La sorella pudica.
di
spiridione
genere
incesti
Dormivamo nella stessa stanza io e mia sorella divisi solo da un semplice separè.
E' successo diverse volte di vederci nudi, non sempre casualmente. Ero io a cercare di mostrarmi, lei a volte risentita, mi invitava ad un comportamento più pudico, fino a
che anche lei cominciò una sorta di liberalizzazione dei costumi, arrivando all'apoteosi che ci portò a mostrarci. Da quel giorno ci sembrò giusto avere un po' di privacy, per questo cominciammo ad usare di più la chiave, anche la notte ci chiudevamo dentro, si
perché in modo particolare d'estate ci piaceva dormire in quello stato. Non volevamo che ci vedessero i nostri genitori, anche se loro forse tutte queste precauzioni per non mostrarsi non le usavano. Decidemmo di goderci quella possibilità senza rinunce.
Come succede in certi casi a volte vedeva la mia erezione, altre volte era lei a mettersi in posizioni eccitanti, sempre fingendo di dormire, arrivammo a metterci nello stesso lettino. Naturalmente ci volle tempo, ne godevamo fare quel vedo non vedo. Era un eccitante gioco da proseguire proprio per gustarcelo, in fondo eravamo sorella e fratello. Non era
naturale, tutt'altro però era una situazione intrigante che forse non avrebbe portato a nulla o peggio ancora ad un rifiuto a procedere. Eravamo messi bene fisicamente, avevamo
tutte le caratteristiche dei nostri genitori. Fu proprio quella volta che mettendoci sul
mio lettino, interessati a leggere un'articolo riportato su un settimanale, il contatto
causò la mia erezione. Lei faceva finta di non vedere, si era accorta eccome se si era accorta, mi girai appena sul suo lato facendole sentire sulla gamba la mia eccitazione, mi guardò negli occhi, appena lo sfiorò con la mano. "Dai che facciamo"? "Che facciamo?
Siamo nudi sul letto, siamo a contatto mi sembra tutto normale" "E' molto bello ed è grosso". "Fammi sentire la tua" Si predispose allargando appena le gambe, col dito
anulare sentii che era bagnata. "Sei eccitata"? "Tanto" "Dai usiamo la bocca" Una
giravolta dei nostri corpi mise a contatto le nostre bocche con i nostri sessi. Non
aspettavamo altro, addirittura con voracità riuscivo a leccare e succhiare la sua figa
causandole piacere che esternava a forza di gemiti, tanto che dovetti zittirla. Lei
altrettanto famelica forte della sua eccitazione succhiava e mordeva il mio. Fu un
travolgente orgasmo causato solo dalle nostre bocche. Lei avvertì maggiormente il senso
di piacere, restò con la figa sulla mia bocca per diversi minuti tenendo in bocca il
mio cazzo semi flaccido. Riacquistammo la posizione, all'orecchio mi sussurrò "E' stato
bellissimo" "Anche per me, magari lo possiamo rifare quando vogliamo" Uno sguardo di
assenso confermò il nostro desiderio. Certo che si aprivano orizzonti diversi tra noi,
nelle notti successive, anche se scomodi dormivamo assieme nel mio lettino. Avremmo
potuto unire i letti ma sarebbe stata un'ammissione del nostro rapporto verso i nostri
genitori. Non era proprio il caso. Nulla da fare neanche una sera riuscivamo a dormire
separati, riuscivamo a darci piacere solo con le nostre bocche, lei voleva conservare
la sua verginità, non durò molto questa sua idea. Infatti decidemmo di goderceli tutte
le nostre passioni, cominciò a prendere la pillola e dalla sera successiva accadde di
tutto. Perdemmo entrambi, con grande piacere la nostra verginità, per me sborrare nella
sua figa fu una liberazione, altrettanto per lei nel riceverla. Unimmo anche i nostri
letti con la scusa dello studio. Forse avevano capito la nostra situazione, non ce lo
fecero pesare, anzi come se non lo immaginassero. Non passava sera senza farci la
nostra scopata, in certe notti anche di più. Fu un periodo meraviglioso poi....
E' successo diverse volte di vederci nudi, non sempre casualmente. Ero io a cercare di mostrarmi, lei a volte risentita, mi invitava ad un comportamento più pudico, fino a
che anche lei cominciò una sorta di liberalizzazione dei costumi, arrivando all'apoteosi che ci portò a mostrarci. Da quel giorno ci sembrò giusto avere un po' di privacy, per questo cominciammo ad usare di più la chiave, anche la notte ci chiudevamo dentro, si
perché in modo particolare d'estate ci piaceva dormire in quello stato. Non volevamo che ci vedessero i nostri genitori, anche se loro forse tutte queste precauzioni per non mostrarsi non le usavano. Decidemmo di goderci quella possibilità senza rinunce.
Come succede in certi casi a volte vedeva la mia erezione, altre volte era lei a mettersi in posizioni eccitanti, sempre fingendo di dormire, arrivammo a metterci nello stesso lettino. Naturalmente ci volle tempo, ne godevamo fare quel vedo non vedo. Era un eccitante gioco da proseguire proprio per gustarcelo, in fondo eravamo sorella e fratello. Non era
naturale, tutt'altro però era una situazione intrigante che forse non avrebbe portato a nulla o peggio ancora ad un rifiuto a procedere. Eravamo messi bene fisicamente, avevamo
tutte le caratteristiche dei nostri genitori. Fu proprio quella volta che mettendoci sul
mio lettino, interessati a leggere un'articolo riportato su un settimanale, il contatto
causò la mia erezione. Lei faceva finta di non vedere, si era accorta eccome se si era accorta, mi girai appena sul suo lato facendole sentire sulla gamba la mia eccitazione, mi guardò negli occhi, appena lo sfiorò con la mano. "Dai che facciamo"? "Che facciamo?
Siamo nudi sul letto, siamo a contatto mi sembra tutto normale" "E' molto bello ed è grosso". "Fammi sentire la tua" Si predispose allargando appena le gambe, col dito
anulare sentii che era bagnata. "Sei eccitata"? "Tanto" "Dai usiamo la bocca" Una
giravolta dei nostri corpi mise a contatto le nostre bocche con i nostri sessi. Non
aspettavamo altro, addirittura con voracità riuscivo a leccare e succhiare la sua figa
causandole piacere che esternava a forza di gemiti, tanto che dovetti zittirla. Lei
altrettanto famelica forte della sua eccitazione succhiava e mordeva il mio. Fu un
travolgente orgasmo causato solo dalle nostre bocche. Lei avvertì maggiormente il senso
di piacere, restò con la figa sulla mia bocca per diversi minuti tenendo in bocca il
mio cazzo semi flaccido. Riacquistammo la posizione, all'orecchio mi sussurrò "E' stato
bellissimo" "Anche per me, magari lo possiamo rifare quando vogliamo" Uno sguardo di
assenso confermò il nostro desiderio. Certo che si aprivano orizzonti diversi tra noi,
nelle notti successive, anche se scomodi dormivamo assieme nel mio lettino. Avremmo
potuto unire i letti ma sarebbe stata un'ammissione del nostro rapporto verso i nostri
genitori. Non era proprio il caso. Nulla da fare neanche una sera riuscivamo a dormire
separati, riuscivamo a darci piacere solo con le nostre bocche, lei voleva conservare
la sua verginità, non durò molto questa sua idea. Infatti decidemmo di goderceli tutte
le nostre passioni, cominciò a prendere la pillola e dalla sera successiva accadde di
tutto. Perdemmo entrambi, con grande piacere la nostra verginità, per me sborrare nella
sua figa fu una liberazione, altrettanto per lei nel riceverla. Unimmo anche i nostri
letti con la scusa dello studio. Forse avevano capito la nostra situazione, non ce lo
fecero pesare, anzi come se non lo immaginassero. Non passava sera senza farci la
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Commenti dei lettori al racconto erotico