Esotica è più bella
di
giacomocasanova
genere
sentimentali
Per quella ragazza acqua e sapone, abiti castigati, introversa quasi asociale mi ponevo
una missione, liberarla dalle sue paure, dalla sua timidezza. La missione si è trasformata in passione reciproca. Evelina il suo nome si è affidata totalmente a me. Sembravamo, come poi si è rivelato, fatti uno per l'altro, veramente una coppia ben assortita. I suoi genitori facevano il gesto di baciarmi le mani per aver ridato una vita decente alla figlia, ignorando che loro erano la causa. Ogni giorno Evelina mi sollecitava il distacco dai suoi anche senza matrimonio, le stava bene anche la convivenza. A lei stava bene la convivenza a me stava benissimo, volevo scoprire il corpo di questa ragazza, la immaginavo in tutt'altro modo perché di viso era straordinariamente bella. L'organizzazione della casa non è stata affatto difficile, preparata con l'aiuto dei nostri genitori che hanno fatto a gara per collaborare.
"Non vorrai iniziare la nostra convivenza vestita come una suora" Fino al giorno che dovrò dormire a casa dei miei non modifichiamo nulla" "D'accordo, ma compriamo qualche abito, loro non sapranno nulla" "Va bene però scelgo io" "Figurati, è quello che voglio, anzi io non entro nel negozio, mi piacciono le sorprese". Conoscevo una signora estetista che nel primo giorno di convivenza l'ha sequestrata letteralmente. Alle 18 la vado a riprendere, dal salone è uscita una figa paurosa, l'ho guardata, vedevo che lei mi fissava, cosa vuole questa proprio oggi? una bionda truccata marcatamente con un vestito cortissimo un tacco altissimo. "Non mi riconosci"? "Cos'hai combinato"?
"Ti piaccio"? "Se mi piaci, sei paurosamente bella" "L'estetista mi ha trasformato"
"L'estetista ti avrà trasformato ma ci hai messo del tuo, si consumano gli occhi a guardarti, ora ho paura, ti possono rapire" "Che dici!! andiamo a casa" "No se permetti
ti invito a cena" "No tutt'al più una pizza non vedo l'ora di andare a casa, devo
recuperare il tempo perso con i miei genitori" "A proposito non ti riconosceranno"
"Non li vado a trovare, uso il telefono. un'altra cosa non mi chiamare Evelina, è un
nome da vecchia, chiamami Evelyn con la ypslon, ho sempre avuto in testa l'adeguamento.
A casa ci è arrivata mezza nuda, ha iniziato a spogliarsi in strada. La prima tappa è stata fatta sul letto, ci siamo arrivati nudi, uno spettacolo vederla con la figa
depilata di fresco, la carnagione chiarissima. Una di quelle scopate da riportare sui libri di storia a cui ne seguì un'altra, poi un'altra ancora. Comprensibilmente insaziabile il cazzo raramente stava fuori dalla figa, urlava si dimenava, ancora, era il suo vocabolo. La donna che volevo, bella disinibita, amante del sesso, tutti i pregi.
Di quella ragazza timida, introversa, vestita in modo orrendo non c'era più traccia....
una missione, liberarla dalle sue paure, dalla sua timidezza. La missione si è trasformata in passione reciproca. Evelina il suo nome si è affidata totalmente a me. Sembravamo, come poi si è rivelato, fatti uno per l'altro, veramente una coppia ben assortita. I suoi genitori facevano il gesto di baciarmi le mani per aver ridato una vita decente alla figlia, ignorando che loro erano la causa. Ogni giorno Evelina mi sollecitava il distacco dai suoi anche senza matrimonio, le stava bene anche la convivenza. A lei stava bene la convivenza a me stava benissimo, volevo scoprire il corpo di questa ragazza, la immaginavo in tutt'altro modo perché di viso era straordinariamente bella. L'organizzazione della casa non è stata affatto difficile, preparata con l'aiuto dei nostri genitori che hanno fatto a gara per collaborare.
"Non vorrai iniziare la nostra convivenza vestita come una suora" Fino al giorno che dovrò dormire a casa dei miei non modifichiamo nulla" "D'accordo, ma compriamo qualche abito, loro non sapranno nulla" "Va bene però scelgo io" "Figurati, è quello che voglio, anzi io non entro nel negozio, mi piacciono le sorprese". Conoscevo una signora estetista che nel primo giorno di convivenza l'ha sequestrata letteralmente. Alle 18 la vado a riprendere, dal salone è uscita una figa paurosa, l'ho guardata, vedevo che lei mi fissava, cosa vuole questa proprio oggi? una bionda truccata marcatamente con un vestito cortissimo un tacco altissimo. "Non mi riconosci"? "Cos'hai combinato"?
"Ti piaccio"? "Se mi piaci, sei paurosamente bella" "L'estetista mi ha trasformato"
"L'estetista ti avrà trasformato ma ci hai messo del tuo, si consumano gli occhi a guardarti, ora ho paura, ti possono rapire" "Che dici!! andiamo a casa" "No se permetti
ti invito a cena" "No tutt'al più una pizza non vedo l'ora di andare a casa, devo
recuperare il tempo perso con i miei genitori" "A proposito non ti riconosceranno"
"Non li vado a trovare, uso il telefono. un'altra cosa non mi chiamare Evelina, è un
nome da vecchia, chiamami Evelyn con la ypslon, ho sempre avuto in testa l'adeguamento.
A casa ci è arrivata mezza nuda, ha iniziato a spogliarsi in strada. La prima tappa è stata fatta sul letto, ci siamo arrivati nudi, uno spettacolo vederla con la figa
depilata di fresco, la carnagione chiarissima. Una di quelle scopate da riportare sui libri di storia a cui ne seguì un'altra, poi un'altra ancora. Comprensibilmente insaziabile il cazzo raramente stava fuori dalla figa, urlava si dimenava, ancora, era il suo vocabolo. La donna che volevo, bella disinibita, amante del sesso, tutti i pregi.
Di quella ragazza timida, introversa, vestita in modo orrendo non c'era più traccia....
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