Lo sguardo di Papà 5

di
genere
incesti

Forse per l’imbarazzo, o forse per coincidenza, a pranzo in casa non c’è stato nessuno, quindi verso le sei di sera, quando ritorno a casa sono ancora solo, solo verso le sette sento la porta di casa che si apre, è mia madre che rientra, la incontro sul corridoio, le sorrido, anche lei fa un accenno di sorriso, ma poi il suo sguardo diventa cupo, mi dice:”guarda che quello che hai combinato ieri sera è un fatto gravissimo, sono molto arrabbiata con te”.
Le rispondo:”eh no cara mamma, quello che abbiamo combinato, ricordati che quella che si è messa a pecora sul tavolo della cucina e si è fatta scopare come l’ultima delle troie sei stata tu, e devo dire che eri una splendida pecorina” rido come un idiota mentre lei quasi mi tira un ceffone, continuo a ridere dicendo:”che c’è ora vuoi mettere me a novanta gradi per sculacciarmi?” e mi giro abbassandomi i pantaloni e scoprendo le chiappe, lei ora sorride e mi schiaffeggia le natiche con la mano, io la incito:”si mamma, punisci questo porcellone che si è eccitato guardandoti scopare con papà, ahahahah!!”
Lei si ferma e mi chiede:”ma davvero ti sei eccitato a spiarci? Guarda che non sta bene, e le tue sorelle? Cosa hanno visto?”
“Che ti devo dire mamma, è un lato dei propri genitori che non tutti i figli scoprono, anche se effettivamente per avere dei figli bisogna che i genitori scopino, solo che in qualche modo tutti fingono di dimenticare che è così, ma ti assicuro che ieri è andata proprio come ti ho detto, ci siamo messi a guardare e ci siamo eccitati, tu e papà eravate bellissimi, e per noi figli è stato splendido vedere che vi amate e ci date dentro come due ragazzini, io da maschietto sono più sfortunato, poiché la mia eccitazione è visibile, mentre a voi ragazze per scoprire se siete bagnate bisogna toccare con mano!!!”
Mia madre è sconvolta, le dico che se scopre quello che è successo dopo mi caccia di casa.
”Perché cosa è successo dopo?” chiede immediatamente lei.
(ometto il particolare che mia sorella mi ha segato) e dico:“sono andato in camera di Vale per commentare quello che era successo, e l’ho trovata che si masturbava sul letto, non te la faccio lunga ma mi sono eccitato di nuovo e mi sono masturbato in camera sua!!”
“CHE COOOSAAA!!!, ma siete impazziti!!! com’è possibile che io abbia dei figli così degenerati!. Replica furiosa.
Io, che ho già il pantalone mezzo abbassato, mi giro col cazzo incredibilmente in tiro, e piazzandoglielo davanti le dico:”mamma guarda qui, non ti arrabbiare, lo so, siamo andati tutti un po' fuori di testa, ma il fatto è che siamo giovani e sinceramente non vedo cosa c’è di male nel volersi bene di più!”
“Oh cazzo figlio mio ma tu sei malato!!! E levami quel coso da sotto il naso” fa lei.
“Ma mamma l’hai detto tu che se ho questo coso così grosso, è merito tuo, quindi un po' di colpa ce l’hai anche tu se io mi eccito così facilmente, dovresti aiutarmi invece di colpevolizzarmi sempre!! La vuoi sapere la verità, la verità è che ci siamo divertiti come matti, e ora abbiamo un rapporto strepitoso, senza contare che questo bel culone che hai vorrei proprio farmelo come papà ieri sera!!
Mentre parlo, rido, le faccio il solletico e cerco il contatto fisico, lei si divincola da me, non so se è più arrabbiata o sconvolta, la inseguo fino alla sua camera e la spingo sul letto, lei è contrariata, ma io mi accuccio vicino a lei dicendole che le voglio bene e non voglio farla arrabbiare, dopotutto è la mia mammina ed io la adoro, lei in qualche modo si calma, ma mi ribadisce che cose del genere non si fanno e che dovrei essere preso a calci per quello che ho fatto, io le dico che invece stiamo benissimo così e che quindi non vedo proprio cosa ci sia di male, la abbraccio forte e cerco il più possibile di toccarla, il discorso continua per un po' fino a che non sentiamo qualcuno nel corridoio.
Sono tornate le mie sorelle, si sono trovate a rientrare alla stessa ora, pochi minuti dopo e rientra anche mio padre, mia mamma, prima di cacciarmi dalla stanza mi dice che non devo assolutamente fare parola con mio padre di quello che successo con mia sorella, prima di uscire le stampo un bacio a timbro sulla bocca, mi guarda con lo sguardo furioso, ma non può dirmi nulla perché mio padre è già alle mie spalle, e mi chiede:”allora, stasera niente avventure con la tua amichetta?”
“Stasera stavo avendo una avventura con una cavallona, purtroppo però siamo stati interrotti, peccato stavo così bene!!” e guardo mia madre che invece vorrebbe cancellarmi dalla faccia della terra.
Mio padre, ignaro, dice rivolto a lei:”eh fortunata quella cavallona che stava per spupazzarsi il nostro figliolo!!”
“Si papà, sarebbe stata proprio fortunata, ma le sorprese non finiscono qui!” dico io allontanandomi enigmaticamente facendogli l’occhiolino, passo per il bagno, dove dentro sicuramente c’è la mia sorellona, non ho mai guardato attraverso la serratura delle porte, ma ora, dopo quello che è successo ieri, una sbirciatina a quello che sta facendo in bagno la darei proprio, tuttavia sono attirato da quello che succede in camera della sorellina, come al solito sta litigando a telefono con qualcuno, corro a raccogliere i pigiamini che mi ha dato Sara e la raggiungo.
Quando finisce di parlare al telefono le mostro il suo, è una salopette, rosa con tanti fiorellini, è tipo di caldo cotone o pail, e si indossa come una tuta da lavoro, ma, e qui sta la cosa bella, ha una patta con strap sulla schiena, che si abbassa scoprendo in pratica tutto il culo, in modo da poter andare al bagno, ovviamente, per questo motivo non può essere indossata con le mutandine, il modello è carino e mia sorella ne va matta, le dico di indossarlo subito, ovviamente non vuole spogliarsi davanti a me, insisto, per tutta risposta prende anche l’altro e fugge in bagno dalla sorella maggiore.
Chiamo Sara per essere aiutato, mi dice di passare il telefono alle mie sorelle, vado al bagno e le due pudiche sorelline mi aprono solo uno spiraglio per far passare il cellulare, poi vengo di nuovo escluso, stavolta mi inginocchio ed incollo l’occhio alla serratura, mia sorella più grande è appena uscita dalla doccia, attraverso l’accappatoio posso vedere le sue forme, è fisicamente la mia preferita, ha un seno piccolo ma ben fatto, con le punte dei capezzoli all’insù, un bel triangolo di pelo ed un culo tutto da leccare, non so cosa Sara le stia dicendo, ma deve essere divertente, perché se la ridono tutte e tre come delle oche, iniziano le prove per indossare lo strano indumento, e vedo pure la piccolina spogliarsi, è più bassa della sorella e più burrosa, le tette sono più grandi e pesanti, con grandi areole scure, la fica è in pratica tutta depilata e la cosa mi colpisce molto, il culo invece è bello uguale, ma più grosso, sembra quello di nostra madre, la porta della camera dei nostri genitori è in pratica vicino al bagno e quando mio padre la apre quasi me la sbatte in fronte, e dice:”Marco, ma che fai spii le tue sorelle? il tuo allora è un vizio!”
Rispondo sussurrando;”papà, ti avevo detto che le sorprese non erano finite, ti ricordi dei pigiamini che Sara aveva promesso alle ragazze? Beh, li stanno indossando ora, e sono uno spettacolo, dai una sbirciatina qui!”
“Non sta bene, se tua madre ci becca sono guai” ma lo dice mentre accosta la porta della camera da letto senza chiuderla, in modo che può vedere anche se si avvicina la moglie, e si piega a guardare, lo osservo, capisco che gli piace quello che sta guardando dal sorriso che si allarga mano a mano che osserva l’interno del bagno delle ragazze, quando sente la porta del suo bagno aprirsi da un’occhiata all’interno della sua camera da letto, è segno che il gioco è finito perché sta per arrivare la moglie, mi fa cenno di andare in cucina con lui, io gli dico di andare, e mia madre mi incontra tra la porta della sua stanza e quella del bagno delle ragazze, ovviamente mi chiede che ci faccio lì fuori, rispondo che sto aspettando che finiscano di parlare con Sara, mi guarda interrogativa e si avvia in cucina tenendomi d’occhio, come se si aspettasse una cattiva azione da parte mia, finalmente però, la porta si apre e mi viene ridato il cellulare, chiedo a Sara cosa abbia detto alle mie sorelle, mi risponde che le ha convinte ad indossarli ed a farci vedere come sono fatti, dopotutto sono articoli sexi, fatti per giocare.
Quando le mie sorelle escono, sono raggianti e bellissime, io le ammiro non sapendo su quale buttarmi per fare la mano morta, sono anche loro su di giri e ridiamo, mia sorella grande va in camera sua a sistemare prima di venire in cucina, ne approfitto per bloccare la più piccola, mettendole le mani ovunque cercando di abbassare la patta con lo strap dal culetto, mi dice di tenere le mani a posto, allora io aggiungo:”ma come? Non hai ascoltato cosa ha detto Sara? Questi abiti servono a giocare e tu vuoi fare la moralista dopo quello che abbiamo fatto ieri sera? Dai sorellina fammi divertire, anzi, sicuramente anche a papà piaceranno molto, quindi perché non stai al gioco!”
“Ma quale gioco scusa, chiariamo, ieri è stato un caso, non ho certo intenzione di segarti ancora, e poi mica mi metto a fare la scema con papà!” cerca di replicare lei.
“Dai sorellina hai visto ieri mamma e papà come c’hanno dato dentro, e poi è stato molto divertente, mica ti sto dicendo che ti devi spogliare, solo di stare al gioco, tu non devi fare altro che darmi corda, e prenderla a ridere, sicuro papà vorrà vedere come sono fatti stì cazzo di pigiami, tu fallo fare, dai, vediamo che ne viene fuori, sicuramente moriremo dalle risate”
Lei mi guarda con un sorriso un po' forzato:”tu sei tutto scemo, ed ho capito che sei in combutta con quella troia di Sara per chissà quale piano, ma dopotutto questo è un bel regalo, e stasera ho chiuso definitivamente con quello stronzo del mio ragazzo quindi, starò al gioco, ma tu non esagerare!”
“Di che confabulate voi due! Dai marco vatti a sedere a tavola, che io e Valentina facciamo l’ingresso in cucina assieme” afferma mia sorella Francesca dall’altro lato del corridoio”.
Mi siedo a tavola ed aspetto che entrino le sorelline con un grande TA-DAH!!
Lo sguardo di papà sulle figlie è paterno, le mie sorelle sono bellissime in questi abiti, che le fanno somigliare a personaggi dei cartoni animati, hanno anche il cappuccio con le orecchie, e le loro forme sono ben modellate dalla stoffa, entrano abbracciate e fanno le fusa come gattine, questi pigiami sono coccolosi, quindi viene naturale abbracciarle, mio padre se le tiene strette tutte e due, mentre mia mamma le riempie di complimenti, anche io affermo quanto siano belle le mie sorelle, è una scena da casetta del mulino bianco, fino a quando mia sorella piccola si mette al centro della cucina e guardandomi dice:”osservate tutti come sono belli questi pigiami, e sono pure comodi, si gira e si abbassa la patta con lo strap di velcro, è piegata in avanti e le si vede tutto il culo, lei sculetta ridendo, incitando la sorella maggiore a fare lo stesso, Francesca tentenna, ma io non fingo stupore:”lo sapevo che non avevi coraggio di indossarlo senza mutandine come diceva Sara!” mia sorella maggiore, mi guarda con aria di sfida, senza sapere che in pratica dimostrandomi coraggio fa il mio gioco, si volta e ci mostra il culo, lo sguardo di papà diventa quanto di meno paterno c’è sulla terra, istintivamente allunga una mano per toccare il culo della primogenita, con mia mamma che immediatamente gli da uno schiaffo sulla mano bloccandolo, io me la rido dicendo che Sara me l’aveva detto, che con questi indumenti gli uomini non sanno tenere le mani a posto.
Mia sorella più piccola mi guarda ed io la incito con gli occhi, prende la parola e dice:”mamma è gelosa, forse avremmo dovuto dire a Sara di prenderne uno anche a lei!”
“Vabbeh, mamma se proprio ci tieni tu puoi toccare il mio di culo, faccio io alzandomi ed andando da lei abbassandomi il pigiama mettendogli il culo in faccia” faccio io ridendo.
Lei me lo schiaffeggia poi dice:“Mettete tutti il culo a riposo, e tu marito mio tieni le mani a posto”.
“Povero papà non lo maltrattare, anzi papi, dammi una mano a rialzare la patta” dice mia sorella Valentina avvicinandosi a lui” che prontamente l’abbraccia e con la scusa di rimettere a posto l’indumento le fa una gran palpata di culo.
mia mamma aiuta invece Francesca, e lei aiuta me a rialzare il mio pigiama, ci sediamo tutti ai nostri posti, mia mamma inizia a servire la cena aiutata dalle figlie, incrocia spesso il mio sguardo, è arrabbiata ed imbarazzata allo stesso tempo, io continuo a ridere ed a fare battute, mio padre invece ha lo sguardo piantato sul culo delle figlie e non lo nasconde, chiedendomi di continuo informazioni su dove prende certi vestitini Sara e su come si comporta quando li indossa, gli rispondo che lei non ha una madre bigotta come l’abbiamo noi, quindi si diverte a indossare certi abitini, la prende per il verso giusto e campa meglio, ovviamente queste frecciatine sono rivolte a mia mamma che a quanto pare è l’unica che non si diverte.
“questi pigiami sono meravigliosi, e mettono pure in risalto le forme” afferma mio padre coccolandosi Francesca, “trovo molto originale il fatto che si aprano da dietro con lo strap” dice andando nuovamente ad abbassare la patta della salopette e scoprendo il culo di mia sorella, fingendo interesse per l’indumento.
“papà ma che fai, mi guardi il culo?” dice Francesca.
“Peppe rimetti il pigiama a tua figlia” dice mia mamma incazzata.
“Ma certo cara” fa mio padre, “è solo che volevo vedere come si indossava il pigiama, anzi a questo punto è d’obbligo che tu Marco ne prenda anche uno a tua madre, effettivamente sono molto sexy, e mi piacerebbe vedertelo indosso” dice mentre continua palesemente ad armeggiare con il culo della figlia in mano, sotto lo sguardo contrariato di sua moglie.
“Saresti bellissima mamma, l’abbigliamento sexy stimola molto la fantasia maschile, guardate qui!!” mi alzo da tavola mostrando la mia erezione che si staglia potente attraverso il pantalone”.
“Wow fratello che pacco!” Esclama mia sorella Valentina.
“Marco mettiti immediatamente seduto” dice mia mamma.
“Quanto la fai lunga mamma! Che ci posso fare se siete bellissime” .
“L’erezione è il miglior complimento che un uomo possa fare ad una donna” dice in tono saggio mio padre. è stato proprio un bel regalo, la tua amica Sara sa farsi perdonare, dovresti ringraziarla questi pigiami sono davvero eccitanti.
“Eccitanti? Papà, conoscendo i gusti di Sara, questi pigiami sono la cosa più casta che ha trovato, sono sicuro che se non gli avessi detto di avere una famiglia bigotta avrebbe preso qualcosa di davvero hard!”, il mio commento è ancora rivolto a mia madre, mia sorella Valentina si gira e mi dice:”scusa, ma perché gli hai detto che siamo bigotte?”
“…E me lo chiedi? Francesca quando ci ha sorpreso in bagno per poco non sveniva, e come puoi vedere tua madre si incazza se papà anche solo vi abbraccia, e si è fatta quasi venire le convulsioni nel vedere che suo figlio di vent’anni ha una erezione, Sara è una appassionata di Burlesque, e sono sicuro che avrebbe preso qualcosa di sicuramente interessante per voi ragazze, qui invece ci scandalizziamo per due pigiami!” dico guardando mia madre.
“Fratellone parla per loro!” replica Valentina, io ho apprezzato molto e se Sara mi avesse portato un completino da burlesque l’avrei apprezzato ancora di più!”
“Ma infatti io mi riferivo a queste due campagnole”, dico indicando mamma e figlia maggiore.
Loro protestano, mio padre intervenne;”Marco, non essere ingiusto con tua madre, forse all’inizio è un po' freddina, ma poi sa essere una amante passionale, e per quanto riguarda tua sorella, come puoi vedere alla fine l’ha indossato il pigiama, anche senza intimo, quindi…”
“Quindi vuoi dire che se Sara ci portasse dei costumi da burlesque loro troverebbero il coraggio di indossarli?” chiedo io, rivolto a mamma.
“Tu inizia a portarli, da quel che ho capito questa Sara è piena di iniziativa” risponde mio padre.
“Non ho nessuna intenzione di mettermi a fare gli spogliarelli in casa!” afferma mia madre.
“Mamma ma allora è vero che sei ferma al secolo scorso!” dice Valentina, “è Burlesque, lo dice stesso la parola, è un gioco, è come il can-can, anzi”, continua mia sorella, “Marco, se ci porti i costumi vi organizziamo anche lo spettacolino”.
“Guardate che lo faccio” dico in tono di sfida a tutti i membri della famiglia, mia madre è indecisa, ma mio padre la incalza:”Eddai amore, di solito la sera ci appisoliamo davanti la TV, se domani facciamo qualcosa di diverso non c’è niente di male”.
“Evvai, allora domani sera una bella botta di vita, sicuramente ci divertiamo!” Afferma mia sorella più piccola, tenendo per mano la sorella maggiore.
“Si tesori miei fateci divertire” dice mio padre stringendole a se per i fianchi, e facendo scorrere le mani verso le cosce, con un movimento che di paterno ha ben poco, la moglie lo osserva, ma rassegnata lascia fare, anche perché quando ci alziamo da tavola mio padre le salta letteralmente addosso, toccandole il culo in maniera plateale, davanti a noi figli, cercando di piegarla a novanta come la sera prima.
Mia madre si ribella dicendo che stasera per evitare di essere spiati dovranno continuare in camera. “beh, cara, non credo che i ragazzi si scandalizzerebbero, dopotutto ieri hanno avuto modo di guardarci bene”, le dice mio padre tirandosela a se ed incollando il suo inguine al bel culo di mia madre, lei lo tira in camera da letto, e lui ci dice ridendo:”mi dispiace per voi ragazzi, stasera niente spettacolo!”
“Beato te papà!” gli dico, io dovrò fare tutto da solo in camera mia “magari l’avessi una bella milf, con il culo come la mamma tutta per me!”
Mio padre mi sorride, mentre mia mamma, allontanandosi verso la camera ci grida:”tutti a dormire nelle vostre stanze, e poi rivolta a me “se ti trovo a “parlare” in camera delle tue sorelle ti ammazzo” mi dice con evidente riferimento a quello che è successo la sera prima e che le ho confessato.
Le dico che farò il bravo, ma appena si chiude la porta della loro stanza corro in cucina dove le mie sorelle stanno ancora sistemando.
“Allora ragazze, che pensate di fare domani sera? Avete delle idee?”
“Dovresti dirci tu che hai in mente, e poi senza costumi come facciamo a pensare a qualcosa, anzi sai già di che vestiti si tratta?” chiede Valentina.
“conoscendo Sara si tratterà sicuramente di qualcosa di arrapante, spero davvero che ne siate all’altezza!”
“Mi sembra che siamo state fin troppo all’altezza” dice mia sorella Valentina, papà non la smetteva di accarezzarci, a Francesca ha addirittura abbassato lo strap per guardarle di nuovo il culo”.
“Lo posso capire, anche io vorrei vedere da vicino come funziona questo pigiama” gli dico mentre mi piazzo dietro mia sorella Francesca ad armeggiare con il suo pigiama, lei mi ripete:”Marco ti prego, ti ho già chiesto di fare il bravo e tenere le mani a posto”.
Sussurro:“E’ difficile fare il bravo sorelline mie, siete bellissime” nel silenzio della cucina si sente il rumore dello STRAP del velcro del pigiama, ho appena girato mia sorella Francesca aprendole la salopette da dietro facendo scoprire il suo meraviglioso culetto, un altro movimento ed anche la più piccola è scoperta e piegata in avanti a mostrarmi il culo, io sono al centro dietro di loro con le mie mani che scorrono sui loro culi ed il dito medio che si insinua nel loro spacco, loro sono leggermente piegate in avanti, con gli occhi chiusi ed il respiro affannoso, il mio cazzo sta per scoppiare nei pantaloni, mi sto palpando i bellissimi culetti delle mie sorelle, quando sento i passi di mia madre nel corridoio, abbiamo appena il tempo di tremare e di giraci, che mia madre ci dice:”allora che ci fate ancora in cucina, andate a letto” ci passa davanti, noi siamo fermi come statue, la tavola della cucina maschera la mia erezione, se solo allungasse un po' lo sguardo scoprirebbe che i pigiami delle sue figlie sono aperti dietro, apre il frigo e prende una bottiglia d’acqua e se la porta in camera, ci guarda con aria interrogativa e ci ripete:”allora? Che fate lì imbambolati?”
“Si mamma stiamo andando, divertiti con papà” è mia sorella maggiore a parlare, la figlia preferita, e le sue parole fanno arrossire mamma, che immediatamente ammutolisce e scappa in corridoio, quando sentiamo la porta della sua camera richiudersi, ci sblocchiamo e iniziamo a ridere a crepapelle, io dico che l’abbiamo scampata bella, le mie sorelle si ricompongono, andiamo in corridoio, palpo di nuovo i lori culi, stavolta mi sorridono complici, dico loro:”ragazze domani vi voglio scatenate!”
La grande come al solito corre in bagno, seguo Valentina nella speranza di combinare qualcosa, ma dice:”mi dispiace, domani ho il compito di algebra, dovrai davvero arrangiarti da solo stasera”.

p.s.
Per chi volesse capire meglio come sono fatti questi pigiamini sexi, vi passo i link di questi video, io li ho trovati estremamente eccitanti, (fate copia e incolla nella barra degli indirizzi) e fatemi sapere nei commenti che ne pensate:

https://www.xvideos.com/video23275689/daughterswap_-_daughters_fucked_during_sleepover

https://it.pornhub.com/view_video.php?viewkey=ph57575061a235c
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2018-05-11
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