Studiando con il prof goloso.
di
Felice c
genere
bisex
Avevo 23 anni, ero all'ultimo anno di Università, avevo la ragazza che era lontana, e stavo affontando una ricerca faticosa, e si offrì di aiutarmi un professore 45enne, un po rotondetto, ma bel viso e un bel culo, che io gli guardavo.
Non aveva fama di caccaitore di maschi, anche se non gli si conoscevano donne. Devo dire che le prime volte che ci vedemmo nel suo studio, fu estremamente corretto, e che in pochi giorni, venimmo a capo del problema da affrontare in quella ricerca.
Mi disse che potevamo prendercela comoda, e mi invitò a passare da casa sua, un bell'appartamento, in un palazzo di lusso.
Tirò fuori roba da bere e mi invitò a brindare, mi stava vicino sul divano, ma io non cercavo di allontanarmi. A un certo punto appoggiò la testa sulla mia spalla sorridendomi, e vedendo che non mi ritraevo, azzardò un bacio sulle labbra. Avevo bevuto e non mi ritrassi nemmeno questa volta. lui si sdraiò sulle mie gambe, toccando con la testa il mio pacco, che era diventato durisismo, si vedeva prorpio il cazzo duro sotto i pantaloni. Apri la bocca e senza aprire i pantaloni da sopra mi fece sentire il calore della bocca. Ormai volevo di più, e glielo dissi. Bene porcellino, ora ti faccio vedere, apri la cerneira lo rirò fuori e subito lo prese fra le labbra, lo bagnò, e poi se lo fece scivolare in bocca, facendomi estasiare.
Voleva farmi impazzire alternava ingoiate totali fino in gola a sapienti leccate, era ora di spogliarsi, si fermò si rialzò e cominciò a spogliarmi, baciandomi rapidamente in bocca. Si progliò anche alui, il suo culo mi attirava, era eccitato anche lui, anche se il suo era un bel po più piccolo del mio, mi accorsi che voleva che lo toccassi, e per un po, mentre lui succhiava, lo segai. Ma poi tolsi la mano, e la ficcai nel buchetto rosa che aveva fra le chiappe bianchissime e lisce.
Vidi che appena misi il dito cominciò a sculettare voglioso. Mi invitò ad andare sul letto , andò in bagno a pulirsi internamente, mi disse, portò un preservativo, succhiò un po poi mise a me il preservativo, e si buttò sul letto a faccia in giù rialzando i fianchi. Non mi feci pregare ormai non vedevo l'ora, e così accostai il cazzo al buco, collaborammo per farlo entrare e dopo un poco ero tutto dentro, cominciavo un movimento regolare, non volevo venire subito. Rialzò un po la schiena , per farlo entrare meglio, mi disse di tirarlo fuori e rimettrlo dentro, un bel gico per lui, ma anche per me, goodeva moltisismo, e mi incitava.
Dopo un po mi fece uscire, tolse il preservativo e si mise a suchiare ancora, ma io ora avevo voglia di sborrare e volevo farlo nel culo. Così mi mise un altro preservativo, si mise sulla schiena come una donna alzò le cosce e mi fece entrare, poi mi abbracciò mentre ero dentro e mi baciò mentre io continuavo a muovermi dentro di lui. Siamo stati parecchio, lui chiedeva ancora di tirarlo fuori e di rimetterlo dentro, il gioco così gli piaceva. Ma il giochetto, e non me ne accorsi io e forse nemmeno lui, aveva prodotto la rottura del preservativo,.lo sentivo proprio bene, e accellerai per sborrare cosa che feci a lungo e con gioia mia e sua. : Quando mi ritirai per uscire, mia ccorsi che il preservativo era intermanete rotto, e che gli avevo sborraot dentro la pancia. Lui non si agitò, mi disse di essere sano e pensava che anche io lo fossi, e di stare tranquillo. Non era ancora venuto, cominciò a segarsi, mi chiese di restargli vicino, e dopo un po venne schizzando sia se stesso che anche me. Mi baciò e mi invitò a fare una doccia assieme. Volentieri, ma sotot la doccia cominciò a succhiarlo ancora, ero giovane, già pronto a rpartire, dopo un po ci riportammo sul letto lui continuò a succhiare fino a farmi venire,nella sua bocca. Mi sorrise disse che avevo un buon sapore, e che sperava di vedermi ancora da soli cosi. Ma certo prof, perchè no. Sei stato bene con me? si e ci torno volentieri. Non devi dire niente a nessuno, deve rimanere fra noi, ok? E figurati, a chi lo dovrei dire?.
Per un buon perido che rimasi in quella università, ci vedemmo regolamente, anche se io frequantaov anche ragazze e donne, e lui era contento, voleva farsi un tipo bisex, non un gay.
Poi partii, ma ogni tanto tornavo per farlo con lui. Un vero e proprio amico del cazzo.
Non aveva fama di caccaitore di maschi, anche se non gli si conoscevano donne. Devo dire che le prime volte che ci vedemmo nel suo studio, fu estremamente corretto, e che in pochi giorni, venimmo a capo del problema da affrontare in quella ricerca.
Mi disse che potevamo prendercela comoda, e mi invitò a passare da casa sua, un bell'appartamento, in un palazzo di lusso.
Tirò fuori roba da bere e mi invitò a brindare, mi stava vicino sul divano, ma io non cercavo di allontanarmi. A un certo punto appoggiò la testa sulla mia spalla sorridendomi, e vedendo che non mi ritraevo, azzardò un bacio sulle labbra. Avevo bevuto e non mi ritrassi nemmeno questa volta. lui si sdraiò sulle mie gambe, toccando con la testa il mio pacco, che era diventato durisismo, si vedeva prorpio il cazzo duro sotto i pantaloni. Apri la bocca e senza aprire i pantaloni da sopra mi fece sentire il calore della bocca. Ormai volevo di più, e glielo dissi. Bene porcellino, ora ti faccio vedere, apri la cerneira lo rirò fuori e subito lo prese fra le labbra, lo bagnò, e poi se lo fece scivolare in bocca, facendomi estasiare.
Voleva farmi impazzire alternava ingoiate totali fino in gola a sapienti leccate, era ora di spogliarsi, si fermò si rialzò e cominciò a spogliarmi, baciandomi rapidamente in bocca. Si progliò anche alui, il suo culo mi attirava, era eccitato anche lui, anche se il suo era un bel po più piccolo del mio, mi accorsi che voleva che lo toccassi, e per un po, mentre lui succhiava, lo segai. Ma poi tolsi la mano, e la ficcai nel buchetto rosa che aveva fra le chiappe bianchissime e lisce.
Vidi che appena misi il dito cominciò a sculettare voglioso. Mi invitò ad andare sul letto , andò in bagno a pulirsi internamente, mi disse, portò un preservativo, succhiò un po poi mise a me il preservativo, e si buttò sul letto a faccia in giù rialzando i fianchi. Non mi feci pregare ormai non vedevo l'ora, e così accostai il cazzo al buco, collaborammo per farlo entrare e dopo un poco ero tutto dentro, cominciavo un movimento regolare, non volevo venire subito. Rialzò un po la schiena , per farlo entrare meglio, mi disse di tirarlo fuori e rimettrlo dentro, un bel gico per lui, ma anche per me, goodeva moltisismo, e mi incitava.
Dopo un po mi fece uscire, tolse il preservativo e si mise a suchiare ancora, ma io ora avevo voglia di sborrare e volevo farlo nel culo. Così mi mise un altro preservativo, si mise sulla schiena come una donna alzò le cosce e mi fece entrare, poi mi abbracciò mentre ero dentro e mi baciò mentre io continuavo a muovermi dentro di lui. Siamo stati parecchio, lui chiedeva ancora di tirarlo fuori e di rimetterlo dentro, il gioco così gli piaceva. Ma il giochetto, e non me ne accorsi io e forse nemmeno lui, aveva prodotto la rottura del preservativo,.lo sentivo proprio bene, e accellerai per sborrare cosa che feci a lungo e con gioia mia e sua. : Quando mi ritirai per uscire, mia ccorsi che il preservativo era intermanete rotto, e che gli avevo sborraot dentro la pancia. Lui non si agitò, mi disse di essere sano e pensava che anche io lo fossi, e di stare tranquillo. Non era ancora venuto, cominciò a segarsi, mi chiese di restargli vicino, e dopo un po venne schizzando sia se stesso che anche me. Mi baciò e mi invitò a fare una doccia assieme. Volentieri, ma sotot la doccia cominciò a succhiarlo ancora, ero giovane, già pronto a rpartire, dopo un po ci riportammo sul letto lui continuò a succhiare fino a farmi venire,nella sua bocca. Mi sorrise disse che avevo un buon sapore, e che sperava di vedermi ancora da soli cosi. Ma certo prof, perchè no. Sei stato bene con me? si e ci torno volentieri. Non devi dire niente a nessuno, deve rimanere fra noi, ok? E figurati, a chi lo dovrei dire?.
Per un buon perido che rimasi in quella università, ci vedemmo regolamente, anche se io frequantaov anche ragazze e donne, e lui era contento, voleva farsi un tipo bisex, non un gay.
Poi partii, ma ogni tanto tornavo per farlo con lui. Un vero e proprio amico del cazzo.
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Commenti dei lettori al racconto erotico