Z nuovo Dominazione

di
genere
dominazione

Un giorno d’estate ero seduto nel terrazzino di casa mia e guadavo il passeggio delle persone che si godevano la temperatura calda con una leggera brezza di vento.
Io fantasticavo di cosa avrei fatto nella sessione di prova BDSM con la mia nuova masochista martedì prossimo nel nuovo dugeron che avevo preparato proprio per avere un rifugio dove poter dare sfogo alle mie fantasie erotiche.
Sono un cinquantenne direi nella norma con moglie e un figlio ormai grande ed indipendente, con una sessualità che si esprime al meglio quando pratico il BDSM da Master. Purtroppo mia moglie non è interessata a questa pratica sessuale pertanto sono stato costretto a trovare in altre donne il piacere del sesso da dominante e spesso non è stato facile perché non sempre si riesce a capire la predisposizione al BDSM di una donna.
Il dugeron è un mini appartamento preso in affitto in periferia composto da un soggiorno cucina, una camera e il bagno, la cucina divide il soggiorno da un paravento a soffietto e il soggiorno è di circa 30 mq, mentre la camera da letto è giusta per un letto matrimoniale e un armadio. Il dugeron l’ho attrezzato nel soggiorno per avere più spazio a disposizione con la parete dx e quella frontale che sono adibite a rastrelliera con tutte le fruste e i vari attrezzi che uso sulla schiava, al centro una carrucola per appenderla, alla parete sx ho messo la croce di S. Andrea e al sud della stanza c’è la gogna attrezzata un divanetto e un tavolo quadrato. Nella parete Nord e Sud ci sono 2 telecamere per la ripresa e salvataggio sul computer più uno schermo da 55 pollici per vedere l’intera sessione più varie cassettiere e carrelli per appoggiare gli strumenti. Nel bagno c’è la vasca con 4 fibbie per il bloccaggio di mani e piedi per poter fare clisteri con specchio sula parte davanti con consol per verifica dello stato di procedimento e tablet per video dei tempi e modi della somministrazione. Un breve cenno sulla nuova masochista che pur avendo 55 anni è di buona presenza, un bel viso, un corpo ben fatto di circa 65 kg una 5° di reggiseno e molto libidinosa ( marito con sessualità scarsa ) a cui piace essere dominata e disposta a tutte le prove di sadomasochismo, infatti gli piace soffrire prima del piacere e dice che solo così si sente appagata.
Io l’ho conosciuta un mese fa per una strana coincidenza, infatti ero al campo della scuola tennis dove porto il mio nipotino e stavo parlando al cellulare con un amico che mi chiedeva come doveva comportarsi con la sua donna per convincerla a essere usata in sessioni di BDSM cosi gli spiegavo le cose da fare secondo la mia esperienza e non mi ero accorto che dietro di me c’era una signora che aveva sentito tutto e ancor di più che gli avevo dettato il mio numero privato di cellulare perché quello con cui stavo parlando era quello della ditta per cui lavoro.
La settimana successiva la vidi sempre alla scuola di tennis seduta su una panchina e vestita con una gonna abbastanza corta per la sua età, io mi sono seduto all’altra parte della panchina e leggevo alcune cose di lavoro arrivate sul mio cellulare e notai che aveva il cellulare all’orecchio e faceva finta di parlare con una sua amica (dico finta perché si vedeva che il cellulare era spento) parlando si sesso spinto e di pratiche sadomaso al che capii che c’era qualcosa di strano e che sembrava un messaggio a me sulla base di quanto aveva sentito da me la settimana prima.
Cosi con fare indifferente girai la testa e incrociai il suo sguardo visibilmente imbarazzata e io per non metterla in difficoltà con un mezzo sorrisetto le dissi che era un buongustaia per quanto riguarda il sesso e lei di rimando con un po’ di sfrontatezza mi disse che erano solo fantasie tra donne ma che gli sarebbe piaciuto provare con un uomo diverso dall’amante che aveva avuto fino a qualche mese fa.
Mi spiegò il rapporto di sesso con il marito che comunque si stava separando e per questo aveva avuto una storia di sesso con sprazzi di BDSM con un altro uomo che da qualche mese avevano chiuso i rapporti. Mi feci coraggio e gli dissi che ero un master e se fosse interessata potevamo rivederci con calma e parlarne. Lei falsamente sorpresa mi disse che ci avrebbe pensato e ci salutammo perché era finito il tennis dei bimbi.
La settimana successiva non portai il nipote al tennis pertanto non rividi la signora, ma la mattina successiva mi chiamò al numero privato scusandosi ma non avendomi veduto alla scuola di tennis mi chiese se era tutto a posto, risposi di si e spiegai che il mio nipote aveva un po’ di raffreddore e cosi non l’ho portato al tennis. Approfittai chiedendogli se ci aveva pensato e mi rispose di si chiedendomi quando avremmo potuto vederci per definire i termini e modi di come avremmo potuto attivarci per il contratto e iniziare un periodo di prova per poi decidere se proseguire o meno la nostra collaborazione.
Ci accordammo per il martedì alle 16,oo sarei passato a prenderla per visitare il dugeron per una piccola sessione di prova e se soddisfatta verificare i termini del contratto tra padrone e sottomessa.
E’ martedì e passo a prenderla all’inizio della strada dove abita, i soliti convenevoli di saluto e salita in macchina le spiego che saremmo andati al dugeron dove gli avrei fatto vedere e commentare gli strumenti per il piacere del BDSM e dopo avremmo provato una sessione di prova e solo successivamente si sarebbe verificato e firmato il contratto. Lei di poche parole mi fece cenno di assenso e partimmo. Arrivati gli faccio strada ed entriamo nel dugeron.
Lei appena dentro da una occhiata sommaria e mi disse che era tutto ben messo e con gli occhi che gli brillavano mi disse allora qui si fa sul serio.
Iniziai a spiegare l’attrezzatura e gli oggetti presenti sulle pareti partendo dalle fruste: come puoi vedere queste sono 5 fruste di vario tipo che naturalmente le proverai tutte, poi ci sono le 5 canne di diverso spessore che insieme alle fruste le useremo molto spesso, queste sono mollette – pinze – mollette a coccodrillo – morsetti - vari pesi da attaccare alle pinze sui seni e sulle labbra delle vagina, questa e una tens che da la scossa principalmente usata sui capezzoli e sulle grandi labbra, questi sono aghi – spilli – puntine da disegno – gag con morso e costrittore alla bocca, la cera come vedi c’è in diversi tipi per aumentare il bruciore, qui c’è la serie di dildi – plag – manette – vibratori – e palline cinesi, questi sono divaricatori vaginali e anali che ne faremo un grande uso, questa è una macchina che con due dildi uno per la fica e uno per il culo può funzionare come uno che ti scopa con la differenza che se non lo spengi può durare fino ad una ora, infine questa è la farfallina clitoridea che è collegata al mio cellulare che posso pilotare anche se non in presenza per aumentare o diminuire l’intensità della vibrazione in modo da farti godere e stare sempre eccitata in qualsiasi momento.
Ora che hai visto tutto dimmi cosa ne pensi. Lei risponde che è tutto eccezionale e non vedo l’ora di provarli, perciò dai cominciamo una sessione di prova e poi decideremo. Perentorio gli dico “ allora spogliati “.
Una volta spogliata la portai al centro della stanza e la legai alla carrucola e i piedi al terreno a gambe larghe.
Come ti senti ?
Bene anche un po’ emozionata e tesa
Ok iniziamo con questa frusta
Iniziai a frustarla sul culo in modalità media forza e sentivo i primi sussulti, poi ho cambiato frusta colpivo ancora un po’ più forte e lei cominciava a lamentarsi ma mi supplicava di continuare.
Presi una canna fina e iniziali a batterla energicamente sul culo e mentre si lamentava passai veloce al seno dove gli assestai 5 colpi per seno e lei mugolando cominciava a muoversi per quel che poteva dai legamenti e diceva :
Hai , hai mi fai male, non resisto, mi brucia il seno……
Devo smettere ?
No no ma sento male da morire
Ok te ne darò ancora 5 e poi si passa ad altro e così feci
Mentre lei aumenta il tono dei lamenti ma non vuole che mi fermi.
Feci una pausa per fargli riprendere fiato intanto gli massaggiavo il seno e le chiappe dove percepivo il suo piacere .
Io avevo il mio cazzo in tiro da morire cosi le sciolsi i polsi e le caviglie la potai al divanetto e gli dissi di farmi un pompino.
Lei lo prese in bocca e cominciò a lavorarselo con buona maestria ma non al massimo, comunque dopo poco gli venni in bocca e lei deglutì tutto fino all’ultima goccia.
Si, il pompino può andare ma va migliorato, vedrai che se firmerai il contratto nel proseguo delle sessioni farai tanti di quei pompini che diventerai una professoressa.
Perché dovrò farlo anche ad altri uomini ?
Certamente …..
Bene ora la pausa è finita, ricominciamo la sessione di prova.
La legai di nuovo con le braccia e gambe larghe e le applicai i morsetti ai capezzoli e già fece una smorfia di dolore ma il bello arrivò quando vi applicai la corrente al minimo e cominciò a lamentarsi poi man mano che aumentavo la corrente lei gridava che non riusciva a resistere e mi implorava di smettere, ma io non curante continuavo per capire il suo grado di sopportazione al dolore che mi sembrò molto buono. Così staccai la corrente e senza levare i morsetti gli strizzavo il seno dove vi applicai dei pesi da circa 100 gr. e ricominciò a lamentarsi per il dolore dicendo che non ce la faceva a resistere, era veramente eccitante vedere come si contorceva dal dolore.
- allora le chiesi : vuoi che smetta perché mi sembra che non sei pronta per me….
- lei mi rispose no no voglio continuare e non fare caso se ti chiedo di smettere … tu vai avanti e ignora le mie suppliche.
Iniziai a palpargli il seno in modo da muovere i pesi e lei si lamentava ma non diceva di smettere… cosi dopo un po’ gli levai i pesi e i morsetti e mentre gli impastavo un po’ i seni gli dicevo:
vedi che se ti impegni riesci stringendo i denti a superare la prova
lei rispose … si padrone
Poi presi degli aghi ed iniziai ad infilarli nei seni e lei ricominciò a lamentarsi e quando finii di infilargli 10 aghi cominciai a muoverli e in quel momento cominciò a gridare dal dolore
hai … mi fai male da non resistere … ti prego fai piano …
si lamentati ma non smetto ancora, perché credo che tu possa ancora sopportare
hai.. hai.. pietà …..
Dopo un po’ iniziai e toglierli e man mano che li toglievo faceva una smorfia di dolore ma anche di sollievo.
Lo stesso trattamento lo riservai al chiappe ma con 20 aghi e con maggior cattiveria nel muoverli
hai.. hai.. ti prego padrone non resisto, hai hai abbi pietà non resisto.
Poi dopo un po’ li tolsi uno ad uno e mentre li toglievo li tenevo un po’ piegati in modo da fargli più male e notai le prime lacrime solcargli il viso.
Dopo una breve pausa presi le candele ed iniziai a farle colare la cera prima sui seni e poi sulle natiche
hai … hai … questa brucia troppo non la resistoooo ti prego smettiiiii
Ma continuai per almeno 10 minuti mentre lei si contorceva dal bruciore in particolare quando la cera cascava sul seno.
Ti prego Padrone smetti non resisto più.
L’accontentai e dopo un attimo di pausa le dissi che avrei levato la cera sui seni e sulle natiche con dei colpi di frusta e così feci fino all’ultima goccia di cera.
Lei aveva già avuto una dose di frustate all’inizio della sessione ed erano ancora doloranti cosi i suoi gridi erano molto intensi e le lacrime continuavano a solcare le guance.
Dopo questa azione la sciolsi dalla carrucola e gli detti un po’ di tempo per riprendersi in attesa della prova successiva.
Alla fine della pausa la presi per un braccio e la potai alla gogna fissandola a 90 gr. legando anche le gambe in ginocchio sugli assi laterali registrati a misura per lei.
Ora proverò ad inserirti un divaricatore nella fica ed allarghiamo un po’ per vedere fino a che misura reggi attualmente.
Hai … hai … mi stai allargando il passerotto, mi fai maleeeee
Vedi che non sei larga abbastanza perciò dovrò lavorarci non poco e soffrirai fino a quando non reggerai un’espansione di cm 4,5 almeno per i primo step.
Poi levai il divaricatore e ci misi un plug da cm. 3,5 per tenerla sempre in tiro, e passai al culo inserendoci un divaricatore.
Lo senti ?
Si lo sento già ora che non stai allargando
Bene allora inizio ad allargare
Hai … hai … non allargare troppo non resistooooo, no no basta mi stai spaccando il culooooo
Qui il problema è diverso perché mi sembri molto elastica perciò sai inculata molto e sentirai sempre male perché quando un culo è elastico si richiude e tutte le volte che viene penetrato è come se fosse la prima volta.
Sono felice di questo perché io prediligo molto il culo, perciò i compiti a casa saranno di portare un plug tutto il giorno.
Hai … hai … ti prego per questa volta basta.
Ancora un paio di millimetri e poi mi fermo.
Così feci e levato il divaricatore vi introdussi un plug da cm. 3 poi la sciolsi dalla gogna e la feci accomodare sul divanetto.
Siediti
Come faccio con il plug nel culo
Devi abituarti perché questo sarà un cosa che dovrai sempre portare nel culo.
Si padrone ci provo.
E pur con un po’ di difficoltà si sedette e iniziammo a parlare della sessione e di come era stata e se intendeva proseguire firmando il contratto di sottomissione.
Cominciò cosi a dettagliarmi le varie sensazioni che aveva provato, dalle frustare agli ahi ma in particolare dei plug con maggior riferimento a quello anale che pian piano cominciava a diminuire il dolore e si affacciava un leggero senso di piacere.
Poi finito di raccontare le sue sensazioni mi confermò di sentirsi già una donna pronta alla sottomissione e di voler procedere alla firma del contratto.
Al che gli presentai il contratto e gli dissi di leggerlo e commentare i vari punti prima di firmarlo e così fece.
Io sottoscritta Sara ……. da oggi chiamata “Stella” desidero di sottomettermi al mio Master ……… e di accettare senza riserve quanto segue:
Come sottomessa mi rivolgerò al Master chiamandolo Padrone e non discuterò mai un suo ordine o il contenuto delle sessioni
Nel Dugeron sarò sempre nuda anche in presenza di altre persone e per salvaguardare la mia privacy a mia discrezione potrò indossare una maschera che mi coprirà fino al naso.
Le sessione potranno durare anche molto tempo ma si dovrà sempre concordarlo prima di iniziare, mentre per i compiti a casa a cui non dovrò obiettare devono comunque salvaguardare la mia posizione in famiglia.
Accetto di essere legata, frustata ecc… praticamente subire pratiche sadomaso con tutti gli accessori presenti nel Dugeron, purché non si ecceda nel lasciare segni permanenti sul corpo, mentre per le sessioni con il clistere non dovrà superare i 2,5 litri di liquido.
Accetto di essere usata anche da altre persone, secondo il desiderio del mio Master, sia per le sessioni di sadomaso che per il solo sesso.
La parola d’ordine della sopportazione al dolore segue il sistema del semaforo con il verde Ok, il giallo che dice di essere al limite della sopportazione del dolore e il rosso che indica di fermarsi. Però il codice rosso si potrà usare una sola volta per ogni sessione.
Eventuali sessioni in altro luogo che non sia il Dugeron dovrà essere concordato in anticipo di qualche giorno per organizzare tempi, familiari, lavoro e comunque si dovrà garantire il massimo livello di privacy.
I componenti delle rispettive famiglie non dovranno per nessuna ragione messi a conoscenza di questo accordo e di quanto e dove vengono eseguite le sessioni.
Il presente contratto avrà durata di un anno e si potrà recedere solo per ragioni familiari o di salute altrimenti sarà rinnovato di comune accordo così come è attualmente e anche con eventuali modifiche concordate.
Gli eventuali ospiti o altre persone che useranno il mio corpo dovranno dimostrare un certificato di buona salute e analisi che comprovano che non hanno malattie infettive.
In fede ……..
Mentre lei firmava il contratto le chiesi se dopo avrebbe commentato i vari punti secondo la sua esperienza di oggi.
Appena firmato mi ha spiegato cosa le passava per la mente.
Credo che sarà un’esperienza nuova ed interessante perché vedo la professionalità del Padrone rispetto a quel poco che ho provato con il mio ex amante. Mi immagino che appena entro nel Dugeron mi dovrò spogliare ed attendere gli ordini del Padrone, sicuramente sarò frustata in tutte le sessioni, proverò tutti questi attrezzi sul mio corpo, credo che verserò molte lacrime ma anche che godrò molto, penso che sia la fica che il culo mi saranno allargate spesso, che dovrò portare un plug durante il giorno anche e soprattutto fuori dal contesto del Dugeron e che sarò scopata e inculata da altre persone, che in un anno farò tanti di quei pompini da diventare una maestra ecc …..
Brava ….. credo che tu abbia fatto centro, e spero che questo sia realmente il tuo desiderio di vita.
Ora ti puoi vestire che ti accompagno a casa, altrimenti fai tardi per tuo figlio.
Ok e grazie della tua premura.
Si vestì e dopo esserci baciati salimmo in macchina e l’accompagnai a casa.
Il giorno successivo ci incontrammo alla scuola di tennis, ci salutammo e senza dare nell’occhio gli consegnai un pacchetto che mise subito in borsa.
Dentro c’è un plug anale che dovrai portare sempre, escluso quando vai a letto con tuo eventuale amante, mi raccomando di tenerlo sempre perché dopo questo aumenteremo sempre di più il diametro perciò devi abituarti.
Quando devi andare al bagno lo levi e poi dopo averlo lavato lo rimetti nel culo,
E’ tutto chiaro ?
Lei rispose “ Si Padrone “
Parlammo del più e del meno fino alla fine della lezione dei bimbi e ci salutammo.
Il giorno successivo gli telefonai per sapere come andava con il plug.
Lei mi rispose che non è semplice tenerlo tutto il giorno perché gli faceva un po’ male, specialmente quando camminava o si sedeva.
Ma mi confermò che non si sarebbe tirata indietro perché proprio il dolore gli ricordava il suo Padrone e il piacere di sentirsi sottomessa.
La settimana successiva al solito circolo le dissi che avremmo dovuto fare una mini sessione per capire il suo grado di sopportazione al clistere, lei mi ha guardato con occhi impauriti dicendomi che non era molto avvezza a quel tipo di cose ma se fa parte del mio stato di ssottomessa mi adeguo alle tue volontà.
Fissammo per il giovedì mattina alle 10 al dugeron e ci salutammo.
Il giovedì puntuale alle 10 si presenta vestita con un tubino nero sopra al ginocchio ed una camicetta abbastanza scollata senza reggiseno, mi viene incontro e tirandosi su la gonna mi fece notare che non ha nemmeno gli slip, gli dissi che era entrata sul serio nel personaggio.
Ora vai in bagno levati il plug e poi in camera a spogliarti
Si padrone
Ritornata nella sala gli misi un corpetto molto stretto che teneva libero il seno dove ci applicai 2 pinze a coccodrillo sui capezzoli facendola irrigidire dal dolore ma stringendo i denti non si lamentò anche se il dolore era molto.
Vieni ti illustro il tutto.
Si Padrone
Vedi questa è una cannula che ti infilerò nel culo da dove riceverai il liquido e questa altra cannula con 2 palloncini e una pompetta che inserita dentro con un palloncino interno e uno esterno in modo che quando sarai piena di liquido li gonfierò e cosi non uscirà il liquido, risultato soffrirai per la quantità del liquido, il palloncino interno e per il tempo che li terrai.
Ho il terrore di questa sessione ma è per il mio piacere di essere sottomessa e cercherò di essere brava.
Bene… stenditi sul tavolo e cominciamo.
Una volta stesa sul dorso gli ho legato le braccia alle gambe del tavolo e le gambe aperte collegate alla carrucola sollevando il culo di 10 cm. dal tavolo e preparo l’asta con le sacche del liquido.
Vedi ti ho messa in questa posizione in modo che il liquido del clistere scenda dentro e che tu possa vedere le sacche del liquido man mano che calano, questo in modo da crearti una stato di agitazione in relazione al pensiero di quando finirà il dolore e i crampi in pancia.
Ho paura già ora al solo pensiero.
Ok metto la prima sacca da un litro e inserisco le cannule
All’inserimento delle cannule ha fatto una smorfia di dolore ma non curante ho proseguito aprendo il liquido che cominciava a scendere nell’intestino.
Lei guardava la sacca e cominciava a muoversi come se volesse adattarsi ma in realtà cominciava a sentire il liquido entrare.
La sacca era a mezzo litro e già cominciava a mugugnare al tre quarti cominciava a lamentarsi fino alla fine della prima sacca che dava segni di dolore.
E’ un po’ presto per il dolore, questo non è ancora niente.
Metto la seconda sacca da un litro e comincio a gonfiare i palloncini fino a metà volume.
Hoi Hoi mi fa male il culo ti prego non gonfiare più non resistooooo mi sento spaccare il culo e un dolore alla pancia, ti prego fermati e fammi riprendere fiato.
Cosi fermai il liquido e mentre aspettavo che si calmasse gli levai le pinzette dal seno facendogli fare una smorfia di dolore, ma lei continuava ad ansimare per il dolor/fastidio dei palloncini e del liquido in pancia.
Vedo che abbiamo fatto una sola sacca e già mi chiedi di fermarmi, ma questo è solo l’inizio.
Si lo so ma non credevo che fosse così doloroso.
Vedrai che dopo la seconda sacca dovrò imbavagliarti perché griderai forte per il dolore.
Pietà ti prego Padrone facciamo un po’ per volta, un po’ oggi e un po’ un’altra volta.
No lo faremo oggi almeno fino a 3litri.
Riaprii cosi la seconda sacca e ricomincia il lamento e le suppliche di smettere.
Ti prego Padrone non resisto più è impossibile resistere … mi sento male… ho dolore da morire …. Pietà non resistooooo.
Dai non siamo nemmeno alla fine della seconda sacca, anzi ti aumento un po di aria nei palloncini.
Hai … hai pietà mi sento spaccareeee non resistoooo pietàààà mi scoppia anche la pancia, ho i crampi di doloreeee da non resistere.
Si cominciavano a vedere le prime lacrime di pianto, ma con mio sommo piacere continuavo a dirgli che dovrà soffrire ancora di più ma che gli avrei dato anche piacere, cosi presi la farfallina e l’applicai al clitoride e subito ha cominciato a gadere.
Allora che dici ora con la farfallina ?
SI si ho male da morire ma sento un piacere strano, come se più male sento e più godo.
Certo, perché il dolore con il piacere per i masochisti si rafforza nel piacere e si gode di più.
Nel frattempo è finita la seconda sacca, mentre impazziva dal dolore/piacere e ho attaccato la terza e gli ho dato la via al liquido, ma a metà l’ho fermato perché non ce la faceva proprio più, vuol dire che la prossima volta lo completeremo fino a 3 litri.
Grazie Padrone, ora fammi liberare in bagno.
Gli sgonfiai i palloncini e levai la cannula del clistere poi con calma mentre si dibatteva in preda da dolore e piacere la slegai gli levai la farfallina e la mandai al gabinetto , dove in varie mandate riuscì a svuotare l’intestino.
Si pulì per bene e sempre nuda si accasciò sul divanetto, mentre l’abbraccio e baciandola dissi che ero soddisfatto ma che faremo meglio la prossima volta.
Lei mi ha ringraziato e mi ha chiesto di stare un po’ abbracciata e di fargli delle coccole di premio. Stemmo a coccolarci per circa mezzora, mi fece un bel pompino come una sottomessa sa fare, poi si è rivestita e prima di andare via a preso il plug con il mio permesso di rimetterlo domani mattina per far riposare un po’ il buco del culo ed è andata via.
Il mattino seguente verso le 10 gli ho telefonato per sentire come stava e se aveva rimesso il plug.
Si ho rimesso il plug verso le 9 anche se ancora il culo mi duole ed ho la pancia ancora un po’ sotto sopra, ma una brava sottomessa deve saper resistere. Ti volevo dire che ieri nonostante il male ho goduto molto e anche dopo cena ero ancora eccitata sino al punto che verso le 23 mi sono masturbata ed ho avuto un orgasmo pazzesco.
Diciamo che non avendoti autorizzato a masturbarti dovrei punirti ma per adesso facciamo che il mio silenzio e diventato assenso.
Grazie Padrone, allora posso masturbarmi per adesso anche senza il permesso.
Si puoi farlo per adesso, poi ne riparleremo e metteremo delle regole.
Grazie Padrone
Va bene ci sentiamo questa sera perché devo darti dei compiti da fare sabato e domenica
Verso le 22 gli ho mandato un messaggio per i compiti da fare e visto che sabato e domenica il bimbo va dal padre dovrai fare quanto segue: alternare ogni ora il plug normale con quello medio più grande anche se ancora non lo hai mai provato ma ti ci devi abituare perche da Lunedì porterai sempre il medio e tenere le mollette a coccodrillo sui capezzoli e puoi levarli solo 15 minuti ogni ora, devi documentare tutto con foto ogni 2 ore su wzap
Messaggio di risposta “ Si Padrone sarà fatto “ Buona notte.
Il sabato e la domenica passarono facendomi pervenire su wzap le foto di controllo con una didascalia “ soffro ma sono felice di sentirmi sottomessa “
Il Lunedì mattina verso le 9 la chiamo al telefono per un resoconto dei due giorni, mi risponde subito dicendo
Buongiorno Padrone, ho fatto tutti i compiti come mi hai ordinato e attualmente ho mantenuto dentro il plug medio che dovrò portare da ora in aventi. Si il dolore è stato tanto specialmente con l’inserimento del nuovo plug ma mi ci sto abituando anche se con abbastanza fastidio, per le pinzette il dolore più forte lo sentivo quando le attaccavo ma molto di più quando le levavo. Comunque ho passato 2 giorni di pensiero a te e di grande eccitazione fino a masturbarmi 2 volte e non ti puoi immaginare la goduria immensa. Grazie Padrone di tutto questo.
Bene ci vediamo al tennis e decidiamo quando fare la prossima sessione.
Il pomeriggio ci siamo incontrati al circolo del tennis e nel salutarci ci siamo appartati verso le panchine per parlare.
Come va con il nuovo plug ?
Si mi fa ancora male, specialmente quando sono seduta ma spero presto di abituarmi anzi ne sono certa come sono certa che mi piacerà da farmi essere come con l’altro in una fase di eccitazione perenne.
Certamente perché il tuo masochismo e ad un buon livello.
Allora sei d’accordo con fare la prossima sessione venerdì prossimo ?
Si la mattina sono libera dalle 10 alle 12,30.
Ottimo ci vediamo al Dugeron venerdì nel frattempo continua ad alternare il plug un’ora e un’ora senza in modo da testare il grado di elasticità dell’ano, e continua con le mollette ai capezzoli.
Mi raccomando prima di venire venerdì fai 2 clisteri almeno da mezzo litro.
Si Padrone.
Il venerdì mattina puntuale alle 9,30 è arrivata al Dugeron e abbracciandomi mi bacia e va nella camera a spogliarsi. Dopo poco arriva completamente nuda e mi fa vedere il plug nell’ano e i capezzoli ancora un po’ arrossati. Gli chiedo come ha passato questi giorni e mi risponde bene con un po’ di dolore al culo e al seno ma che si è goduto un orgasmo al giorno come da mia autorizzazione.
Bene iniziamo, levati il plug e andiamo in bagno.
Si Padrone
In bagno ha pulito il plug e si è posizionata nella vasca e ho provveduto a bloccare i bracci e le gambe a 90 gradi.
Questa giornata dopo i tuoi clisteri fatti a casa, proverò a farne uno qui con la partenza da un litro e mezzo e poi vedremo il grado di sopportazione.
Le infilo nel colo il beccuccio che misura ben 3 cm di diametro e lungo 20 cm, lei sente subito l’intrusione con una smorfia di fastidio, mentre inizio a far scendere il liquido. Il primo litro entra abbastanza veloce ma a seguire lo metto con potenza ridotta in modo da godere del suo stato che piano piano comincia a sentirsi riempire. Siamo a un litro e mezzo e comincia a mugolare per il dolore.
Mentre io aggiungo un altro mezzo litro di liquido.
Bene ti sento già lamentarti ma vedi con questa aggiunta ti sentirò gridare.
Si sento male, aiuto Padrone non resistoooo ti prego ferma il liqudo.
Ma stella, è ancora presto per fermarsi, voglio sentirti gridare e voglio vedere le lacrime agli occhi.
Ti prego basta, grido già ora aiutoooo sto già piangendooooo.
Vedi Stella ne aggiungo ancora mezzo litro e lo faccio entrare piano e non smetterò fino a quando non l’hai preso tutto.
Pietà pietà Padrone non resistoooo mi fa molto male aiuto pietà fermalo.
No ti lascio li a gridare mentre io vado di la a prendere un caffè.
Mentre io prendevo il caffè la sentivo gridare e imprecare per il dolore.
Erano le 10 quando mi decido di levare la cannula dal culo e sciogliendo i fermi ai polsi e alle gambe gli permetto di evacuare.
C’è voluto circa 10 minuti per vederla ritornare con il viso trasfigurato dal dolore ma anche dal piacere perché aveva avuto un bell’orgasmo.
Mi viene vicino e come di consueto mi abbraccia e mi ringrazia di quello che ha provato. Gli offro un caffè e dopo essersi riposata gli dico di mettersi sul cavalletto a 90 gradi con il culo e la fica esposti. Gli fermo i bracci e le gambe e avvicinandomi gli dico cosa faremo. Mente gli applico la farfallina al clitoride e gli metto il vibratore al minimi.
Allora stella ora ti darò venti frustate sulle natiche tanto per cominciare e ad ogni colpo voglio sentirti contare e ringraziare.
Iniziai a darle dei bei colpi e verso il quindicesimo comincia a lamentarsi.
Hoi hoi mi fai male ma anche bene, dai frustami più forte fammi gridare
Così fino alla ventesima frustata poi ne aggiungo altre cinque mentre lei raggiunge un altro orgasmo.
Pur rimanendo sul bloccata sul cavalletto gli concedo qualche minuto di riposo e poi la informo che il prossimo passo sarà l’allargamento dell’ano con vari oggetti e che mi fermerò quando avrà raggiunto il diametro di 4,5 e forse anche 5 cm vedremo e facendoti restare impalata cosi per almeno mezzora.
Padrone ma sentirò male ?
Molto e ti sentirai svenire ma anche un grande piacere perché ti aumenterò un pochino la vibrazione della farfallina.
Ho paura … sei sicuro di poterlo allargare così ‘
Certo ma in futuro anche di più perché i tuoi buchi sono elastici e dopo ritornano al punto di partenza anche se si strapperà un po’.
Vai si comincia.
Preparai l’ano con un po’ di vasellina e vi ho inserito un divaricatore anale portandolo fino a cm 3,5 con lei che mugolava per il dolore.
Ma in questo momento il divaricatore non ha sortito il piacere desiderato cosi ho rimosso il divaricatore ed ho cominciato a metterci prima un dito e poi il secondo ed era una bella sensazione cosi ho messo il terzo procurandogli un sussulto con relativo dolore. Naturalmente inserendo tre diti fino alla seconda falange e spingendo le dita formano un cuneo cosi spingendo aumenta il diametro e di conseguenza il dolore che però misto al piacere.
Che ne pensi di questo lavoretto ?
Piacevole ma quando spingi mi sento allargare e il dolore comincia ad essere insopportabili, ma non badare a me vai pure avanti come ritieni tu.
Allora levo i tre diti e mi ungo un po’ di più la mano e provo ad inserire quattro diti ed allora comincia a lamentarsi e appena spingo lei inizia a gridare.
Hai….. padrone non credo di resistere se spingi mi sento rompere ti prego abbi un po’ di pietà non resistoooo mi stai spaccando.
Mentre forzavo i quattro diti nel culo l’ho sentita balbettare pietà e cominciavano a scendere le prime lacrime di pianto, ma non curante pressavo ancora e lei gridava forte “ Bastaaaa Bastaaaa non resistoooo mi sento spaccare.
Ho insistito ancora qualche minuto e poi ho levato i diti facendogli riprendere un po’ di fiato. Dopo qualche minuto ho inserito un dildo da 4 cm che non voleva entrare e lei si lamentava perché era troppo grosso ma non curante ho cominciato a fare avanti e dietro come se fosse un’inculata, e lei cominciava a dire che sentiva dolore ma anche piacere mi diceva continua anche se mi senti gridare. Così feci per pochi minuti perché lei ha avuto un orgasmo rettale di notevole entità gridando:
Dai dai spaccami voglio morire cosìììì siiii.
Dopo le levai il dildo e la ho slegata dal cavalletto per farla riposare. Naturalmente per riposo intendo seduta su una sedia piena di puntine da disegno che gli entrano nelle chiappe e si lamenta. Gli dico che appena riposata la legherò all’argano e la tirerò su per poi impalarla su un palo con un terminale dildo lungo 30 cm e largo 4 cm in modo che entri tutto dentro il culo. Cosi ho fatto tra le grida e il pianto per il dolore al culo, ma felice di sentirselo dentro fino in fondo.
La lascio così per ben mezza ora e lei continua a lamentarsi ma io non curante gli aumento la vibrazione della farfallina e comincio a frustarla sulle chiappe e sul seno fino a quando la sento urlare godoooo si godoooo frustami ancora.
Così dopo averla segnata ben bene con la frusta la sciolgo e la faccio sedere sul divanetto per fargli riprendere fiato e ci beviamo un buon caffè.
Decidemmo vista ora di chiudere cosi la sessione di oggi con l’accordo che ci saremmo visti al tennis. Il giorno dopo ci siamo incontrati al circolo del tennis e parlammo del più e del meno e di come ha vissuto la sessione di ieri dove mi confidava che pur avendo ancora dei dolori si sentiva felice ed appagata nel ruolo di schiava.
Nei due mesi successivi facemmo quasi una sessione alla settimana facendo sempre in crescendo le sperimentazioni di dolore – piacere provando di tutto.
Un giorno al tennis le chiesi se fosse pronta per le prove in esterna e anche di provare la presenza del mio assistente, ci fu un attimo di sorpresa ma poi mi disse che se secondo me era il momento avrebbe accettato tutto quello che una schiava masochista deve fare. Ok le dissi che in settimana le avrei organizzato la prima sessione con il mio assistente.
Così il giovedì seguente le telefonai confermando l’appuntamento per venerdì alle 10 al dugeron con la presenza del mio assistente.
Il venerdì mattina puntuale arriva e gli presento il mio assistente di nome “ EMME “ che invece di dargli la mano come presentazione gli da un buffetto sulla guancia mentre lei sorride un po’ impacciata.
Naturalmente avevo preparato il mio assistente di come si doveva comportare pertanto tutto quello che avrebbe potuto fare era già concordato con me.
Emme si rivolge a lei dicendogli che da oggi avrebbe avuto un vice padrone e che doveva ubbidire senza discutere ad ogni suo ordine, lei a testa bassa annui. Le disse allora di andare in camera spogliarsi, indossare il corpetto e ritornare per iniziare una nuova sessione. Io nel frattempo stavo da una parte e mi godevo lo spettacolo. Lei fece quanto richiesto ma era anche un po’ impacciata nel trovarsi nuda di fronte ad un estraneo, disse che si sentiva come la prima volta davanti al Padrone, ma la rassicurai che anche Emme l’aveva notato e cercava di non esasperare primo questo momento.
Emme l’ha portata al centro della stanza, gli ha applicato le polsiere e le cavigliere ed appesa all’argano tirando un po’ da metterla in tensione con le braccia e le gambe aperte. Si avvicinò all’orecchio e le dice in modo scherzoso se ha delle preferenze per cominciare ma con nostra meraviglia gli risponde che voleva essere frustata. E così Emme prese una frusta leggera mi guarda per avere il mio assenso e poi inizia a colpire le natiche mentre lei in automatico ad ogni colpo comincia a contare ma alla decima frustata lo fermo e applico a Stella la farfallina al clitoride attivando la vibrazione al minimo, così Emme può continuare con i colpi e man mano che aumentavo la vibrazione lei cominciava a godere e chiedeva di frustare più forte ed alla ventesima arrivò un violento orgasmo, così Emme si è fermato e ha cominciato a massaggiargli le chiappe mostrando la sua eccitazione con un cazzo eretto che stava per scoppiare.
Mi alzai dal divanetto anche io molto eccitato andando a staccarla dall’argano e facendola mettere in ginocchio ci facemmo spampinare entrambi con ricco ingoio. Poi dopo un attimo di respiro Emme la rimette all’argano e comincia a lavorargli i capezzoli strizzando e torcendoli facendo iniziare a Stella il consueto lamento con spasmi di grida quando lui li stringeva tra le unghie dei diti.
Poi prende dei morsetti a vite e applicati ai capezzoli comincia a stringere le due viti e lei comincia a gridare così quando li aveva schiacciati al massimo comincia a contorcendosi facendo scorrere le prime lacrime. Emme si ferma ed allenta solo un briciolo le viti facendola respirare un attimo per poi prendere gli aghi fini ed inizia ad infilarli nei seni muovendoli un po’ cosi facendo lei grida pietà non riesce ad trattenere grida e pianto. Emme lascia gli agi infilati nei seni e prende i contatti della batteria attaccandoli ai morsetti e comincia ad aumentare la potenza alchè intervengo io e fermo la corrente ad un punto sopportabile dicendo a Emme che si deve proseguire per gradi e di non esagerare. Continuando a tenerlo acceso si vedeva le smorfie di dolore ma anche piacere mentre lui sadico gli moveva sia i morsetti che gli aghi per sentirla gridare, cosi per dieci minuti buoni. Lei cominciava anche ad ansimare per il piacere ma non riusciva ad arrivare all’orgasmo, si sentiva impazzire dalla voglia di venire ma il dolore la rallentava fino a quando io alzo la vibrazione della farfallina facendola finalmente raggiungere uno spaventoso orgasmo con grida di piacere.
Poi la slegai dall’argano, levato tutto dai seni gli concedo 15 minuti di relax sul divanetto in mezzo a noi. Le chiesi come è andata la nuova situazione della sessione e lei mi racconta che all’inizio si è un po’vergognata ma poi andando avanti ha superato questo e lo ha trovato come una esperienza diversa dal solito in particolare la presenza di Emme e le sue mani che la toccavano poi il metodo di lui diverso da me con una intensità diversa a volte superiore a volte inferiore. Nel frattempo che raccontava la sessione Emme si è eccitato di nuovo e mi ha chiesto di poterla scopare io ho guardato Stella ad al suo cenno di testa ho dato il benestare. Emme l’ha messa a 90 gradi sul divano e la scopa per poco perché l’eccitazione era grande e non ha resistito, cosi lui si leva e senza che si spostasse mi sono messo dietro e le ho infilato il mi cazzo nel culo inculandola di brutto arrivando anche io all’orgasmo molto presto ma riuscendo a far venire anche lei che per la libidine si spingeva in fuori per prenderlo tutto dentro e gridando dal piacere. Poi un meritato riposo. Ma avendo ancora un po’ di tempo a disposizione le dissi di mettersi a pecorina appoggiata al tavolo grande così gli legai le braccia e le gambe ai 4 angoli poi presi un fallo di gomma gonfiabile e dissi a Emme di inserirlo nella fica, così fece. Lei capì che cosa volevo fare e disse di non esagerare ma io questa volta non le davo ascolto e dissi a Emme di cominciare a gonfiare e man mano che ingrandiva il fallo lei si dimenava e cominciava a sentir male poi lui dette ancora 3 gonfiate e lei cominciò a gridare così Emme si e fermato ma non ha estratto il fallo in modo da tenerla piena con il dolore che pian piano diventava misto al piacere. Ma rivolgendomi ad Emme dissi che toccava a me farla gridare, così presi un altro fallo e l’ho infilato nel culo cominciando a gonfiare che avendo ancora l’altro nella fica cominciò presto a chiedere pietà perché non riusciva a resistere, ma io continuo a gonfiare ma con piccoli colpi cosi mi godevo il suo lamentarsi e chiedere di smettere perché si sentiva spaccare ma imperterrito continuo fino a quando le grida mi sembravano molto intense. Senza levare il fallo ho cominciato a ritmo lento con quello nella fica e nel colo a tirare e infilarli dentro a mo di scopata e dopo poco arriva ancora un orgasmo di misura impressionante. Poi ho sgonfiato un po’ i falli e levato solo quello nel culo l’ho sostituito con il mio e l’ho inculata fino ad arrivare all’orgasmo. Emme eccitato passò davanti e si fece fare un pompino con ricco ingoio e quasi l’affogava perché nel venire spingeva fino infondo alla gola. Poi la slegai, le levai il fallo dalla fica, ho spento e levato la farfallina e la feci riposare sul divano prendendoci un caffè tutti e tre insieme. Poi le dissi che era ora di andare a casa ma che appena il culo lo permette di metterci il plug medio e portarlo come sempre mentre come compito a casa doveva come al solito allenare i capezzoli con le mollette e fare un riassunto scritto delle sensazioni di questa sessione e di portarlo al tennis quando ci saremmo rivisti. Il martedì seguente ci vedemmo al circolo del tennis e gli chiesi se aveva fatto i compiti, mi confermò che la sera stessa aveva rimesso il plug e che aveva ancora male all'ano e che aveva fatto il riassunto della sessione con Emme. Gli chiesi allora di leggermelo e cosi fece. Nel racconto notai che aveva un po' la voce strana è chiesi perché cosi lei mi confidò che mentre lo scriveva si era toccata ed aveva avuto un orgasmo ed anche ora gli faceva lo stesso effetto. Le dissi scherzando che ora non poteva toccarsi così finì il racconto e parlammo del più e del meno, gli dissi che Emme era rimasto impressionato molto da come si era comportata e che non vedeva l'ora di fare la prossima sessione, naturalmente gli dissi che sempre dietro mia autorizzazione poteva oltre alle normali sessioni anche usarla anche in altro modo. Lei mi chiese subito che intendevo dire con “usarla in altro modo” e io gli spiegai che se sei una schiava devi accontentare le richieste del Padrone o di chi ne fa le veci, tipo farsi scopare ho inculare al di fuori dell’ambiente del dugeron e anche da altre persone. Mi rispose che era tutto chiaro e sarò una brava schiava senza discutere gli ordini come previsto dal contratto.
Andammo avanti con sessioni complete sia con me ma anche con Emme, sempre con il mio assenso, per quasi 3 mesi con grande piacere nostro ma soprattutto di Stella che ormai si sentiva Schiava appagata e libidinosamente masochista.


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scritto il
2023-04-26
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