Da prestante a ricevente il passo è breve.

di
genere
voyeur

A volte mi chiedo come ho fatto, è impossibile spiegare a me stesso la mia metamorfosi. Ho avuto il primo rapporto sessuale a quattordici anni con una vedova che mi è rimasta impressa nella mente non come primo rapporto sessuale, ma per il terribile olezzo che emanava la sua figa; tanto che pensai che per me quella fosse stata la prima e l’ultima della mia vita. Dopo un allunaggio di qualche mese, devo rendere merito ad Annalisa che mi fece provare tutti i piaceri della figa. Da allora è stato un succedersi di ragazze nella mia vita. Prestante fisicamente, colorito scuro, aspetto tendente al bello ero abbastanza richiesto sulla piazza. In certi periodi ne frequentavo contemporaneamente più di una. Quando incontri l’anima gemella, senti qualcosa di diverso che ti sta capitando, lasci perdere tutto il resto per dedicarti a lei. Il percorso non fu tortuoso, anzi
riuscimmo a rispettare tutti i programmi ed ad accasarci nel nostro nido, un appartamentino arredato secondo il suo gusto. Nessuno dei due era vergine, anche lei con diverse esperienze.
Era un argomento interessante, se devo dire anche eccitante quando raccontavamo delle nostre esperienze. Qualche volta si sconfinava nella comicità come la mia prima volta oppure per lei la mancata erezione del suo ragazzo. Era diventata un abitudine che spesso aumentava l’eccitazione. Fu lei a propormi di scoparmi qualche ragazza, di riflesso le dissi che anche lei poteva fare lo stesso. Le mie erano solo parole dettate dal momento, lei invece le fece sue. “Posso far venire un ragazzo a casa”? “Scherzi”? “Assolutamente no, è un mio amico, ci siamo incontrati ed abbiamo deciso di avere un rapporto, la scelta è caduta sulla nostra casa, casomai esci oppure puoi anche stare”. Più che con la testa risposi col cazzo, perché lo sentivo agitarsi. “Va bene, fallo venire pure”. Il ragazzo, persona estremamente ammodo, venne a casa , si presentò, cercava di dare un senso alle sue parole, lo misi subito a suo agio spiegandogli che avevo piacere che scopasse con Fabia. Mi chiese se volevo assistere, declinai l’invito.
“Sto in cucina vi preparo qualcosa da bere per quando finite”, Stettero appena più di un’ora.
Mentre scopavano l’eccitazione mi salì a mille, fui costretto a masturbarmi nel bagno due volte.
Chi l’avrebbe mai detto, io scopatore incallito, costretto a masturbarmi con immenso piacere, mentre mia moglie scopa con un altro nel nostro letto. Fabia mi ringraziò “Sei il mio amore” disse “Avanzi una scopata con chi vuoi nel nostro letto” “Per me sei l’unica, non vado con nessun’altra” Nonostante le due seghe portai Fabia sul letto per scoparla ancora e quando sentii la sua figa piena di sborra dell’amico, mi assalì un’eccitazione che non avevo mai provato.
Anche lei si sorprese “Che bello, lo possiamo rifare quando vuoi” “Anche domani” risposi.
Non fu domani, ci furono però tante altre volte dove lei portava l’amico a casa, a volte assistevo masturbandomi, poi preparavo la bevanda per loro, altre volte assaporavo e mi godevo l’eccitazione sul divano. Dopo la scopata di Fabia con l’amico, la scopavo ancora, godeva oscenamente, io ero al settimo cielo, un delirio di sesso. Non sono mai riuscito a spiegarmi questo cambiamento.
scritto il
2023-04-24
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