Scoprirsi qualcos'altro (3)
di
Ducatista
genere
gay
I pugni stringevano saldamente il manubrio, le manopole super grip con i nuovi guanti alpinestars davano una sicurezza nella presa inimmaginabile, i paramani in carbonio inoltre davano un taglio al vento oltre ad assicurare spiacevoli incontri con vespe e altri insetti che a velocità parevano dei proiettili, le curve della litoranea erano impervie ma allo stesso tempo divertentissime, avevano da poco rifatto la pavimentazione stradale, e quella, da una semplice strada panoramica era appena diventata una valvola di sfogo per tutti gli smanettoni su due ruote.
Seconda, terza, quarta piena e si pinza l’anteriore per affrontare la curva, giù in piega quanto basta per affrontare in sicurezza, lo scarico Termignoni in rilascio sputa fiamme, in uscita la moto scalcia e scoda, è un cavallo imbizzarrito, le detonazioni rompono il silenzio di quella vallata che si affaccia ad un mare azzurro quasi incontaminato. Cazzo che bello!
“Hier kommt die Sonne…” in cuffia risuona sotto al mio Arai, i Rammstein esplodono in tutta la potenza del Industrial Tedesco, il nuovo interfono Midland appena comprato è stato l’acquisto dell’anno , finalmente posso ascoltare la musica che mi piace anche se vado in moto.
Devo stare attento a non distrarmi o stavolta mi gioco davvero il Jolly.
Improvvisamente la musica si interrompe con un trillo, il telefono nella tasca interna del giubbotto vibra e per ovvie ragioni non posso sapere chi è, immediatamente, forte del nuovo sistema di comunicazione, lascio il gas e con la mano sinistra cerco il tasto per rispondere al telefono.
- “Mmmppmmmf!”
Merda! Ho il bite! Non riesco a parlare! Ho sempre avuto problemi di bruxismo, sono sempre stato nervoso, in sella alla moto poi non ne parliamo, talvolta stringevo tanto i denti da procurarmi dei mal di testa lancinanti, quel apparecchio odontoiatrico fu una utile sorpresa, chi lo avrebbe mai detto.
Dall’altra parte della linea sento qualcosa, ma inspiegabilmente non capisco chi, Sono distratto, troppi calcoli da fare, perdo la concentrazione, proprio in quel momento, una volpe attraversa la strada, i miei occhi si spalancano, il gelo mi percorre la schiena, freno con tutta la disperazioni che ho in corpo, l’ABS entra in funzione, la Ducati rossa sbanda e cerca di disarcionarmi, come un destriero che si stufa del suo stupido fantino, ma riesco a fermarmi in tempo, riesco a domarla, la povera bestia scappa impaurita, io me la sono fatta sotto molto, molto più di lei.
La prima piazzola di sosta che trovo è un’ancora, un punto felice di sollievo e salvezza, un punto in cui posso riordinare le idee per quello che è appena successo.
Sposto l’engine kill su “off” il motore si spegne, giù il cavalletto e giù anche io.
Tolgo il casco, sono sudato fradicio, sbuffo, appoggio il casco sullo specchietto e nel cosciale la mano tremolante cerca le Lucky.
Sputo il bite, e accendo nervosamente una sigaretta.
“ chi cazzo stava chiamando porcaputtana!?”
Ecco, prendo il telefono dalla tasca interna del giubbotto, -una chiamata persa; Francesco –
Ho quasi un mancamento, provo una emozione incredibile, non ci sentiamo da una settimana, non mi spiego perché, ma leggere il suo nome mi fa dimenticare il dramma appena sfiorato.
Lo richiamo subito: squilla….
- Ciao, scusami, ero in moto, non sono riuscito coi tempi a rispondere adeguatamente
- Hey ciao! Sei passato per il paese? Ho sentito il frastuono di quella trappola! Mentre ero in linea, non capivo, ho chiuso… tutto bene?
“se lo sapessi…” penso
- Si, tutto benissimo adesso, davvero! Dimmi pure, ti ascolto!
- Ah si! Ti va una cena Sabato? Una pizza magari, senza impegno!
- Si dai! Molto volentieri!! Magari ci spostiamo un po’ fuori zona per stare tranquilli
- Va benissimo dai! Ti passo a prendere con l’auto e andiamo dove preferisci tu!
- Perfetto allora, io riparto ci sentiamo presto!
La telefonata finisce con i normali saluti del caso, sono ancora scosso, mi tremano le mani però, sarà lo shock del mancato incidente o sarà forse perché ho un appuntamento? Cazzo, ho un appuntamento, ho un appuntamento con un uomo, uno gentile però, uno molto bello dai modi delicati. Dio mio cosa mi sta succedendo? È tempo di accendere un’altra Lucky, che fumo nervosamente e velocemente.
Passano alcuni giorni, sono al lavoro, sotto la mia maschera da saldatore, il lavoro in cantiere è pesante, fa caldo, odio questo lavoro, mi aspettavo altro dalla vita, ma questa è. Sento il telefono che trilla, è un messaggio, un video sul gruppo dei colleghi, è il video di una nota attrice hard che si masturba, bum! Improvvisamente due uomini muscolosi che fanno sesso hardcore, “ma che cazzo!!” penso, a pochi metri i colleghi ridono, ed uno, il più anziano dei tre esclama:
- Che c’è non ti piacciono i froci??
Rimango spiazzato, se solo sapessero, primo non capirebbero e secondo mi farebbero nero, in fin dei conti, non capisco nemmeno io. Mi sforzo di ridere ed accettare lo scherzo con un sonoro “andate a cagare! Me la pagherete”
È sabato mattina, la settimana è finalmente arrivata al termine, la sveglia oggi non ha suonato alle 5, mi sento riposato, mi alzo, un caffè una sigaretta e accendo la tv sedendomi sul divano posto al centro del mio monolocale, piccolo, però è mio, non ho tanto arredamento, l’essenziale.
Vedo riflesso sullo schermo che si accende la mia immagine, sono trascurato, capelli lunghi, la barba non ne parliamo, ho un impegno stasera, non posso presentarmi in queste condizioni, ci vuole Tony, il barbiere vecchio stampo del paese;
-Senti Tony, fammeli corti ai lati, un po’ più lunghi e ben pettinabili in alto, e visto che ci siamo anche una bella rasatura!
- Ti senti bene? Non ti ho mai fatto la barba!
- si, si, oggi mi va di coccolarmi.
Il rasoio corre sicuro sul mio viso, la schiuma preparata alla vecchia maniera è piacevole, una bella sensazione, lo sguardo deciso di Tony che mi rade come ai tempi dei nonni mi da sicurezza, sento che sto avendo cura di me stesso per una volta. Effettivamente, il taglio è azzeccato, sto bene, mi piaccio.
È sera, lui mi ha dato appuntamento per le 9, lo aspetto con ansia e preoccupazione, come andrà la serata? Che succederà? Ho le gambe molli, e sono felice ma preoccupato, ho avuto diverse donne, ma sono sempre stato freddo e distaccato, stavolta è diverso, mi sento qualcos’altro.
Suona il Clacson, è lui, chiudo la porta e scendo e lo vedo nella sua bella Mercedes nuova di pacca, se la passa bene però, entro in auto e lui è sorridente e felice, mi sorride, è radioso, indossa una camicia azzurra e dei pantaloni eleganti beige, ai piedi dei comodi mocassini, tutto al contrario di me, jeans strappati, anfibi magnum e t shirt dei motorhead.
Sento il suo profumo che riempie la macchina, ci stringiamo la mano, e ci diamo un casto bacio sulle guance, come fanno i vecchi amici che si incontrano dopo tanto tempo.
- E così ci siamo… (dico io)
- Si finalmente non vedevo l’ora , ma che hai fatto stai benissimo!! Allora dai, dove mi porti?
- Grazie? Ho dato una sfoltita alla bestia! Sei troppo gentile! Dai andiamo in centro città, prendiamo una pizza e facciamoci due birre, sarà bello!
- Ok! (Risponde lui posizionando la marcia su Drive)
La serata passa tranquilla, una pizza, diverse birre, scure per me, bionde per lui, è quasi mezzanotte, e passeggiamo lungo i portici, li nel centro, è una serata fresca di fine agosto, si sta bene.
- Rientriamo? (Chiede)
- Si direi, sono cotto!!
- Anche io, e non sai quanto… (risponde lui)
Poco prima di arrivare al mio appartamento gli chiedo se ha voglia di un bicchiere della staffa, magari un caffè, accetta molto volentieri con i suoi soliti modi molto, troppo gentili.
Siamo in casa, abbiamo preso un caffè e stiamo sul mio divano, siamo chiaramente entrambi in imbarazzo e si fa silenzio, quei silenzi che dicono tutto ma non dicono niente, stavolta l’iniziativa la prendo io, una carezza sul suo viso, lui sorride e mi stampa un bacio sulle labbra, mio Dio, sono un fremito, tremo dall’emozione, sento le farfalle sullo stomaco, entrambi ora ci baciamo appassionatamente, reggendoci la testa, lui accarezza i miei capelli, io sfioro la suo schiena dolcemente, sento che apprezza, miagola un po’ , mi strappa la t-shirt di dosso, e io sbottono la sua camicia elegante, ricominciamo a baciarci, è profumatissimo, sembra di sentire il profumo che si sente nei negozi che vendono fiori, quanto mi piace…
- No! Oggi niente divano! Andiamo in camera!! (Dico io)
- Si va bene… (risponde lui sorridente e felice)
Siamo a letto che ci baciamo, le lingue si sprecano, finiamo di spogliarci, siamo completamente nudi, io sul suo corpo, lui sul mio, ci baciamo e ridiamo, rotoliamo giocherellando sul letto, entrambi abbiamo un fortissima erezione, ora lui è sopra di me che sfrega il suo cazzo sul mio, mi bacia il collo, mi lecca le labbra, io carezzo la sua pelle liscia e setosa, mi carezza, lo carezzo, ecco inizia a scendere, facendosi strada con le labbra e dolci baci su tutto il corpo, è bellissimo sembra di toccare il cielo con un dito, è arrivato alla mia asta, non ho grandi misure, sono un uomo normale, sento che dolcemente lo scappella, alzo la testa poggiata sul cuscino e lo guardo, si accorge dei miei occhi su di lui, ha il mio pene turgido in mano, scappellato, mi sorride e affonda con la bocca, tutto, fino in fondo.
“ODDIO!!” Esclamo io, me lo sta succhiando! Un uomo mi sta facendo il pompino più sensazionale di sempre!! Mentre va giù e su lentamente sento la sua lingua che avvolge avidamente la cappella ipersensibile. Mentre lo succhia riesce anche ad allungare le braccia per darmi soffici carezze, è paradisiaco, sensazioni nuove ed intense, passione allo stato puro, piacere e godimento, sono completamente perso, nelle mani di questo gentile e bellissimo assicuratore trovato in un’app di incontri.
È passato a leccare le palle e poi al mio ano, sta leccando il mio buchetto, sento la sua lingua farsi strada dentro di me, cazzo che bello!!! Sollevo le gambe, porto le ginocchia al petto e lascio che Francesco mi renda appagato, ogni tanto lo guardo, immenso nella sua bellezza.
Non voglio venire, non ancora, mi divincolo, e lo porto su a me, riprendo a baciarlo mentre lui eccitato sfrega il suo culo sodo e rosa sopra mia erezione, ci baciamo, rotoliamo, ora sono sopra, vado giù a cercare il suo pene turgido, lo divoro con passione e lo masturbo allo stesso tempo, incredibilmente lui inizia ad ondeggiare col bacino e ansimare, mi piace farlo godere, mi piace lui.
Mi fermo un attimo, allungo la mano al cassetto del mio comodino, da dentro prendo un tubetto di lubrificante durex.
- E quello??? ( Chiede lui)
- È per quando sono solo e ho bisogno di coccolarmi con un porno
- Sporcaccione!!! (Risponde lui ridendo)
Ecco, ora lubrifico il suo pene, e il mio, iniziato una masturbazione combinata del mio cazzo con il suo, al contempo gli carezzo quel petto glabro e quei piccoli capezzoli rosa, è tutto unto, lucido e brillante ai riflessi del lampione che timidamente illumina la camera da letto.
Passo al suo buchetto, quello che ho esplorato già una volta e mi aveva lasciato senza parole, uno , due, tre dita si fanno spazio a cercare il suo corpo, bene è pronto, sollevo le sue gambe e poggio le sue ginocchia nel suo petto, il suo buco è li, pronto, per me, pronto ad accogliermi in profondità, lo tengo per le caviglie ma ben presto noto i suoi piedi, piccoli, forse un 38, ha delle dita perfette e graziose, le piante lisce e morbide di un rosa acceso, ma è possibile? Ma è tutto perfetto questo?? È caduto dal cielo? Dove cazzo sono le sue ali??
Mentre bacio i suoi piedi lui miagola e sussurra di piacere, si sta anche masturbando, ha il cazzo completamente fradicio di succo prespermatico
- Dai Sandro, mettimelo dentro ti prego, sto per impazzire….
Non me lo faccio ripetere, per la prima volta mi chiama col mio nome, mi sento emozionato, come se avesse fatto un regalo, sono davvero uno stupido!
La mia asta entra dolcemente stavolta ha incontrato pochissima resistenza, lui emette un gemito di piacere appassionato, anche io, sento ogni millimetro del suo corpo attraversare il mio glande, sono in paradiso, lo sto scopando, il cazzo entra ed esce morbidamente dentro quel culo morbido ma al contempo sodo ed ospitale, bacio i suoi piedi e li lecco, lui mi guarda, gode e miagola, va avanti così, in una esplosione di piacere, poi lui si divincola e si gira, è in ginocchio , il petto appoggiato al cuscino abbracciandolo e con la testa è rivolta verso di me, mi sorride
- Dai continua amore…
Ho davanti quel culo, sembra una pesca, il buchetto è dilatato appena, rosa, splendido, invitante, lui ha perso vigore, ha il pene non più turgido, si è lasciato andare, le palle depilate perfettamente penzolano davanti a me, cavolo che spettacolo, ora affondo la faccia in quello spacco che divide le due natiche, e lecco con voracità tutto quello che mi si presenta davanti.
- Mmmm dai scopa quel culo tesoro! (Sussurra lui con voce rotta dal piacere)
Lo prendo da dietro, lo penetro, e sento come si adatta immediatamente a me, di tre, quattro, cinque, dieci colpi affondano quel corpo che ora mi appartiene, faccio in modo di sollevarlo a me e poggiare la sua schiena sul mio petto, continuo a scoparlo, lui intanto si masturba mentre io scopandolo carezzo il suo petto, la sua pancia e gli mordo il collo, ora anche lui si muove compulsivamente, si sta segando forte e sbatte il suo culo si di me, lo scoppiettio dei nostri corpi che impattano è fantastico, sta godendo, sta per godere e schizzare fuori la sua passione, ed ecco che esplode in un urlo di piacere che cade sul cuscino, sul letto ovunque, non mi interessa! Proprio non mi interessa, è una sensazione bellissima accelero il passo, sbatto, sbatto forte tenendomi alle sue spalle
- Sborra! Sborrami dentro dai sborrami!
È fortissimo l’orgasmo che provo, non resisto e urlo con forza, oddio sento che sto per svenire, sono un bagno di sudore, il cazzo continua a pulsare dentro di lui sembra non voglia fermarsi più.
Crolliamo entrambi stremati e felici, ora uno accanto all’altro, la sua testa è poggiata sul mio petto e mi carezza il petto.
- Mi stai incasinando la testa sai? Ti ho appena chiamato amore, non so perché…
Mentre gli carezzo i capelli gli rispondo
- Non ci pensare adesso, sei stato bene?
- Si (mi risponde con gentile bacio sul petto )
Seconda, terza, quarta piena e si pinza l’anteriore per affrontare la curva, giù in piega quanto basta per affrontare in sicurezza, lo scarico Termignoni in rilascio sputa fiamme, in uscita la moto scalcia e scoda, è un cavallo imbizzarrito, le detonazioni rompono il silenzio di quella vallata che si affaccia ad un mare azzurro quasi incontaminato. Cazzo che bello!
“Hier kommt die Sonne…” in cuffia risuona sotto al mio Arai, i Rammstein esplodono in tutta la potenza del Industrial Tedesco, il nuovo interfono Midland appena comprato è stato l’acquisto dell’anno , finalmente posso ascoltare la musica che mi piace anche se vado in moto.
Devo stare attento a non distrarmi o stavolta mi gioco davvero il Jolly.
Improvvisamente la musica si interrompe con un trillo, il telefono nella tasca interna del giubbotto vibra e per ovvie ragioni non posso sapere chi è, immediatamente, forte del nuovo sistema di comunicazione, lascio il gas e con la mano sinistra cerco il tasto per rispondere al telefono.
- “Mmmppmmmf!”
Merda! Ho il bite! Non riesco a parlare! Ho sempre avuto problemi di bruxismo, sono sempre stato nervoso, in sella alla moto poi non ne parliamo, talvolta stringevo tanto i denti da procurarmi dei mal di testa lancinanti, quel apparecchio odontoiatrico fu una utile sorpresa, chi lo avrebbe mai detto.
Dall’altra parte della linea sento qualcosa, ma inspiegabilmente non capisco chi, Sono distratto, troppi calcoli da fare, perdo la concentrazione, proprio in quel momento, una volpe attraversa la strada, i miei occhi si spalancano, il gelo mi percorre la schiena, freno con tutta la disperazioni che ho in corpo, l’ABS entra in funzione, la Ducati rossa sbanda e cerca di disarcionarmi, come un destriero che si stufa del suo stupido fantino, ma riesco a fermarmi in tempo, riesco a domarla, la povera bestia scappa impaurita, io me la sono fatta sotto molto, molto più di lei.
La prima piazzola di sosta che trovo è un’ancora, un punto felice di sollievo e salvezza, un punto in cui posso riordinare le idee per quello che è appena successo.
Sposto l’engine kill su “off” il motore si spegne, giù il cavalletto e giù anche io.
Tolgo il casco, sono sudato fradicio, sbuffo, appoggio il casco sullo specchietto e nel cosciale la mano tremolante cerca le Lucky.
Sputo il bite, e accendo nervosamente una sigaretta.
“ chi cazzo stava chiamando porcaputtana!?”
Ecco, prendo il telefono dalla tasca interna del giubbotto, -una chiamata persa; Francesco –
Ho quasi un mancamento, provo una emozione incredibile, non ci sentiamo da una settimana, non mi spiego perché, ma leggere il suo nome mi fa dimenticare il dramma appena sfiorato.
Lo richiamo subito: squilla….
- Ciao, scusami, ero in moto, non sono riuscito coi tempi a rispondere adeguatamente
- Hey ciao! Sei passato per il paese? Ho sentito il frastuono di quella trappola! Mentre ero in linea, non capivo, ho chiuso… tutto bene?
“se lo sapessi…” penso
- Si, tutto benissimo adesso, davvero! Dimmi pure, ti ascolto!
- Ah si! Ti va una cena Sabato? Una pizza magari, senza impegno!
- Si dai! Molto volentieri!! Magari ci spostiamo un po’ fuori zona per stare tranquilli
- Va benissimo dai! Ti passo a prendere con l’auto e andiamo dove preferisci tu!
- Perfetto allora, io riparto ci sentiamo presto!
La telefonata finisce con i normali saluti del caso, sono ancora scosso, mi tremano le mani però, sarà lo shock del mancato incidente o sarà forse perché ho un appuntamento? Cazzo, ho un appuntamento, ho un appuntamento con un uomo, uno gentile però, uno molto bello dai modi delicati. Dio mio cosa mi sta succedendo? È tempo di accendere un’altra Lucky, che fumo nervosamente e velocemente.
Passano alcuni giorni, sono al lavoro, sotto la mia maschera da saldatore, il lavoro in cantiere è pesante, fa caldo, odio questo lavoro, mi aspettavo altro dalla vita, ma questa è. Sento il telefono che trilla, è un messaggio, un video sul gruppo dei colleghi, è il video di una nota attrice hard che si masturba, bum! Improvvisamente due uomini muscolosi che fanno sesso hardcore, “ma che cazzo!!” penso, a pochi metri i colleghi ridono, ed uno, il più anziano dei tre esclama:
- Che c’è non ti piacciono i froci??
Rimango spiazzato, se solo sapessero, primo non capirebbero e secondo mi farebbero nero, in fin dei conti, non capisco nemmeno io. Mi sforzo di ridere ed accettare lo scherzo con un sonoro “andate a cagare! Me la pagherete”
È sabato mattina, la settimana è finalmente arrivata al termine, la sveglia oggi non ha suonato alle 5, mi sento riposato, mi alzo, un caffè una sigaretta e accendo la tv sedendomi sul divano posto al centro del mio monolocale, piccolo, però è mio, non ho tanto arredamento, l’essenziale.
Vedo riflesso sullo schermo che si accende la mia immagine, sono trascurato, capelli lunghi, la barba non ne parliamo, ho un impegno stasera, non posso presentarmi in queste condizioni, ci vuole Tony, il barbiere vecchio stampo del paese;
-Senti Tony, fammeli corti ai lati, un po’ più lunghi e ben pettinabili in alto, e visto che ci siamo anche una bella rasatura!
- Ti senti bene? Non ti ho mai fatto la barba!
- si, si, oggi mi va di coccolarmi.
Il rasoio corre sicuro sul mio viso, la schiuma preparata alla vecchia maniera è piacevole, una bella sensazione, lo sguardo deciso di Tony che mi rade come ai tempi dei nonni mi da sicurezza, sento che sto avendo cura di me stesso per una volta. Effettivamente, il taglio è azzeccato, sto bene, mi piaccio.
È sera, lui mi ha dato appuntamento per le 9, lo aspetto con ansia e preoccupazione, come andrà la serata? Che succederà? Ho le gambe molli, e sono felice ma preoccupato, ho avuto diverse donne, ma sono sempre stato freddo e distaccato, stavolta è diverso, mi sento qualcos’altro.
Suona il Clacson, è lui, chiudo la porta e scendo e lo vedo nella sua bella Mercedes nuova di pacca, se la passa bene però, entro in auto e lui è sorridente e felice, mi sorride, è radioso, indossa una camicia azzurra e dei pantaloni eleganti beige, ai piedi dei comodi mocassini, tutto al contrario di me, jeans strappati, anfibi magnum e t shirt dei motorhead.
Sento il suo profumo che riempie la macchina, ci stringiamo la mano, e ci diamo un casto bacio sulle guance, come fanno i vecchi amici che si incontrano dopo tanto tempo.
- E così ci siamo… (dico io)
- Si finalmente non vedevo l’ora , ma che hai fatto stai benissimo!! Allora dai, dove mi porti?
- Grazie? Ho dato una sfoltita alla bestia! Sei troppo gentile! Dai andiamo in centro città, prendiamo una pizza e facciamoci due birre, sarà bello!
- Ok! (Risponde lui posizionando la marcia su Drive)
La serata passa tranquilla, una pizza, diverse birre, scure per me, bionde per lui, è quasi mezzanotte, e passeggiamo lungo i portici, li nel centro, è una serata fresca di fine agosto, si sta bene.
- Rientriamo? (Chiede)
- Si direi, sono cotto!!
- Anche io, e non sai quanto… (risponde lui)
Poco prima di arrivare al mio appartamento gli chiedo se ha voglia di un bicchiere della staffa, magari un caffè, accetta molto volentieri con i suoi soliti modi molto, troppo gentili.
Siamo in casa, abbiamo preso un caffè e stiamo sul mio divano, siamo chiaramente entrambi in imbarazzo e si fa silenzio, quei silenzi che dicono tutto ma non dicono niente, stavolta l’iniziativa la prendo io, una carezza sul suo viso, lui sorride e mi stampa un bacio sulle labbra, mio Dio, sono un fremito, tremo dall’emozione, sento le farfalle sullo stomaco, entrambi ora ci baciamo appassionatamente, reggendoci la testa, lui accarezza i miei capelli, io sfioro la suo schiena dolcemente, sento che apprezza, miagola un po’ , mi strappa la t-shirt di dosso, e io sbottono la sua camicia elegante, ricominciamo a baciarci, è profumatissimo, sembra di sentire il profumo che si sente nei negozi che vendono fiori, quanto mi piace…
- No! Oggi niente divano! Andiamo in camera!! (Dico io)
- Si va bene… (risponde lui sorridente e felice)
Siamo a letto che ci baciamo, le lingue si sprecano, finiamo di spogliarci, siamo completamente nudi, io sul suo corpo, lui sul mio, ci baciamo e ridiamo, rotoliamo giocherellando sul letto, entrambi abbiamo un fortissima erezione, ora lui è sopra di me che sfrega il suo cazzo sul mio, mi bacia il collo, mi lecca le labbra, io carezzo la sua pelle liscia e setosa, mi carezza, lo carezzo, ecco inizia a scendere, facendosi strada con le labbra e dolci baci su tutto il corpo, è bellissimo sembra di toccare il cielo con un dito, è arrivato alla mia asta, non ho grandi misure, sono un uomo normale, sento che dolcemente lo scappella, alzo la testa poggiata sul cuscino e lo guardo, si accorge dei miei occhi su di lui, ha il mio pene turgido in mano, scappellato, mi sorride e affonda con la bocca, tutto, fino in fondo.
“ODDIO!!” Esclamo io, me lo sta succhiando! Un uomo mi sta facendo il pompino più sensazionale di sempre!! Mentre va giù e su lentamente sento la sua lingua che avvolge avidamente la cappella ipersensibile. Mentre lo succhia riesce anche ad allungare le braccia per darmi soffici carezze, è paradisiaco, sensazioni nuove ed intense, passione allo stato puro, piacere e godimento, sono completamente perso, nelle mani di questo gentile e bellissimo assicuratore trovato in un’app di incontri.
È passato a leccare le palle e poi al mio ano, sta leccando il mio buchetto, sento la sua lingua farsi strada dentro di me, cazzo che bello!!! Sollevo le gambe, porto le ginocchia al petto e lascio che Francesco mi renda appagato, ogni tanto lo guardo, immenso nella sua bellezza.
Non voglio venire, non ancora, mi divincolo, e lo porto su a me, riprendo a baciarlo mentre lui eccitato sfrega il suo culo sodo e rosa sopra mia erezione, ci baciamo, rotoliamo, ora sono sopra, vado giù a cercare il suo pene turgido, lo divoro con passione e lo masturbo allo stesso tempo, incredibilmente lui inizia ad ondeggiare col bacino e ansimare, mi piace farlo godere, mi piace lui.
Mi fermo un attimo, allungo la mano al cassetto del mio comodino, da dentro prendo un tubetto di lubrificante durex.
- E quello??? ( Chiede lui)
- È per quando sono solo e ho bisogno di coccolarmi con un porno
- Sporcaccione!!! (Risponde lui ridendo)
Ecco, ora lubrifico il suo pene, e il mio, iniziato una masturbazione combinata del mio cazzo con il suo, al contempo gli carezzo quel petto glabro e quei piccoli capezzoli rosa, è tutto unto, lucido e brillante ai riflessi del lampione che timidamente illumina la camera da letto.
Passo al suo buchetto, quello che ho esplorato già una volta e mi aveva lasciato senza parole, uno , due, tre dita si fanno spazio a cercare il suo corpo, bene è pronto, sollevo le sue gambe e poggio le sue ginocchia nel suo petto, il suo buco è li, pronto, per me, pronto ad accogliermi in profondità, lo tengo per le caviglie ma ben presto noto i suoi piedi, piccoli, forse un 38, ha delle dita perfette e graziose, le piante lisce e morbide di un rosa acceso, ma è possibile? Ma è tutto perfetto questo?? È caduto dal cielo? Dove cazzo sono le sue ali??
Mentre bacio i suoi piedi lui miagola e sussurra di piacere, si sta anche masturbando, ha il cazzo completamente fradicio di succo prespermatico
- Dai Sandro, mettimelo dentro ti prego, sto per impazzire….
Non me lo faccio ripetere, per la prima volta mi chiama col mio nome, mi sento emozionato, come se avesse fatto un regalo, sono davvero uno stupido!
La mia asta entra dolcemente stavolta ha incontrato pochissima resistenza, lui emette un gemito di piacere appassionato, anche io, sento ogni millimetro del suo corpo attraversare il mio glande, sono in paradiso, lo sto scopando, il cazzo entra ed esce morbidamente dentro quel culo morbido ma al contempo sodo ed ospitale, bacio i suoi piedi e li lecco, lui mi guarda, gode e miagola, va avanti così, in una esplosione di piacere, poi lui si divincola e si gira, è in ginocchio , il petto appoggiato al cuscino abbracciandolo e con la testa è rivolta verso di me, mi sorride
- Dai continua amore…
Ho davanti quel culo, sembra una pesca, il buchetto è dilatato appena, rosa, splendido, invitante, lui ha perso vigore, ha il pene non più turgido, si è lasciato andare, le palle depilate perfettamente penzolano davanti a me, cavolo che spettacolo, ora affondo la faccia in quello spacco che divide le due natiche, e lecco con voracità tutto quello che mi si presenta davanti.
- Mmmm dai scopa quel culo tesoro! (Sussurra lui con voce rotta dal piacere)
Lo prendo da dietro, lo penetro, e sento come si adatta immediatamente a me, di tre, quattro, cinque, dieci colpi affondano quel corpo che ora mi appartiene, faccio in modo di sollevarlo a me e poggiare la sua schiena sul mio petto, continuo a scoparlo, lui intanto si masturba mentre io scopandolo carezzo il suo petto, la sua pancia e gli mordo il collo, ora anche lui si muove compulsivamente, si sta segando forte e sbatte il suo culo si di me, lo scoppiettio dei nostri corpi che impattano è fantastico, sta godendo, sta per godere e schizzare fuori la sua passione, ed ecco che esplode in un urlo di piacere che cade sul cuscino, sul letto ovunque, non mi interessa! Proprio non mi interessa, è una sensazione bellissima accelero il passo, sbatto, sbatto forte tenendomi alle sue spalle
- Sborra! Sborrami dentro dai sborrami!
È fortissimo l’orgasmo che provo, non resisto e urlo con forza, oddio sento che sto per svenire, sono un bagno di sudore, il cazzo continua a pulsare dentro di lui sembra non voglia fermarsi più.
Crolliamo entrambi stremati e felici, ora uno accanto all’altro, la sua testa è poggiata sul mio petto e mi carezza il petto.
- Mi stai incasinando la testa sai? Ti ho appena chiamato amore, non so perché…
Mentre gli carezzo i capelli gli rispondo
- Non ci pensare adesso, sei stato bene?
- Si (mi risponde con gentile bacio sul petto )
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