Per Studio e Fino all'Ultimo Stadio
di
suo schiavo
genere
sadomaso
Ho trovato per puro caso su una bancarella del mercato delle pulci il corposo “Diario Scientifico” di un certo “Tony Spargisale”, a quanto pare “Sessuologo”, “Medico” e “Psichiatra” di grande prestigio. Pensate un po' come e dove vanno a finire le cose che abbiamo realizzato nella vita. Per pochi lire me ne sono subito impossessato e una volta a casa ho cominciato a scorrerlo. Era una raccolta che resocontava e commentava vari “Casi” di “Coito Sperimentale” a cui egli aveva assistito a scopo di studio per migliorare le sue conoscenze intorno alle dinamiche del SEX. Ogni paragrafo era datato, dall'anno 1969 fino al 1980. Fra molti ne cito alcuni.
-”Coito uomo donna. Durata 15 minuti. Il “Rapporto” è stato completo, piena soddisfazione per entrambi i partner. Lì 12 agosto 1970”.
-”Coito omosessuale. Durata 29 minuti. “Rapporto Anale” preceduto da “Fellatio”. Molta partecipazione fra i partner. Lì 8 settembre 1972”.
-”Coito BDSM uomo su uomo. Durata 2 ore. Molti preliminari di sottomissione e sevizia. “Rapporto Anale” al termine. Il “sub” viene allontanato in malo modo. Il “Dom” si trattiene per fornirmi delucidazioni. Lì 4 aprile 1980”.
Tale era l'approfondimento:
“Il “Dom” con cui mi trattengo è un “Maciste” che tiene in mostra i suoi genitali mentre conversiamo (possiede “Pene” di prima grandezza ora moscio). Mi spiega che fra maschi non esiste parità ma solo “Dislivello” (ascolto in silenzio) e che è giusto così. Gli chiedo come avviene un approccio fra sconosciuti. Mi risponde guardandomi dritto negli occhi e mi domanda se voglio una “Dimostrazione” (accetto). Mi spara a bruciapelo: -“Sei carina sai?” (Sono confuso ma intendo andare avanti)
-“Questo è un modo per rompere il ghiaccio in vista di rompere qualcos'altro”. (osservo il suo “Pene” che è entrato in erezione)
-”Vuoi che vado avanti?” (annuisco)
-”Spogliati” (gli do corda e mi spoglio in mutande ma mi pretende nudo)
-”Ora farai quello che voglio io” (annuisco e lo prego di lasciarmi il tempo di prendere appunti, me lo concede)
-”Hai un bel culetto” (me lo sono già sentito dire)
-”Sei Vergine?” (replico che ho avuto lontane esperienze)
-”Acqua passata non macina più”. (annuisco)
-”Ti voglio fare mio”. (non dico né sì né no ma “Lui” sta passando dalle parole ai fatti).
“Relazione” compilata a posteriori:
“Spianato sulla scrivania ha attuato una prima “Penetrazione” giungendo allo “Orgasmo”. Poi ha affermato che poteva cominciare a fare di me quello che voleva. Sono stato coinvolto in vari “Atti di Sottomissione” al termine dei quali ha richiesto “Fellatio” con secondo “Orgasmo”. Prima del congedo ho subito una “Sculacciata”. Restiamo d'accordo che ci incontriamo di nuovo domani per ulteriori “Dimostrazioni” teoriche o pratiche a mia scelta. Accetto di buon grado, mi bruciano i “Glutei”, mi sento in suo potere come sotto “Ipnosi”.
Seguono numerose puntigliose “Analisi” successive, dai toni sempre più scabrosi, compresa una dettagliata visita a casa del “Dom” allo scopo di verificare sul posto “Attrezzature” e “Strumenti” di uso corrente. Il “Diario” è molto particolareggiato e si interrompe in data 30 maggio 1980 con la seguente eloquentissima “Epigrafe” scritta a matita:
-“Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino”.
-”Coito uomo donna. Durata 15 minuti. Il “Rapporto” è stato completo, piena soddisfazione per entrambi i partner. Lì 12 agosto 1970”.
-”Coito omosessuale. Durata 29 minuti. “Rapporto Anale” preceduto da “Fellatio”. Molta partecipazione fra i partner. Lì 8 settembre 1972”.
-”Coito BDSM uomo su uomo. Durata 2 ore. Molti preliminari di sottomissione e sevizia. “Rapporto Anale” al termine. Il “sub” viene allontanato in malo modo. Il “Dom” si trattiene per fornirmi delucidazioni. Lì 4 aprile 1980”.
Tale era l'approfondimento:
“Il “Dom” con cui mi trattengo è un “Maciste” che tiene in mostra i suoi genitali mentre conversiamo (possiede “Pene” di prima grandezza ora moscio). Mi spiega che fra maschi non esiste parità ma solo “Dislivello” (ascolto in silenzio) e che è giusto così. Gli chiedo come avviene un approccio fra sconosciuti. Mi risponde guardandomi dritto negli occhi e mi domanda se voglio una “Dimostrazione” (accetto). Mi spara a bruciapelo: -“Sei carina sai?” (Sono confuso ma intendo andare avanti)
-“Questo è un modo per rompere il ghiaccio in vista di rompere qualcos'altro”. (osservo il suo “Pene” che è entrato in erezione)
-”Vuoi che vado avanti?” (annuisco)
-”Spogliati” (gli do corda e mi spoglio in mutande ma mi pretende nudo)
-”Ora farai quello che voglio io” (annuisco e lo prego di lasciarmi il tempo di prendere appunti, me lo concede)
-”Hai un bel culetto” (me lo sono già sentito dire)
-”Sei Vergine?” (replico che ho avuto lontane esperienze)
-”Acqua passata non macina più”. (annuisco)
-”Ti voglio fare mio”. (non dico né sì né no ma “Lui” sta passando dalle parole ai fatti).
“Relazione” compilata a posteriori:
“Spianato sulla scrivania ha attuato una prima “Penetrazione” giungendo allo “Orgasmo”. Poi ha affermato che poteva cominciare a fare di me quello che voleva. Sono stato coinvolto in vari “Atti di Sottomissione” al termine dei quali ha richiesto “Fellatio” con secondo “Orgasmo”. Prima del congedo ho subito una “Sculacciata”. Restiamo d'accordo che ci incontriamo di nuovo domani per ulteriori “Dimostrazioni” teoriche o pratiche a mia scelta. Accetto di buon grado, mi bruciano i “Glutei”, mi sento in suo potere come sotto “Ipnosi”.
Seguono numerose puntigliose “Analisi” successive, dai toni sempre più scabrosi, compresa una dettagliata visita a casa del “Dom” allo scopo di verificare sul posto “Attrezzature” e “Strumenti” di uso corrente. Il “Diario” è molto particolareggiato e si interrompe in data 30 maggio 1980 con la seguente eloquentissima “Epigrafe” scritta a matita:
-“Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino”.
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