La stupenda figlia di mia moglie (Parte 1)
di
HoneyMoon
genere
incesti
Sono passati 15 anni da quando mi sono sposato con Elisabetta, oggi è il nostro anniversario, mi ricordo come se fosse ieri quando l'ho conosciuta, era una donna con un divorzio alle spalle e una figlia di 5 anni, ora, di quasi 20 anni, li compirà fra tre mesi e l'ex marito è un perdente disoccupato sempre alla ricerca di guai. Posso ritenermi un uomo soddisfatto, ho una cara moglie, una dolce figliastra che sta crescendo davvero bene e sono l'amministratore delegato di un'importante società con sede principale in Svizzera, ho due belle macchine, pratico work out quattro volte alla settimana e godo di un'ottima salute. "Il commercialista vuole incontrarla, posso farlo entrare nel suo studio Sig. Bellini?" una voce femminile mi distrae dai miei pensieri di autorealizzazione, è Barbara, la mia segretaria, entrando in ufficio senza bussare con quella camicetta bianca piuttosto scollata -Che tette enormi- penso, le fisso per qualche istante poi le rispondo di farlo accomodare, sentendo una lieve erezione nei miei pantaloni, almeno dedicandomi al lavoro potrei distrarmi dai miei pensieri non proprio dai buoni propositi.
Stanco dalla luna giornata di lavoro e ancora leggermente arrapato per la scollatura di Barbara, parcheggio l'auto in garage, prendo il bouquet di fiori acquistato come regalo per mia moglie e scendo dalla macchina, apro la porta di casa e la mia figliastra Beatrice mi salta addosso abbracciandomi, dicendomi "Auguri papi! Sono felice che tu sia qui!" riesco a sentire le sue tette piccole e sode contro il mio petto, è diventata una ragazza davvero bella, vestita solo con un top e pantaloncini corti risaltando tutte le sue forme -Che culetto stupendo- penso arrapato e le do un bacio sulla guancia "Sì piccola, sono qui, ora andiamo da tua madre" dicendo svelto per non farmi venire un'erezione per lei. Una volta in sala da pranzo, porgo il mazzo di fiori a Elisabetta, mi bacia con la lingua, mi gira la testa, sono particolarmente eccitato oggi, dopo cena afferro per i polsi Elisabetta e la porto in bagno con me, la spoglio e ha ancora un culo fantastico, la spingo sotto la doccia, mi spoglio e me la scopo più forte che posso, svuotando le mie palle fino all'ultima goccia. Elisabetta deve aver urlato un po' troppo mentre veniva perché Beatrice ha appena spalancato la porta spaventata "Mammina? Stai bene?" mi avvolgo velocemente con l'asciugamano, esco dalla doccia e, sorridendo per la sua innocenza le rispondo "Sì, mammina sta bene, ha urlato dalla felicità piccola" lei mi guarda imbarazzata, noto che sta fissando il mio corpo smaniosa -A quanto pare non è così innocente come pensavo- "Che c'è Bea? Perché mi guardi così?" Le domando maliziosamente. "Niente papi, d-devo a-andare a finire i compiti!" Mi risponde quasi ansimando ed arrossendo da brava ragazza, una cosa mi è chiara, è arrossita per me.
Mi asciugo e mi infilo qualcosa di comodo e vado a dare la buonanotte a Beatrice, così sconvolta, faccio per bussare alla porta della sua camera e sento dei gemiti "Papi, sei così sexy!" Le sento dire, quindi apro piano la porta e lei è seminuda sul suo letto strofinandosi il clitoride con le dita, il mio cazzo diventa duro come il marmo e il mio corpo si incendia a quella vista! Devo scoparmela! Chiudo la porta e busso "S-sì?" dice Bea "Sono papi, vorrei venire a darti la buonanotte" "Aspetta cinque secondi!" Eseguo "Entra!" Entro in camera sua, si era messa il pigiama, posso ancora vedere la sua eccitazione nei suoi occhi, mi avvicino lentamente, le accarezzo un braccio, le bacio lentamente la guancia e stando vicino alla suo bocca le dico: "Buonanotte principessina mia" le bacio nuovamente la guancia, stavolta avvolgendo un piccolo pezzetto tra le mie labbra, la sento ansimare, questo me lo fa diventare duro, ma non devo correre, devo lavorarmela per bene prima di arrivare in fondo, le sorrido, le accarezzo i capelli ed esco dalla camera...
Stanco dalla luna giornata di lavoro e ancora leggermente arrapato per la scollatura di Barbara, parcheggio l'auto in garage, prendo il bouquet di fiori acquistato come regalo per mia moglie e scendo dalla macchina, apro la porta di casa e la mia figliastra Beatrice mi salta addosso abbracciandomi, dicendomi "Auguri papi! Sono felice che tu sia qui!" riesco a sentire le sue tette piccole e sode contro il mio petto, è diventata una ragazza davvero bella, vestita solo con un top e pantaloncini corti risaltando tutte le sue forme -Che culetto stupendo- penso arrapato e le do un bacio sulla guancia "Sì piccola, sono qui, ora andiamo da tua madre" dicendo svelto per non farmi venire un'erezione per lei. Una volta in sala da pranzo, porgo il mazzo di fiori a Elisabetta, mi bacia con la lingua, mi gira la testa, sono particolarmente eccitato oggi, dopo cena afferro per i polsi Elisabetta e la porto in bagno con me, la spoglio e ha ancora un culo fantastico, la spingo sotto la doccia, mi spoglio e me la scopo più forte che posso, svuotando le mie palle fino all'ultima goccia. Elisabetta deve aver urlato un po' troppo mentre veniva perché Beatrice ha appena spalancato la porta spaventata "Mammina? Stai bene?" mi avvolgo velocemente con l'asciugamano, esco dalla doccia e, sorridendo per la sua innocenza le rispondo "Sì, mammina sta bene, ha urlato dalla felicità piccola" lei mi guarda imbarazzata, noto che sta fissando il mio corpo smaniosa -A quanto pare non è così innocente come pensavo- "Che c'è Bea? Perché mi guardi così?" Le domando maliziosamente. "Niente papi, d-devo a-andare a finire i compiti!" Mi risponde quasi ansimando ed arrossendo da brava ragazza, una cosa mi è chiara, è arrossita per me.
Mi asciugo e mi infilo qualcosa di comodo e vado a dare la buonanotte a Beatrice, così sconvolta, faccio per bussare alla porta della sua camera e sento dei gemiti "Papi, sei così sexy!" Le sento dire, quindi apro piano la porta e lei è seminuda sul suo letto strofinandosi il clitoride con le dita, il mio cazzo diventa duro come il marmo e il mio corpo si incendia a quella vista! Devo scoparmela! Chiudo la porta e busso "S-sì?" dice Bea "Sono papi, vorrei venire a darti la buonanotte" "Aspetta cinque secondi!" Eseguo "Entra!" Entro in camera sua, si era messa il pigiama, posso ancora vedere la sua eccitazione nei suoi occhi, mi avvicino lentamente, le accarezzo un braccio, le bacio lentamente la guancia e stando vicino alla suo bocca le dico: "Buonanotte principessina mia" le bacio nuovamente la guancia, stavolta avvolgendo un piccolo pezzetto tra le mie labbra, la sento ansimare, questo me lo fa diventare duro, ma non devo correre, devo lavorarmela per bene prima di arrivare in fondo, le sorrido, le accarezzo i capelli ed esco dalla camera...
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Commenti dei lettori al racconto erotico