In treno con la mia amica PT. 1
di
Momo
genere
saffico
Sono le 2 di notte circa, io e la mia amica Maria stiamo tornando a casa dopo aver festeggiato in un locale. Un po' brille e arrancando sui tacchi alti riusciamo a prendere l'ultimo treno, ci sediamo una davanti all'altra e finalmente ci rilassiamo. La serata è stata frenetica, non abbiamo smesso di ballare nemmeno mentre bevavamo o eravamo in bagno, ho ballato con almeno 30 persone diverse in poche ore e ricevuto parecchi apprezzamenti per il mio aspetto fisico. Spesso succede, i miei occhi azzurri pesantemente truccati diventano magneti, i capelli lunghi e neri fanno venire voglia di affondarci le mani e stringerli, le labbra rosse provocano con sorrisi maliziosi mentre la pelle bianca vuole essere marchiata per una notte. Le curve morbide del mio corpo attirano sempre sguardi indiscreti, soprattutto quando indosso vestiti più provocanti. Ma quando sono con Maria sembra che tutti gli sguardi dedicati a me durino meno per potersi posare su di lei: gli occhi scuri dallo sguardo penetrante e dalle lunghe ciglia mettono in soggezione chiunque, le labbra piene ti fanno desiderare di baciarle fino a perdere il respiro, la pelle abbronzata e luminosa la fa sembrare una statua. Mi fermo a fissare la mia amica con sguardo sognante: il vestito bianco che indossa risalta il colore della sua pelle e il suo corpo formoso. Il prosperoso seno rifatto minaccia di uscire dalla profonda scollatura, dal tessuto quasi trasparente si intravedono le areole più scure mentre i capezzoli turgidi sembrano voler bucare il tessuto.
"Momo, mi stai guardano le tette?"
Annuisco e sorrido senza distogliere lo sguardo
"posso toccarle? Sembrano così sode"
Maria inizia a ridere
"quanto hai bevuto stasera, tesoro?"
"non molto, mi chiedo solo come sarebbe avere la faccia tra quegli enormi seni"
La fisso negli occhi, le concedo uno dei miei sorrisi e appoggio la mano sulla sua coscia nuda avvicinandomi a lei
"Stavo solo scherzando, Mari"
Sento il suo corpo morbido contrarsi al mio tocco
"Non farmi eccitare, sai che stasera non sono riuscita a scopare nessun tipo"
Mi sposto sul sedile accanto al suo e stringo la presa sulla sua coscia
"Vuoi davvero un ragazzo?"
Deglutisce
Avvicino il viso al suo collo e respiro il suo profumo floreale, sento il calore della sua pelle...
"Allora, vuoi un ragazzo?"
Sfioro il lobo con le labbra sussurrandole all'orecchio, il cuore le martella in gola. Sposto la mano verso il suo interno coscia e stringo più forte.
La guardo mentre socchiude gli occhi, con la mano libera le prendo il mento e le porto il viso verso al mio, iniziando a baciarla appassionatamente.
Le labbra carnose di Maria si scontrano con le mie, le nostre lingue si cercano e il rossetto inizia a sbavarsi. Sposto la mano sempre più su, lungo le sue cosce, il vestito bianco inizia a sollevarsi e Maria si ritrova a mostrarmi le eleganti mutandine in pizzo bianco.
"Momo siamo in treno, qualcuno potrebbe vederci"
Appoggio due dita al pizzo già bagnato e premo. Maria sussulta e geme sommessamente quando inizio a fare lenti movimenti circolari sulle sue mutandine
"Quindi devo smettere?"
In risposta apre ancora di più le gambe e spinge il bacino verso le mie dita
Inizio a succhiarle il lobo mentre le sussurro
"Non avevi paura che qualcuno ti vedesse? Sei proprio una puttanella"
Ride e nel mentre le abbasso il vestito, liberando una quarta abbondante di tette rifatte.
Maria mi guarda sorpresa ma non si copre, sposto la mano che avevo tra le sue gambe e mi siedo in braccio a lei
"Quindi, me le fai toccare o no?"
Sento le mie mutandine bagnarsi contro le cosce di Maria mentre mi mette in mano i seni, che inizio a stringere e palpare avidamente
"Mettici la faccia dentro, tesoro"
Le sorrido e prendo in bocca un grosso capezzolo turgido, per poi affondare il viso tra quei meravigliosi seni.
Inizio a strusciare la mia intimità sulla coscia di Maria e riporto la mia mano tra le sue gambe, spostandole le mutandine di pizzo bianco.
La sento fradicia e bollente al mio tocco e inizio a giocare col suo clitoride facendo veloci movimenti circolari. Il suo piacere le cola lungo le cosce bagnando il sedile. Mi succhio le dita e sto per metterne uno dentro Maria, dentro una voce maschile alle mie spalle mi fa sussultare
"Cosa state facendo voi due?"
Il continuo a breve 🖤
per avere racconti personalizzati contattatemi su Instagram (_peachy_momo) o via email (momoortiz04@gmail.com)
"Momo, mi stai guardano le tette?"
Annuisco e sorrido senza distogliere lo sguardo
"posso toccarle? Sembrano così sode"
Maria inizia a ridere
"quanto hai bevuto stasera, tesoro?"
"non molto, mi chiedo solo come sarebbe avere la faccia tra quegli enormi seni"
La fisso negli occhi, le concedo uno dei miei sorrisi e appoggio la mano sulla sua coscia nuda avvicinandomi a lei
"Stavo solo scherzando, Mari"
Sento il suo corpo morbido contrarsi al mio tocco
"Non farmi eccitare, sai che stasera non sono riuscita a scopare nessun tipo"
Mi sposto sul sedile accanto al suo e stringo la presa sulla sua coscia
"Vuoi davvero un ragazzo?"
Deglutisce
Avvicino il viso al suo collo e respiro il suo profumo floreale, sento il calore della sua pelle...
"Allora, vuoi un ragazzo?"
Sfioro il lobo con le labbra sussurrandole all'orecchio, il cuore le martella in gola. Sposto la mano verso il suo interno coscia e stringo più forte.
La guardo mentre socchiude gli occhi, con la mano libera le prendo il mento e le porto il viso verso al mio, iniziando a baciarla appassionatamente.
Le labbra carnose di Maria si scontrano con le mie, le nostre lingue si cercano e il rossetto inizia a sbavarsi. Sposto la mano sempre più su, lungo le sue cosce, il vestito bianco inizia a sollevarsi e Maria si ritrova a mostrarmi le eleganti mutandine in pizzo bianco.
"Momo siamo in treno, qualcuno potrebbe vederci"
Appoggio due dita al pizzo già bagnato e premo. Maria sussulta e geme sommessamente quando inizio a fare lenti movimenti circolari sulle sue mutandine
"Quindi devo smettere?"
In risposta apre ancora di più le gambe e spinge il bacino verso le mie dita
Inizio a succhiarle il lobo mentre le sussurro
"Non avevi paura che qualcuno ti vedesse? Sei proprio una puttanella"
Ride e nel mentre le abbasso il vestito, liberando una quarta abbondante di tette rifatte.
Maria mi guarda sorpresa ma non si copre, sposto la mano che avevo tra le sue gambe e mi siedo in braccio a lei
"Quindi, me le fai toccare o no?"
Sento le mie mutandine bagnarsi contro le cosce di Maria mentre mi mette in mano i seni, che inizio a stringere e palpare avidamente
"Mettici la faccia dentro, tesoro"
Le sorrido e prendo in bocca un grosso capezzolo turgido, per poi affondare il viso tra quei meravigliosi seni.
Inizio a strusciare la mia intimità sulla coscia di Maria e riporto la mia mano tra le sue gambe, spostandole le mutandine di pizzo bianco.
La sento fradicia e bollente al mio tocco e inizio a giocare col suo clitoride facendo veloci movimenti circolari. Il suo piacere le cola lungo le cosce bagnando il sedile. Mi succhio le dita e sto per metterne uno dentro Maria, dentro una voce maschile alle mie spalle mi fa sussultare
"Cosa state facendo voi due?"
Il continuo a breve 🖤
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