Il gioco
di
claudio 544
genere
tradimenti
Il gioco
Sono Carlo, avevo notato un mutamento nel modo di fare di mia moglie Giovanna dalla quale sono sposato da diciotto anni
Giovanna ,una bella donna di 47 anni , bionda alta e un culo da sballo
Ultimamente la vedevo uscire sempre in tiro e aveva mutato anche il suo carattere piuttosto chiuso , si vedeva che era felice e aveva anche rinnovato il guardaroba con abiti più giovanili e qualcuno era anche troppo aderente mettendo ancora più in risalto il didietro
Con me era abbastanza disponibile non negava nulla e dato che sono normalmente dotato lo accoglieva volentieri nel culo
Questo cambiamento però mil fece subito insospettire e cominciai a seguirla di nascosto
Dopo due giorni di appostamenti una mattina la vede salire in auto e prendere una strada che conduceva fuori della città . Fece una decina di chilometri e prese una strada secondaria che portava in un vecchio paese semiabbandonato
Dopo poche curve si fermò dietro ad una fiat e fece salire un ragazzo sui venticinque anni
Era alto e biondo , molto sportivo, dal fisico asciutto
Salito in macchina lei si era spostata sul sedile passeggero e lui si mise alla guida dopo averle dato un bacio sulla bocca
Prese una stradina bianca e si fermò vicino ad un muro coperto di rovi e altre piante , un posto ideale per permettermi di appostarsi per spiarli
Fermata la macchina si spogliarono , lui era già in tiro e lei si era messa a gambe aperte mettendo in mostra la sua fica bionda
Il ragazzo la baciò a lungo sulla bocca mentre la mano carezzava la parte interna delle cosce e si poteva vedere la reazione di lei che gli afferrava afferra la testa e lo baciava sulla bocca e sul viso
Lo vidi penetrare mia moglie e scoparla , la vedevo dimenarsi e le mani sui glutei per spingerlo ancora di più dentro
Con il sangue ai denti ero senza controllo volevo uscire allo scoperto e prenderli a calci ma riuscii a controllarmi e restai immobile
Dopo poco lui si era portato con la testa tra le gambe e stava gli leccando la fica lei smaniando sollevò il bacino per far si che gli leccasse anche il buchino
La lingua tra le crespe e un dito nella fica faceva ondulare il suo corpo e potevo sentirla smaniare e incitare il ragazzo che era davvero bravo, la sentìi dire
- Adesso vieni tu
La vidi girarsi e mettersi alla pecorina poi il cazzo puntare tra i glutei e un grido strozzato
- Piano ti prego non farmi male , basta, basta non spingere di più
Era fermo , gli aveva infilato metà cazzo e gli aveva afferrato i capezzoli sbucciandoli con le dita , lei cercava di rilassarsi dato che aveva paura di sentire dolore
Una mano lasciò il seno e scese sul clitoride e lo stuzzicò sapientemente ma il cazzo gli stava scoppiando e sentiva la necessità di muoversi
Lo sentii dirle di toccarsi da sola e lei ubbidiente allungò il braccio tra le gambe sentii gemere e pronunciare la frase che usava anche con me quando stava per venire
- Ecco, ecco , ecco siii
Poi seguì un grido e dire Basta, ti prego basta bastaaaa e ora piangeva a singhiozzi mentre lui la pompava nel culo fino a riempirlo poi si sfilò e tornò sul sedile di guida mentre lei era sdraiata con il culo all’aria
Dopo poco scese dalla macchina e si rinfilò le mutandine mentre continuava a singhiozzare in silenzio
Anche il ragazzo si era rivestito e facendo il giro dell’auto la raggiunse abbracciandola
- Sei venuto dentro
- Hai paura di restare incinta?
- Si ma adesso come faccio?
- Ti accucci e la spingi fuori
- Ti prego allontanati non voglio che guardi
La accontentò e lei dopo aver dato uno sguardo intorno si accovacciò sull’erba con il culo rivolto verso la mia postazione, ascoltai il rumore delle scoregge e dello scroscio di pipì e vidi lo sperma colare dal buco
Chiese un fazzoletto che subito gli fu portato , lo stava per afferrare ma lui gli disse che voleva farlo personalmente e si portò dietro di lei
Vederla assecondarlo e addirittura facilitarlo allargandosi le chiappe mi lasciò di stucco
Con me faceva sempre la preziosa , non mi aveva mai permesso di entrare in bagno quando faceva pipì ed ora la vedevo farsi pulire il culo da un altro uomo oltretutto con venti anni di meno
- Mi hai fatto male
- Si ma hai goduto
- Per fortuna prima, ora mi brucia
- Ti passerà presto ora andiamo che è tardi
Tornavo a casa e quasi non credevo a quello che avevo visto , la scena che avevo fissa nella mente era il culo di mia moglie trafitto e poi pulito da un altro
Mi chiedevo da quanto tempo andava avanti la tresca , era chiaro che i due erano molto in confidenza ed era chiaro che non erta una relazione cominciata da poco
Quando rientrò a casa mi salutò per correre al bagno , la sentii che stava utilizzando il bidè
Aspettai che finisse poi entrai ed era ancora nuda dalla vita in giù
- Lo sai che non mi piace che entri quando sto in bagno
Non gli risposi la feci voltare sul lavandino senza darle il tempo di protestare le afferrai il collo per tenerla ferma e le infilai con un solo colpo tutto il cazzo nel culo
Emise un grido di dolore la guardavo dallo specchio era diventata rossa come il fuoco e gli uscivano le lacrime dagli occhi
Ciò nonostante non fece nulla per sottrarsi e dato che ero molto eccitato le riempii il culo di sborra quasi subito
Passarono pochi giorni mi parlava appena era molto incazzata per come l’avevo trattata
Avevo messo dei microfoni in tutte le stanze di casa, sapevo che si sentivano per telefono ed ecco che ascolto una conversazione interessante
- Ti prego amore , lo sai che per te faccio tutto ma questa cosa non puoi chiedermela . ---------- no il car sex non lo voglio fare se qualcuno mi riconosce _____________ no , non insistere non voglio essere scopata da altri
La conversazione si accendeva , stavano per litigare , lei cercava di persuaderlo e si capiva che lui non accettava ragioni poi
- Dai non fare così non ti arrabbiare , va bene lo faremo ma solo una volta ,promesso?------------------------ ci vediamo domani non essere adirato ti amo
Per non essere scoperto avevo messo anche un localizzatore nella sua auto così potevo raggiungerli con tutta calma e per farla sentire più sicura gli dissi che dovevo andare fuori e sarei tornato la sera tardi
Il mattino uscii e mi recai nel paese vicino ed ecco che il localizzatore mi segnala la sua auto in movimento , questa volta va verso l’autostrada fa 20 chilometri ed esce al casello per poi proseguire su in montagna e per una strada sterrata arriva nel nulla e si ferma
Partito subito e con la macchina più veloce sto in zona dopo neanche tre o quattro minuti
Nascondo la mia auto , proseguo a piedi nel bosco , è facile non farsi vedere e poi ho il binocolo
Ecco vedo l’auto in una radura e mi arrampico su una collinetta adiacente e punto il binocolo
Li vedo scendere lui la bacia in bocca e gli mette una mano tra le cosce sotto non porta la gonna ha solo il suo cappottino lungo che lui ha spostato di fianco mettendola in mostra gli ha fatto indossare una mascherina che glki copre quasi tutto il volto
Ha le calze sorrette dalla giarrettiera nere e il culo ora è in mostra anche lui poi lui prende dalla tasca un flaconcino e si versa il contenuto su una mano e poi la strofina alla fica , lo fa ancora e questa volta le lubrifica il culo
Si avvicinano due uomini lui gli toglie il cappotto e si allontana di un metro , e loro cominciano a carezzarla sulle cosce e sui glutei
Hanno i pantaloni sbottonati e il cazzo è fuori uno gli afferra il polso portandoci la mano sopra e lei lo afferra senza troppa convinzione mentre l’altro gli infila un dito nella fica
Lei non partecipa , guarda il volto del suo amante come se quei due non esistessero, ma poi sente il cazzo di uno farsi strada tra le cosce e premere nella fica , il suo amante la incita a piegarsi e a prendere in bocca il cazzo che ha in mano svogliatamente lo fa e sente l’altro farsi strada dentro di lei ,si lamenta aprendo la bocca e subito anche questa viene riempita
Tutto si svolge senza parlare, solo sospiri e la voce di lei che chiede di fare piano poi quello nella fica esce e le viene sul culo ed eccita anche l’altro che le sborra in bocca
Giovanna sta per rialzarsi pensando che la storia era finita li ma voltandosi vede che ci sono altri due uomini
Cerca di ribellarsi , inveisce contro il suo amante , lui senza scomporsi estrae dalla tasca un dildo gli si avvicina e lo infila nella fica poi le prende una mano e gli ordina di muoverlo
- Adesso basta , ti sei divertito , ti ho accontentato ma non sono una puttana
- Fai la brava , non vorrai farmi incazzare ? lo sai che sono capace di tutto
Non sapevo a cosa alludesse ma era chiaro che la ricattava oppure era un tipo violento egli faceva paura, fatto sta che prese il dildo e cominciò a masturbarsi mentre i due nuovi gli avevano aperto la camicia e la tenevano per i capezzoli
Le loro mani carezzavano ovunque potessero arrivare e una scendeva lungo la schiena e arrivata sul culo un dito si infilò nel buco facendola sobbalzare , le cadde il dildo sul prato
Si girò e questa volta l’uomo lo aveva davanti , gli afferrò il cazzo e se lo mise al posto del giocattolo , lui la strinse a se e iniziò a muoversi facendole i complimenti sulla sua bellezza e bravura
L’altro se ne venne solo a guardare lo spettacolo di quel cazzo che usciva dalla fica e lei piegata per prenderlo in bocca mostrando il suo magnifico culo
Restarono soli lei era silenziosa , con i fazzoletti si puliva lo sperma che aveva addosso
- Non pulirti il buchino, lascialo lubrificato
- Ci sono altri?
- No adesso tocca a me
- Ti sei eccitato , porco
- Sei una vera troia ma il culo è il mio giardino privato
- Ah si? E il cazzo di mio marito allora? È lui che ha spianato la strada
La fece piegare sul cofano della macchina e la inculò
Lo pregava di fare piano , diceva che le stava facendo male ma lui non sentiva ragioni. Sarei voluto scendere e prenderlo per il collo ma tutto sommato Giovanna stava avendo quello che meritava col binocolo
Vedevo bene quel cazzo che la sfondava e quando venne lei si alzò in piedi e restando a gambe aperte, spinse fece uscire la sborra e lo fissava
- Ti piace guardare? Allora guarda come esce il tuo sperma dal culo . Ti eccita?
- Lo sapevo che sei una porca , non potevo immaginare che ti saresti messa con uno della mia età ma ti farò sfogare come dico io
- Non parlare come un uomo navigato, sei solo un ragazzino , andiamo via
Tornai la sera verso le 23 lei era già a letto mi misi ad ascoltare le registrazioni delle cimici
Lei aveva parlato con il suo amante prima di cena lo rimproverava di essere stato cattivo gli diceva che non gli era piaciuto quello che le aveva fatto fare
Sicuramente lui gli stava rispondendo che non gliene fregava nulla e che era lui a condurre il gioco, dato che lei non faceva altro che implorarlo a non farlo più , gli diceva che era pericoloso che avrebbero potuto riconoscerci ma alla fine prima di chiudere il telefono gli aveva detto che per lui avrebbe fatto qualunque cosa , che lo amava e che lo avrebbe accontentato
Dovevo fare qualcosa , la dovevo punire , avevo sposato una puttana e quindi dovevo trovare un sistema per punirla per quello che era
Presi le informazioni cercando i miei amici poliziotti e seppi che era un figlio di papa’ molto viziato e oltretutto di una famiglia molto cattolica e riservata . Il classico figlio represso .
Avevo conosciuto due operai rumeni gli dissi che dovevo fare uno scherzo ad un amico e gli spiegai cosa avrebbero dovuto fare . Accettarono ma vollero 300 euro
Il giorno seguente quando Giovanna e il ragazzo si appartarono aspettammo che furono nudi e nel pieno della scopata i due rumeni si avvicinarono alla macchina e aprirono lo sportello, con delle pistole finte in mano li obbligarono a scendere
Giovanna aveva cominciato a gridare fino a quando non gli fu sferrato un pugno allo stomaco che la fece cadere per terra
Gli misero un cerotto per tapparle la bocca mentre il ragazzo tremava e implorava di lasciarli andare
Fu legato e chiuso nel portabagagli poi aspettarono che lei si riprendesse e le dissero che se non fosse stata brava l’avrebbero fatta a pezzi
- Se ti tolgo il cerotto mi prometti che ubbidirai
Fece cenno di si con la testa ora era in piedi nuda in mezzo ai due che la toccavano da per tutto poi uno si spogliò mentre l’altro prese la macchina fotografica e cominciò a riprenderla mentre gli diceva cosa doveva fare
Gli fecero foto con il cazzo in bocca nella fica e nel culo vollero che urinasse e bevesse lo sperma poi fecero uscire il ragazzo e Giovanna fu obbligata a fargli un pompino
Mentre aveva il cazzo in bocca vide l’uomo avvicinarsi da dietro al ragazzo e si metteva della vasellina sul pene eretto
Il ragazzo aveva le mani e i piedi legati e aveva capito cosa stava per accadere , Giovanna cercò di dissuaderli ma ricevette una sberla
- Chi ti ha detto di parlare e smettere di lavorare , succhia troia
Vide l’uomo sempre più vicino e poi sentì il ragazzo gridare , lo stava sodomizzando e lei faceva fatica a tenerlo in bocca dato che si agitava
Quando stava per venire lo sfilò sporco di sangue misto a feci e lo mise davanti alla bocca di lei che questa volta serrò ma lui la innaffiò di sperma e strusciò il cazzo sporcandole il volto
L’altro smise di fare le fotografie , disse a Giovanna di mettersi a carponi , con un ramo di un albero le dette una decina di colpi sulle natiche poi la scopò
Prima di andare via gli dissero che sarebbero stati contattati dal loro capo e che avrebbero dovuto fare tutto quello che gli sarebbe stato ordinato altrimenti le foto sarebbero giunte al marito e alla famiglia di lui e poi gli avrebbero fatto molto male ad entrambi
Giovanna era disperata e il suo amante era steso sul prato che tremava e si urinava addosso
La sera rientrò a casa era stravolta disse che aveva una colica e stava malissimo prese delle pasticche e se ne andò al letto
La notte la sentii alzarsi parecchie volte , tremava e piangeva. Le chiesi se dovevo portarla in ospedale ma non volle
Il mattino seguente aveva una faccia che faceva paura uscii e gli dissi che sarei tornato la sera
Feci passare una quindicina di giorni , intanto ascoltavo le loro telefonate . All’inizio erano molto preoccupati e lei spesso aveva momenti di isterismo e paura poi con il passare del tempo si stava calmando e cominciava a riprendere il proprio ritmo
Forse aveva pensato che dopo quell’episodio nessuno si sarebbe più fatto vivo, invece con un apparecchio che camuffava la voce la chiamai
- Ciao bionda , sapevi che ti avrei telefonato
- Chi è lei ? cosa vuole non la conosco, ha sbagliato
- Non sei la troia che i miei uomini hanno sorpreso a trombare in campagna e se la sono ripassata?
- La prego mi lasci in pace sono sposata …
- E sei una troia e se non vuoi passare un brutto quarto d’ora devi fare quello che ti dico altrimenti sono cazzi amari per te e quello stronzetto che ti scopi
- La prego se vuole la pago , ma mi lasci stare
- Pagherai in natura , aspetta che ti richiamo
La sentii telefonare al ragazzo , gli raccontò la telefonata e gli diceva adesso come facciamo
Ricominciava ad andare fuori di testa a voler trovare a tutti costi una soluzione definitiva ma tutte e due non sapevano cosa fare
Per spaventarla ulteriormente le invia una busta con le foto dove scopava con lui e con i due rumeni . Allegai un foglio dove le dicevo di stare tranquilla che se avesse fatto quello che gli chiedevo non gli sarebbe accaduto nulla, sarebbe stato un gioco bastava stare alle regole
Feci passare altre dieci giorni
- Ciao , sai chi sono?
- La prego cosa vuole dame
- Voglio che mi ubbidisci . dimmi, quanti giorni sono che non scopi
- Perché vuole saperlo, la prego
- Devi rispondermi e se non dici la verità divento cattivo vengo a casa tua e ti faccio il culo davanti a tuo marito, allora quanti giorni?
- Da quando sono stata aggredita dai suoi uomini
- Bene oggi chiama il tuo amante e alle 15 di oggi lo porti a questo indirizzo c’è una stanza con un letto e un grosso specchio , io sarò li e vi dirò cosa dovete fare
- Ma a mio marito cosa dico?
- Digli che sei una troia
Riappese il telefono e lei chiamò subito il ragazzo parlarono per un pezzo ma alla fine la sentii dire che si sarebbero visti a quell’indirizzo per entrare insieme
Suonarono alla porta e lo scatto della serratura aprì il portone entrarono e richiusero il portone un piccolo ingresso e poi una porta aperta , vi entrarono e si ritrovarono in una stanza circondata da pareti a vetri dove in due angoli c’erano altre porte
Sentirono una voce provenire da una cassa acustica
- Bravi vedo che avete ubbidito , adesso dovete cominciare il gioco con me ….
Gli disse che avrebbero dovuto fare tutto quello che gli avrebbe detto , che particolarmente lui non doveva esitare su quello che gli ordinava, che si dovevano rivolgere a lui chiamandolo padrone, che non dovevano pensare di capire chi fosse il loro padrone e tante altre regole che avrebbero dovuto rispettare
Se avessero esitato sarebbero intervenuti i due che li avevano aggrediti e per loro sarebbero stati cazzi amari
- Avete capito tutto? Rispondete al vostro padrone
- Si padrone
- Bene spogliatevi
In silenzio si tolsero i vestiti e restarono nudi . Giovanna cercava di coprirsi con le mani
- Tu troia visto che ci hai messo le mani masturbati , un dito sul grilletto e con l’altra afferrati un capezzolo mentre tu valle dietro e leccale il buco del culo
Con un po’ di esitazione vide la punta di tre dita strofinare sul clitoride mentre le dita dell’altra mano afferrarono un capezzolo , sentì la lingua di lui sulle crespe dell’ano
- Sai stronzo la tua troia sono parecchi giorni che non scopa , apri quell’armadio e prendi un dildo , quello nero
Il ragazzo lo fece e gli fu detto di strofinarlo sulle labbra vaginali , mentre a lei le diceva di accellerare i movimenti perché se non si fosse bagnata di suo glielo avrebbe fatto infilare a secco
Giovanna questa volta si impegnò la vedevo tirare il capezzolo e allargare le gambe mentre lui era tornato a leccarle il culo
Gli dissi di eseguire , la vidi portasi la mano in bocca per insalivarla e poi subito tra le labbra vaginali , lui le spinse il dildo dentro facendola lamentare
Gli stava dietro e la scopava con il giocattolo, gli ordinai di fare da sola
Il ragazzo non accennava nessuna erezione allora dissi a Giovanna di girarsi e piegarsi verso di lui e provvedere a farglielo diventare duro
Non le piaceva mettersi in bocca il cazzo floscio , quando stava con me aspettava sempre che si indurisse per accoglierlo probabilmente le faceva schifo ed infatti lo stava masturbando con la mano
- Troia ti ho detto con la bocca
- Ma lo voglio far venire duro
- Allora non hai capito ? tu stronzo levale il dildo dalla fica e mettiglielo nel culo
Cercò di dissuaderlo ma il ragazzo aveva paura e non esitò ad ubbidire
La fece gridare dato che era appena lubrificato , la vidi stringere le chiappe e tentare un esile movimento laterale per sottrarsi , le gambe si erano incrociate e la sentii gridare di dolore
Sollecitai lui a muoverlo velocemente e dissi a lei di stare ferma
- Mi fa male , mi fa male fermati ti prego
- Continua , sono io che do gli ordini , muovilo più velocemente
Gridando si rimise in posizione eretta e scappò in un angolo della stanza sfilandosi l’oggetto dal culo
Ci furono due minuti di silenzio poi si aprì una porta ed entrarono i miei amici rumeni
Giovanna quando li vide diventò paonazza si rannicchiò su pavimento ma venne sollevata e messa sul letto . uno gli afferrò le caviglie e gli sollevò le gambe quasi a portale all’altezza delle sue spalle e la mise esposta , l’altro era in tiro con il cazzo in mano si avvicinò e sputo sul buco
Lei piangeva lo pregava di non farlo , cerva di divincolarsi ma sentì il glande poggiarsi e spingere
Seguì un urlo e poi altri fino a quando smise e cominciò a subire in silenzio
- Vedi la tua amante comincia a collaborare e adesso gli sta anche piacendo
- Mi fa male basta , bastaaaaa
- Stai zitta troia non è mica la prima volta che lo prendi nel culo
Quando venne gli dette altri colpetti e poi si sfilò e dal culo cominciò a fuori uscire lo sperma
Lei spingeva non voleva la sborra di quell’uomo dentro di lei . Spingeva e l’ano si gonfiava come un piccolo vulcano. Lo faceva appena riprendeva fiato a volte si gonfiava solo altre cacciava altri residui bianchi
Dissi ai due di uscire e al ragazzo di leccarle il culo mettendosi sopra di lei in modo da metterle il cazzetto, raggrinzito dalla paura , in bocca
Giovanna sentì la lingua del suo amante nuovamente sulle crespe , aveva la visione del cazzetto che questa volta lo accolse tutto dentro la sua bocca
Gli ordinai di muovere la testa di leccargli i coglioni e il culo , dissi a lui di facilitarla e lei si ritrovò con il buco di lui sulla bocca
Non lo aveva mai fatto , non mi negava niente ma leccare il buco dove usciva la cacca per lei era tabù Questa volta gli era basta l’inculata del rumeno per non farla esitare
Vedevo la lingua muoversi sull’ano e vedevo che lui stava reaggendo finalmente gli era diventato duro
- Bene adesso scopala che ne ha bisogno
Si era alzato e gli dissi di farla mettere sopra di lui e di prendere il dildo
Si allungò sul letto lei gli venne sopra calandosi sul cazzo
Le ordinai di essere più calda , di dimostragli quando lo amava , dissi di baciarlo in bocca e muovere il bacino
Se lo stava scopando e aveva anche aumentato il ritmo quando ordinai a lui di mettergli il dildo nel culo
La vidi staccarsi dalla bocca irrigidirsi e fare una smorfia di dolore, gli uscirono le lacrime sicuramente aveva bruciore ma mi stavo eccitando. Le gridai che doveva muoversi
- Stai qui per fare la troia mica sei in vacanza e tu muovi quel dildo non vedi che si è addormentata
- Basta la prego padrone basta
Sentirla chiamarmi padrone mi dette a capire che stava entrando nell’ordine di idee su come sarebbe stato il futuro
- Alzati e vieni vicino allo specchio , resta in piedi ma appoggia le mani alla parete e sporgi il culo indietro appena pronta tu inculala ma non venire le devi far bere lo sperma
Senza dire nulla si mise in posizione , tra il mio viso e il suo ci separava solo lo specchio
Strinse gli occhi e spalancò la bocca quando lui la penetrò , rimase così per un pezzo mentre le tette ballavano sotto le spinte del corpo di lui sulle chiappe
Mi disse che stava per venire , lei senza che parlassi si voltò e si mise in ginocchio , si mise quel cazzo lucido in bocca e cominciò a pomparlo fino a quando vidi lo sperma tracimare dai bordi delle labbra
Ero eccitatissimo avevo voglia di scoparla , dissi al ragazzo di rivestirsi e andare via e a lei di mettersi a pecorina sul letto e aspettarmi
Ubbidirono, le dette un bacio sulla guancia e la lasciò sul letto con il culo in aria
Misi una tonaca come quella del kkk ed entrai
Si voltò vedendomi conciato in quel modo la fece tremare
Il cappuccio nascondeva l’apparecchio che camuffava la voce
- Potevi risparmiarti di farti inculare dal mio uomo te lo avevo detto che non ti sarebbe convenuto disubbidirmi
- Non succederà più padrone te lo giuro
La bendai per precauzione poi gli dissi di aprire la bocca e cacciare la lingua, aveva ancora tracce di sperma e ordinai di ingoiare poi mi allungai sul letto davanti a lei e tirai su la tonaca
Le feci abbassare la testa e tenere la lingua fuori , ubbidì ed avvertì il contatto del mio cazzo
Leccò il glande muovendola velocemente , alzai il bacino e lei capì cosa stavo per fare si abbassò leccandomi le palle e poi scese sul buco del culo baciandolo e leccandolo mentre con la mano afferrò il cazzo segandomi
- Massaggiami la prostata e mettiti in cazzo in bocca
Fece entrare il dito nel culo , lo fece come se l’avesse sempre fatto ed invece era la prima volta cominciò a muoverlo velocemente e le detti una sberla
- Devi massaggiarmi no incularmi
- Perdono padrone non sapevo
era evidente che era entrata nell’ordine di idee di sottomissione e quindi il gioco poteva continuare
Le riempii la bocca di sperma ordinandole di non sprecare nemmeno una goccia dissi di aspettare che uscissi e poi poteva rivestirsi e andare via ma prima di lasciarla gli chiesi di mostrarmi la sua devozione
Si infilò sotto la tonaca e mi leccò lo scroto, il culo e ripulì il cazzo dai residui di sperma quando terminò si mise in piedi davanti a me , le ordinai di voltarsi e quando lo fece ricevette numerosi schiaffi sulle chiappe fino a farle diventare bordeaux
- Aspetta che ti chiamo
- Si padrone
La sera a casa la rividi e mi sembrava più tranquilla , le solite chiacchiere e prima di andare al letto gli allungai una mano tra le cosce . La reazione fu un po’ violenta ,mi disse che era un periodo che non si sentiva bene e che aveva disturbi ginecologici, la assecondai e andai a dormire tanto stavo abbastanza spompato
Il giorno seguente alle prime ore del pomeriggio la chiamai
- Sono io
- Dica padrone
- Tuo marito ti ha scopato ieri sera?
- No padrone non glielo permesso
- Devi fare la troia anche con lui altrimenti potrebbe insospettirsi
- Va bene padrone pensavo che mi volesse solo per lei
- Allora questa sera vestiti da troia e fallo scopare, capito?
- Va bene padrone
Chiusi la telefonata e mi smisi ad ascoltare le registrazioni dei microfoni ambientali
Parlò con il suo amante raccontandogli che l’avevo chiamata e quello che gli avevo detto la sentii dire che la loro relazione era diventata più forte che lo amava e non poteva fare a meno di lui
Quello che mi fece andare a cento fu quando la sentii dire che pur di non perderlo avrebbe fatto di tutto accontentando quel depravato che li ricattava , cioè io
La sera rientro a casa stava con il cappotto lungo. La guardo e le domando se fosse appena rientrata
- No ti stavo aspettando
Si voltò e aprì l’abito . Era nuda con la sola lingerie ma senza mutande. Aveva la fica bagnata di lubrificante , fece scivolare il cappotto e si voltò , sapeva che il suo culo era la cosa che mi faceva impazzire di più si inchinò sul termosifone e mise in mostra tutto quel che poteva
Dal candelabro staccai una candela a tortiglione la abbracciai da dietro e le carezzai la fica mentre le infilavo il culo con l’oggetto
- Non farmi male ti prego
- Spogliami
Mi slacciò i pantaloni e li scese insieme alle mutante mi prese il cazzo in bocca e lo fece diventare come il marmo Succhiava accovacciata a cosce larghe e la candela infilata nel culo toccava il pavimento . Muoveva un poco il busto inculandosi da sola
- Dove lo vuoi?
- Ovunque ti prego
Le infilai la fica lasciandola carponi sul pavimento , per penetrarla a fondo gli spinsi tutta la candela dentro al culo e le feci male , emise un lamento e inarcò il corpo ,ma non disse nulla
La scopavo e ogni tanto uscivo da lei e prendevo la candela facendola scorrere nel retto poi di nuovo dentro
Al momento che stavo per venire mi tolsi dalla fica e sfilai la candela di colpo , lei ebbe la sensazione che le stessi portando via l’intestino e gridò poi gridò ancora perché le avevo messo il cazzo in quel buco rimasto aperto e la riempii liberandola
Rimase immobile , aveva l’affanno mentre dal buco cominciava a colare lo sperma
L’avevo sodomizzata altre volte ma appena ne uscivo scappava in bagno a liberarsi, ora stava ripetendo quello che aveva fatto nella casa ed in più si stava toccando la fica smaniando nell’affanno, la lasciai sola e la sentii ansare
Tornai da lei , aveva gli occhi lucidi con lo sguardo da porca aveva in mano la candela
- Ti prego fallo ancora
- Ma non avevi problemi?
- Ti prego
Presi un'altra candela e la misi nella fica , quella che aveva in mano la rimisi nel culo e cominciai a farle scorrere nei buchi mentre lei aveva poggiato le spalle sul pavimento e tirato su le gambe inarcando il corpo
Dal culo continuava ad uscire lo sperma e colava sulla fica, era una pozzanghera di umori le infilai quattro dita nella fica , sciacquavano, volli azzardare e cominciai a spingere , gli feci entrare tutta la mano ululò come una bestia ferita ma stava avendo un grande orgasmo
La mattina, dopo un ora che ero uscito, telefonai ma non rispose , la chiamai sul cellulare ed era staccato allora mi precipitai alla radura dove si incontrava con il suo amante vidi la sua macchina mi appostai e la vidi che si stava facendo leccare la fica in piedi appoggiata ad un albero .
Si agitava con le mani gli aveva afferrato la testa e lo spingeva tra le sue cosce poi lo tirò su per baciarlo in bocca continuarono a scopare e la sentii dirgli che non voleva essere sodomizzata perché aveva bruciore e lui desistette
Alle 15 la chiamai
- Buongiorno troia , hai fatto quello che ti avevo detto
- Si padrone
- È rimasto soddisfatto?
- Credo di si
- E tu hai goduto?
- Si padrone il fatto di averlo dovuto fare mi ha messo uno strano umore
- Lo sapevo che sei una troia
- Tra un ora alla casa da sola c’è una coppia di amici che devi soddisfare
Chiusi il telefono senza darle il tempo di dire altro
Arrivò vestita elegante come di solito quando esce , la feci entrare e la lasciai stare un po’ di tempo da sola nella stanza, poi si aprì una porta ed entrarono una coppia di persone sulla sessantina
Li avevo contattati su un sito di incontri e risiedevano a novanta chilometri da noi
Lui sicuramente qualche anno di più , bassino con la barba bianca e occhiali , lei cicciottella mora e niente di che . Avevano entrambi degli accappatoi bianchi
Giovanna rimase allibita tanto da non dire nemmeno buona sera
L’uomo si mise seduto su una poltrona mentre la moglie era rimasta immobile in un angolo
Fece avvicinare Giovanna e gli disse di togliersi la gonna , quando lo fece fu lui a scendergli le mutandine
Ora lei era in piedi con la fica davanti al vecchio
- Sei bionda anche qui sotto, allarga un po’ le cosce fammi vedere meglio
Sposto’ le caviglie quel poco da permettergli di far passare una mano che carezzò la fica
Mentre lui faceva questo rituale la moglie si era tolto l’accappatoio e nuda si avvicinò ai due , lui ora aveva fatta avvicinare ancora di più Giovanna e la stava annusando tra le cosce mentre la moglie le aveva poggiato una mano sui glutei e gli carezzava il culo complimentandosi per come fosse bello
Giovanna guardava lo specchio per cercare di capire se il padrone fosse li dietro, non lo sentiva da quando era entrata e la cosa la agitava ancora di più e questo stato fu intuito dall’altra donna che da dietro gli aveva fatto passare la mano tra i glutei ed ora con due dita gli stava allargando le labbra vaginali in modo che il marito potesse avere una visione della fica aperta
Entrambi facevano i complimenti e si scambiavano opinioni sul corpo di mia moglie mentre lei stava in piedi immobile senza scandire una sillaba
L’uomo stava leccando il clitoride mentre la moglie la finiva di denudare poi fece il primo rumore , un rauco lamento quando lui gli aveva infilato un dito nella fica e lo muoveva dentro di lei
La signora si era portata dietro la poltrona per godersi la scena , Giovanna la vide portarsi una mano sulla fica nascosta da folti peli neri e toccarsela , la vide poi abbassarsi e dire qual cosa all’orecchio del marito che annui con la testa
- Girati carina mostrami il culo, bene così adesso allargatelo fammi vedere tutto
Giovanna si portò le mani sui glutei e li allargò mettendo in mostra l’ano
- Hai un bellissimo culo , sono sicuro che lo usi spesso, quanto tempo è che non ci fai entrare un uccello?
Non rispondeva e allora un sonoro schiaffo la svegliò dal torpore in cui era immersa
- Due giorni , sono due giorni signore
- È stato il tuo padrone?
- No, mio marito
- Resta ferma così
Era immobile con la schiena rivolta a lui , percepì il tocco della mano di lei che si era inginocchiata a fianco del marito e gli succhiava l’uccello mentre si avvicinava sempre più al suo buchino
Mise la mano di taglio sulla fica e la penetrò nel culo con il pollice insalivato. Il bruciore non gli era passato e quella penetrazione la fece lamentare facendo divertire i due
Sempre nella stessa posizione lui ora era al massimo dell’erezione , seduto con il cazzo bagnato dalla saliva della moglie che si era alzata e spingeva indietro Giovanna in modo che sedesse sopra
Scendendo lo stava facendo entrare nella fica ma fu interrotta
- No bella, mio marito ama il culo, provvedi
Umiliata e con la paura del bruciore prese con una mano il cazzo e se lo puntò sul buco del culo cominciando a calarsi , lo sguardo dell’altra su di lei
Una volta tutto dentro lui l’afferrò per i seni e la tirò indietro in modo che la moglie avesse una migliore visione del suo cazzo dentro
Quello che umiliava mia moglie era la donna che lespiava ogni espressione che facesse e quando accennava smorfie di dolore la vedeva emettere un sorrisetto di beffa che era come un pugno allo stomaco poi quando la vide abbassarsi verso la fica e sentire la sua lingua fece un accenno di ribellione e gli uscirono le lacrime
- Muoviti un po’ non vorrai mica farglielo ammosciare
Lui gli prese i capezzoli e cominciò a tirarli fino a farle male
- Muoviti troia che poi ti sborro in bocca
La moglie gli aveva infilato un dito nella fica e spingeva in modo da ritmare il movimento del corpo su quel cazzo
Che spettacolo! Mia moglie con un cazzo nel culo , le tette stirate e la fica penetrata da una donna
Entrai nella stanza sempre con il saio e cappuccio mi avvicinai e carezzai la sua guancia
- Brava ti stai comportando bene , signora invece del dito usi questo per lei
Gli detti un vibratore
la donna lo accese e poi lo appoggiò all’ingresso della fica , attese che lo sguardo di mia moglie incrociasse con il suo e fissandola negli occhi spinse
La vide strizzare gli occhi e spalancare la bocca, gridò e gli vennero strizzati i capezzoli facendola torcere su un fianco , il dolore non gli fece avvertire lo sperma che stava riempiendole il culo
Fu la signora stessa ad aiutarla ad alzarsi e fece alzare anche il marito per prendere lei il posto
Si mise seduta e allargò le cosce mettendole sui braccioli e tirando il corpo verso l’esterno , guardò mia moglie con un sorrisetto cattivo
- Sai cosa devi fare vero? Fallo bene altrimenti ti frusto
La afferrai per le spalle costringendola ad inginocchiarsi poi volli umiliarla ancora di più e gli dissi di mostrare la lingua alla signora , quando lo fece spinsi la testa tra quei peli fradici di umori lei si allargò le labbra vaginali con due dita e la lingua ora sul clitoride
La incitavo a leccare e lei cercava di assecondarmi lo faceva come se lo avesse già fatto ma si vedeva che le faceva schifo
Mentre leccava l’altra si portò ancora più avanti e sollevò ancora di più le gambe e vidi il suo buco di culo allora spinsi verso il basso la testa di mia moglie che si voltò verso me per capire cosa volessi
- Non vorrai trascurare il culo della signora?
Stava per dire qualcosa , sicuramente implorare di non farglielo fare , ma non le detti il tempo e la spinsi in modo che la bocca si attaccasse all’ano
- Se non lecchi bene lei ti frusta e io ti faccio inculare da chi sai tu
La vidi allargare i glutei della signora, con tutte e due le mani , la testa saliva e scendeva tra il culo e la fica , cominciai a sentire l’altra smaniare
- Si così , brava , brava infila la lingua nella fica cosìììììì ecco ecco vengoooo
Si stacco da lei con il volto fradicio di umori , intorno alla bocca aveva una schiuma bianca e un atteggiamento di una che stava in trans
- Sei stata brava , abbracciami e baciami, mettiti sopra di me che voglio stringerti forte
Lo fece e la strinse come se volesse bloccarla , gli disse di baciarla in bocca e quando lo fece avvertì il mio cazzo sul buchino
Cercò di divincolarsi ma non più di tanto , lei la teneva stretta e gli ordinai di continuare a baciarla
Quando cominciai a penetrarla cercò di staccarsi per gridare ma lei non lo permise tenendola per i capelli
La inculavo e l’altra le carezzava il viso e con fare materno cercava di consolarla ma nel frattempo si avvicinò il marito e sborrò sul volto di entrambe e Giovanna dovette leccare il volto di lei e il cazzo di lui
Smisi di sodomizzarla e attesi che i due andassero via poi la obbligai a pisciare stando in piedi, mentre tenevo un grosso bicchiere tra le sue cosce nello spingere gli scappò una scoreggia e imbarazzatissima cercava di scusarsi
Le dissi che non era niente e che adesso che avrei continuato ad incularla , sicuramente ne avrebbe fatte altre
Mi aspettavo che mi scongiurasse a non farlo invece si girò di schiena piegandosi in avanti, con le mani allargò i glutei
- Per lei padrone
Sono Carlo, avevo notato un mutamento nel modo di fare di mia moglie Giovanna dalla quale sono sposato da diciotto anni
Giovanna ,una bella donna di 47 anni , bionda alta e un culo da sballo
Ultimamente la vedevo uscire sempre in tiro e aveva mutato anche il suo carattere piuttosto chiuso , si vedeva che era felice e aveva anche rinnovato il guardaroba con abiti più giovanili e qualcuno era anche troppo aderente mettendo ancora più in risalto il didietro
Con me era abbastanza disponibile non negava nulla e dato che sono normalmente dotato lo accoglieva volentieri nel culo
Questo cambiamento però mil fece subito insospettire e cominciai a seguirla di nascosto
Dopo due giorni di appostamenti una mattina la vede salire in auto e prendere una strada che conduceva fuori della città . Fece una decina di chilometri e prese una strada secondaria che portava in un vecchio paese semiabbandonato
Dopo poche curve si fermò dietro ad una fiat e fece salire un ragazzo sui venticinque anni
Era alto e biondo , molto sportivo, dal fisico asciutto
Salito in macchina lei si era spostata sul sedile passeggero e lui si mise alla guida dopo averle dato un bacio sulla bocca
Prese una stradina bianca e si fermò vicino ad un muro coperto di rovi e altre piante , un posto ideale per permettermi di appostarsi per spiarli
Fermata la macchina si spogliarono , lui era già in tiro e lei si era messa a gambe aperte mettendo in mostra la sua fica bionda
Il ragazzo la baciò a lungo sulla bocca mentre la mano carezzava la parte interna delle cosce e si poteva vedere la reazione di lei che gli afferrava afferra la testa e lo baciava sulla bocca e sul viso
Lo vidi penetrare mia moglie e scoparla , la vedevo dimenarsi e le mani sui glutei per spingerlo ancora di più dentro
Con il sangue ai denti ero senza controllo volevo uscire allo scoperto e prenderli a calci ma riuscii a controllarmi e restai immobile
Dopo poco lui si era portato con la testa tra le gambe e stava gli leccando la fica lei smaniando sollevò il bacino per far si che gli leccasse anche il buchino
La lingua tra le crespe e un dito nella fica faceva ondulare il suo corpo e potevo sentirla smaniare e incitare il ragazzo che era davvero bravo, la sentìi dire
- Adesso vieni tu
La vidi girarsi e mettersi alla pecorina poi il cazzo puntare tra i glutei e un grido strozzato
- Piano ti prego non farmi male , basta, basta non spingere di più
Era fermo , gli aveva infilato metà cazzo e gli aveva afferrato i capezzoli sbucciandoli con le dita , lei cercava di rilassarsi dato che aveva paura di sentire dolore
Una mano lasciò il seno e scese sul clitoride e lo stuzzicò sapientemente ma il cazzo gli stava scoppiando e sentiva la necessità di muoversi
Lo sentii dirle di toccarsi da sola e lei ubbidiente allungò il braccio tra le gambe sentii gemere e pronunciare la frase che usava anche con me quando stava per venire
- Ecco, ecco , ecco siii
Poi seguì un grido e dire Basta, ti prego basta bastaaaa e ora piangeva a singhiozzi mentre lui la pompava nel culo fino a riempirlo poi si sfilò e tornò sul sedile di guida mentre lei era sdraiata con il culo all’aria
Dopo poco scese dalla macchina e si rinfilò le mutandine mentre continuava a singhiozzare in silenzio
Anche il ragazzo si era rivestito e facendo il giro dell’auto la raggiunse abbracciandola
- Sei venuto dentro
- Hai paura di restare incinta?
- Si ma adesso come faccio?
- Ti accucci e la spingi fuori
- Ti prego allontanati non voglio che guardi
La accontentò e lei dopo aver dato uno sguardo intorno si accovacciò sull’erba con il culo rivolto verso la mia postazione, ascoltai il rumore delle scoregge e dello scroscio di pipì e vidi lo sperma colare dal buco
Chiese un fazzoletto che subito gli fu portato , lo stava per afferrare ma lui gli disse che voleva farlo personalmente e si portò dietro di lei
Vederla assecondarlo e addirittura facilitarlo allargandosi le chiappe mi lasciò di stucco
Con me faceva sempre la preziosa , non mi aveva mai permesso di entrare in bagno quando faceva pipì ed ora la vedevo farsi pulire il culo da un altro uomo oltretutto con venti anni di meno
- Mi hai fatto male
- Si ma hai goduto
- Per fortuna prima, ora mi brucia
- Ti passerà presto ora andiamo che è tardi
Tornavo a casa e quasi non credevo a quello che avevo visto , la scena che avevo fissa nella mente era il culo di mia moglie trafitto e poi pulito da un altro
Mi chiedevo da quanto tempo andava avanti la tresca , era chiaro che i due erano molto in confidenza ed era chiaro che non erta una relazione cominciata da poco
Quando rientrò a casa mi salutò per correre al bagno , la sentii che stava utilizzando il bidè
Aspettai che finisse poi entrai ed era ancora nuda dalla vita in giù
- Lo sai che non mi piace che entri quando sto in bagno
Non gli risposi la feci voltare sul lavandino senza darle il tempo di protestare le afferrai il collo per tenerla ferma e le infilai con un solo colpo tutto il cazzo nel culo
Emise un grido di dolore la guardavo dallo specchio era diventata rossa come il fuoco e gli uscivano le lacrime dagli occhi
Ciò nonostante non fece nulla per sottrarsi e dato che ero molto eccitato le riempii il culo di sborra quasi subito
Passarono pochi giorni mi parlava appena era molto incazzata per come l’avevo trattata
Avevo messo dei microfoni in tutte le stanze di casa, sapevo che si sentivano per telefono ed ecco che ascolto una conversazione interessante
- Ti prego amore , lo sai che per te faccio tutto ma questa cosa non puoi chiedermela . ---------- no il car sex non lo voglio fare se qualcuno mi riconosce _____________ no , non insistere non voglio essere scopata da altri
La conversazione si accendeva , stavano per litigare , lei cercava di persuaderlo e si capiva che lui non accettava ragioni poi
- Dai non fare così non ti arrabbiare , va bene lo faremo ma solo una volta ,promesso?------------------------ ci vediamo domani non essere adirato ti amo
Per non essere scoperto avevo messo anche un localizzatore nella sua auto così potevo raggiungerli con tutta calma e per farla sentire più sicura gli dissi che dovevo andare fuori e sarei tornato la sera tardi
Il mattino uscii e mi recai nel paese vicino ed ecco che il localizzatore mi segnala la sua auto in movimento , questa volta va verso l’autostrada fa 20 chilometri ed esce al casello per poi proseguire su in montagna e per una strada sterrata arriva nel nulla e si ferma
Partito subito e con la macchina più veloce sto in zona dopo neanche tre o quattro minuti
Nascondo la mia auto , proseguo a piedi nel bosco , è facile non farsi vedere e poi ho il binocolo
Ecco vedo l’auto in una radura e mi arrampico su una collinetta adiacente e punto il binocolo
Li vedo scendere lui la bacia in bocca e gli mette una mano tra le cosce sotto non porta la gonna ha solo il suo cappottino lungo che lui ha spostato di fianco mettendola in mostra gli ha fatto indossare una mascherina che glki copre quasi tutto il volto
Ha le calze sorrette dalla giarrettiera nere e il culo ora è in mostra anche lui poi lui prende dalla tasca un flaconcino e si versa il contenuto su una mano e poi la strofina alla fica , lo fa ancora e questa volta le lubrifica il culo
Si avvicinano due uomini lui gli toglie il cappotto e si allontana di un metro , e loro cominciano a carezzarla sulle cosce e sui glutei
Hanno i pantaloni sbottonati e il cazzo è fuori uno gli afferra il polso portandoci la mano sopra e lei lo afferra senza troppa convinzione mentre l’altro gli infila un dito nella fica
Lei non partecipa , guarda il volto del suo amante come se quei due non esistessero, ma poi sente il cazzo di uno farsi strada tra le cosce e premere nella fica , il suo amante la incita a piegarsi e a prendere in bocca il cazzo che ha in mano svogliatamente lo fa e sente l’altro farsi strada dentro di lei ,si lamenta aprendo la bocca e subito anche questa viene riempita
Tutto si svolge senza parlare, solo sospiri e la voce di lei che chiede di fare piano poi quello nella fica esce e le viene sul culo ed eccita anche l’altro che le sborra in bocca
Giovanna sta per rialzarsi pensando che la storia era finita li ma voltandosi vede che ci sono altri due uomini
Cerca di ribellarsi , inveisce contro il suo amante , lui senza scomporsi estrae dalla tasca un dildo gli si avvicina e lo infila nella fica poi le prende una mano e gli ordina di muoverlo
- Adesso basta , ti sei divertito , ti ho accontentato ma non sono una puttana
- Fai la brava , non vorrai farmi incazzare ? lo sai che sono capace di tutto
Non sapevo a cosa alludesse ma era chiaro che la ricattava oppure era un tipo violento egli faceva paura, fatto sta che prese il dildo e cominciò a masturbarsi mentre i due nuovi gli avevano aperto la camicia e la tenevano per i capezzoli
Le loro mani carezzavano ovunque potessero arrivare e una scendeva lungo la schiena e arrivata sul culo un dito si infilò nel buco facendola sobbalzare , le cadde il dildo sul prato
Si girò e questa volta l’uomo lo aveva davanti , gli afferrò il cazzo e se lo mise al posto del giocattolo , lui la strinse a se e iniziò a muoversi facendole i complimenti sulla sua bellezza e bravura
L’altro se ne venne solo a guardare lo spettacolo di quel cazzo che usciva dalla fica e lei piegata per prenderlo in bocca mostrando il suo magnifico culo
Restarono soli lei era silenziosa , con i fazzoletti si puliva lo sperma che aveva addosso
- Non pulirti il buchino, lascialo lubrificato
- Ci sono altri?
- No adesso tocca a me
- Ti sei eccitato , porco
- Sei una vera troia ma il culo è il mio giardino privato
- Ah si? E il cazzo di mio marito allora? È lui che ha spianato la strada
La fece piegare sul cofano della macchina e la inculò
Lo pregava di fare piano , diceva che le stava facendo male ma lui non sentiva ragioni. Sarei voluto scendere e prenderlo per il collo ma tutto sommato Giovanna stava avendo quello che meritava col binocolo
Vedevo bene quel cazzo che la sfondava e quando venne lei si alzò in piedi e restando a gambe aperte, spinse fece uscire la sborra e lo fissava
- Ti piace guardare? Allora guarda come esce il tuo sperma dal culo . Ti eccita?
- Lo sapevo che sei una porca , non potevo immaginare che ti saresti messa con uno della mia età ma ti farò sfogare come dico io
- Non parlare come un uomo navigato, sei solo un ragazzino , andiamo via
Tornai la sera verso le 23 lei era già a letto mi misi ad ascoltare le registrazioni delle cimici
Lei aveva parlato con il suo amante prima di cena lo rimproverava di essere stato cattivo gli diceva che non gli era piaciuto quello che le aveva fatto fare
Sicuramente lui gli stava rispondendo che non gliene fregava nulla e che era lui a condurre il gioco, dato che lei non faceva altro che implorarlo a non farlo più , gli diceva che era pericoloso che avrebbero potuto riconoscerci ma alla fine prima di chiudere il telefono gli aveva detto che per lui avrebbe fatto qualunque cosa , che lo amava e che lo avrebbe accontentato
Dovevo fare qualcosa , la dovevo punire , avevo sposato una puttana e quindi dovevo trovare un sistema per punirla per quello che era
Presi le informazioni cercando i miei amici poliziotti e seppi che era un figlio di papa’ molto viziato e oltretutto di una famiglia molto cattolica e riservata . Il classico figlio represso .
Avevo conosciuto due operai rumeni gli dissi che dovevo fare uno scherzo ad un amico e gli spiegai cosa avrebbero dovuto fare . Accettarono ma vollero 300 euro
Il giorno seguente quando Giovanna e il ragazzo si appartarono aspettammo che furono nudi e nel pieno della scopata i due rumeni si avvicinarono alla macchina e aprirono lo sportello, con delle pistole finte in mano li obbligarono a scendere
Giovanna aveva cominciato a gridare fino a quando non gli fu sferrato un pugno allo stomaco che la fece cadere per terra
Gli misero un cerotto per tapparle la bocca mentre il ragazzo tremava e implorava di lasciarli andare
Fu legato e chiuso nel portabagagli poi aspettarono che lei si riprendesse e le dissero che se non fosse stata brava l’avrebbero fatta a pezzi
- Se ti tolgo il cerotto mi prometti che ubbidirai
Fece cenno di si con la testa ora era in piedi nuda in mezzo ai due che la toccavano da per tutto poi uno si spogliò mentre l’altro prese la macchina fotografica e cominciò a riprenderla mentre gli diceva cosa doveva fare
Gli fecero foto con il cazzo in bocca nella fica e nel culo vollero che urinasse e bevesse lo sperma poi fecero uscire il ragazzo e Giovanna fu obbligata a fargli un pompino
Mentre aveva il cazzo in bocca vide l’uomo avvicinarsi da dietro al ragazzo e si metteva della vasellina sul pene eretto
Il ragazzo aveva le mani e i piedi legati e aveva capito cosa stava per accadere , Giovanna cercò di dissuaderli ma ricevette una sberla
- Chi ti ha detto di parlare e smettere di lavorare , succhia troia
Vide l’uomo sempre più vicino e poi sentì il ragazzo gridare , lo stava sodomizzando e lei faceva fatica a tenerlo in bocca dato che si agitava
Quando stava per venire lo sfilò sporco di sangue misto a feci e lo mise davanti alla bocca di lei che questa volta serrò ma lui la innaffiò di sperma e strusciò il cazzo sporcandole il volto
L’altro smise di fare le fotografie , disse a Giovanna di mettersi a carponi , con un ramo di un albero le dette una decina di colpi sulle natiche poi la scopò
Prima di andare via gli dissero che sarebbero stati contattati dal loro capo e che avrebbero dovuto fare tutto quello che gli sarebbe stato ordinato altrimenti le foto sarebbero giunte al marito e alla famiglia di lui e poi gli avrebbero fatto molto male ad entrambi
Giovanna era disperata e il suo amante era steso sul prato che tremava e si urinava addosso
La sera rientrò a casa era stravolta disse che aveva una colica e stava malissimo prese delle pasticche e se ne andò al letto
La notte la sentii alzarsi parecchie volte , tremava e piangeva. Le chiesi se dovevo portarla in ospedale ma non volle
Il mattino seguente aveva una faccia che faceva paura uscii e gli dissi che sarei tornato la sera
Feci passare una quindicina di giorni , intanto ascoltavo le loro telefonate . All’inizio erano molto preoccupati e lei spesso aveva momenti di isterismo e paura poi con il passare del tempo si stava calmando e cominciava a riprendere il proprio ritmo
Forse aveva pensato che dopo quell’episodio nessuno si sarebbe più fatto vivo, invece con un apparecchio che camuffava la voce la chiamai
- Ciao bionda , sapevi che ti avrei telefonato
- Chi è lei ? cosa vuole non la conosco, ha sbagliato
- Non sei la troia che i miei uomini hanno sorpreso a trombare in campagna e se la sono ripassata?
- La prego mi lasci in pace sono sposata …
- E sei una troia e se non vuoi passare un brutto quarto d’ora devi fare quello che ti dico altrimenti sono cazzi amari per te e quello stronzetto che ti scopi
- La prego se vuole la pago , ma mi lasci stare
- Pagherai in natura , aspetta che ti richiamo
La sentii telefonare al ragazzo , gli raccontò la telefonata e gli diceva adesso come facciamo
Ricominciava ad andare fuori di testa a voler trovare a tutti costi una soluzione definitiva ma tutte e due non sapevano cosa fare
Per spaventarla ulteriormente le invia una busta con le foto dove scopava con lui e con i due rumeni . Allegai un foglio dove le dicevo di stare tranquilla che se avesse fatto quello che gli chiedevo non gli sarebbe accaduto nulla, sarebbe stato un gioco bastava stare alle regole
Feci passare altre dieci giorni
- Ciao , sai chi sono?
- La prego cosa vuole dame
- Voglio che mi ubbidisci . dimmi, quanti giorni sono che non scopi
- Perché vuole saperlo, la prego
- Devi rispondermi e se non dici la verità divento cattivo vengo a casa tua e ti faccio il culo davanti a tuo marito, allora quanti giorni?
- Da quando sono stata aggredita dai suoi uomini
- Bene oggi chiama il tuo amante e alle 15 di oggi lo porti a questo indirizzo c’è una stanza con un letto e un grosso specchio , io sarò li e vi dirò cosa dovete fare
- Ma a mio marito cosa dico?
- Digli che sei una troia
Riappese il telefono e lei chiamò subito il ragazzo parlarono per un pezzo ma alla fine la sentii dire che si sarebbero visti a quell’indirizzo per entrare insieme
Suonarono alla porta e lo scatto della serratura aprì il portone entrarono e richiusero il portone un piccolo ingresso e poi una porta aperta , vi entrarono e si ritrovarono in una stanza circondata da pareti a vetri dove in due angoli c’erano altre porte
Sentirono una voce provenire da una cassa acustica
- Bravi vedo che avete ubbidito , adesso dovete cominciare il gioco con me ….
Gli disse che avrebbero dovuto fare tutto quello che gli avrebbe detto , che particolarmente lui non doveva esitare su quello che gli ordinava, che si dovevano rivolgere a lui chiamandolo padrone, che non dovevano pensare di capire chi fosse il loro padrone e tante altre regole che avrebbero dovuto rispettare
Se avessero esitato sarebbero intervenuti i due che li avevano aggrediti e per loro sarebbero stati cazzi amari
- Avete capito tutto? Rispondete al vostro padrone
- Si padrone
- Bene spogliatevi
In silenzio si tolsero i vestiti e restarono nudi . Giovanna cercava di coprirsi con le mani
- Tu troia visto che ci hai messo le mani masturbati , un dito sul grilletto e con l’altra afferrati un capezzolo mentre tu valle dietro e leccale il buco del culo
Con un po’ di esitazione vide la punta di tre dita strofinare sul clitoride mentre le dita dell’altra mano afferrarono un capezzolo , sentì la lingua di lui sulle crespe dell’ano
- Sai stronzo la tua troia sono parecchi giorni che non scopa , apri quell’armadio e prendi un dildo , quello nero
Il ragazzo lo fece e gli fu detto di strofinarlo sulle labbra vaginali , mentre a lei le diceva di accellerare i movimenti perché se non si fosse bagnata di suo glielo avrebbe fatto infilare a secco
Giovanna questa volta si impegnò la vedevo tirare il capezzolo e allargare le gambe mentre lui era tornato a leccarle il culo
Gli dissi di eseguire , la vidi portasi la mano in bocca per insalivarla e poi subito tra le labbra vaginali , lui le spinse il dildo dentro facendola lamentare
Gli stava dietro e la scopava con il giocattolo, gli ordinai di fare da sola
Il ragazzo non accennava nessuna erezione allora dissi a Giovanna di girarsi e piegarsi verso di lui e provvedere a farglielo diventare duro
Non le piaceva mettersi in bocca il cazzo floscio , quando stava con me aspettava sempre che si indurisse per accoglierlo probabilmente le faceva schifo ed infatti lo stava masturbando con la mano
- Troia ti ho detto con la bocca
- Ma lo voglio far venire duro
- Allora non hai capito ? tu stronzo levale il dildo dalla fica e mettiglielo nel culo
Cercò di dissuaderlo ma il ragazzo aveva paura e non esitò ad ubbidire
La fece gridare dato che era appena lubrificato , la vidi stringere le chiappe e tentare un esile movimento laterale per sottrarsi , le gambe si erano incrociate e la sentii gridare di dolore
Sollecitai lui a muoverlo velocemente e dissi a lei di stare ferma
- Mi fa male , mi fa male fermati ti prego
- Continua , sono io che do gli ordini , muovilo più velocemente
Gridando si rimise in posizione eretta e scappò in un angolo della stanza sfilandosi l’oggetto dal culo
Ci furono due minuti di silenzio poi si aprì una porta ed entrarono i miei amici rumeni
Giovanna quando li vide diventò paonazza si rannicchiò su pavimento ma venne sollevata e messa sul letto . uno gli afferrò le caviglie e gli sollevò le gambe quasi a portale all’altezza delle sue spalle e la mise esposta , l’altro era in tiro con il cazzo in mano si avvicinò e sputo sul buco
Lei piangeva lo pregava di non farlo , cerva di divincolarsi ma sentì il glande poggiarsi e spingere
Seguì un urlo e poi altri fino a quando smise e cominciò a subire in silenzio
- Vedi la tua amante comincia a collaborare e adesso gli sta anche piacendo
- Mi fa male basta , bastaaaaa
- Stai zitta troia non è mica la prima volta che lo prendi nel culo
Quando venne gli dette altri colpetti e poi si sfilò e dal culo cominciò a fuori uscire lo sperma
Lei spingeva non voleva la sborra di quell’uomo dentro di lei . Spingeva e l’ano si gonfiava come un piccolo vulcano. Lo faceva appena riprendeva fiato a volte si gonfiava solo altre cacciava altri residui bianchi
Dissi ai due di uscire e al ragazzo di leccarle il culo mettendosi sopra di lei in modo da metterle il cazzetto, raggrinzito dalla paura , in bocca
Giovanna sentì la lingua del suo amante nuovamente sulle crespe , aveva la visione del cazzetto che questa volta lo accolse tutto dentro la sua bocca
Gli ordinai di muovere la testa di leccargli i coglioni e il culo , dissi a lui di facilitarla e lei si ritrovò con il buco di lui sulla bocca
Non lo aveva mai fatto , non mi negava niente ma leccare il buco dove usciva la cacca per lei era tabù Questa volta gli era basta l’inculata del rumeno per non farla esitare
Vedevo la lingua muoversi sull’ano e vedevo che lui stava reaggendo finalmente gli era diventato duro
- Bene adesso scopala che ne ha bisogno
Si era alzato e gli dissi di farla mettere sopra di lui e di prendere il dildo
Si allungò sul letto lei gli venne sopra calandosi sul cazzo
Le ordinai di essere più calda , di dimostragli quando lo amava , dissi di baciarlo in bocca e muovere il bacino
Se lo stava scopando e aveva anche aumentato il ritmo quando ordinai a lui di mettergli il dildo nel culo
La vidi staccarsi dalla bocca irrigidirsi e fare una smorfia di dolore, gli uscirono le lacrime sicuramente aveva bruciore ma mi stavo eccitando. Le gridai che doveva muoversi
- Stai qui per fare la troia mica sei in vacanza e tu muovi quel dildo non vedi che si è addormentata
- Basta la prego padrone basta
Sentirla chiamarmi padrone mi dette a capire che stava entrando nell’ordine di idee su come sarebbe stato il futuro
- Alzati e vieni vicino allo specchio , resta in piedi ma appoggia le mani alla parete e sporgi il culo indietro appena pronta tu inculala ma non venire le devi far bere lo sperma
Senza dire nulla si mise in posizione , tra il mio viso e il suo ci separava solo lo specchio
Strinse gli occhi e spalancò la bocca quando lui la penetrò , rimase così per un pezzo mentre le tette ballavano sotto le spinte del corpo di lui sulle chiappe
Mi disse che stava per venire , lei senza che parlassi si voltò e si mise in ginocchio , si mise quel cazzo lucido in bocca e cominciò a pomparlo fino a quando vidi lo sperma tracimare dai bordi delle labbra
Ero eccitatissimo avevo voglia di scoparla , dissi al ragazzo di rivestirsi e andare via e a lei di mettersi a pecorina sul letto e aspettarmi
Ubbidirono, le dette un bacio sulla guancia e la lasciò sul letto con il culo in aria
Misi una tonaca come quella del kkk ed entrai
Si voltò vedendomi conciato in quel modo la fece tremare
Il cappuccio nascondeva l’apparecchio che camuffava la voce
- Potevi risparmiarti di farti inculare dal mio uomo te lo avevo detto che non ti sarebbe convenuto disubbidirmi
- Non succederà più padrone te lo giuro
La bendai per precauzione poi gli dissi di aprire la bocca e cacciare la lingua, aveva ancora tracce di sperma e ordinai di ingoiare poi mi allungai sul letto davanti a lei e tirai su la tonaca
Le feci abbassare la testa e tenere la lingua fuori , ubbidì ed avvertì il contatto del mio cazzo
Leccò il glande muovendola velocemente , alzai il bacino e lei capì cosa stavo per fare si abbassò leccandomi le palle e poi scese sul buco del culo baciandolo e leccandolo mentre con la mano afferrò il cazzo segandomi
- Massaggiami la prostata e mettiti in cazzo in bocca
Fece entrare il dito nel culo , lo fece come se l’avesse sempre fatto ed invece era la prima volta cominciò a muoverlo velocemente e le detti una sberla
- Devi massaggiarmi no incularmi
- Perdono padrone non sapevo
era evidente che era entrata nell’ordine di idee di sottomissione e quindi il gioco poteva continuare
Le riempii la bocca di sperma ordinandole di non sprecare nemmeno una goccia dissi di aspettare che uscissi e poi poteva rivestirsi e andare via ma prima di lasciarla gli chiesi di mostrarmi la sua devozione
Si infilò sotto la tonaca e mi leccò lo scroto, il culo e ripulì il cazzo dai residui di sperma quando terminò si mise in piedi davanti a me , le ordinai di voltarsi e quando lo fece ricevette numerosi schiaffi sulle chiappe fino a farle diventare bordeaux
- Aspetta che ti chiamo
- Si padrone
La sera a casa la rividi e mi sembrava più tranquilla , le solite chiacchiere e prima di andare al letto gli allungai una mano tra le cosce . La reazione fu un po’ violenta ,mi disse che era un periodo che non si sentiva bene e che aveva disturbi ginecologici, la assecondai e andai a dormire tanto stavo abbastanza spompato
Il giorno seguente alle prime ore del pomeriggio la chiamai
- Sono io
- Dica padrone
- Tuo marito ti ha scopato ieri sera?
- No padrone non glielo permesso
- Devi fare la troia anche con lui altrimenti potrebbe insospettirsi
- Va bene padrone pensavo che mi volesse solo per lei
- Allora questa sera vestiti da troia e fallo scopare, capito?
- Va bene padrone
Chiusi la telefonata e mi smisi ad ascoltare le registrazioni dei microfoni ambientali
Parlò con il suo amante raccontandogli che l’avevo chiamata e quello che gli avevo detto la sentii dire che la loro relazione era diventata più forte che lo amava e non poteva fare a meno di lui
Quello che mi fece andare a cento fu quando la sentii dire che pur di non perderlo avrebbe fatto di tutto accontentando quel depravato che li ricattava , cioè io
La sera rientro a casa stava con il cappotto lungo. La guardo e le domando se fosse appena rientrata
- No ti stavo aspettando
Si voltò e aprì l’abito . Era nuda con la sola lingerie ma senza mutande. Aveva la fica bagnata di lubrificante , fece scivolare il cappotto e si voltò , sapeva che il suo culo era la cosa che mi faceva impazzire di più si inchinò sul termosifone e mise in mostra tutto quel che poteva
Dal candelabro staccai una candela a tortiglione la abbracciai da dietro e le carezzai la fica mentre le infilavo il culo con l’oggetto
- Non farmi male ti prego
- Spogliami
Mi slacciò i pantaloni e li scese insieme alle mutante mi prese il cazzo in bocca e lo fece diventare come il marmo Succhiava accovacciata a cosce larghe e la candela infilata nel culo toccava il pavimento . Muoveva un poco il busto inculandosi da sola
- Dove lo vuoi?
- Ovunque ti prego
Le infilai la fica lasciandola carponi sul pavimento , per penetrarla a fondo gli spinsi tutta la candela dentro al culo e le feci male , emise un lamento e inarcò il corpo ,ma non disse nulla
La scopavo e ogni tanto uscivo da lei e prendevo la candela facendola scorrere nel retto poi di nuovo dentro
Al momento che stavo per venire mi tolsi dalla fica e sfilai la candela di colpo , lei ebbe la sensazione che le stessi portando via l’intestino e gridò poi gridò ancora perché le avevo messo il cazzo in quel buco rimasto aperto e la riempii liberandola
Rimase immobile , aveva l’affanno mentre dal buco cominciava a colare lo sperma
L’avevo sodomizzata altre volte ma appena ne uscivo scappava in bagno a liberarsi, ora stava ripetendo quello che aveva fatto nella casa ed in più si stava toccando la fica smaniando nell’affanno, la lasciai sola e la sentii ansare
Tornai da lei , aveva gli occhi lucidi con lo sguardo da porca aveva in mano la candela
- Ti prego fallo ancora
- Ma non avevi problemi?
- Ti prego
Presi un'altra candela e la misi nella fica , quella che aveva in mano la rimisi nel culo e cominciai a farle scorrere nei buchi mentre lei aveva poggiato le spalle sul pavimento e tirato su le gambe inarcando il corpo
Dal culo continuava ad uscire lo sperma e colava sulla fica, era una pozzanghera di umori le infilai quattro dita nella fica , sciacquavano, volli azzardare e cominciai a spingere , gli feci entrare tutta la mano ululò come una bestia ferita ma stava avendo un grande orgasmo
La mattina, dopo un ora che ero uscito, telefonai ma non rispose , la chiamai sul cellulare ed era staccato allora mi precipitai alla radura dove si incontrava con il suo amante vidi la sua macchina mi appostai e la vidi che si stava facendo leccare la fica in piedi appoggiata ad un albero .
Si agitava con le mani gli aveva afferrato la testa e lo spingeva tra le sue cosce poi lo tirò su per baciarlo in bocca continuarono a scopare e la sentii dirgli che non voleva essere sodomizzata perché aveva bruciore e lui desistette
Alle 15 la chiamai
- Buongiorno troia , hai fatto quello che ti avevo detto
- Si padrone
- È rimasto soddisfatto?
- Credo di si
- E tu hai goduto?
- Si padrone il fatto di averlo dovuto fare mi ha messo uno strano umore
- Lo sapevo che sei una troia
- Tra un ora alla casa da sola c’è una coppia di amici che devi soddisfare
Chiusi il telefono senza darle il tempo di dire altro
Arrivò vestita elegante come di solito quando esce , la feci entrare e la lasciai stare un po’ di tempo da sola nella stanza, poi si aprì una porta ed entrarono una coppia di persone sulla sessantina
Li avevo contattati su un sito di incontri e risiedevano a novanta chilometri da noi
Lui sicuramente qualche anno di più , bassino con la barba bianca e occhiali , lei cicciottella mora e niente di che . Avevano entrambi degli accappatoi bianchi
Giovanna rimase allibita tanto da non dire nemmeno buona sera
L’uomo si mise seduto su una poltrona mentre la moglie era rimasta immobile in un angolo
Fece avvicinare Giovanna e gli disse di togliersi la gonna , quando lo fece fu lui a scendergli le mutandine
Ora lei era in piedi con la fica davanti al vecchio
- Sei bionda anche qui sotto, allarga un po’ le cosce fammi vedere meglio
Sposto’ le caviglie quel poco da permettergli di far passare una mano che carezzò la fica
Mentre lui faceva questo rituale la moglie si era tolto l’accappatoio e nuda si avvicinò ai due , lui ora aveva fatta avvicinare ancora di più Giovanna e la stava annusando tra le cosce mentre la moglie le aveva poggiato una mano sui glutei e gli carezzava il culo complimentandosi per come fosse bello
Giovanna guardava lo specchio per cercare di capire se il padrone fosse li dietro, non lo sentiva da quando era entrata e la cosa la agitava ancora di più e questo stato fu intuito dall’altra donna che da dietro gli aveva fatto passare la mano tra i glutei ed ora con due dita gli stava allargando le labbra vaginali in modo che il marito potesse avere una visione della fica aperta
Entrambi facevano i complimenti e si scambiavano opinioni sul corpo di mia moglie mentre lei stava in piedi immobile senza scandire una sillaba
L’uomo stava leccando il clitoride mentre la moglie la finiva di denudare poi fece il primo rumore , un rauco lamento quando lui gli aveva infilato un dito nella fica e lo muoveva dentro di lei
La signora si era portata dietro la poltrona per godersi la scena , Giovanna la vide portarsi una mano sulla fica nascosta da folti peli neri e toccarsela , la vide poi abbassarsi e dire qual cosa all’orecchio del marito che annui con la testa
- Girati carina mostrami il culo, bene così adesso allargatelo fammi vedere tutto
Giovanna si portò le mani sui glutei e li allargò mettendo in mostra l’ano
- Hai un bellissimo culo , sono sicuro che lo usi spesso, quanto tempo è che non ci fai entrare un uccello?
Non rispondeva e allora un sonoro schiaffo la svegliò dal torpore in cui era immersa
- Due giorni , sono due giorni signore
- È stato il tuo padrone?
- No, mio marito
- Resta ferma così
Era immobile con la schiena rivolta a lui , percepì il tocco della mano di lei che si era inginocchiata a fianco del marito e gli succhiava l’uccello mentre si avvicinava sempre più al suo buchino
Mise la mano di taglio sulla fica e la penetrò nel culo con il pollice insalivato. Il bruciore non gli era passato e quella penetrazione la fece lamentare facendo divertire i due
Sempre nella stessa posizione lui ora era al massimo dell’erezione , seduto con il cazzo bagnato dalla saliva della moglie che si era alzata e spingeva indietro Giovanna in modo che sedesse sopra
Scendendo lo stava facendo entrare nella fica ma fu interrotta
- No bella, mio marito ama il culo, provvedi
Umiliata e con la paura del bruciore prese con una mano il cazzo e se lo puntò sul buco del culo cominciando a calarsi , lo sguardo dell’altra su di lei
Una volta tutto dentro lui l’afferrò per i seni e la tirò indietro in modo che la moglie avesse una migliore visione del suo cazzo dentro
Quello che umiliava mia moglie era la donna che lespiava ogni espressione che facesse e quando accennava smorfie di dolore la vedeva emettere un sorrisetto di beffa che era come un pugno allo stomaco poi quando la vide abbassarsi verso la fica e sentire la sua lingua fece un accenno di ribellione e gli uscirono le lacrime
- Muoviti un po’ non vorrai mica farglielo ammosciare
Lui gli prese i capezzoli e cominciò a tirarli fino a farle male
- Muoviti troia che poi ti sborro in bocca
La moglie gli aveva infilato un dito nella fica e spingeva in modo da ritmare il movimento del corpo su quel cazzo
Che spettacolo! Mia moglie con un cazzo nel culo , le tette stirate e la fica penetrata da una donna
Entrai nella stanza sempre con il saio e cappuccio mi avvicinai e carezzai la sua guancia
- Brava ti stai comportando bene , signora invece del dito usi questo per lei
Gli detti un vibratore
la donna lo accese e poi lo appoggiò all’ingresso della fica , attese che lo sguardo di mia moglie incrociasse con il suo e fissandola negli occhi spinse
La vide strizzare gli occhi e spalancare la bocca, gridò e gli vennero strizzati i capezzoli facendola torcere su un fianco , il dolore non gli fece avvertire lo sperma che stava riempiendole il culo
Fu la signora stessa ad aiutarla ad alzarsi e fece alzare anche il marito per prendere lei il posto
Si mise seduta e allargò le cosce mettendole sui braccioli e tirando il corpo verso l’esterno , guardò mia moglie con un sorrisetto cattivo
- Sai cosa devi fare vero? Fallo bene altrimenti ti frusto
La afferrai per le spalle costringendola ad inginocchiarsi poi volli umiliarla ancora di più e gli dissi di mostrare la lingua alla signora , quando lo fece spinsi la testa tra quei peli fradici di umori lei si allargò le labbra vaginali con due dita e la lingua ora sul clitoride
La incitavo a leccare e lei cercava di assecondarmi lo faceva come se lo avesse già fatto ma si vedeva che le faceva schifo
Mentre leccava l’altra si portò ancora più avanti e sollevò ancora di più le gambe e vidi il suo buco di culo allora spinsi verso il basso la testa di mia moglie che si voltò verso me per capire cosa volessi
- Non vorrai trascurare il culo della signora?
Stava per dire qualcosa , sicuramente implorare di non farglielo fare , ma non le detti il tempo e la spinsi in modo che la bocca si attaccasse all’ano
- Se non lecchi bene lei ti frusta e io ti faccio inculare da chi sai tu
La vidi allargare i glutei della signora, con tutte e due le mani , la testa saliva e scendeva tra il culo e la fica , cominciai a sentire l’altra smaniare
- Si così , brava , brava infila la lingua nella fica cosìììììì ecco ecco vengoooo
Si stacco da lei con il volto fradicio di umori , intorno alla bocca aveva una schiuma bianca e un atteggiamento di una che stava in trans
- Sei stata brava , abbracciami e baciami, mettiti sopra di me che voglio stringerti forte
Lo fece e la strinse come se volesse bloccarla , gli disse di baciarla in bocca e quando lo fece avvertì il mio cazzo sul buchino
Cercò di divincolarsi ma non più di tanto , lei la teneva stretta e gli ordinai di continuare a baciarla
Quando cominciai a penetrarla cercò di staccarsi per gridare ma lei non lo permise tenendola per i capelli
La inculavo e l’altra le carezzava il viso e con fare materno cercava di consolarla ma nel frattempo si avvicinò il marito e sborrò sul volto di entrambe e Giovanna dovette leccare il volto di lei e il cazzo di lui
Smisi di sodomizzarla e attesi che i due andassero via poi la obbligai a pisciare stando in piedi, mentre tenevo un grosso bicchiere tra le sue cosce nello spingere gli scappò una scoreggia e imbarazzatissima cercava di scusarsi
Le dissi che non era niente e che adesso che avrei continuato ad incularla , sicuramente ne avrebbe fatte altre
Mi aspettavo che mi scongiurasse a non farlo invece si girò di schiena piegandosi in avanti, con le mani allargò i glutei
- Per lei padrone
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