La biondina surreale - 1
di
Bardo
genere
comici
Vi racconto la storia di Giulia, una ragazza di soli 22 anni molto avvenente! Effettivamente troppo avvenente... Giulia ha un fisico invidiabile, una biondina con gli occhi chiari, alta 1.68cm, un bel lato b rotondo e un paio di tette che neanche lei sa come se le ritrova così grosse! Beh la ragazza perfetta no? Diciamo che lo sarebbe se non fosse per il fatto che sia stupida a livelli surreali... E questo la mette sempre in situazioni strambe che non sempre riesce a spiegarsi.
È mattina, e Giulia come tutte le mattine, prima di mettersi a lavoro va a fare la spesa al supermercato. Quella mattina però non è sola, un suo conoscente nonché collega si ritrova per puro caso nello stesso supermercato. Il nome del suo collega è Mario, un 54enne (in)felicemente sposato, non più in forma come una volta (anche se pare non lo sia mai stato), annoiato dalla vita ma con ancora una forte carica testosteronica che lo mantiene giovane nell'animo.
Mario ha imparato a conoscere Giulia e ha capito non molto tempo fa, osservando un po' troppo accuratamente le sue forme, che è una ragazza che nasconde del potenziale. Ancora non si spiega come abbia fatto a sopravvivere fino ad ora essendo così, beh, diciamo "ingenua". Guardando ondeggiare insistentemente il suo lato b avanti agli occhi non resiste e decide finalmente di approcciarla.
Si avvicina e con fare amichevole e sicuro la saluta:
[M]: "Ciao Giulia!"
[G]: "Oh! Ciao Mario, anche tu qui?"
[M]: "Eh si anche io mangio sai? hahah"
[G]: "mh.. giusto, si!", risponde Giulia ragionando per qualche secondo chiedendosi se effettivamente anche gli altri mangiano come fa lei.
Mario sempre più stupito di come faccia questa ragazza a vivere e a preparasi da mangiare da sola cerca di pensare a quali possano essere le sue giornate tipo, ma il pensiero dura assai poco perché immediatamente distratto dalle bocce che sembrano non smettere mai di ballare sotto ai suoi occhi.
[M]: "Dunque fai la spesa per la colazione?"
[G]: "Si si, stamattina non avevo nulla da mettere sotto al palato"
[M]: "(te lo do io qualcosa da mettere sotto al palato)" pensò immediatamente Mario guardando il suo visino e soffermandosi sulle labbra appena dischiuse.
[M]: "Beh ti faccio un po' di compagnia, ti va?"
[G]: "Certo! sei molto gentile"
E così Mario riuscito nell'impresa, assai semplice c'è da dire, di accompagnarsi a Giulia, inizia a sfregarsi le mani pensando a come poter passare il tempo per intrattenersi.
Mentre Giulia mette nel carrello il minimo indispensabile per la colazione, decide di divertirsi un po' approfittando del suo essere costantemente distratta, aggiungendo un po' di articoli a suo piacimento.
[M]: "Preferisci le pesche o le fragole?"
[G]: "Mmh... Le fragole, le pesche non tanto"
[M]: "Ma sei sicura? Almeno una provala dai"
[G]: "Dici? Mmm... okay"
Arrivati alla cassa, senza che Giulia se ne rendesse conto nonostante fosse palese, si ritrovò il carrello pieno dei seguenti articoli:
- Due buste di latte
- Un pacco di gocciole
- Ciambelle (le preferite di Mario)
- Due pacchi di preservativi gusto fragola e uno gusto pesca
- Quattro lubrificanti di altrettanti differenti gusti
- Altri mille piccoli articoli che vanno dalle candeline per le torte fino a degli arbre magique
[G]: "Oddio non mi ero resa conto di aver preso tutto questo! Forse ce la faccio appena..." disse contando i soldi nel portamonete, sbalordita sì, ma in maniera un po' caricaturale
[M]: (sogghigniando) "eh beh non avresti dovuto mettere dentro tutta questa roba" poi non perde l'occasione di fare un'occhiolino alla cassiera che in quel momento stava prezzando i preservativi al gusto di fragola.
Terminata la spesa i due si dirigono verso le proprie auto ma Mario, avendo appena iniziato a divertirsi, ha un'altra idea
[M]: "Sai... io non ho il passaggio per tornare a casa, che ne dici se oggi lavorassimo entrambi a casa tua? Tanto siamo in smart working" disse in un azzardo.
[G]: "Che bella idea! Così potrai spiegarmi un po' come funziona quel pc che ho a casa" non si contano più i tentativi che sono stati fatti per spiegarle il funzionamento di quel pc.
[M]: "Volentieri, andiamo allora" e così dicendo la segue fino in macchina.
Giulia entra in auto dopo aver sistemato la spesa e si prepara alla partenza indossando la cintura di sicurezza.
[M]: "Cos'è che fai? Sei matta?"
[G]: "Mh? Cosa?" chiede confusa
[M]: "non sai che hanno cambiato proprio oggi le regole stradali? In auto la sicurezza prima di tutto"
[G]: "Ohh! Non lo sapevo! Cosa sto sbagliando??"
[M]: "Ma come... Lo sanno tutti che chi guida deve farlo senza maglietta, è una questione di sicurezza sulla guida"
[G]: "Di... sicurezza?"
[M]: "Si, di sicurezza, con la maglietta non hai libertà di movimento e potresti fare un incidente!"
[G]: "oh..." ci pensa seriamente, effettivamente può essere un impedimento alla guida.
[G]: "Ma allora... anche il reggiseno?"
[M]: "Ecco vedi? Inizi a capire come funziona!"
[G]: "Caspita..."
Giulia ci ragiona ancora un attimo, poi per evitare di pensarci più di quanto può, decide che tutto ciò ha perfettamente senso e senza alcun preavviso sfila via la maglietta avanti ad uno sbalordito Mario.
Non era mai riuscito ad ammirarla in reggiseno, non pensava sarebbe stato possibile, tantomeno che sarebbe stato così facile! Non facendo nulla per nascondere i suoi languidi sguardi pensava solo a memorizzare per bene quell'immagine perché chissà quando e se mai gli ricapiterà di vedere una cosa simile.
Mentre se la guardava per bene vide di punto in bianco il reggiseno cadere e le tette di lei ballare nude nell'auto nel parcheggio del supermercato.
Mario era senza parole, Giulia invece sembrava non capire il motivo di tanto stupore, dopotutto, sono solo le nuove regole stradali. Si mise di nuovo la cintura di sicurezza che ora divideva senza altre barriere le sue bocce e, mettendo in moto l'auto, si diresse verso casa sua.
Non capita tutti i giorni vedere una biondina tettona mezza nuda guidare in città di prima mattina. Quel giorno ci furono diversi incidenti ma nessun ferito, tra lo stupore generale nel vedere quella che sembrava una coppia di esibizionisti, quello che destava più stupore e sgomento generale era la naturalezza con cui Giulia continuava a guidare, come fosse stata perfettamente vestita.
Al semaforo qualche passante dovette stropicciarsi gli occhi e darsi un pizzicotto per capire se fosse una visione reale o meno. Ad ogni sobbalzo dell'auto dovuto ai dossi di rallentamento non solo le tette di Giulia saltellavano ma, in simbiosi con le stesse, lo facevano anche tutti gli sguardi dei fortunati osservatori.
Mario, nonostante avesse la bocca spalancata da un po', non riuscì a spicciare parola e tantomeno a dirigere lo sguardo in qualsiasi altra direzione che non fosse quella delle enormi poppe ballonzolanti di Giulia.
Il viaggio era durato appena 5 minuti ma Mario sentiva che la sua erezione dovuta a quella visione sarebbe durata assai di più.
E sarebbe durata ancora per molto, anche dopo che Giulia, togliendosi la cintura di sicurezza e rivestendosi, lo avvertì di essere giunti a destinazione, casa sua.
È mattina, e Giulia come tutte le mattine, prima di mettersi a lavoro va a fare la spesa al supermercato. Quella mattina però non è sola, un suo conoscente nonché collega si ritrova per puro caso nello stesso supermercato. Il nome del suo collega è Mario, un 54enne (in)felicemente sposato, non più in forma come una volta (anche se pare non lo sia mai stato), annoiato dalla vita ma con ancora una forte carica testosteronica che lo mantiene giovane nell'animo.
Mario ha imparato a conoscere Giulia e ha capito non molto tempo fa, osservando un po' troppo accuratamente le sue forme, che è una ragazza che nasconde del potenziale. Ancora non si spiega come abbia fatto a sopravvivere fino ad ora essendo così, beh, diciamo "ingenua". Guardando ondeggiare insistentemente il suo lato b avanti agli occhi non resiste e decide finalmente di approcciarla.
Si avvicina e con fare amichevole e sicuro la saluta:
[M]: "Ciao Giulia!"
[G]: "Oh! Ciao Mario, anche tu qui?"
[M]: "Eh si anche io mangio sai? hahah"
[G]: "mh.. giusto, si!", risponde Giulia ragionando per qualche secondo chiedendosi se effettivamente anche gli altri mangiano come fa lei.
Mario sempre più stupito di come faccia questa ragazza a vivere e a preparasi da mangiare da sola cerca di pensare a quali possano essere le sue giornate tipo, ma il pensiero dura assai poco perché immediatamente distratto dalle bocce che sembrano non smettere mai di ballare sotto ai suoi occhi.
[M]: "Dunque fai la spesa per la colazione?"
[G]: "Si si, stamattina non avevo nulla da mettere sotto al palato"
[M]: "(te lo do io qualcosa da mettere sotto al palato)" pensò immediatamente Mario guardando il suo visino e soffermandosi sulle labbra appena dischiuse.
[M]: "Beh ti faccio un po' di compagnia, ti va?"
[G]: "Certo! sei molto gentile"
E così Mario riuscito nell'impresa, assai semplice c'è da dire, di accompagnarsi a Giulia, inizia a sfregarsi le mani pensando a come poter passare il tempo per intrattenersi.
Mentre Giulia mette nel carrello il minimo indispensabile per la colazione, decide di divertirsi un po' approfittando del suo essere costantemente distratta, aggiungendo un po' di articoli a suo piacimento.
[M]: "Preferisci le pesche o le fragole?"
[G]: "Mmh... Le fragole, le pesche non tanto"
[M]: "Ma sei sicura? Almeno una provala dai"
[G]: "Dici? Mmm... okay"
Arrivati alla cassa, senza che Giulia se ne rendesse conto nonostante fosse palese, si ritrovò il carrello pieno dei seguenti articoli:
- Due buste di latte
- Un pacco di gocciole
- Ciambelle (le preferite di Mario)
- Due pacchi di preservativi gusto fragola e uno gusto pesca
- Quattro lubrificanti di altrettanti differenti gusti
- Altri mille piccoli articoli che vanno dalle candeline per le torte fino a degli arbre magique
[G]: "Oddio non mi ero resa conto di aver preso tutto questo! Forse ce la faccio appena..." disse contando i soldi nel portamonete, sbalordita sì, ma in maniera un po' caricaturale
[M]: (sogghigniando) "eh beh non avresti dovuto mettere dentro tutta questa roba" poi non perde l'occasione di fare un'occhiolino alla cassiera che in quel momento stava prezzando i preservativi al gusto di fragola.
Terminata la spesa i due si dirigono verso le proprie auto ma Mario, avendo appena iniziato a divertirsi, ha un'altra idea
[M]: "Sai... io non ho il passaggio per tornare a casa, che ne dici se oggi lavorassimo entrambi a casa tua? Tanto siamo in smart working" disse in un azzardo.
[G]: "Che bella idea! Così potrai spiegarmi un po' come funziona quel pc che ho a casa" non si contano più i tentativi che sono stati fatti per spiegarle il funzionamento di quel pc.
[M]: "Volentieri, andiamo allora" e così dicendo la segue fino in macchina.
Giulia entra in auto dopo aver sistemato la spesa e si prepara alla partenza indossando la cintura di sicurezza.
[M]: "Cos'è che fai? Sei matta?"
[G]: "Mh? Cosa?" chiede confusa
[M]: "non sai che hanno cambiato proprio oggi le regole stradali? In auto la sicurezza prima di tutto"
[G]: "Ohh! Non lo sapevo! Cosa sto sbagliando??"
[M]: "Ma come... Lo sanno tutti che chi guida deve farlo senza maglietta, è una questione di sicurezza sulla guida"
[G]: "Di... sicurezza?"
[M]: "Si, di sicurezza, con la maglietta non hai libertà di movimento e potresti fare un incidente!"
[G]: "oh..." ci pensa seriamente, effettivamente può essere un impedimento alla guida.
[G]: "Ma allora... anche il reggiseno?"
[M]: "Ecco vedi? Inizi a capire come funziona!"
[G]: "Caspita..."
Giulia ci ragiona ancora un attimo, poi per evitare di pensarci più di quanto può, decide che tutto ciò ha perfettamente senso e senza alcun preavviso sfila via la maglietta avanti ad uno sbalordito Mario.
Non era mai riuscito ad ammirarla in reggiseno, non pensava sarebbe stato possibile, tantomeno che sarebbe stato così facile! Non facendo nulla per nascondere i suoi languidi sguardi pensava solo a memorizzare per bene quell'immagine perché chissà quando e se mai gli ricapiterà di vedere una cosa simile.
Mentre se la guardava per bene vide di punto in bianco il reggiseno cadere e le tette di lei ballare nude nell'auto nel parcheggio del supermercato.
Mario era senza parole, Giulia invece sembrava non capire il motivo di tanto stupore, dopotutto, sono solo le nuove regole stradali. Si mise di nuovo la cintura di sicurezza che ora divideva senza altre barriere le sue bocce e, mettendo in moto l'auto, si diresse verso casa sua.
Non capita tutti i giorni vedere una biondina tettona mezza nuda guidare in città di prima mattina. Quel giorno ci furono diversi incidenti ma nessun ferito, tra lo stupore generale nel vedere quella che sembrava una coppia di esibizionisti, quello che destava più stupore e sgomento generale era la naturalezza con cui Giulia continuava a guidare, come fosse stata perfettamente vestita.
Al semaforo qualche passante dovette stropicciarsi gli occhi e darsi un pizzicotto per capire se fosse una visione reale o meno. Ad ogni sobbalzo dell'auto dovuto ai dossi di rallentamento non solo le tette di Giulia saltellavano ma, in simbiosi con le stesse, lo facevano anche tutti gli sguardi dei fortunati osservatori.
Mario, nonostante avesse la bocca spalancata da un po', non riuscì a spicciare parola e tantomeno a dirigere lo sguardo in qualsiasi altra direzione che non fosse quella delle enormi poppe ballonzolanti di Giulia.
Il viaggio era durato appena 5 minuti ma Mario sentiva che la sua erezione dovuta a quella visione sarebbe durata assai di più.
E sarebbe durata ancora per molto, anche dopo che Giulia, togliendosi la cintura di sicurezza e rivestendosi, lo avvertì di essere giunti a destinazione, casa sua.
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