amore, ma nemmeno un bacio". Io mi spoglio velocemente, poi apro la porta quando ormai son nuda e non può sapere che non avevo intimo sotto il vestito, sorrido e lo saluto con un ciao e un bacio.
Poi rientro in bagno e inizio la doccia, ho scampato il pericolo. Nelle ore e nel giorno successivo più volte tornava alla mente questa strana sensazione di eccitazione nel rivedere Ruggero.
Venerdì aspetto che il mio compagno esca, al mattino lavoro da casa per prepararmi meglio e vado in ufficio solo al pomeriggio. Al mattino passo dalla mia estitista e poi mi sistemo smalto nuovo per mani e piedi. Indosso un vestito con la cerniera sul rosso e abbiano dell'intimo sempre rosso. Mi guardo allo specchio e mi trovo bella, il che mi eccita maggiormente.
In ufficio cerco di restare abbastanza isolata sfruttando anche il fatto che il venerdi pomeriggio molti sono a casa. Non sono ancora le 18 e decido di uscire e movermi verso il motel.
Scrivo a Ruggero dicendogli che sono per strada e darmi qualche indicazione su cosa chiedere. Lui mi risponde solo di entrare e dire alla reception di essere col dott. Ruggero xxx e d chiamarmi Carlotta.
Arrivo al motel e parcheggio in maniera nascosta, poi entro e mi accorgo di essere sola. Sono imbarazzata ma faccio come mi è stato detto da Ruggero. Il ragazzo della reception mi dice "secondo piano, camera 28".
Entro in ascensore, mi guardo allo specchio dell'ascensore e per un momento penso che mi sto comportando come fossi la sua amante. Arrivo alla camera e bussò. sento poi la porta aprirsi, entro, vedo Ruggero che da le spalle guardando fuori dalla finestra, chiudo la porta dietro di me. Mi avvicino al centro della stanza e dico "buonasera dottt. Rugero". Lui si volta, sorride "ciao carlotta, benvenuta". Mi guarda più volte da capo a piedi. Si avvicina lentamente e dice "sapevo che prima o poi sarebbe successo". Io mi avvicino e metto le braccia intorno al collo espondo il mio corpo alle sue mani che iniziano a toccarmi, partendo proprio dai fianchi e dal sedere. Scende con le mani sul corpo vestito e mi chiedi "che intimo indossi?". E io dolce e sorridente "perizoma e reggiseno rosso come il vestito e il mio smalto. Ti Piace?" Gli mostro le mani.
Lui ride soddisfatto e aggiunge "e pensare un giorno saresti scappata via per questa domanda". Io ammicco arrossendo. Lui mi dice "voltati e fatti guardare". Io mi mostro lentamente, mi piace farlo.
Mi mette le mani sulle spalle e mi sussurra "stupenda. Sai vero cosa hanno pensato giu quando sei salita da me?". Io rispondo abassa voce "che sono la tua amante".
Lui si avvicinaall'orecchio , sento le labbra sul collo e poi ancora sull'orecchio "hanno pensato che oggi ti scopo e ti inculo e che sei la mia troia". E poi aggiunge allontanandosi un pò "scusa se sono diretto, ma tu vuoi collaborare con me vero?"
Io annuisco imbarazzata e un pò freddata. Sento la sua mano che abbassa la cerniera. Lascio cadere il vestito. Mi sento nuda con indosso solo intimo.
Sento una sculacciata forte e dice "che culo tondo". Poi inizia a toccarmi e baciarmi il corpo. Si vede che ha molta voglia. Mi spinge sul letto e tirandomi i capelli mi costringe a 90. Gli chiedo di fare piano. Si scusa e aggiunge "non vedevo l'ora".
sento la sua bocca sulle natiche, le morde. E le mani sulla schiena. Poi non sento nulla, ma lui che armeggia col preservativo. Poi lo sento entrare in figa da dietro. Sono eccitata anche se imbarazza, mi apro facilmente e sento il suo pene non lungo ma largo entrare. Le mani salde sui fianchi, I colpi secchi. Non riesco a trattenere il piacere e il mio gemere e stringere le mani sulle piumone nemmeno sollevato fanno incrementare l'intensita dei suoi colpi.
Sento un paio di sculacciate e le sue parole "finalmente ti scopo troietta, proprio a 90 come speravo". Lo incito con dei "siii..." mentre mi mordicchio le labbra e lui può vedermi dagli specchi del motel. Aggiunge "ti piace vero?". E io gemendo rispondo "si Ruggero, sei potente, continua a scoparmi per favore".
Dopo un pò non trattengo l'orgasmo e nemmeno lui. Mi tocca con le mani la schiena e poi mi spinge giu e poggia la testa sul mio collo. Poi si sposta a fianco e sento la sua mani che continua ad accrezzarmi il corpo.
La mette sullla natiche e aggiunge "dammi un pò di tempo e poi mi prenderò la massima soddisfazione". io con passo le dita sul suo braccio e dolcemente dico "va bene. Sono tua e so che tra poco me lo metterai nel culo. Hai vinto, lo sai"

(parte 3)
Resto stesa mentre con la mano lo tocco dolcemente. Dopo un pò sento la sua mano che ricomincia a toccarmi. La schiena e poi si concentra sul sedere. Sulle natiche , all'angolo alto e poi piano scende.
Mi dice "non avresti mai immaginato vero di ritrovarti a pochi minuti dal prenderlo nel culo da me vero"? Sorrido e dico "no. Ma ho imparato che le cose cambiano".
Poi si alza, dopo un pò lo sento sopra mi prende le mani e le ammannetta con delle manette di plastica dura. Dico solo "ehi questo no Ruggero". E lui "stai tranquilla, cosi sarà il massimo".
Mi muovo un pochino ma posso fare poco, lui mi tocca il sedere e da qulche colpo du sculacciata dall'altro verso il basso. Mi sfiora le mani ammanettate.Mi sento inerme e pian piano eccitata.
A ogni schiaffo sulle natiche gemo con un "ah" . Poi mi mordicchio le labbra e lui lo vede, aumenta i colpi e dice "cosi ti piace essere sottomessa eh troietta".
Prende il mio telefono dal comodino e me lo mette davanti al viso supino sul letto, vedo la foto del mio compagno sullo schermo.
Poi lo sento venire su. Ecco quello non potevo immaginarlo. Lo sento allargarmi le natiche e puntare il mio buchetto. Gli urlo "no, per favore, ho portato il lubrificante, Ruggero no!".
Ma lui dice a voce bassa "calma, farai una nuova esperienza, più dura". Poi mi sussurra "non credi di dovermi dire di si senza protestare".
Ho timore ma sono eccitata e dico solo "ti prego entra piano".
Poi sento aprirmi per bene le natiche e puntare dritto. Lo ha di nuovo in erezione, lo vedo dallo specchio e sopprattutto...inizio a sentirlo.
Appena entra urlo e spalanco gli occhi. Mordo il letto per non fare rumore e attenuare il dolore. Lui continua pian piano ad entrare e dice "ti apro il culo Carlotta".
Io continuo a sgranare gli occhi e lo guardo dallo specchio. Lo vedo entrare col cazzo non lungo ma largo. Aspetto arrivi in fondo ma non è ancora a metà. Mi faccio forza, ma non trattengo le urla, più che gemiti. Strillo come mai mi è accaduto appena entra un pezzo in più.
Avevo avuto altre esperienza anali ma mai senza lubrificante. A un certro punto si posiziona meglio sopra tenendosi con le mani e dice "guarda il cornuto del tuo compagno, chissà che penserà se ti vedesse cosi devastata".
Lo guardo e lui entra ancora un pò, io emetto un altro strillo. Poi sento ancora le sue mani aprirmi le natiche, lo guardo e dico "Ruggero mi stai spaccando". So di avere gli occhi lucidi.
Ma lui entra ancora e dice "sei proprio da cazzi nel culo, adesso vedrai come ti sfondo". Spinge e capisco che è in fondo. Spalanco la bocca , non riesco nemmeno a urlare.
Con una mano mi tiene per i capelli e mi dice "adesso Carlotta che dici?". E io taccio. Poi inizia a uscire ed entrare e io ad abituarmi. Allora inizio a gemere , lui mi riprende i capelli e spinge. A quel punto riesco a voltarmi leggermente , spalanco ancora la bocca per i colpi e poi dico "ti piace la tua troia dottore?"
Dopo poco sento i colpi aumentare e poi fermarsi di colpo col cazzo tutto dentro. Sono abituata ma continua a farmi male, mi brucia. Sento il suo sperma entrare dentro.
Dopo esserci ripresi, mi rivesto e lui mi chiede "come stai?". Io abbasso la testa e poi dico guardandolo con malizia "mi fa male, mi ha sfondato il culo dottore".
Lui mi da un bacio alla parte alta delle tette, quella parte che si vede dal vestito e dice "ora hai capito il tuo percorso. pensaci e decidi se continuarlo"

Per commenti scrivere a carlottamaliziosa@mail.com (attenzione mail e NON gmail)
scritto il
2023-02-22
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