La gelosia di papà.

di
genere
incesti

Ricordo benissimo quando papà, mi raccomandava di stare attento alla mamma. Attento nel senso che gli dovevo raccontare se mamma parlava con altri uomini oppure se indossava un costume più piccolo se andavamo al mare. La gelosia di papà era ossessiva. Un giorno
sulla spiaggia mi allontanai per giocare con degli amici, quando mamma mi trovò, come si
usava allora "Stasera lo racconto a tuo padre" Ricordo la mia risposta che oggi ci fa ridere a me e mamma "Io racconto a papà che hai messo il costume piccolo e che hai parlato con un uomo". Finì proprio così che mamma ed io raccontammo gli episodi a papà.
Mi presi una lavata di testa mentre a mamma. almeno davanti a me non disse nulla.
Quello fu l'inizio di una complicità con mamma che dura ancora oggi. Oggi ci confidiamo tutti i segreti. Oggi lo capisco, allora la gelosia di papà non era campata in aria,
mamma era abbastanza -civettuola- le piaceva stare in compagnia di ragazzi, le piaceva
indossare mini costumi, ed in modo particolare al mare, ma anche in altri posti, ero
il suo paravento. Papà a volte di nascosto mi chiedeva come si comportava mamma ed io
naturalmente rispondevo che si comportava bene. Dentro di me vedevo che mamma si comportava malissimo perché una volta la vidi uscire da una cabina sulla spiaggia
con un ragazzo. Quando le chiesi cosa avesse fatto rispose "Lui è un dottore mi ha
visitato, mi raccomando non dirlo a papà" Ormai l'età mi consentiva di capire di più,
lei sapendo che stavo comunque zitto. Succedeva quasi tutti i giorni che l'abbracciavano, la baciavano entrava in acqua restava abbracciata a Marco, un ragazzo
che spesso stava vicino a noi. Fu proprio con Marco che ci fu la svolta. Quando la vedevo insieme a qualche ragazzo, ormai l'avevo capito e la spiavo e mi facevo delle
bellissime seghe, Una volta me lo disse chiaramente "Ora io e Marco andiamo in quel casotto a fare l'amore, vieni con noi, resta fuori dalla porta ed avvisaci se viene qualcuno" "Va bene mamma però anch'io voglio fare l'amore con te" "Va bene poi lo facciamo" Si chiusero dentro, non so il tempo che trascorse, non uscivano, bussai alla
porta erano nudi e Marco aveva il cazzo nella figa di mamma ed infine le sborrò in
bocca. Reclamavo la mia parte per non riferire tutto a papà, rispose che l'avremmo
fatto quando eravamo soli in casa. Mantenne la parola una mattina di pioggia restammo
a casa mi dedicò tutta la mattinata, mi fece di tutto e mi fece fare di tutto.
Mi raccontò anche che per lei era un'esigenza fare l'amore, chiunque fosse, tutte
le notti lo faceva anche con papà, ma non le bastava, doveva cercarne altri, per
darmi il contentino mi disse che quando non andavamo al mare, oltre che scopare
con papà l'avrebbe fatto con me. Mi accorsi che papà faceva finta di non sapere, ma
sapeva perché mamma nel vicinato era proprio soprannominata - la puttana-.
Naturalmente io ero figlio di puttana nel vero senso della parola. Oggi a distanza
di tempo ripenso che scopare con mamma era piacevole, nel modo come avveniva poteva
essere piacevole anche una sega benfatta. Mamma mi eccitava quando scopava con altri,
vederla in azione era una macchina infernale, riusciva ed estrarre fino all'ultima
goccia di sborra. Ora si è fermata, lo fa solo con papà, non vuole neanche farlo con me,
mi dice che non ha nulla da nascondere e poi io devo trovarmi una ragazza. Mi augura
che abbia la sua mentalità ed il suo problema, ovvero che sia affamata di cazzi.
Rispondo sempre che vedremo. Certo se effettivamente mi capitasse una ragazza come
lei poteri lasciarla o accettarla ? solo vivendo potrò sapere.
scritto il
2023-02-26
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