Il barcone del sesso
di
gianduca
genere
bisex
Erano arrivati col barcone dal Senegal David e suo padre Asim ed avevano occupato una casupola diroccata vicino alla nostra casa. Non avevano nulla senza nessun servizio, a volte ci chiedevano se potevano prendere un po’ d’acqua nella fontanina che avevamo in giardino. Papà soprattutto prese a cuore quella situazione, colpito dall’ordine e dalla pulizia della casupola, l’avevano riadattata benissimo. Una domenica mattina molto presto si sentiva uno scroscio d’acqua, papà notò che Asim e David si stavano lavando seminudi alla nostra fontanina a cui aveva dato il permesso di accesso.
Li raggiunse e li invitò a servirsi della nostra doccia. Non credeva a suoi occhi Asim, non sapeva come ringraziarlo. Papà si espose ancora invitandoli a pranzo. Non si esprimevano affatto bene nella nostra lingua, cercavamo di farci capire, così come loro con i segni. Asim aveva due mogli in Senegal di cui una era la mamma di David e tutte avevano scelto di restare nel loro paese di origine.
Nell’azienda dove lavorava papà avevano bisogno di personale e riuscì a far assumere Asim come persona di fatica. David quasi tutto il tempo lo trascorreva a casa nostra, indossava i miei vestiti così come Asim quelli di papà. Nel giro di qualche mese sistemarono la casupola fornendola di servizi, acqua luce e gas con l’autorizzazione del proprietario che restò sbalordito da come avevano sistemato quel rudere. Insomma una vita normale. Io avevo iniziato ad insegnare a David alcuni cenni scolastici che apprendeva con grande disponibilità. Avevo quindici anni pressapoco quelli di David, così come Asim era quasi coetaneo di papà. Al lavoro andavano assieme mentre durante le ore in cui ero impegnato a scuola David restava o da solo nella sua casa o con mamma.
Mamma nonostante le fosse aumentato il lavoro di casa era contenta, io ancora di più con David, ero attratto dal suo fisico ed un pomeriggio mentre gli facevo provare un mio costume da mare vidi il suo splendido cazzo, una meraviglia, con varie scuse riuscii anche a toccarlo provocandogli un’erezione, non solo a lui ero eccitatissimo, ci mettemmo sul letto, gli feci un pompino magistrale, una colata di sborra mi invase la bocca, di riflesso mi feci una sega sborrandogli addosso. Restammo abbracciati tanto eravamo stati bene. Da quel giorno David restava spesso a casa nostra, quando uscivamo lo portavo come un trofeo, molto spesso chiedevo a papà di farlo dormire con me.
Intanto Asim e papà sembravano due fratelli e mamma li trattava entrambi allo stesso modo, con molto affetto. Addirittura il posto a tavola faceva mettere mamma vicino ad Asim, così come sul divano, non solo ma papà era diventato il domestico di casa, serviva a puntino tutti.
Mamma a fianco di Asim, io a fianco di David e papà ci portava il caffè.
Una sera dopo cena si scatenò il diluvio, la nostra casa da quella di Asim era distante solo circa cinquanta metri, papà li fece restare a dormire da noi, loro tre nella camera, ed io come al solito nella mia con David. Non so cosa successe quella notte tra loro, la mattina nessuno di noi si alzava dal letto, era domenica, non avevamo impegni, erano quasi le undici. Io e David quella notte abbiamo fatto di tutto, anche a lui piaceva il mio cazzo, è stato bellissimo, abbiamo esaurito la sborra. Dissi a David di aspettarmi nel letto, andai in cucina e trovai Asim e papà, nudi entrambi, che preparavano il caffè. Impressionante il cazzo di Asim che arrivava quasi al ginocchio. Neanche papà era da buttare ma non c’era confronto. Li salutai e tornai nel letto informando David come li avevo trovati. Mi abbracciò mi strinse forte ci attaccammo con le bocche, che delizia. Vennero in camera a portarci il caffè papà ed Asim, eravamo nudi anche noi ancora abbracciati. Mamma restava a letto, chissà cosa le avevano fatto, soprattutto il cazzo di Asim forse l’aveva dilaniata. Ormai avevamo scoperto tutte le carte, io e David innamorati come mai, altrettanto Papà, mamma ed Asim.
Ci recammo in camera io e David a salutare mamma, la trovammo nuda distesa sul letto a gambe allargate, ci sorrise, la invitammo ad alzarsi perché papà ed Asim aveva preparato qualcosa da mangiare. La dovemmo sostenere ed accompagnarla in cucina. Eravamo tutti nudi, certo era un peccato nascondere i nostri meravigliosi cazzi. Soprattutto papà era impazzito per Asim così come io per David. Non parliamo di mamma che si abbandonava sempre tra le braccia di Asim.
Benedetta pioggia della sera precedente, non andarono più via, pur lasciando aperta la loro casa stavano sempre con noi. La difficoltà maggiore era la scuola per David perché ormai grande era impensabile fargli fare un percorso normale. Io, soprattutto mamma lo preparammo per il percorso.
Ci riuscimmo, impiegammo anni per portarlo alla licenza media. Asim papà e mamma ormai
facevano corpo unico così come io e David. Si faceva tutto alla luce del sole, non mi meravigliavo vedere papà succhiare il cazzo di Asim e poi metterlo nella figa di mamma. Questa storia può sembrare inverosimile, è totalmente vera, anzi mi sfugge qualcosa che aggiungerò in seguito. Forse per la foga mi sarò espresso anche male, pazienza.
Li raggiunse e li invitò a servirsi della nostra doccia. Non credeva a suoi occhi Asim, non sapeva come ringraziarlo. Papà si espose ancora invitandoli a pranzo. Non si esprimevano affatto bene nella nostra lingua, cercavamo di farci capire, così come loro con i segni. Asim aveva due mogli in Senegal di cui una era la mamma di David e tutte avevano scelto di restare nel loro paese di origine.
Nell’azienda dove lavorava papà avevano bisogno di personale e riuscì a far assumere Asim come persona di fatica. David quasi tutto il tempo lo trascorreva a casa nostra, indossava i miei vestiti così come Asim quelli di papà. Nel giro di qualche mese sistemarono la casupola fornendola di servizi, acqua luce e gas con l’autorizzazione del proprietario che restò sbalordito da come avevano sistemato quel rudere. Insomma una vita normale. Io avevo iniziato ad insegnare a David alcuni cenni scolastici che apprendeva con grande disponibilità. Avevo quindici anni pressapoco quelli di David, così come Asim era quasi coetaneo di papà. Al lavoro andavano assieme mentre durante le ore in cui ero impegnato a scuola David restava o da solo nella sua casa o con mamma.
Mamma nonostante le fosse aumentato il lavoro di casa era contenta, io ancora di più con David, ero attratto dal suo fisico ed un pomeriggio mentre gli facevo provare un mio costume da mare vidi il suo splendido cazzo, una meraviglia, con varie scuse riuscii anche a toccarlo provocandogli un’erezione, non solo a lui ero eccitatissimo, ci mettemmo sul letto, gli feci un pompino magistrale, una colata di sborra mi invase la bocca, di riflesso mi feci una sega sborrandogli addosso. Restammo abbracciati tanto eravamo stati bene. Da quel giorno David restava spesso a casa nostra, quando uscivamo lo portavo come un trofeo, molto spesso chiedevo a papà di farlo dormire con me.
Intanto Asim e papà sembravano due fratelli e mamma li trattava entrambi allo stesso modo, con molto affetto. Addirittura il posto a tavola faceva mettere mamma vicino ad Asim, così come sul divano, non solo ma papà era diventato il domestico di casa, serviva a puntino tutti.
Mamma a fianco di Asim, io a fianco di David e papà ci portava il caffè.
Una sera dopo cena si scatenò il diluvio, la nostra casa da quella di Asim era distante solo circa cinquanta metri, papà li fece restare a dormire da noi, loro tre nella camera, ed io come al solito nella mia con David. Non so cosa successe quella notte tra loro, la mattina nessuno di noi si alzava dal letto, era domenica, non avevamo impegni, erano quasi le undici. Io e David quella notte abbiamo fatto di tutto, anche a lui piaceva il mio cazzo, è stato bellissimo, abbiamo esaurito la sborra. Dissi a David di aspettarmi nel letto, andai in cucina e trovai Asim e papà, nudi entrambi, che preparavano il caffè. Impressionante il cazzo di Asim che arrivava quasi al ginocchio. Neanche papà era da buttare ma non c’era confronto. Li salutai e tornai nel letto informando David come li avevo trovati. Mi abbracciò mi strinse forte ci attaccammo con le bocche, che delizia. Vennero in camera a portarci il caffè papà ed Asim, eravamo nudi anche noi ancora abbracciati. Mamma restava a letto, chissà cosa le avevano fatto, soprattutto il cazzo di Asim forse l’aveva dilaniata. Ormai avevamo scoperto tutte le carte, io e David innamorati come mai, altrettanto Papà, mamma ed Asim.
Ci recammo in camera io e David a salutare mamma, la trovammo nuda distesa sul letto a gambe allargate, ci sorrise, la invitammo ad alzarsi perché papà ed Asim aveva preparato qualcosa da mangiare. La dovemmo sostenere ed accompagnarla in cucina. Eravamo tutti nudi, certo era un peccato nascondere i nostri meravigliosi cazzi. Soprattutto papà era impazzito per Asim così come io per David. Non parliamo di mamma che si abbandonava sempre tra le braccia di Asim.
Benedetta pioggia della sera precedente, non andarono più via, pur lasciando aperta la loro casa stavano sempre con noi. La difficoltà maggiore era la scuola per David perché ormai grande era impensabile fargli fare un percorso normale. Io, soprattutto mamma lo preparammo per il percorso.
Ci riuscimmo, impiegammo anni per portarlo alla licenza media. Asim papà e mamma ormai
facevano corpo unico così come io e David. Si faceva tutto alla luce del sole, non mi meravigliavo vedere papà succhiare il cazzo di Asim e poi metterlo nella figa di mamma. Questa storia può sembrare inverosimile, è totalmente vera, anzi mi sfugge qualcosa che aggiungerò in seguito. Forse per la foga mi sarò espresso anche male, pazienza.
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