Umiliazione
di
rosario
genere
tradimenti
Gli anni trascorsi insieme? Spariti in un attimo, non ha voluto ascoltarmi, in fondo nel corso di una vita si può anche sbagliare. Questo forse lei l'aveva dimenticato, la trovai in casa a scopare con l'ex fidanzato, la perdonai, non solo me le diedi la libertà di frequentarlo, cosa che lei fece per circa un anno, scopavano nel nostro letto. Il mio errore? Abbastanza grossolano, passando sotto casa mia un amico, leggendo il nome sulla pulsantiera mi suonò al citofono, lo feci salire, era da tanto che non ci vedevamo, un abbraccio, poi ancora un altro, poi un bacio, poi "Sei sempre più bello,
per te il tempo non passa" "Anche tu ti reggi bene, hai il solito fisicaccio, che fai
di bello" "Nulla la solita vita con mia moglie che rompe i coglioni, tu invece"? "Io si può dire che ho lo stesso problema" "Queste donne rompono il cazzo, se tornassi indietro
non so se rifarei lo stesso errore" "In che senso"? Ritengo gli uomini meno esigenti,
troverei un compagno tanto una sega, un pompino una sborrata porterebbero allo stesso scopo, una sborrata senza contare che il cazzo averlo in bocca darebbe più soddisfazione" "Sai che a volte penso la stessa cosa"? "Guarda solo a parlarne è già
partito, reagisce più al cazzo che alla figa" "Anche a me guarda" "Dai tiralo fuori che ti faccio un pompino come ai vecchi tempi" "Aspettavo che me lo chiedessi, dai andiamo sul letto che stiamo più comodi" "Succhiamocelo a vicenda, facciamo un sessantanove"
"Ottima idea, che bel cazzo che hai" "Anche il tuo mi piace molto" Alzai lo sguardo e
mia moglie senza far rumore era rientrata, ferma sulla porta della camera "Brutti froci,
senza pudore, ecco perché non scopi con me, ora basta me ne vado" sentii sbattere
forte la porta. Restammo col cazzo moscio in mano, nudi da vergognarci, in quel momento
mi feci schifo da solo. Lucio andò via ed io restai solo e desolato. Uscii la cercai
dappertutto, al telefono non rispondeva. Mi resi conto di non poter fare a meno di lei,
fu la giornata più triste della mia vita a cui ne seguirono altre. Dopo una settimana, la sera si aprì la porta la vidi entrare, le corsi incontro, l'abbracciai, mi rifiutò "Non mi toccare mi fai schifo, se ti avessi trovato con una donna ti avrei perdonato come tu hai fatto con me" "Amore è stato un momento in cui ho perso la testa, senza te non riesco a vivere, fai quello che vuoi, fatti scopare da chi vuoi ma resta con me" "Vedremo ora scordati della mia figa, tu dormi nel nostro letto, a me fa schifo sto in cameretta". "Grazie amore mi hai ridato la vita, ti posso baciare"? "Vattene mi fai schifo". Un mese durò la tortura, dormivo da solo nel letto grande, mi facevo delle seghe, non immaginando lei, ripensavo al cazzo di Lucio, mi eccitavo da morire.
Finalmente dopo tanto riuscii a convincerla a tornare nel letto, la scopai, lei una
statua non rispondeva alle sollecitazioni, ripensando al cazzo di Lucio la scopai più forte. "Che ti succede, sei più duro"? "Amore mi manchi da tanto" Da quella sera scopate micidiali, mi cercava lei. "Sei cambiato in positivo, io non sono cambiata, sono la
stessa di prima, forse è stato il cazzo del tuo amico a cambiarti"? "Non so amore,
non ci capisco più nulla" "Chiamalo fallo venire a casa" "Sei impazzita vero"? "No
chiamalo fallo venire stasera" Lucio pensava lo prendessi in giro, dopo quella figura non se la sentiva. Dopo tante insistenze si decise. Venne Lucio nel tardo pomeriggio
"Andate sul letto" "Ci vuoi umiliare" disse Lucio "Spogliatevi e fate quello che stavate facendo quel giorno" Non riuscivamo ad eccitarci, nudi con i cazzi mosci
eravamo ridicoli. Ora puoi andare disse a Lucio, se ti vedo nei dintorni di questa
faccio vedere questa foto a tua moglie. Fuggì con la coda fra le gambe Lucio. Lei
col telefono chiamò un certo Walter, lo fece venire a casa, lo fece spogliare nudo,
aveva un cazzo mai visto. "Ora succhia questo mentre mi spoglio" "Succhiare quel
cazzo mi diede nuovo stimolo, poi scoparono loro per tutta la notte, io eseguivo gli ordini. La mattina Walter andò via, tornava tutte le sere, scopavano ed andava via
in mezz'ora, io dovevo raccogliere la sborra di Walter. Quella era la mia punizione.
per te il tempo non passa" "Anche tu ti reggi bene, hai il solito fisicaccio, che fai
di bello" "Nulla la solita vita con mia moglie che rompe i coglioni, tu invece"? "Io si può dire che ho lo stesso problema" "Queste donne rompono il cazzo, se tornassi indietro
non so se rifarei lo stesso errore" "In che senso"? Ritengo gli uomini meno esigenti,
troverei un compagno tanto una sega, un pompino una sborrata porterebbero allo stesso scopo, una sborrata senza contare che il cazzo averlo in bocca darebbe più soddisfazione" "Sai che a volte penso la stessa cosa"? "Guarda solo a parlarne è già
partito, reagisce più al cazzo che alla figa" "Anche a me guarda" "Dai tiralo fuori che ti faccio un pompino come ai vecchi tempi" "Aspettavo che me lo chiedessi, dai andiamo sul letto che stiamo più comodi" "Succhiamocelo a vicenda, facciamo un sessantanove"
"Ottima idea, che bel cazzo che hai" "Anche il tuo mi piace molto" Alzai lo sguardo e
mia moglie senza far rumore era rientrata, ferma sulla porta della camera "Brutti froci,
senza pudore, ecco perché non scopi con me, ora basta me ne vado" sentii sbattere
forte la porta. Restammo col cazzo moscio in mano, nudi da vergognarci, in quel momento
mi feci schifo da solo. Lucio andò via ed io restai solo e desolato. Uscii la cercai
dappertutto, al telefono non rispondeva. Mi resi conto di non poter fare a meno di lei,
fu la giornata più triste della mia vita a cui ne seguirono altre. Dopo una settimana, la sera si aprì la porta la vidi entrare, le corsi incontro, l'abbracciai, mi rifiutò "Non mi toccare mi fai schifo, se ti avessi trovato con una donna ti avrei perdonato come tu hai fatto con me" "Amore è stato un momento in cui ho perso la testa, senza te non riesco a vivere, fai quello che vuoi, fatti scopare da chi vuoi ma resta con me" "Vedremo ora scordati della mia figa, tu dormi nel nostro letto, a me fa schifo sto in cameretta". "Grazie amore mi hai ridato la vita, ti posso baciare"? "Vattene mi fai schifo". Un mese durò la tortura, dormivo da solo nel letto grande, mi facevo delle seghe, non immaginando lei, ripensavo al cazzo di Lucio, mi eccitavo da morire.
Finalmente dopo tanto riuscii a convincerla a tornare nel letto, la scopai, lei una
statua non rispondeva alle sollecitazioni, ripensando al cazzo di Lucio la scopai più forte. "Che ti succede, sei più duro"? "Amore mi manchi da tanto" Da quella sera scopate micidiali, mi cercava lei. "Sei cambiato in positivo, io non sono cambiata, sono la
stessa di prima, forse è stato il cazzo del tuo amico a cambiarti"? "Non so amore,
non ci capisco più nulla" "Chiamalo fallo venire a casa" "Sei impazzita vero"? "No
chiamalo fallo venire stasera" Lucio pensava lo prendessi in giro, dopo quella figura non se la sentiva. Dopo tante insistenze si decise. Venne Lucio nel tardo pomeriggio
"Andate sul letto" "Ci vuoi umiliare" disse Lucio "Spogliatevi e fate quello che stavate facendo quel giorno" Non riuscivamo ad eccitarci, nudi con i cazzi mosci
eravamo ridicoli. Ora puoi andare disse a Lucio, se ti vedo nei dintorni di questa
faccio vedere questa foto a tua moglie. Fuggì con la coda fra le gambe Lucio. Lei
col telefono chiamò un certo Walter, lo fece venire a casa, lo fece spogliare nudo,
aveva un cazzo mai visto. "Ora succhia questo mentre mi spoglio" "Succhiare quel
cazzo mi diede nuovo stimolo, poi scoparono loro per tutta la notte, io eseguivo gli ordini. La mattina Walter andò via, tornava tutte le sere, scopavano ed andava via
in mezz'ora, io dovevo raccogliere la sborra di Walter. Quella era la mia punizione.
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