A Scuola di BDSM
di
suo schiavo
genere
dominazione
Lo chiamavano “Il Magistro” perché gestiva una “Scuola di BDSM”, nella quale organizzava a ruota libera seminari ristretti e stage di perfezionamento di vario grado, rilasciando certificazioni di “Primo Scalino”, di “Secondo Scalino” e così via fino al “Dodicesimo”, lungo un percorso di apprendimento che guidava i suoi allievi dalla totale inesperienza degli inizi, alla conquista di una provata padronanza della “Materia”. Le “Classi” era due, una formata dagli aspiranti “Top”, l'altra dagli aspiranti “Sub”. Essi venivano selezionati all'atto dell'iscrizione sulla scorta di certe misure, anteriori e posteriori, e soprattutto in base alla loro indole e subito indirizzati a far parte del gruppo “A” o “B”. Sia per gli uni che per gli altri il programma prevedeva lo studio in separata sede, da bel principio solo teorico, dei diversi aspetti della dominazione e della sottomissione. Gli argomenti erano questi:
-Elementi di Base: Posture, Modi di Porsi e di Sottoporsi, Principali Atti di Degnazione e di Umiltà. Venerazioni, Titoli, Epiteti, Insulti e Vocalizzazioni.
-Punizioni e Castighi: Quali e Quando.
-Bondage: Immobilizzazioni, Segregazioni e Deprivazioni, Corde e Catene, Manette, Polsiere, Cavigliere, Distanziatori, Plug, Morsi, Cappucci e Scomodità Varie.
-Il Collare: Di Prova, Di Conoscenza e Di Appartenenza. Suo Uso con il Guinzaglio.
-La Frusta: Modelli e Maniere, Come Infliggerla e Come Sopportarla.
-Malmenare: Morsi, Pizzicotti, Graffi, Ceffoni, Pugni e Sculacciate.
-Sevizie: Mollette, Specifiche Legature, Presse, Cere, Getti d'acqua e Tuffi.
-Strumenti Complessi: Cavalletti, Croci, Gogne e Gabbie.
-Animalando: Versi e Immedesimazioni da Bestia.
.La Pompa: Posizioni, Schemi Fondamentali, Varianti.
-L'Inculata: Posizioni, Schemi Fondamentali, Varianti.
-Etica del Dominio: Doveri e Diritti contrattuali.
I “Padroni” in pectore portavano al braccio una fascia che li inquadrava come “Maxi”, e i futuri “Schiavi” una identica da “Mini”. Quando un “Mini” incrociava sul corridoio un “Maxi” doveva tenere la testa bassa e non interloquire a meno che non fosse esplicitamente interpellato. Al termine della “Fase Uno” si dava luogo a diverse dimostrazioni pratiche che ripercorrevano uno a uno tutti i contenuti delle nozioni acquisite e che servivano da collaudo per i “Maxi” e da lezione per i “Mini”. Era frequente durante quest'ultimo “Step” che i “Top” si scegliessero fra vari “Sub” quello di loro gradimento per avviare e proseguire con lui una “Esperienza” di esordio, non più didattica ma del tutto personale e privata. Quelli che restavano scompagnati trovavano subito “Pane per i loro Denti” o “Flagelli per le loro Carni” all'esterno dell'Istituto, dove nel giorno di “Fine Corso” stazionava una sequela di biechi figuri in cerca di soggetti nuovi da vittimizzare e di altrettanti sottomessi, disoccupati e disponibili ad essere arruolati, ben riconoscibili gli uni e gli altri da come si mostravano, “Baldanzosi”, “Ridanciani” e “Ribaldi” i primi e alquanto “Mogi”, “Silenti” e “Rassegnati” i secondi. Ma il Primo classificato fra i “Pennuti” destinati ad essere spennati, veniva immancabilmente confiscato dal “Magistro”, che volente o nolente se lo accaparrava e lo faceva diventare suo, almeno per un po'.
-Elementi di Base: Posture, Modi di Porsi e di Sottoporsi, Principali Atti di Degnazione e di Umiltà. Venerazioni, Titoli, Epiteti, Insulti e Vocalizzazioni.
-Punizioni e Castighi: Quali e Quando.
-Bondage: Immobilizzazioni, Segregazioni e Deprivazioni, Corde e Catene, Manette, Polsiere, Cavigliere, Distanziatori, Plug, Morsi, Cappucci e Scomodità Varie.
-Il Collare: Di Prova, Di Conoscenza e Di Appartenenza. Suo Uso con il Guinzaglio.
-La Frusta: Modelli e Maniere, Come Infliggerla e Come Sopportarla.
-Malmenare: Morsi, Pizzicotti, Graffi, Ceffoni, Pugni e Sculacciate.
-Sevizie: Mollette, Specifiche Legature, Presse, Cere, Getti d'acqua e Tuffi.
-Strumenti Complessi: Cavalletti, Croci, Gogne e Gabbie.
-Animalando: Versi e Immedesimazioni da Bestia.
.La Pompa: Posizioni, Schemi Fondamentali, Varianti.
-L'Inculata: Posizioni, Schemi Fondamentali, Varianti.
-Etica del Dominio: Doveri e Diritti contrattuali.
I “Padroni” in pectore portavano al braccio una fascia che li inquadrava come “Maxi”, e i futuri “Schiavi” una identica da “Mini”. Quando un “Mini” incrociava sul corridoio un “Maxi” doveva tenere la testa bassa e non interloquire a meno che non fosse esplicitamente interpellato. Al termine della “Fase Uno” si dava luogo a diverse dimostrazioni pratiche che ripercorrevano uno a uno tutti i contenuti delle nozioni acquisite e che servivano da collaudo per i “Maxi” e da lezione per i “Mini”. Era frequente durante quest'ultimo “Step” che i “Top” si scegliessero fra vari “Sub” quello di loro gradimento per avviare e proseguire con lui una “Esperienza” di esordio, non più didattica ma del tutto personale e privata. Quelli che restavano scompagnati trovavano subito “Pane per i loro Denti” o “Flagelli per le loro Carni” all'esterno dell'Istituto, dove nel giorno di “Fine Corso” stazionava una sequela di biechi figuri in cerca di soggetti nuovi da vittimizzare e di altrettanti sottomessi, disoccupati e disponibili ad essere arruolati, ben riconoscibili gli uni e gli altri da come si mostravano, “Baldanzosi”, “Ridanciani” e “Ribaldi” i primi e alquanto “Mogi”, “Silenti” e “Rassegnati” i secondi. Ma il Primo classificato fra i “Pennuti” destinati ad essere spennati, veniva immancabilmente confiscato dal “Magistro”, che volente o nolente se lo accaparrava e lo faceva diventare suo, almeno per un po'.
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