La donna del treno
di
Gudy
genere
etero
Rieccomi qua a raccontarvi l'ultima avventura....Una donna sul treno una vera figa con un corpo meraviglioso...Parto dalla stazione centrale di Milano, sono diretto a Venezia ed ho tutto il tempo di leggermi un libro, non non un libro comune ma un libro di racconti erotici (cosa volete fare sono quelli che mi attraggono di più) ebbene seduto comodamente con l'aria condizionata che mi dava un sollievo enorme nella calura del giorno leggevo le pagine di quel libro che mi "prendeva" abbastanza nel profondo, un libro non volgare ma dalle sfumature che ti entravano nell'anima...ad una fermata intermedia salì sul treno una ragazza che si accomodò accanto a me, il suo profumo era inebriante ed io già tutto preso dal racconto del libro provai un certo calore dentro di me osservando la dolce creatura al mio fianco, aveva un vestito leggero, dato il caldo della giornata, e molto trasparente, a parte il corpetto le sue forme erano ben visibili, gambe molto ben formate, direi scolpite che ti mostravano le sue forme aggraziate ma al tempo stesso muscolose, i miei occhi la scrutavano a fondo e lei se ne era accorta ma non faceva nulla per nascondersi anzi sembrava che provasse piacere per i miei sguardi. Quasi quasi mi sentivo in imbarazzo a guardarla soprattutto perchè mi ero accorto che lei aveva incrociato il mio sguardo diretto sul suo corpo. Come dicevo non fece nulla per nascondersi dietro un velo di timidezza ma incrociò le sue gambe cosicchè la gonna, che era aperta sul davanti, si aprì ulteriormente scoprendo oltre alle sue cosce la sua biancheria intima, delle mutandine minute che a stento coprivano le sue grazie. Dal suo sguardo capii che a lei piaceva che io la guardassi, ogni tanto ondeggiava le gambe di qua e di là mentre la sua gonna si apriva sempre di più. Io incominciavo ad avere più "caldo" del solito, a dir la verità il mio membro si stava svegliando e i miei pantaloni attillati mostravano una certa protuberanza, quella che anche lei notò, il suo sguardo incrociava quel rigonfiamento e i miei occhi, sorrideva e mi guardava sempre più insistentemente...io cercai di distogliere lo sguardo da lei ma non fu possibile quando la sua mano, non so se per sua iniziativa o per un sussulto del treno cadette tra me e lei, la sua mano mi sfiorò leggermente la coscia ed io sentii come una scossa elettrica pervadermi tutto ma lei non fece nulla per togliere quel contatto, anzi le sue dita cominciarono a sfregarmi sui pantaloni e, senza guardarmi mi mise la mano sulla gamba, una mano calda che trapassava la tela dei miei pantaloni e il suo calore si fermava sulla mia pelle. Fu allora che presi coraggio ed allungai la mia mano che scivolò sulla sua gamba vicino alla mia, la sua gamba era scoperta perchè la gonna si era aperta, toccai la sua pelle morbida, una sensazione bellissima, sentii il suo calore e questo mi fece osare ancor di più, pian piano risalii verso l'alto, la sua coscia era calda e umida, le chiesi se avesse caldo e lei mi fece un cenno di assenso, mise la sua mano sulla mia e la trascinò sempre più su, la sua voce suadente mi disse: senti quanto ho caldo....trascinò la mia mano fino al bordo delle mutandine e mi accorsi che erano umide, feci quasi un gesto di rinuncia ritraendo leggermente la mano ma lei la trascinò sotto le sue mutandine...la fessura umida se non bagnata mi fece scatenare una voglia terribile, lei con giochi sapienti muoveva la mia mano sulla sua dolce patatina bagnatissima, io la lasciavo fare e lei con cadenza a volte veloce a volte lenta guidava le mie dita nella sua fessura calda, sentivo come dalla sua figa sgorgava un umore intenso, sentivo i suoi gorgoglii di piacere poi prese la mia mano e afferrate le mie dita che la penetravano le succhiò profondamente...ormai ero al culmine il mio cazzo era talmente duro da farmi pensare che da un momento all'altro sarei scoppiato. Con la sua mano libera lei mi aprì la cerniera dei pantaloni e prendendo in mano il mio membro lo assorbì letteralmente tra le sue labbra calde....resistetti per poco tempo, un fiotto caldo le riempì le labbra e lei lo sorbì tutto aspirandolo, sembrava che succhiasse un dolce sorbetto, neanche una goccia del mio sperma andò perduto, era furiosa non smetteva mai, mi fece venire due volte con un piacere immenso sia mio che suo al che io mi inginocchiai davanti a lei, le aprii le gambe e le mie labbra cominciarono a succhiare il suo dolce nettare, sentivo i suoi gridolini di piacere, sentii come si inarcava contro il mio viso finchè anche lei venne, mi squirtò sul viso e il mio piacere fu immenso, la più bella cosa per me era godere del godere di una donna....mi sussurrò: ancora dai fammi godere ancora ed io non mi fermai, sembrava impazzita, il suo corpo si contorceva in spasmi di goduria immensa, la feci venire altre due volte e poi mi disse....basta sono esausta ma io le chiesi ancora una cosa: vieni siediti sopra di me, lei aprì le gambe ed io le infilai il mio cazzo nella sua figa calda e bagnata...lei venne di nuovo e io le sborrai nella sua figa calda....godemmo come pazzi finchè....sentimmo che il treno rallentava eravamo quasi alla stazione di S Lucia....ci ripulimmo in fretta ripromettendoci di ritrovarci su quel treno, le diedi il mio num di cellulare, lei il suo e da quel momento ogni quindici giorni ci ritroviamo in quel viaggio pieno di gioia infinita a goderci uno con l'altra per farci impazzire a vicenda. Una cosa bellissima....
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