Il rapimento: prima parte.
di
boh neanche dovrei essere qui
genere
trio
ciao, sono Luisa: circa un anno fa ero uscita nel mio paesino con le mie due migliori amiche. Loro si allontanarono per un secondo a prendere da mangiare quando venni rapita; non ricordo come, ma mi addormentai subito. Sarà stato qualche calmante.
Non importa ora: so solo che quando mi svegliai, mi ritrovai su un letto con delle lenzuola rosse e mura attorno completamente bianche.
Accanto a me c’era un uomo alto, bello, muscoloso e con lo sguardo desideroso. Si stava segando mentre mi scrutava per bene.
“Ah, finalmente ti sei svegliata…” disse.
“Portatemi fuori” ero spaventata, ma non mi lasciò finire che subito era sopra di me.
“Lo si legge dal tuo viso…Non avere paura…” ma come potevo?
“Sei così bella con questo completino…”
Mi aveva completamente spogliata, avevo solo l’intimo.
Cercavo di difendermi, ma era potente. Non riuscivo.
In un attimo mi sciolse il reggiseno e iniziò a succhiare per bene i miei capezzoli; spalancai la bocca dal piacere. Ma comunque volevo andarmene.
Cercai di ritrarmi, ma nel mentre abbassò le mutandine, portandole fino alla sua bocca; leccò l’interno, facendomi rabbrividire.
Iniziò col baciare il bacino fino all’interno coscia; dopodiché, non appena stava per arrivare al punto sensibile, serrai le gambe.
“Non avere paura; guarda” e ad un certo punto, da sotto al letto sbucarono altri due ragazzi, alti e muscolosi come lui. E desiderosi di me.
L’idea iniziò ad eccitarmi. Ma dovevano sudare per avermi, pertanto non aprii le gambe.
“Dai piccola, dai…” e uno di questi iniziò a premere sul clitoride.
Oh, cielo: ero alle stelle.
un altro succhiò e l’ultimo, data la mia debolezza, con forza le aprì, iniziando a leccare.
Tutti e tre si fermarono poi lì: non riuscivo a parlare, solo con le braccia premevo forte la testa di quello al centro verso il basso. Con tre lingue facevano movimenti circolari e con le dita premevano.
Il più alto poi si diresse verso il mio collo con dei succhiotti, mentre il più basso succhiò il seno. Tutto questo fin quando non caddi in un orgasmo profondo.
“E ora?”
(Prima parte)
Non importa ora: so solo che quando mi svegliai, mi ritrovai su un letto con delle lenzuola rosse e mura attorno completamente bianche.
Accanto a me c’era un uomo alto, bello, muscoloso e con lo sguardo desideroso. Si stava segando mentre mi scrutava per bene.
“Ah, finalmente ti sei svegliata…” disse.
“Portatemi fuori” ero spaventata, ma non mi lasciò finire che subito era sopra di me.
“Lo si legge dal tuo viso…Non avere paura…” ma come potevo?
“Sei così bella con questo completino…”
Mi aveva completamente spogliata, avevo solo l’intimo.
Cercavo di difendermi, ma era potente. Non riuscivo.
In un attimo mi sciolse il reggiseno e iniziò a succhiare per bene i miei capezzoli; spalancai la bocca dal piacere. Ma comunque volevo andarmene.
Cercai di ritrarmi, ma nel mentre abbassò le mutandine, portandole fino alla sua bocca; leccò l’interno, facendomi rabbrividire.
Iniziò col baciare il bacino fino all’interno coscia; dopodiché, non appena stava per arrivare al punto sensibile, serrai le gambe.
“Non avere paura; guarda” e ad un certo punto, da sotto al letto sbucarono altri due ragazzi, alti e muscolosi come lui. E desiderosi di me.
L’idea iniziò ad eccitarmi. Ma dovevano sudare per avermi, pertanto non aprii le gambe.
“Dai piccola, dai…” e uno di questi iniziò a premere sul clitoride.
Oh, cielo: ero alle stelle.
un altro succhiò e l’ultimo, data la mia debolezza, con forza le aprì, iniziando a leccare.
Tutti e tre si fermarono poi lì: non riuscivo a parlare, solo con le braccia premevo forte la testa di quello al centro verso il basso. Con tre lingue facevano movimenti circolari e con le dita premevano.
Il più alto poi si diresse verso il mio collo con dei succhiotti, mentre il più basso succhiò il seno. Tutto questo fin quando non caddi in un orgasmo profondo.
“E ora?”
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