I compagni di scuola e mamma.
di
marcoletizia
genere
incesti
Nell’infanzia non ho ricordi particolari del comportamento dei miei genitori, tutto nella normalità, affettuosi tra loro, ancora di più nei miei confronti. Durante l’adolescenza riuscii a capire la gelosia di mamma, aveva paura che papà la tradisse, si comportava di conseguenza, voleva sapere il minuto di ritardo a cosa era dovuto, vestiva (per modo di dire) per essere attraente ai suoi occhi, cercava di uscire sempre con lui. Papà era un bocconcino delizioso, certo faceva gola a molte, lui cercava di rassicurarla in tutti i modi. Anche lei bellissima, nella mia innocenza pensavo che lei potesse tradirlo, evidentemente mi sbagliavo. Quando ero a casa, con papà al lavoro, lei passava molto
tempo davanti allo specchio, provava abiti, si truccava in maniera vistosa, teneva molto ai suoi capelli, era autodidatta, faceva tutto da sola, se li tingeva di un biondo birra favoloso, comprava abiti al mercato (sosteneva che c’era più scelta) per modificarli a suo piacimento, mostrando sempre più le sue nudità. Papà la assecondava in tutto, nel mio piccolo pensavo che fosse fortemente innamorato di lei e che non l’avrebbe mai tradita. Gradualmente le cose si invertirono, papà cominciò ad essere geloso di mamma, come pensavo io, era troppo bella e vestiva poco per non suscitare l’interesse di altri uomini. Lei si beava di questa situazione, finalmente aveva ridotto papà suo schiavetto, era diventato un cagnolino papà, faceva tutto quello che voleva lei.
Forse si amavano ancora di più, infatti anche in casa erano sempre più uniti, dalle effusioni, il comportamento divenne quasi osceno, spesso si ritrovavano sul letto, senza neanche accorgersi.
Io subivo, se così si può dire, non mi dispiaceva vederli anche se di sfuggita perché un
senso di eccitazione lo davano anche a me. Avevo pochissimi compagni, cercavo di coltivarli in modo da frequentarli con maggiore assiduità per lasciare più intimità ad i miei genitori.
Con loro la maggior parte dei discorsi vertevano sulla bellezza di mamma, alcuni dicevano che avrebbero voluto proprio scoparla. Un giorno ero con altri due a casa di uno di loro, Massimo, la troppa eccitazione generata dai soliti discorsi ci portò a masturbarci. Incontrarci divenne quasi un appuntamento fisso. L’eccitazione dovuta al pensiero di scopare mamma, unita alla visione dei nostri cazzi eretti, ci coinvolse in cose non previste, come segarci a vicenda per poi passare in poco tempo a soddisfacenti pompini. Mi chiesero di essere invitati a cena una sera. Ne parlai prima con papà a cui non ho nascosto il vero motivo della richiesta, ne rise, commentando l’intraprendenza dei ragazzi, neanche mamma si mostrò contraria. Anche lei, informata da papà, seppe il vero motivo. In fondo si trattava di miei compagni con cui condividevo diverse esperienze di studio, anzi lo studio fu il motivo più importante della nostra amicizia. Comunque il sabato sera in occasione della cena, mamma ci mise del suo.
Oltre ad un’ottima cena, il suo abbigliamento sconvolse i ragazzi. Nel corso della stessa
i discorsi deviavano frequentemente dai sapori del cibo, alle informazioni sulle eventuali ragazze. Insomma tutto in tema. Alla fine della cena saluti e commiato. Mentre mamma con l’aiuto parziale di papà sistemava in parte la cucina, io li aspettavo sul divano. Davanti ad un fumante caffè, papà soprattutto, volle entrare sull’argomento sesso di noi ragazzi. Non pensavo di aprirmi totalmente, invece lui agendo come uno psicologo, mi fece dire cose che non pensavo mai di rivelare. Così venne fuori l’eccitazione che provavamo in gruppo parlando di mamma, che per calmarla ricorrevamo alla masturbazione, dapprima da soli poi a vicenda per finire ai pompini.
Mamma faceva finta di meravigliarsi, sapeva perfettamente cosa provocava, poi stringendosi sempre più a papà gli sussurrò “Hai visto cosa fa la tua mogliettina” e gli diede un bacio sulle labbra provocando una bella erezione a papà impossibile da nascondere. Poi papà in un lampo di genio disse “Capisco i tuoi compagni che si eccitano per lei, tu ti ecciti per tua madre”?
Non fui in grado di rispondere. Scese un silenzio tumultuoso, poi ancora un bacio tra loro ed un invito esplicito a prepararmi per una notte con loro. Dopo esserci lavati, ero ancora titubante.
Mamma era distesa nuda sul letto, papà mi prese per la mano e disse “E’ tua, fanne quello che vuoi” Un’emozione fortissima, mi tremavano le gambe, fu mamma a prendermi, ormai
eravamo nudi, giocava col mio cazzo che non ne voleva sapere, fu papà in un impeto di
eccitazione a scappellarmi ed ironicamente disse “Alzati e cammina” scoppiammo a ridere. Appena ed il cazzo prese forma. Mamma lo riprese in bocca, portandolo ad una bella erezione mi fece posare sul suo corpo, mi ritrovai nella sua figa. Durai pochissimo,
comprensibile il mio stato d’animo. Subito dopo papà che non resisteva più prese il mio
posto penetrando mamma con tutta la forza e tutta la sua eccitazione.
Mamma spiritosa “Stasera ho due maschi di cui uno….” Io guardavo papà, ripensavo
ai pompini fatti con i compagni, questo fu sufficiente a farmi avere una bella erezione.
Papà scese da mamma, presi il suo posto, il cazzo nella figa, papà disteso al nostro
fianco col cazzo barzotto appena uscito dalla figa di mamma con tracce di sborra, lo
presi con la mano, immaginavo la sua reazione, non ci fu, scopavo con mamma e
segavo papà. Quello fu il massimo, ancora sborra nella figa di mamma.
Eravamo consci di quello che stava succedendo, non avevo ancora espresso tutto
il mio potenziale, fu molto facile succhiare il cazzo di papà, affiancato da mamma.
Uno strepitoso pompino in coppia fatto a papà con sborrata in bocca.
Dopo quella notte divenne automatico il discorso sessuale. Ho provato piacere
a scopare mamma, scopare mamma avendo il cazzo di papà in mano fu il massimo
dell’eccitazione. Abbiamo tutti quello che ci piace, a mamma il cazzo, a papà la
figa la mia bocca e quella di mamma, ed a me la figa di mamma ed il cazzo di papà.
tempo davanti allo specchio, provava abiti, si truccava in maniera vistosa, teneva molto ai suoi capelli, era autodidatta, faceva tutto da sola, se li tingeva di un biondo birra favoloso, comprava abiti al mercato (sosteneva che c’era più scelta) per modificarli a suo piacimento, mostrando sempre più le sue nudità. Papà la assecondava in tutto, nel mio piccolo pensavo che fosse fortemente innamorato di lei e che non l’avrebbe mai tradita. Gradualmente le cose si invertirono, papà cominciò ad essere geloso di mamma, come pensavo io, era troppo bella e vestiva poco per non suscitare l’interesse di altri uomini. Lei si beava di questa situazione, finalmente aveva ridotto papà suo schiavetto, era diventato un cagnolino papà, faceva tutto quello che voleva lei.
Forse si amavano ancora di più, infatti anche in casa erano sempre più uniti, dalle effusioni, il comportamento divenne quasi osceno, spesso si ritrovavano sul letto, senza neanche accorgersi.
Io subivo, se così si può dire, non mi dispiaceva vederli anche se di sfuggita perché un
senso di eccitazione lo davano anche a me. Avevo pochissimi compagni, cercavo di coltivarli in modo da frequentarli con maggiore assiduità per lasciare più intimità ad i miei genitori.
Con loro la maggior parte dei discorsi vertevano sulla bellezza di mamma, alcuni dicevano che avrebbero voluto proprio scoparla. Un giorno ero con altri due a casa di uno di loro, Massimo, la troppa eccitazione generata dai soliti discorsi ci portò a masturbarci. Incontrarci divenne quasi un appuntamento fisso. L’eccitazione dovuta al pensiero di scopare mamma, unita alla visione dei nostri cazzi eretti, ci coinvolse in cose non previste, come segarci a vicenda per poi passare in poco tempo a soddisfacenti pompini. Mi chiesero di essere invitati a cena una sera. Ne parlai prima con papà a cui non ho nascosto il vero motivo della richiesta, ne rise, commentando l’intraprendenza dei ragazzi, neanche mamma si mostrò contraria. Anche lei, informata da papà, seppe il vero motivo. In fondo si trattava di miei compagni con cui condividevo diverse esperienze di studio, anzi lo studio fu il motivo più importante della nostra amicizia. Comunque il sabato sera in occasione della cena, mamma ci mise del suo.
Oltre ad un’ottima cena, il suo abbigliamento sconvolse i ragazzi. Nel corso della stessa
i discorsi deviavano frequentemente dai sapori del cibo, alle informazioni sulle eventuali ragazze. Insomma tutto in tema. Alla fine della cena saluti e commiato. Mentre mamma con l’aiuto parziale di papà sistemava in parte la cucina, io li aspettavo sul divano. Davanti ad un fumante caffè, papà soprattutto, volle entrare sull’argomento sesso di noi ragazzi. Non pensavo di aprirmi totalmente, invece lui agendo come uno psicologo, mi fece dire cose che non pensavo mai di rivelare. Così venne fuori l’eccitazione che provavamo in gruppo parlando di mamma, che per calmarla ricorrevamo alla masturbazione, dapprima da soli poi a vicenda per finire ai pompini.
Mamma faceva finta di meravigliarsi, sapeva perfettamente cosa provocava, poi stringendosi sempre più a papà gli sussurrò “Hai visto cosa fa la tua mogliettina” e gli diede un bacio sulle labbra provocando una bella erezione a papà impossibile da nascondere. Poi papà in un lampo di genio disse “Capisco i tuoi compagni che si eccitano per lei, tu ti ecciti per tua madre”?
Non fui in grado di rispondere. Scese un silenzio tumultuoso, poi ancora un bacio tra loro ed un invito esplicito a prepararmi per una notte con loro. Dopo esserci lavati, ero ancora titubante.
Mamma era distesa nuda sul letto, papà mi prese per la mano e disse “E’ tua, fanne quello che vuoi” Un’emozione fortissima, mi tremavano le gambe, fu mamma a prendermi, ormai
eravamo nudi, giocava col mio cazzo che non ne voleva sapere, fu papà in un impeto di
eccitazione a scappellarmi ed ironicamente disse “Alzati e cammina” scoppiammo a ridere. Appena ed il cazzo prese forma. Mamma lo riprese in bocca, portandolo ad una bella erezione mi fece posare sul suo corpo, mi ritrovai nella sua figa. Durai pochissimo,
comprensibile il mio stato d’animo. Subito dopo papà che non resisteva più prese il mio
posto penetrando mamma con tutta la forza e tutta la sua eccitazione.
Mamma spiritosa “Stasera ho due maschi di cui uno….” Io guardavo papà, ripensavo
ai pompini fatti con i compagni, questo fu sufficiente a farmi avere una bella erezione.
Papà scese da mamma, presi il suo posto, il cazzo nella figa, papà disteso al nostro
fianco col cazzo barzotto appena uscito dalla figa di mamma con tracce di sborra, lo
presi con la mano, immaginavo la sua reazione, non ci fu, scopavo con mamma e
segavo papà. Quello fu il massimo, ancora sborra nella figa di mamma.
Eravamo consci di quello che stava succedendo, non avevo ancora espresso tutto
il mio potenziale, fu molto facile succhiare il cazzo di papà, affiancato da mamma.
Uno strepitoso pompino in coppia fatto a papà con sborrata in bocca.
Dopo quella notte divenne automatico il discorso sessuale. Ho provato piacere
a scopare mamma, scopare mamma avendo il cazzo di papà in mano fu il massimo
dell’eccitazione. Abbiamo tutti quello che ci piace, a mamma il cazzo, a papà la
figa la mia bocca e quella di mamma, ed a me la figa di mamma ed il cazzo di papà.
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