Lo sguardo di Papà 4
di
Vinni
genere
incesti
Pensa veloce, pensa veloce, dico a me stesso, ho il cazzo duro e gocciolante di fronte a mio padre, alle sue spalle mia madre cerca di coprirsi come può e al mio fianco le mie sorelle immobili come statue di sale, prendo la parola dicendo la prima cosa che mi salta in mente:”voi che ci fate in cucina a scopare come ragazzini, io avevo sete e volevo prendere la bottiglia dell’acqua poi ho visto che la porta era chiusa e sentendo dei mugolii di piacere mi sono messo a guardare se tutto andava bene, e altrochè se andava bene, ve la siete spassata li dentro, poi sono arrivate anche loro due e lo sai com’è la curiosità è donna, si sono messe a sbirciare, io mi sono arrapato, e questo è tutto!”
Mia madre prese la parola:”Questo è tutto? Hai sborrato sulla porta ed hai sporcato tutto il pavimento, senza contare che ti sei masturbato davanti alle tue sorelle, sei un porco, un depravato, appresso a quella troia sei diventato un maniaco anche tu!”
“mamma, hai lo sperma di papà che ti gronda tra le chiappe, guarda ha macchiato il tuo pantalone, senza contare che ti sei fatta scopare in culo sul tavolo dove mangiamo, e da quello che abbiamo potuto vedere papà ti ha regalato una delle migliori prestazioni degli ultimi anni, forse a Sara la dovresti ringraziare, col suo modo di fare ci ha reso tutti un po' meno disinibiti e più liberi, e poi non ti incazzare che non è successo niente, ora pulisco non ti preoccupare”
Mio padre se la ride:”effettivamente questa sera ci ha dato alla testa a tutti, ma davvero anche voi ragazze avete guardato?
Solo per qualche secondo…. Rispondono entrambe cercando di sminuire le loro colpe.
Mio padre fa il gradasso:“allora ragazze che voto date al vostro papà?”
“Beh non è che si vedeva molto bene, però complimenti papà ci hai dato dentro” risponde mia sorella minore, la più grande invece è sconvolta dalla domanda e fugge in camera senza dire niente.
“Luigi vai subito in camera!” Esclama mia madre. “E pure tu Valentina fila via, e tu signorino non pensare di passarla liscia, ancora devo pensare a come punirti per il tuo essere così maleducato, metti tutto a posto che domani mi senti!!”, mi dice queste parole mentre mi sventola il tovagliolo di carta pieno dello sperma di mio padre. Quindi io la guardo e replico, mamma dovrei già piangere per questo, capisci potrebbe esserci mio fratello qui dentro ahahahah !!!
A questo punto anche lei mi sorride, apostrofandomi:Cretino!!! Visto che ti trovi butta via pure questo e mi mette in mano il fazzoletto sporco.
Faccio la faccia schifata, poi le sorrido e le do un bacio, scusami mamma, ho ragionato col cazzo, ma tu e papà eravate bellissimi, non essere arrabbiata con me, poi continuo sorridendo, la prossima volta lo uso anche io il fazzoletto, buonanotte.
Anche lei se ne va in camera, io ripulisco tutto ma essere stato scoperto invece di calmarmi mi fa tirare il cazzo nelle mutande, aspetto che mia sorella piccola esca dal bagno, mi sistemo velocemente anche io e filo nella sua cameretta, la trovo che si sta mettendo sotto il lenzuolo.
“Oddio Marco che vuoi ancora, non ne hai avuto abbastanza per stasera?” Dice mia sorella.
“Non ho avuto niente stasera, ho solo strusciato il cazzo sui vostri pantaloni, non mi sembra molto, alla fine mi sono segato da solo” dico io.
“Non credo che otterrai altro, adesso vattene che devo dormire” dice lei
“Dormire??? Cazzo dopo quello che abbiamo fatto vuoi dormire, spiare mamma e papà che scopano e vedere me che vengo col cazzo duro non ti ha eccitato?
“Beh, in effetti si, avevo in mente di spararmi un ditalino per conciliare il sonno, quindi vattene e buonanotte”
“Allora che ne pensi, mica è tanto orribile vedere i genitori scopare, tre lo faccio io il ditalino, anzi, ti scopo proprio bella sorellina mia” le dico mentre cerco di tirare giù la copertina.
“NO, NO e assolutissimamente NO, che mi hai preso per una zoccola che allarga le gambe a comando”
“E dai sorellina io sono ancora in tiro guarda” le dico mentre mi denudo nuovamente il cazzo davanti a lei, che se ne sta distesa a letto, mentre io le sono in piedi accanto, da quella prospettiva il mio cazzo deve sembrarle ancora più grande.
“Fratellone mio, ti voglio un bene dell’anima, e questo cazzone che hai rende difficile ragionare con lucidità, ma tu hai qualche problema, cazzo sei appena venuto, e prima ti sei fatto una scopata con Sara, ma che hai una malattia?”
Si, sono malato di fica, dai Vale non puoi lasciarmi in queste condizioni ti prego, almeno fammi una sega ti prego, magari, mentre ti masturbi con una mano, mi smanetti il cazzo con l’altra, non mi dire che non ti attira l’idea, dai dai, fallo per il tuo fratellone, hai detto che mi vuoi bene, dimostramelo, in questo momento ho proprio bisogno di un aiuto, anzi di una mano!!
Lei sbuffa ma poi accetta, mi dice però di tenere la bocca chiusa e di spegnere tutte le luci che si vergogna, le piazzo il cazzo davanti, è buio ma le forme si intravedono, ed accade, mia sorella mi tocca l’uccello, cazzo è una cosa bellissima e proibitissima, a chiunque sia capitato sicuramente non l’avrà mai più dimenticato, portandosi quel contatto stampato nella propria anima, godo moltissimo, posso solo intravedere la sua mano che si muove veloce sotto il lenzuolo, non so se si sta masturbando da sopra le mutandine come fanno le liceali, oppure ha il dito che sfrega tra le grandi labbra mentre cerca di penetrarsi come fanno le donne più mature, il suo respiro è come una sinfonia, nel buio della sua cameretta dove i pupazzi peluches ci guardano dalle mensole, ed i poster ricoprono le pareti, io e mia sorella stiamo praticando l’incesto, o almeno io ci provo, perché se fosse per me la starei già penetrando in figa ficcandole due dita in culo e la lingua in bocca, a suo tempo, a suo tempo, grida una vocina nella mia mente, la immagino già nuda affianco all’altra sorella, mmmmm magari vicina alla mamma, e sicuramente con le mani di papà nelle sue mutandine, cazzo che bello, sento la sua mano esitare sul cazzo, e le lenzuola agitarsi, sta per godere, sta godendo prima di me, vuol dire che la piccolina aveva la fichetta che le tirava da un bel po', aggiungo la mia mano sulla sua, ed aumento il ritmo della sega, le sussurro ti vengo in faccia, piccola mia ti vengo in faccia! La sento solo mugolare, poi inizia a gemere, oh oh oh ahhhhhh, ascoltare i suoi lamenti mi fa gonfiare il cazzo fino allo spasmo, non reggo più neanche io e vengo, agito il cazzo in maniera convulsa spero di averle centrato il viso con il mio seme, lei sussurra presa dagli spasmi:”Bastardo, bastardo, ti voglio bene bastardo, ahhhhhhh!!!”
Vorrei anche io parlare e dirle qualcosa, ma sono impegnato a strozzare le mie parole e soffocare i grugniti per non farmi sentire, godo, godo molto e spruzzo nel buio il mio piacere, uffff…. È stato bellissimo, le carezzo il volto, si, numerosi sono gli schizzi che l’hanno colpita, sento la mia mano bagnata dal mio stesso sperma, mentre le accarezzo le guance, lei fa per alzarsi, le dico di no, voglio che si addormenti con il mio sperma addosso, con un dito ne raccolgo qualche goccia vicino alla bocca, lei intuisce, cerca di impedirmelo, ma io:”ti prego” le sussurro, e le spingo il dito in bocca a farle assaggiare la mia vita, lei tace, lo succhia e tace, le cerco le labbra con la bocca, la bacio, le punte delle nostre lingue si toccano, è stupendo e dolce, è un bacio delicato, eppure osceno, “buonanotte sorellina mia, fai sogni d’oro”.
Esco dalla stanza come un ladro, mi guardo in giro nel corridoio, chissà se pure l’altra sorella mia, la più grande, si è sparata un succoso ditale per calmare i bollenti spiriti, è circa mezzanotte, vado in camera mia e cerco di chiamare Sara, non mi risponde, chissà con chi è e cosa sta facendo, poi sorrido, cosa sta facendo lo posso intuire, con chi o forse con quanti è più arduo rispondere, mi rassegno, la giornata termina anche per me, dopotutto è andata benissimo.
Mi sveglio tardi, giro per casa in cerca di qualcuno, sono solo, papà è al lavoro, in realtà è un dirigente statale quindi nel suo caso parlare di lavoro è proprio una bestemmia, diciamo che è andato a scaldare la poltrona, mamma sarà in giro a fare spese, sicuro “miss perfettina”, mia sorella maggiore, è all’università e la mia piccola segaiola è a scuola, cerco di fissare gli obiettivi di oggi, in primis, scoparmi la sorellina piccola, poi vedere se la grande è disponibile ad unirsi, e poi vedere se con papà è possibile avviare una collaborazione indecente, del tipo se mi fai scopare mamma, ti aiuto a scoparti le figliole, e anche Sara è ovvio, Sara dovrà in qualche modo portarsi a letto tutta la mia famiglia, ed anche il suo di padre, …mmmm si, per il momento è stata complice, ma la voglio vedere scopata dal padre viscido e porco, la richiamo, mi risponde assonnata, le chiedo cosa abbia fatto ieri che non mi ha risposto, è una mistress nata, non mi risponde, mi manda a cagare e mi attacca il telefono in faccia, la richiamo varie volte prima che si decida a svegliarsi, mi dice che ieri è stata ad una convention elettorale, dove poi ovviamente si è scopata il candidato, le chiedo se il padre lo conoscesse, e lei mi risponde certo che lo conosce, è il suo diretto concorrente nel partito opposto al suo, per inciso è anche più in la con gli anni del padre e pure brutto, le domando perché si comporti così, scoparsi l’avversario politico del padre non mi sembra affatto una mossa da brava figlia, lei mi dice che il padre se lo merita per tutte le corna che mette alla madre, allora io le dico che mi dispiace per la madre, e lei mi dice di non dispiacermi, che la madre è sempre stata una troia strafatta di coca, una donna trofeo, la classica starlette televisiva che poi si è sistemata con il potente di turno, boh!! allora beato chi ti capisce Sara, le spiego come è andata la serata, ovviamente è interessatissima delle mie novità, anzi mi dice di raggiungerla a casa che vuole che le racconti tutto dal vivo.
Sara vive nel centro del centro della città, ha un appartamento di centinaia e centinaia di metri quadri che sembra un museo, solo la zona riservata alla servitù è grande quanto casa mia, lei ha una vera suite che sembra quella di un albergo con anticamera, bagno e studiolo riservato, mi siedo sul letto ed inizio a raccontare, mentre racconto mi passa la mano sotto i coglioni, li stringe forte, io sobbalzo, lei ha un brivido, e mi ordina di spogliarmi, eseguo e me la ritrovo a succhiarmi le palle, lo fa con forza, il dolore ed il piacere si mischiano, mi fa sedere in poltrona davanti ad uno specchio, e si mette su di me dandomi le spalle, ho i suoi capelli davanti al viso, ed affondo le mie labbra nel suo collo, è deliziosa e profumata, si sta impalando sul mio cazzo scopandosi da sola, con forza, ricade sul mio cazzo con tutto il peso, si ferma un attimo, ha le gambe completamente divaricate sulle mie e si guarda allo specchio, con una mano si masturba il clitoride, con l’altra mi tiene strette le palle, mi sorride e mi invita a guardare lo specchio, mi sussurra che col cazzo piantato in figa, in quella posizione, a cosce aperte sembra che è lei ad avere le palle, non la capisco ma scopare questa puledra, è un sollazzo, mi ordina di non godere prime di lei, mi impegno al massimo ed accompagno la mia sborrata al suo orgasmo, godo davvero con lei, che però si alza di scatto e mi ordina di stendermi sul letto, obbedisco, senza capire che succede, lei mi salta addosso con la fica grondante del mio stesso sperma, ed a gambe aperte si poggia con tutto il peso sulla mia faccia ordinando di leccarla e ripulirla tutta, nel frattempo lei si piega in avanti a giocare ancora con le mie palle finché non eseguo il compito. Mi alzo con la bocca tutta impastata e corro in bagno a ripulirmi lei mi sorride:”adoro mettere in imbarazzo gli uomini, non mi dire che non avevi mai assaggiato il tuo stesso sperma?”
Rispondo, molto imbarazzato:”è una cosa che si prova da ragazzini, e poi giusto qualche goccia, tu invece mi hai fatto fare l’ingoio, cazzo!”
“e ancora devi vedere, ho voglia di sfogare un po' di fantasie femminili su di te, lo sai che ho una fissa sulle tue palle e poi ti voglio sottomesso”
Le rispondo:” ma se io ti adoro!, non la capisco proprio questa fissa sul torturami le palle!! Già sono il tuo sottomesso, è difficile dirti di no, non so proprio che cosa tu voglia dimostrare, lo sai che sono innamorato di te, come del resto quasi tutti quelli che ti incontrano, sai, stamattina dopo aver combinato tutto quel casino con le mie sorelle credevo di essere io il depravato, ma ora vedo che la pazza fra di noi sei tu!!”
Mi risponde a tono:”che fai piccolo pervertito mi giudichi? Io ti aiuto a scopare in famiglia e tu vuoi criticare le mie fantasie? La verità è che mi piace avere il controllo a letto, vedere un uomo fremere sotto di me, e tu hai l’espressione di un cerbiatto spaventato quando smanetto con i tuoi gioielli, quindi non rompere le scatole e fatti fare!!”
Poi si avvicina all’armadio e prende due scatole rosa, sono le confezioni dei pigiamini sexi, me li consegna e mi da istruzioni su come farli indossare alle mie sorelle, quando il pomeriggio torno a casa sono eccitatissimo.
Mia madre prese la parola:”Questo è tutto? Hai sborrato sulla porta ed hai sporcato tutto il pavimento, senza contare che ti sei masturbato davanti alle tue sorelle, sei un porco, un depravato, appresso a quella troia sei diventato un maniaco anche tu!”
“mamma, hai lo sperma di papà che ti gronda tra le chiappe, guarda ha macchiato il tuo pantalone, senza contare che ti sei fatta scopare in culo sul tavolo dove mangiamo, e da quello che abbiamo potuto vedere papà ti ha regalato una delle migliori prestazioni degli ultimi anni, forse a Sara la dovresti ringraziare, col suo modo di fare ci ha reso tutti un po' meno disinibiti e più liberi, e poi non ti incazzare che non è successo niente, ora pulisco non ti preoccupare”
Mio padre se la ride:”effettivamente questa sera ci ha dato alla testa a tutti, ma davvero anche voi ragazze avete guardato?
Solo per qualche secondo…. Rispondono entrambe cercando di sminuire le loro colpe.
Mio padre fa il gradasso:“allora ragazze che voto date al vostro papà?”
“Beh non è che si vedeva molto bene, però complimenti papà ci hai dato dentro” risponde mia sorella minore, la più grande invece è sconvolta dalla domanda e fugge in camera senza dire niente.
“Luigi vai subito in camera!” Esclama mia madre. “E pure tu Valentina fila via, e tu signorino non pensare di passarla liscia, ancora devo pensare a come punirti per il tuo essere così maleducato, metti tutto a posto che domani mi senti!!”, mi dice queste parole mentre mi sventola il tovagliolo di carta pieno dello sperma di mio padre. Quindi io la guardo e replico, mamma dovrei già piangere per questo, capisci potrebbe esserci mio fratello qui dentro ahahahah !!!
A questo punto anche lei mi sorride, apostrofandomi:Cretino!!! Visto che ti trovi butta via pure questo e mi mette in mano il fazzoletto sporco.
Faccio la faccia schifata, poi le sorrido e le do un bacio, scusami mamma, ho ragionato col cazzo, ma tu e papà eravate bellissimi, non essere arrabbiata con me, poi continuo sorridendo, la prossima volta lo uso anche io il fazzoletto, buonanotte.
Anche lei se ne va in camera, io ripulisco tutto ma essere stato scoperto invece di calmarmi mi fa tirare il cazzo nelle mutande, aspetto che mia sorella piccola esca dal bagno, mi sistemo velocemente anche io e filo nella sua cameretta, la trovo che si sta mettendo sotto il lenzuolo.
“Oddio Marco che vuoi ancora, non ne hai avuto abbastanza per stasera?” Dice mia sorella.
“Non ho avuto niente stasera, ho solo strusciato il cazzo sui vostri pantaloni, non mi sembra molto, alla fine mi sono segato da solo” dico io.
“Non credo che otterrai altro, adesso vattene che devo dormire” dice lei
“Dormire??? Cazzo dopo quello che abbiamo fatto vuoi dormire, spiare mamma e papà che scopano e vedere me che vengo col cazzo duro non ti ha eccitato?
“Beh, in effetti si, avevo in mente di spararmi un ditalino per conciliare il sonno, quindi vattene e buonanotte”
“Allora che ne pensi, mica è tanto orribile vedere i genitori scopare, tre lo faccio io il ditalino, anzi, ti scopo proprio bella sorellina mia” le dico mentre cerco di tirare giù la copertina.
“NO, NO e assolutissimamente NO, che mi hai preso per una zoccola che allarga le gambe a comando”
“E dai sorellina io sono ancora in tiro guarda” le dico mentre mi denudo nuovamente il cazzo davanti a lei, che se ne sta distesa a letto, mentre io le sono in piedi accanto, da quella prospettiva il mio cazzo deve sembrarle ancora più grande.
“Fratellone mio, ti voglio un bene dell’anima, e questo cazzone che hai rende difficile ragionare con lucidità, ma tu hai qualche problema, cazzo sei appena venuto, e prima ti sei fatto una scopata con Sara, ma che hai una malattia?”
Si, sono malato di fica, dai Vale non puoi lasciarmi in queste condizioni ti prego, almeno fammi una sega ti prego, magari, mentre ti masturbi con una mano, mi smanetti il cazzo con l’altra, non mi dire che non ti attira l’idea, dai dai, fallo per il tuo fratellone, hai detto che mi vuoi bene, dimostramelo, in questo momento ho proprio bisogno di un aiuto, anzi di una mano!!
Lei sbuffa ma poi accetta, mi dice però di tenere la bocca chiusa e di spegnere tutte le luci che si vergogna, le piazzo il cazzo davanti, è buio ma le forme si intravedono, ed accade, mia sorella mi tocca l’uccello, cazzo è una cosa bellissima e proibitissima, a chiunque sia capitato sicuramente non l’avrà mai più dimenticato, portandosi quel contatto stampato nella propria anima, godo moltissimo, posso solo intravedere la sua mano che si muove veloce sotto il lenzuolo, non so se si sta masturbando da sopra le mutandine come fanno le liceali, oppure ha il dito che sfrega tra le grandi labbra mentre cerca di penetrarsi come fanno le donne più mature, il suo respiro è come una sinfonia, nel buio della sua cameretta dove i pupazzi peluches ci guardano dalle mensole, ed i poster ricoprono le pareti, io e mia sorella stiamo praticando l’incesto, o almeno io ci provo, perché se fosse per me la starei già penetrando in figa ficcandole due dita in culo e la lingua in bocca, a suo tempo, a suo tempo, grida una vocina nella mia mente, la immagino già nuda affianco all’altra sorella, mmmmm magari vicina alla mamma, e sicuramente con le mani di papà nelle sue mutandine, cazzo che bello, sento la sua mano esitare sul cazzo, e le lenzuola agitarsi, sta per godere, sta godendo prima di me, vuol dire che la piccolina aveva la fichetta che le tirava da un bel po', aggiungo la mia mano sulla sua, ed aumento il ritmo della sega, le sussurro ti vengo in faccia, piccola mia ti vengo in faccia! La sento solo mugolare, poi inizia a gemere, oh oh oh ahhhhhh, ascoltare i suoi lamenti mi fa gonfiare il cazzo fino allo spasmo, non reggo più neanche io e vengo, agito il cazzo in maniera convulsa spero di averle centrato il viso con il mio seme, lei sussurra presa dagli spasmi:”Bastardo, bastardo, ti voglio bene bastardo, ahhhhhhh!!!”
Vorrei anche io parlare e dirle qualcosa, ma sono impegnato a strozzare le mie parole e soffocare i grugniti per non farmi sentire, godo, godo molto e spruzzo nel buio il mio piacere, uffff…. È stato bellissimo, le carezzo il volto, si, numerosi sono gli schizzi che l’hanno colpita, sento la mia mano bagnata dal mio stesso sperma, mentre le accarezzo le guance, lei fa per alzarsi, le dico di no, voglio che si addormenti con il mio sperma addosso, con un dito ne raccolgo qualche goccia vicino alla bocca, lei intuisce, cerca di impedirmelo, ma io:”ti prego” le sussurro, e le spingo il dito in bocca a farle assaggiare la mia vita, lei tace, lo succhia e tace, le cerco le labbra con la bocca, la bacio, le punte delle nostre lingue si toccano, è stupendo e dolce, è un bacio delicato, eppure osceno, “buonanotte sorellina mia, fai sogni d’oro”.
Esco dalla stanza come un ladro, mi guardo in giro nel corridoio, chissà se pure l’altra sorella mia, la più grande, si è sparata un succoso ditale per calmare i bollenti spiriti, è circa mezzanotte, vado in camera mia e cerco di chiamare Sara, non mi risponde, chissà con chi è e cosa sta facendo, poi sorrido, cosa sta facendo lo posso intuire, con chi o forse con quanti è più arduo rispondere, mi rassegno, la giornata termina anche per me, dopotutto è andata benissimo.
Mi sveglio tardi, giro per casa in cerca di qualcuno, sono solo, papà è al lavoro, in realtà è un dirigente statale quindi nel suo caso parlare di lavoro è proprio una bestemmia, diciamo che è andato a scaldare la poltrona, mamma sarà in giro a fare spese, sicuro “miss perfettina”, mia sorella maggiore, è all’università e la mia piccola segaiola è a scuola, cerco di fissare gli obiettivi di oggi, in primis, scoparmi la sorellina piccola, poi vedere se la grande è disponibile ad unirsi, e poi vedere se con papà è possibile avviare una collaborazione indecente, del tipo se mi fai scopare mamma, ti aiuto a scoparti le figliole, e anche Sara è ovvio, Sara dovrà in qualche modo portarsi a letto tutta la mia famiglia, ed anche il suo di padre, …mmmm si, per il momento è stata complice, ma la voglio vedere scopata dal padre viscido e porco, la richiamo, mi risponde assonnata, le chiedo cosa abbia fatto ieri che non mi ha risposto, è una mistress nata, non mi risponde, mi manda a cagare e mi attacca il telefono in faccia, la richiamo varie volte prima che si decida a svegliarsi, mi dice che ieri è stata ad una convention elettorale, dove poi ovviamente si è scopata il candidato, le chiedo se il padre lo conoscesse, e lei mi risponde certo che lo conosce, è il suo diretto concorrente nel partito opposto al suo, per inciso è anche più in la con gli anni del padre e pure brutto, le domando perché si comporti così, scoparsi l’avversario politico del padre non mi sembra affatto una mossa da brava figlia, lei mi dice che il padre se lo merita per tutte le corna che mette alla madre, allora io le dico che mi dispiace per la madre, e lei mi dice di non dispiacermi, che la madre è sempre stata una troia strafatta di coca, una donna trofeo, la classica starlette televisiva che poi si è sistemata con il potente di turno, boh!! allora beato chi ti capisce Sara, le spiego come è andata la serata, ovviamente è interessatissima delle mie novità, anzi mi dice di raggiungerla a casa che vuole che le racconti tutto dal vivo.
Sara vive nel centro del centro della città, ha un appartamento di centinaia e centinaia di metri quadri che sembra un museo, solo la zona riservata alla servitù è grande quanto casa mia, lei ha una vera suite che sembra quella di un albergo con anticamera, bagno e studiolo riservato, mi siedo sul letto ed inizio a raccontare, mentre racconto mi passa la mano sotto i coglioni, li stringe forte, io sobbalzo, lei ha un brivido, e mi ordina di spogliarmi, eseguo e me la ritrovo a succhiarmi le palle, lo fa con forza, il dolore ed il piacere si mischiano, mi fa sedere in poltrona davanti ad uno specchio, e si mette su di me dandomi le spalle, ho i suoi capelli davanti al viso, ed affondo le mie labbra nel suo collo, è deliziosa e profumata, si sta impalando sul mio cazzo scopandosi da sola, con forza, ricade sul mio cazzo con tutto il peso, si ferma un attimo, ha le gambe completamente divaricate sulle mie e si guarda allo specchio, con una mano si masturba il clitoride, con l’altra mi tiene strette le palle, mi sorride e mi invita a guardare lo specchio, mi sussurra che col cazzo piantato in figa, in quella posizione, a cosce aperte sembra che è lei ad avere le palle, non la capisco ma scopare questa puledra, è un sollazzo, mi ordina di non godere prime di lei, mi impegno al massimo ed accompagno la mia sborrata al suo orgasmo, godo davvero con lei, che però si alza di scatto e mi ordina di stendermi sul letto, obbedisco, senza capire che succede, lei mi salta addosso con la fica grondante del mio stesso sperma, ed a gambe aperte si poggia con tutto il peso sulla mia faccia ordinando di leccarla e ripulirla tutta, nel frattempo lei si piega in avanti a giocare ancora con le mie palle finché non eseguo il compito. Mi alzo con la bocca tutta impastata e corro in bagno a ripulirmi lei mi sorride:”adoro mettere in imbarazzo gli uomini, non mi dire che non avevi mai assaggiato il tuo stesso sperma?”
Rispondo, molto imbarazzato:”è una cosa che si prova da ragazzini, e poi giusto qualche goccia, tu invece mi hai fatto fare l’ingoio, cazzo!”
“e ancora devi vedere, ho voglia di sfogare un po' di fantasie femminili su di te, lo sai che ho una fissa sulle tue palle e poi ti voglio sottomesso”
Le rispondo:” ma se io ti adoro!, non la capisco proprio questa fissa sul torturami le palle!! Già sono il tuo sottomesso, è difficile dirti di no, non so proprio che cosa tu voglia dimostrare, lo sai che sono innamorato di te, come del resto quasi tutti quelli che ti incontrano, sai, stamattina dopo aver combinato tutto quel casino con le mie sorelle credevo di essere io il depravato, ma ora vedo che la pazza fra di noi sei tu!!”
Mi risponde a tono:”che fai piccolo pervertito mi giudichi? Io ti aiuto a scopare in famiglia e tu vuoi criticare le mie fantasie? La verità è che mi piace avere il controllo a letto, vedere un uomo fremere sotto di me, e tu hai l’espressione di un cerbiatto spaventato quando smanetto con i tuoi gioielli, quindi non rompere le scatole e fatti fare!!”
Poi si avvicina all’armadio e prende due scatole rosa, sono le confezioni dei pigiamini sexi, me li consegna e mi da istruzioni su come farli indossare alle mie sorelle, quando il pomeriggio torno a casa sono eccitatissimo.
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