Il Fidanzato Di Mia Figlia (Prima Parte)
di
NicholasOriginal23
genere
etero
E quando la voglia brucia dentro si é disposti a qualsiasi cosa per calmarla,
Il pensiero fisso che mi distrarre da tutto il resto fino a non farmi pensare ad altro.
Mi chiamo Susanna e sono sempre stata ossessionata da Paolo il ragazzo di mia figlia.
Io ho 43 anni e sono divorziata da 10, vivo da sola in casa con mia figlia che mi da energia e mi fa sempre venir voglia di ridere e quando porta i suoi amici e amiche in casa non posso che essere fiera di lei e mi sento meglio anche io perché non sono mai da sola.
Torniamo a Paolo il 25 enne con cui mia figlia fa di tutto e già entrambi si vedono sull'altare e glielo auguro con tutto il cuore perché insieme sono una dinamite impossibile da contenere.
Paolo é un ragazzo stupendo è alto 1 metro e 80, ha i capelli biondi cenere e gli occhi azzurri.
Ha un carattere dolce, è molto socievole e simpaticissimo.
Un bel fisico palestrato ed è ben dotato.
Lo posso dire con certezza perché un sabato invitato a pranzo proprio da me si fermò a casa anche nel pomeriggio perché poi verso sera doveva portare mia figlia a mangiare fuori.
Ricordo che dopo pranzo dopo aver lavato i piatti e dato una spazzata a terra, andai in bagno e accesi la lavatrice così avrei smaltito un sacco di roba sporca.
Poi andai in camera mia mentre i ragazzi erano chiusi nella loro già da prima e cercai di riposarmi un pochino.
Quando mi risvegliai guardai l'orologio e mi ero fatta una bella oretta di sonno.
Mi alzai, andai in cucina a bermi un bel bicchiere d'acqua fresca e non sentendo più la lavatrice capii che aveva finito.
Sciacquai il bicchiere e mi diressi verso il bagno per prendere la biancheria pulita dalla lavatrice e stenderla fuori ad asciugare.
Decisa aprii la porta del bagno e come mi voltai verso destra dove c'è la lavatrice e successivamente la doccia, venni sorpresa!
Mi trovai Paolo completamente nudo pronto ad entrare in doccia.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo corpo perfetto e quando arrivai a guardare il suo membro iniziò a pulsarmi il cervello e venni rapita da totale imbarazzo.
Alzai gli occhi per guardarlo in faccia e lo vidi arrossire, gli sorrisi e gli chiesi scusa, aggiungendo che credevo non ci fosse nessuno in bagno.
Lui mi disse tranquilla Susy ho sbagliato io a non chiudere la porticina a soffietto.
E detto ciò non fece nulla per coprirsi, almeno con le mani.
Niente di niente gli piaceva essere ammirato.
Mi ricadde involontariamente lo sguardo sulla bestia, era grosso, molto spesso con le vene gonfie ed era moscio, la mia voglia già me lo faceva immaginare in tutta un altra forma.
Gli chiesi nuovamente scusa e indietreggiai mentre lui era pronto per entrare in doccia.
Rimasi allibita, il cuore mi batteva velocissimo e percepivo un solletichio dentro le mutande, prima che mi salisse la voglia, uscì dal bagno e neanche pensai più alla lavatrice.
Tornai in camera mia e mi sdraiai sul letto, mi portai una mano dentro le mutandine sfiorandomi le labbra inferiori e mi accorsi che già erano umide.
Solo alla vista di Paolo completamente nudo iniziai ad eccitarmi.
Mi dovevo un attimo distrarre, mi alzai dal letto e andai in camera di Sara, mia figlia.
Senza alcuna intenzione di raccontargli ciò che avevo visto ovviamente.
Entrai in camera e la vidi sdraiata nel letto che dormiva.
Senza far rumore uscii dalla camera e chiusi la porta, saranno passati 20 minuti da quando Paolo è sotto la doccia e come arrivai in soggiorno vidi Paolo uscire dal bagno e subito lo notai.
Era in accappatoio, lo chiamai.
Lui si voltò e sorridendomi mi chiese se avessi bisogno.
Io pensai e quanto ne avrei bisogno tesoro.
Lo invitai a venire verso di me che nel frattempo mi voltai verso la cucina e iniziai a sbottonarmi la camicetta mettendo in mostra la riga centrale del seno.
Era una camicetta semi trasparente e non indossavo nemmeno il reggiseno.
Paolo si avvicinò mi rivoltai verso di lui e gli chiesi se volesse bere qualcosa tenendomi compagnia.
Mi disse che molto volentieri avrebbe preso un succo e subito notai il suo sguardo in mezzo le tette.
Ho una quarta ma sono belle sode e hanno grandi capezzoli tondi e ben evidenti.
Difatti la camicetta faceva intravedere tutto ciò e Paolo non riusciva ad essere indifferente.
Presi il succo e 2 bicchieri e appoggiai tutto sul tavolo, mi sedetti e Paolo fece lo stesso.
Quando finimmo di bere presi i bicchieri e mi alzai, camminando verso il lavello per sciacquarli.
Una volta finito mi voltai per tornare da Paolo. Notai guardando sotto il tavolo che aveva le gambe larghe, alzai leggermente lo sguardo e nuovamente vidi il suo cazzo e penzolo in mezzo l'ombra del tavolo.
Una circonferenza da sballo così come la lunghezza, la pelle ricopriva quasi del tutto la testa ma si capiva che era grossa.
Quei 10 secondi per me sono stati 10 minuti per guardare tutti i particolari, come le grosse palle che aveva sotto e altro punto positivo per lui che si depilava totalmente le parti intime.
Mi sentivo di nuovo umida sotto e mi accorsi che mi stavano venendo duri i capezzoli.
Arrivai davanti a lui e lo ringraziai, lui mi sorrise dicendo grazie a te Susy è sempre un piacere.
I suoi occhi puntarono le mie tette e senza farmi notare abbassai gli occhi e vidi i capezzoli così duri da vedersi quasi del tutto attraverso la camicetta.
Gli chiesi se le piacesse ciò che vedeva e mi rispose come fa a non piacermi e aggiunse Susy sei una donna meravigliosa.
Mi chinai davanti a lui e feci finta di togliere la polvere dal coprisedia lasciandogli vedere oltre la camicetta, facendo accendere la sua immaginazione.
Dopo si alzò in piedi e disse ora mi vado a vestire, ci vediamo dopo Susy.
Gli risposi va bene a dopo.
Prima che si voltasse per andarsene gli spuntò la cappella totalmente nuda dalla fessura dell'accappatoio.
Sorpresa esclamai un sincero wow!
Era perfettamente tonda e molto grossa.
Paolo di colpo arrossì!
Quello era il segnale che qualcosa si stesse svegliando.
Qualche secondo dopo con frequenti pulsazioni uscì fuori tutto il cazzo in piena erezione. Era una bestia, nudo e crudo, eretto in tutta la sua forma.
E anche la mia figa stava iniziando a pulsare, sentivo le mutande zuppe dei miei umori.
Continuavo a fissare quel grosso membro duro come il ferro, ammirando la perfetta rasatura che lo rendeva liscio, pulito e affascinante.
La figa continuava a perdere umori fino ad inzupparmi le mutandine così tanto che si bagnarono anche i leggings e cominciavano a gocciolare.
Chiamai Paolo che girò la testa per guardarmi, e gli dissi aspetta un attimo Paolo, non scappare, tanto Sara si è addormentata.
Dimmi susy...mi disse.
E mentre iniziai a sfilarmi la maglietta gli dissi anche io voglio farti vedere qualcosa...
Me la tolsi rimanendo con le tette a nudo, nello stesso momento Paolo si girò verso di me e l'accappatoio si aprì totalmente.
Il cazzo continuava a pulsare a mezz'aria ed io ero eccitata tanto da non capirci più niente, avevo i capezzoli di ferro e Paolo non riusciva a distogliere lo sguardo, era preso bene anche lui, talmente tanto che iniziò a massaggiarsi le palle e tirando la pelle la stecca si raddrizzò anche di più verso l'alto.
Gli dissi...Paolo...hai un cazzone bellissimo, è fortunata Saretta.
Ribattò dicendomi è fortunata anche ad avere una mamma spettacolare come te Susy.
Lo ringraziai, e iniziai ad avvicinarmi a lui.
Mentre mi afferrò per i fianchi io presi in mano le grosse palle, belle liscie.
Iniziò a palparmi le tette sfiorandomi i capezzoli con le dita mentre io strinsi il cazzo con una mano iniziando a segarlo lentamente.
Mi portò una mano sulla nuca ed iniziò a baciarmi sul collo, con un dito gli massaggiavo il filetto e le forti pulsazioni continue mi facevano balzare la mano.
Iniziò a baciarmi sulla bocca, sentivo la sua lingua prepotente ad intrecciarsi con la mia.
Alcuni minuti dopo mi inginocchiai davanti a lui, iniziai a baciare le palle, a succhiarle bene, e subito dopo leccai la grossa cappella tutta intorno, era calda, liscia, con una circonferenza da sballo.
Iniziai a succhiarla e lui con mano sulla mia nuca mi invitava ad andare più in fondo.
Lo presi tutto in bocca con un soffocone fino a battere le labbra sulle palle e da li iniziai a fargli un pompino.
Paolo chiuse gli occhi e alzò la testa iniziando ad ansimare a bassa voce, gli piace eccome tanto da spingermelo tutto in bocca più volte consecutivamente.
Con le mani accarezzai le sue gambe, i suoi addominali, quasi graffiandolo.
Arrivai ai suoi capezzoli ed iniziai a sfiorarglieli, notai che gli piacesse, gli vennero duri e il cazzo sussultava con ancora più forza dentro la mia bocca.
Paolo godeva, emetteva versi di fatica e di piacere, continuavo a fare avanti e indietro con la testa molto velocemente continuando a sfiorare i suoi capezzoli duri.
Passarono i minuti e ad un certo punto Paolo iniziò faticamente ad ansimare rapidamente.
Mentre continuavo a spompinarlo iniziai a sentire potenti vibrazioni emesse dal cazzo e nello stesso momento iniziò a schizzarmi in bocca, io non mi distaccai un attimo e continuavo a succhiare mentre Paolino godeva dentro la mia bocca continuando a sborrare, fiotti spessi e caldi che arrivavano fino in gola, ad un certo punto avevo la bocca piena e quando iniziai ad ingoiare mi resi conto che era veramente troppa, iniziò a gocciolare ai lati delle mie labbra.
Sentivo che continuava a spruzzare quindi presi il cazzo con una mano e continuai a segarlo, quando mi resi conto che stava finendo di sputare continuai a segarlo fino a che non uscirono le ultime gocce che mandai giù, soffocata sfilai il cazzo completamente bagnato e ripresi a respirare.
Lo segai ancora 3/4 volte, poi con la lingua leccai le palle salendo per tutta l'asta fino alla punta che presi in bocca. Succhiai per ripulirlo bene avvertendo ancora le pulsazioni senza perdere l'erezione.
Con un bacio sul cappellone mi alzai in piedi portando una mano sotto le palle e afferarle con forza, iniziai a baciarlo in bocca e poco dopo gli dissi...ora voglio tutto il resto Paolino!
Continua...
Il pensiero fisso che mi distrarre da tutto il resto fino a non farmi pensare ad altro.
Mi chiamo Susanna e sono sempre stata ossessionata da Paolo il ragazzo di mia figlia.
Io ho 43 anni e sono divorziata da 10, vivo da sola in casa con mia figlia che mi da energia e mi fa sempre venir voglia di ridere e quando porta i suoi amici e amiche in casa non posso che essere fiera di lei e mi sento meglio anche io perché non sono mai da sola.
Torniamo a Paolo il 25 enne con cui mia figlia fa di tutto e già entrambi si vedono sull'altare e glielo auguro con tutto il cuore perché insieme sono una dinamite impossibile da contenere.
Paolo é un ragazzo stupendo è alto 1 metro e 80, ha i capelli biondi cenere e gli occhi azzurri.
Ha un carattere dolce, è molto socievole e simpaticissimo.
Un bel fisico palestrato ed è ben dotato.
Lo posso dire con certezza perché un sabato invitato a pranzo proprio da me si fermò a casa anche nel pomeriggio perché poi verso sera doveva portare mia figlia a mangiare fuori.
Ricordo che dopo pranzo dopo aver lavato i piatti e dato una spazzata a terra, andai in bagno e accesi la lavatrice così avrei smaltito un sacco di roba sporca.
Poi andai in camera mia mentre i ragazzi erano chiusi nella loro già da prima e cercai di riposarmi un pochino.
Quando mi risvegliai guardai l'orologio e mi ero fatta una bella oretta di sonno.
Mi alzai, andai in cucina a bermi un bel bicchiere d'acqua fresca e non sentendo più la lavatrice capii che aveva finito.
Sciacquai il bicchiere e mi diressi verso il bagno per prendere la biancheria pulita dalla lavatrice e stenderla fuori ad asciugare.
Decisa aprii la porta del bagno e come mi voltai verso destra dove c'è la lavatrice e successivamente la doccia, venni sorpresa!
Mi trovai Paolo completamente nudo pronto ad entrare in doccia.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo corpo perfetto e quando arrivai a guardare il suo membro iniziò a pulsarmi il cervello e venni rapita da totale imbarazzo.
Alzai gli occhi per guardarlo in faccia e lo vidi arrossire, gli sorrisi e gli chiesi scusa, aggiungendo che credevo non ci fosse nessuno in bagno.
Lui mi disse tranquilla Susy ho sbagliato io a non chiudere la porticina a soffietto.
E detto ciò non fece nulla per coprirsi, almeno con le mani.
Niente di niente gli piaceva essere ammirato.
Mi ricadde involontariamente lo sguardo sulla bestia, era grosso, molto spesso con le vene gonfie ed era moscio, la mia voglia già me lo faceva immaginare in tutta un altra forma.
Gli chiesi nuovamente scusa e indietreggiai mentre lui era pronto per entrare in doccia.
Rimasi allibita, il cuore mi batteva velocissimo e percepivo un solletichio dentro le mutande, prima che mi salisse la voglia, uscì dal bagno e neanche pensai più alla lavatrice.
Tornai in camera mia e mi sdraiai sul letto, mi portai una mano dentro le mutandine sfiorandomi le labbra inferiori e mi accorsi che già erano umide.
Solo alla vista di Paolo completamente nudo iniziai ad eccitarmi.
Mi dovevo un attimo distrarre, mi alzai dal letto e andai in camera di Sara, mia figlia.
Senza alcuna intenzione di raccontargli ciò che avevo visto ovviamente.
Entrai in camera e la vidi sdraiata nel letto che dormiva.
Senza far rumore uscii dalla camera e chiusi la porta, saranno passati 20 minuti da quando Paolo è sotto la doccia e come arrivai in soggiorno vidi Paolo uscire dal bagno e subito lo notai.
Era in accappatoio, lo chiamai.
Lui si voltò e sorridendomi mi chiese se avessi bisogno.
Io pensai e quanto ne avrei bisogno tesoro.
Lo invitai a venire verso di me che nel frattempo mi voltai verso la cucina e iniziai a sbottonarmi la camicetta mettendo in mostra la riga centrale del seno.
Era una camicetta semi trasparente e non indossavo nemmeno il reggiseno.
Paolo si avvicinò mi rivoltai verso di lui e gli chiesi se volesse bere qualcosa tenendomi compagnia.
Mi disse che molto volentieri avrebbe preso un succo e subito notai il suo sguardo in mezzo le tette.
Ho una quarta ma sono belle sode e hanno grandi capezzoli tondi e ben evidenti.
Difatti la camicetta faceva intravedere tutto ciò e Paolo non riusciva ad essere indifferente.
Presi il succo e 2 bicchieri e appoggiai tutto sul tavolo, mi sedetti e Paolo fece lo stesso.
Quando finimmo di bere presi i bicchieri e mi alzai, camminando verso il lavello per sciacquarli.
Una volta finito mi voltai per tornare da Paolo. Notai guardando sotto il tavolo che aveva le gambe larghe, alzai leggermente lo sguardo e nuovamente vidi il suo cazzo e penzolo in mezzo l'ombra del tavolo.
Una circonferenza da sballo così come la lunghezza, la pelle ricopriva quasi del tutto la testa ma si capiva che era grossa.
Quei 10 secondi per me sono stati 10 minuti per guardare tutti i particolari, come le grosse palle che aveva sotto e altro punto positivo per lui che si depilava totalmente le parti intime.
Mi sentivo di nuovo umida sotto e mi accorsi che mi stavano venendo duri i capezzoli.
Arrivai davanti a lui e lo ringraziai, lui mi sorrise dicendo grazie a te Susy è sempre un piacere.
I suoi occhi puntarono le mie tette e senza farmi notare abbassai gli occhi e vidi i capezzoli così duri da vedersi quasi del tutto attraverso la camicetta.
Gli chiesi se le piacesse ciò che vedeva e mi rispose come fa a non piacermi e aggiunse Susy sei una donna meravigliosa.
Mi chinai davanti a lui e feci finta di togliere la polvere dal coprisedia lasciandogli vedere oltre la camicetta, facendo accendere la sua immaginazione.
Dopo si alzò in piedi e disse ora mi vado a vestire, ci vediamo dopo Susy.
Gli risposi va bene a dopo.
Prima che si voltasse per andarsene gli spuntò la cappella totalmente nuda dalla fessura dell'accappatoio.
Sorpresa esclamai un sincero wow!
Era perfettamente tonda e molto grossa.
Paolo di colpo arrossì!
Quello era il segnale che qualcosa si stesse svegliando.
Qualche secondo dopo con frequenti pulsazioni uscì fuori tutto il cazzo in piena erezione. Era una bestia, nudo e crudo, eretto in tutta la sua forma.
E anche la mia figa stava iniziando a pulsare, sentivo le mutande zuppe dei miei umori.
Continuavo a fissare quel grosso membro duro come il ferro, ammirando la perfetta rasatura che lo rendeva liscio, pulito e affascinante.
La figa continuava a perdere umori fino ad inzupparmi le mutandine così tanto che si bagnarono anche i leggings e cominciavano a gocciolare.
Chiamai Paolo che girò la testa per guardarmi, e gli dissi aspetta un attimo Paolo, non scappare, tanto Sara si è addormentata.
Dimmi susy...mi disse.
E mentre iniziai a sfilarmi la maglietta gli dissi anche io voglio farti vedere qualcosa...
Me la tolsi rimanendo con le tette a nudo, nello stesso momento Paolo si girò verso di me e l'accappatoio si aprì totalmente.
Il cazzo continuava a pulsare a mezz'aria ed io ero eccitata tanto da non capirci più niente, avevo i capezzoli di ferro e Paolo non riusciva a distogliere lo sguardo, era preso bene anche lui, talmente tanto che iniziò a massaggiarsi le palle e tirando la pelle la stecca si raddrizzò anche di più verso l'alto.
Gli dissi...Paolo...hai un cazzone bellissimo, è fortunata Saretta.
Ribattò dicendomi è fortunata anche ad avere una mamma spettacolare come te Susy.
Lo ringraziai, e iniziai ad avvicinarmi a lui.
Mentre mi afferrò per i fianchi io presi in mano le grosse palle, belle liscie.
Iniziò a palparmi le tette sfiorandomi i capezzoli con le dita mentre io strinsi il cazzo con una mano iniziando a segarlo lentamente.
Mi portò una mano sulla nuca ed iniziò a baciarmi sul collo, con un dito gli massaggiavo il filetto e le forti pulsazioni continue mi facevano balzare la mano.
Iniziò a baciarmi sulla bocca, sentivo la sua lingua prepotente ad intrecciarsi con la mia.
Alcuni minuti dopo mi inginocchiai davanti a lui, iniziai a baciare le palle, a succhiarle bene, e subito dopo leccai la grossa cappella tutta intorno, era calda, liscia, con una circonferenza da sballo.
Iniziai a succhiarla e lui con mano sulla mia nuca mi invitava ad andare più in fondo.
Lo presi tutto in bocca con un soffocone fino a battere le labbra sulle palle e da li iniziai a fargli un pompino.
Paolo chiuse gli occhi e alzò la testa iniziando ad ansimare a bassa voce, gli piace eccome tanto da spingermelo tutto in bocca più volte consecutivamente.
Con le mani accarezzai le sue gambe, i suoi addominali, quasi graffiandolo.
Arrivai ai suoi capezzoli ed iniziai a sfiorarglieli, notai che gli piacesse, gli vennero duri e il cazzo sussultava con ancora più forza dentro la mia bocca.
Paolo godeva, emetteva versi di fatica e di piacere, continuavo a fare avanti e indietro con la testa molto velocemente continuando a sfiorare i suoi capezzoli duri.
Passarono i minuti e ad un certo punto Paolo iniziò faticamente ad ansimare rapidamente.
Mentre continuavo a spompinarlo iniziai a sentire potenti vibrazioni emesse dal cazzo e nello stesso momento iniziò a schizzarmi in bocca, io non mi distaccai un attimo e continuavo a succhiare mentre Paolino godeva dentro la mia bocca continuando a sborrare, fiotti spessi e caldi che arrivavano fino in gola, ad un certo punto avevo la bocca piena e quando iniziai ad ingoiare mi resi conto che era veramente troppa, iniziò a gocciolare ai lati delle mie labbra.
Sentivo che continuava a spruzzare quindi presi il cazzo con una mano e continuai a segarlo, quando mi resi conto che stava finendo di sputare continuai a segarlo fino a che non uscirono le ultime gocce che mandai giù, soffocata sfilai il cazzo completamente bagnato e ripresi a respirare.
Lo segai ancora 3/4 volte, poi con la lingua leccai le palle salendo per tutta l'asta fino alla punta che presi in bocca. Succhiai per ripulirlo bene avvertendo ancora le pulsazioni senza perdere l'erezione.
Con un bacio sul cappellone mi alzai in piedi portando una mano sotto le palle e afferarle con forza, iniziai a baciarlo in bocca e poco dopo gli dissi...ora voglio tutto il resto Paolino!
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