Ho scopato con il collega

di
genere
gay

Sono un responsabile commerciale di un’azienda.
Una mattina come tante il mio capo mi chiama in ufficio “Marco, ti presento Cristian, il nostro nuovo commerciale!da oggi ti affiancherà per 6 mesi in tutta Italia per scoprire la nostra azienda”.
Cristian è un ragazzo minuto, capelli mesciati, occhi castani e a prima vista molto ma molto effeminato.
Ci presentiamo e lo porto nel mio ufficio. Ha 22 anni, questa è la prima esperienza in un’azienda importante come la nostra. Cerco di metterlo subito a suo agio.
Iniziamo a collaborare lavorando ogni giorno assieme, in giro per l’Italia. Fissiamo i primi appuntamenti, li metto al sud Italia e organizzo così una trasferta con 3 notti in hotel. Il viaggio trascorrere all’insegna del divertimento. Io guido, Cristian al mio fianco canta e parliamo di tutto e di più. Fino a quando non mi fa la fatidica domanda:”fidanzato?”. “No single da 4 mesi dopo una storia di 8 anni, insomma ho 30 anni e quindi ora voglio divertirmi un po’” gli dico. Cristian lì mi ammette candidamente di essere gay. Dice di essere stato con un po’ di ragazze, ha avuto una storia con un ragazzo più grande ed ora single anche lui. Mi chiede anche se io avessi pregiudizi o provassi disagio a viaggiare con lui. “Assolutamente! Stai scherzando?” Gli dico. “E poi onestamente io sono sempre stato curioso di stare con un uomo ma alla fine non ho mai fatto nulla” confesso.
Cristian mi guarda e sgrana gli occhi. Scoppia in una risata e mi dice” ma dai! Se ti piace la figa ti piace la figa, non ti può piacere il cazzo”. “Non lo so, non l’ho mai provato “ rispondo ridendo. Verso sera raggiungiamo l’hotel. Ceniamo con del buon vino e ci mettiamo fuori dall’hotel a fumare su un dondolo. Cristian era pensieroso. “ a che pensi? Al cliente di domani?” Gli chiedo. Cristian si gira e mi dice “a costo di giocarmi il lavoro sto pensando se ti va di scoprire quello che ti piace di più sul discorso di stamattina “. Lo guardo, ci penso e gli rispondo “perché no? In stanza da me o da te?”. Buttiamo i mozziconi, prendiamo l’ascensore e raggiungiamo il quarto piano, la mia stanza. Sono eccitatissimo. Apro la porta, entriamo, la chiudo e mi butto verso Cristian. Ci baciamo. Le nostre lingue giocano per un po’ mentre le nostre mani ci palpano. Ha un bel culetto sodo. Ci spogliamo. Cristian è veramente magrissimo e gli slip bianchi gli mettono in mostra un pene imponente. Ci buttiamo sul letto rimanendo lui in slip e io in boxer. Continuiamo a baciarci. Non sono mai stato con un ragazzo ma l’eccitazione mi ha portato a mordicchiargli il collo e andare con la mano dentro ai suoi slip e raggiungere prima le sue chiappe, poi con il dito ho raggiunto il suo buchetto. Ha un bel culo liscio. Con il dito medio inizio a toccargli il buco. Cristian scende con la bocca, mi tira giù i boxer facendomi rizzare il cazzo. Sento la sua bocca sulla mia cappella. Si tira giù gli slip e si mette a 69 sopra la mia faccia. Anche il suo cazzo è bello il tiro. Tiro fuori la lingua e inizio a leccargli le palle. Con il dito continuo a giocare con il suo buco che sembra bello invitante. Vado su con la lingua e glielo lecco. Cristian inizia a muoversi con il buco del culo sopra la mia lingua. Mentre lo lecco si infila un dito masturbandosi. Io con la lingua gioco con il suo dito e il suo buco. “Cazzo se sei bravo con quella lingua” mi dice Cristian. “Anche tu a fare i pompini” gli rispondo. Cristian si tira su e inizia a puntarsi il mio cazzo nel buco. Lo punta una volta, due e poi si adagia facendosi penetrare. Appena dente inizio a dettare il ritmo. Metto una mano davanti e lo sego scopandolo. L’eccitazione ci ha fatto venire subito entrambi ma è stato solo l’inizio.

CONTINUA
scritto il
2023-03-14
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