Racconti d'estate
di
elviodasiena
genere
tradimenti
Papà ed un collega si alternavano settimanalmente con la macchina. Pertanto una settimana alternata mamma disponeva della macchina. D’estate, con l’autorizzazione di papà si andava al mare in una spiaggia libera, abbastanza isolata, dove lei poteva mettersi nuda amante della tintarella integrale.
In casa andavamo nudi quindi non c’era nessun problema nei miei confronti. Quella mattina partimmo subito dopo papà, arrivammo sulla spiaggia totalmente vuota. Quale occasione per mettersi nuda? Non solo lei, volle che mi togliessi anch’io il costume. Mentre eravamo distesi non ci accorgemmo che a qualche metro da noi era venuto un ragazzone nero, che vedendoci nudi ci imitò, sicuramente eccitato dalla figa di mamma il suo cazzo enorme già a riposo, crebbe in maniera esponenziale, non solo ma se lo toccava continuamente e quello continuamente cresceva.
Feci cenno a mamma di guardare, intanto anche il mio cazzo dava segni di irrequietezza. Lei reagì sedendo sul telo senza distaccare gli occhi da quella meraviglia, anzi si mise a gambe aperte nella sua direzione mostrandogli totalmente la figa aperta. Vista la situazione scelsi la passeggiata per lasciarle campo libero, considerando che papà qualche scappatella gliela consentiva. Mi allontanavo per ritornare dopo dieci minuti, li vedevo parlare senza andare oltre, erano sempre nudi ed il cazzo del nero sempre eretto. In uno dei miei riavvicinamenti non li vidi più, erano entrati in acqua.
Mamma era attaccata al collo del ragazzo che sicuramente la stava scopando. Tornai nel nostro posto, mi distesi al sole. Si che era un giorno feriale, sembrava strano che a quell’ora non ci fosse nessuno al mare. Mi ritrovai col cazzo in mano, guardandoli mi feci una sega impressionante.
Finalmente uscirono nudi dall’acqua, il cazzo del ragazzo volgeva la testa verso terra, quindi mamma aveva fatto il suo dovere. Restò con noi tutto il giorno perché abitava dalle nostre parti quindi tornava con noi. Era arrivata qualche persona intanto, ci dovemmo rivestire. Rivestire per modo di dire, perché mamma col perizoma in mezzo alla figa senza reggiseno, il ragazzo aveva un costumino che non riusciva a contenere il suo cazzo, ed anch’io non ero molto coperto. Eravamo a distanza di sicurezza. Lui aveva un nome tipico senegalese però si faceva chiamare Paolo, era entrato tanto in confidenza con mamma che lo invitò a cena per farlo conoscere a papà, non solo ma lo informò che a casa nostra si stava nudi. Forse per la sorpresa e per la situazione il cazzo di
Paolo tornò in erezione. Mamma gli disse che al rientro di papà non poteva farsi trovare col cazzo dritto, lo portò in camera ed in dieci minuti lo riportò alla normalità. Ora era il mio cazzo eretto, lei mi impose di masturbarmi in bagno. Al rientro di papà eravamo tutti nudi, come al solito papà passando dal garage rientrò nudo anche lui. Restò piacevolmente sorpreso da Paolo, cenammo tutti insieme ed al commiato papà lo invitò a venire spesso a casa nostra. Papà era così, scopava con mamma in maniera inesauribile, ma gli piaceva vedere mamma che scopava con altri.
A mamma questa cosa piaceva ancora di più. Io ero specializzato in seghe, ero costretto a farne diverse tra giorno e notte. Paolo ormai veniva al mare con noi ed una sera addirittura papà volle che restasse a dormire con loro. Era un venerdì sera, l’indomani non c’erano impegni di lavoro. La mattina mamma non riuscì ad alzarsi dal letto, si alzarono loro per mettere a posto la casa e preparare il pranzo. La domenica mattina andammo tutti al mare al solito posto, venne anche Paolo.
Mamma e Paolo sembravano moglie e marito, si abbracciavano e si baciavano davanti a me e papà.
Il primo bagno lo facemmo tutti insieme, c’erano altre persone mentre i successivi li fecero insieme mamma e Paolo. Scoparono tranquillamente in acqua. Il venerdì sera Paolo dormiva sempre con loro. Papà lo confessava davanti a tutti anche ai parenti, a lui piaceva vedere mamma godere. Il cazzo di Paolo provvedeva in questo totalmente tanto che papà lo pregava tutti i giorni di dormire nella nostra casa. Lui aveva la famiglia e doveva trovare scuse per dormire fuori.
In casa andavamo nudi quindi non c’era nessun problema nei miei confronti. Quella mattina partimmo subito dopo papà, arrivammo sulla spiaggia totalmente vuota. Quale occasione per mettersi nuda? Non solo lei, volle che mi togliessi anch’io il costume. Mentre eravamo distesi non ci accorgemmo che a qualche metro da noi era venuto un ragazzone nero, che vedendoci nudi ci imitò, sicuramente eccitato dalla figa di mamma il suo cazzo enorme già a riposo, crebbe in maniera esponenziale, non solo ma se lo toccava continuamente e quello continuamente cresceva.
Feci cenno a mamma di guardare, intanto anche il mio cazzo dava segni di irrequietezza. Lei reagì sedendo sul telo senza distaccare gli occhi da quella meraviglia, anzi si mise a gambe aperte nella sua direzione mostrandogli totalmente la figa aperta. Vista la situazione scelsi la passeggiata per lasciarle campo libero, considerando che papà qualche scappatella gliela consentiva. Mi allontanavo per ritornare dopo dieci minuti, li vedevo parlare senza andare oltre, erano sempre nudi ed il cazzo del nero sempre eretto. In uno dei miei riavvicinamenti non li vidi più, erano entrati in acqua.
Mamma era attaccata al collo del ragazzo che sicuramente la stava scopando. Tornai nel nostro posto, mi distesi al sole. Si che era un giorno feriale, sembrava strano che a quell’ora non ci fosse nessuno al mare. Mi ritrovai col cazzo in mano, guardandoli mi feci una sega impressionante.
Finalmente uscirono nudi dall’acqua, il cazzo del ragazzo volgeva la testa verso terra, quindi mamma aveva fatto il suo dovere. Restò con noi tutto il giorno perché abitava dalle nostre parti quindi tornava con noi. Era arrivata qualche persona intanto, ci dovemmo rivestire. Rivestire per modo di dire, perché mamma col perizoma in mezzo alla figa senza reggiseno, il ragazzo aveva un costumino che non riusciva a contenere il suo cazzo, ed anch’io non ero molto coperto. Eravamo a distanza di sicurezza. Lui aveva un nome tipico senegalese però si faceva chiamare Paolo, era entrato tanto in confidenza con mamma che lo invitò a cena per farlo conoscere a papà, non solo ma lo informò che a casa nostra si stava nudi. Forse per la sorpresa e per la situazione il cazzo di
Paolo tornò in erezione. Mamma gli disse che al rientro di papà non poteva farsi trovare col cazzo dritto, lo portò in camera ed in dieci minuti lo riportò alla normalità. Ora era il mio cazzo eretto, lei mi impose di masturbarmi in bagno. Al rientro di papà eravamo tutti nudi, come al solito papà passando dal garage rientrò nudo anche lui. Restò piacevolmente sorpreso da Paolo, cenammo tutti insieme ed al commiato papà lo invitò a venire spesso a casa nostra. Papà era così, scopava con mamma in maniera inesauribile, ma gli piaceva vedere mamma che scopava con altri.
A mamma questa cosa piaceva ancora di più. Io ero specializzato in seghe, ero costretto a farne diverse tra giorno e notte. Paolo ormai veniva al mare con noi ed una sera addirittura papà volle che restasse a dormire con loro. Era un venerdì sera, l’indomani non c’erano impegni di lavoro. La mattina mamma non riuscì ad alzarsi dal letto, si alzarono loro per mettere a posto la casa e preparare il pranzo. La domenica mattina andammo tutti al mare al solito posto, venne anche Paolo.
Mamma e Paolo sembravano moglie e marito, si abbracciavano e si baciavano davanti a me e papà.
Il primo bagno lo facemmo tutti insieme, c’erano altre persone mentre i successivi li fecero insieme mamma e Paolo. Scoparono tranquillamente in acqua. Il venerdì sera Paolo dormiva sempre con loro. Papà lo confessava davanti a tutti anche ai parenti, a lui piaceva vedere mamma godere. Il cazzo di Paolo provvedeva in questo totalmente tanto che papà lo pregava tutti i giorni di dormire nella nostra casa. Lui aveva la famiglia e doveva trovare scuse per dormire fuori.
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