Scuola di seghe da mamma e papà.
di
marcoletizia
genere
incesti
Domenica mattina, non ho voglia di alzarmi, per dormire ho tolto le mutandine, sempre di più mi piace stare nudo, comincio a toccarmi, non ci vuole molto mi raggiunge una bellissima erezione, sono innamorato del mio cazzo, me lo succhierei se potessi, tolgo il lenzuolo con cui ero coperto, chiudo gli occhi e comincio a segarmi con dolcezza. “Pippaiolo buongiorno” preso da papà con le mani nella marmellata, infatti si apre la porta ed appare lui in mutande “Continua pure alla tua età ne facevo quattro o cinque al giorno” Sei pratico ? Sai che ci sono diversi modi come farlo”? Non riuscivo a parlare “Sono rimasto convinto che anche da sposati una sana sega è più che salutare”
“Papà non so cosa mi succede, mi sto innamorando del mio corpo” “Tranquillo succedeva anche a me fino a quando non ho conosciuto tua madre. Ora sono innamorato ancora del mio corpo non solo, anche di quello di tua madre. Ora fammi un po’ di spazio che ti svelo i segreti per segarsi con soddisfazione” Non ci credevo, non poteva essere vero che papà si mettesse sul letto con me per insegnarmi i segreti delle seghe, si toglie le mutande, il cazzo già semi eretto, entra mamma.
Altro colpo di scena, poi mi dissero che erano d’accordo. “Brutti maiali, vi segate ed io resto a bocca asciutta” “Stavo insegnando a William i segreti delle seghe” “Pensi di essere più pratico di me”? “Certamente no, non sono neanche imbranato” “Se a te le faccio io come fai ad avere tanta praticità”? “Cazzo allora pensaci tu per il pippaiolo” “Spostatevi, fatemi entrare nel letto. Dai non ci stiamo in tre sul lettino, andiamo sul grande” Un quadretto splendido, tutti nudi ed io a ripetizione di seghe con due istruttori ad alto livello, i miei genitori, moderni quando si vuole, così
non l’avrei mai immaginato. Li sentivo scopare alcune notti, in quel caso mi segavo da autodidatta.
Ora avevo due istruttori. Mamma prende il mio cazzo con due dita, lo scappella perbene “Non c’è male. Ora ci penso a farlo crescere” Intanto quello di papà era già cresciuto e ci giocava. Mamma nuda, papà che segava il suo mastodontico cazzone, anch’io meravigliai mamma con l’erezione più potente della mia breve vita. Mentre mamma maneggiava sapientemente tanto da condurmi alla sborrata succhiava anche quello di papà. Cazzo se era brava mamma, era una docente inarrivabile. Dopo la sborrata lasciò me e prese papà, a lui la sega gliela fece con la figa. Il suo orgasmo e la sborrata di papà misero fine a quella piccola orgia. Lasciandomi tra di loro su letto, papà cominciò col dirmi che dovevo farmi la ragazza perché si cresce in fretta e quello che non si fa si perde. Forse aveva ragione, a me piaceva il mio corpo ed ora anche quelli di mamma e papà. A dire il vero una preferenza l’avevo, volevo provare in bocca il cazzo di papà, glielo dissi, fu mamma ad accompagnarmi in questa nuova esperienza. Insieme io e lei
a succhiare il cazzo di papà. Sentirlo in bocca era qualcosa di eccezionale, l’avrei mangiato a morsi. Fu una mattinata stupenda. Mi confessarono che si erano messi d’accordo per spronarmi a qualcosa di diverso dalla solita sega, che comunque mi piaceva moltissimo. “Dai usciamo andiamo a pranzo fuori”. Veramente non sembravo il loro figlio, ci guardavano come fossimo due uomini innamorati della stessa donna. Anche quella fu una situazione gratificante, soprattutto per mamma. Da quel giorno cominciò una nuova vita. Mi deliziavo di avere genitori così speciali. Nel corso della adolescenza e della prima gioventù, di questi momenti ne abbiamo vissuti diversi, sempre più interessanti e soddisfacenti.
“Papà non so cosa mi succede, mi sto innamorando del mio corpo” “Tranquillo succedeva anche a me fino a quando non ho conosciuto tua madre. Ora sono innamorato ancora del mio corpo non solo, anche di quello di tua madre. Ora fammi un po’ di spazio che ti svelo i segreti per segarsi con soddisfazione” Non ci credevo, non poteva essere vero che papà si mettesse sul letto con me per insegnarmi i segreti delle seghe, si toglie le mutande, il cazzo già semi eretto, entra mamma.
Altro colpo di scena, poi mi dissero che erano d’accordo. “Brutti maiali, vi segate ed io resto a bocca asciutta” “Stavo insegnando a William i segreti delle seghe” “Pensi di essere più pratico di me”? “Certamente no, non sono neanche imbranato” “Se a te le faccio io come fai ad avere tanta praticità”? “Cazzo allora pensaci tu per il pippaiolo” “Spostatevi, fatemi entrare nel letto. Dai non ci stiamo in tre sul lettino, andiamo sul grande” Un quadretto splendido, tutti nudi ed io a ripetizione di seghe con due istruttori ad alto livello, i miei genitori, moderni quando si vuole, così
non l’avrei mai immaginato. Li sentivo scopare alcune notti, in quel caso mi segavo da autodidatta.
Ora avevo due istruttori. Mamma prende il mio cazzo con due dita, lo scappella perbene “Non c’è male. Ora ci penso a farlo crescere” Intanto quello di papà era già cresciuto e ci giocava. Mamma nuda, papà che segava il suo mastodontico cazzone, anch’io meravigliai mamma con l’erezione più potente della mia breve vita. Mentre mamma maneggiava sapientemente tanto da condurmi alla sborrata succhiava anche quello di papà. Cazzo se era brava mamma, era una docente inarrivabile. Dopo la sborrata lasciò me e prese papà, a lui la sega gliela fece con la figa. Il suo orgasmo e la sborrata di papà misero fine a quella piccola orgia. Lasciandomi tra di loro su letto, papà cominciò col dirmi che dovevo farmi la ragazza perché si cresce in fretta e quello che non si fa si perde. Forse aveva ragione, a me piaceva il mio corpo ed ora anche quelli di mamma e papà. A dire il vero una preferenza l’avevo, volevo provare in bocca il cazzo di papà, glielo dissi, fu mamma ad accompagnarmi in questa nuova esperienza. Insieme io e lei
a succhiare il cazzo di papà. Sentirlo in bocca era qualcosa di eccezionale, l’avrei mangiato a morsi. Fu una mattinata stupenda. Mi confessarono che si erano messi d’accordo per spronarmi a qualcosa di diverso dalla solita sega, che comunque mi piaceva moltissimo. “Dai usciamo andiamo a pranzo fuori”. Veramente non sembravo il loro figlio, ci guardavano come fossimo due uomini innamorati della stessa donna. Anche quella fu una situazione gratificante, soprattutto per mamma. Da quel giorno cominciò una nuova vita. Mi deliziavo di avere genitori così speciali. Nel corso della adolescenza e della prima gioventù, di questi momenti ne abbiamo vissuti diversi, sempre più interessanti e soddisfacenti.
2
voti
voti
valutazione
8.5
8.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
I compagni di scuola e mamma.racconto sucessivo
Incidente con la moto di Marco.
Commenti dei lettori al racconto erotico