Le Fatiche di Ercole

di
genere
sadomaso

Due Master di vecchia scuola e di grandissima esperienza sul campo ciascuno col proprio fedele schiavo al seguito abitavano in casette adiacenti e comunicanti attraverso un dungeon ampio e assai attrezzato a disposizione di entrambi. Di giorno attendevano puntualmente a svolgere il proprio lavoro, di sera trascorrevano molte ore insieme per coltivare il loro sport preferito che era l'esercizio del BDSM. La perfetta simmetria che li contrassegnava nasceva dal fatto che sia loro che i due sub che avevano faticosamente scelto e tirato su erano delle coppie di gemelli monovulari. La qual combinazione rendeva ancora più intrigante l'insolito legame che li teneva uniti a formare una squadra di due simili alle prese con altri due simili. Da non molto e forti delle conoscenze che avevano accumulato nel tempo si erano cimentati nella redazione di un manuale ragionato di pratiche sessuali e sadomaso diviso per argomenti e illustrato da foto esplicative tutte pazientemente scattate dal vero durante speciali sessioni a tema che li tenne occupati senza sosta ad approfondire nel dettaglio i molteplici aspetti della materia. L'opera si sarebbe intitolata “La Miniera” ovvero “Il BDSM dalle parole ai fatti” ed era strutturata in dodici capitoli, a ciascuno dei quali dedicarono un mese di appassionata concentrazione sugli argomenti da prendere in esame. Va da sé che istituirono il “Mese del Bondage”, il “Mese della Frusta”, il “Mese dell'Abbigliamento”, il “Mese dei Castighi”, Il “Mese degli Abusi”, il “Mese delle cere” e via discorrendo, fino ad arrivare alle due sezioni finali dedicate ai “Modi” della “Pompa” e della “Inculata”. I due ultimi “Mesi” furono per forza di cose molto impegnativi perché comportarono un ripasso d'insieme di ognuna delle situazioni analizzate e spiegate in precedenza allo scopo di tradurle in una quantità inverosimile di atti sessuali perversi. Non ne sarebbero venuti facilmente a capo se non si fossero presi il lusso di porsi tutti e quattro in aspettativa per viverli a tempo pieno senza mai distrarsi o ficcare il naso fuori casa. Il libro fu pubblicato ed ebbe molto successo ma gli autori che lo avevano concepito e realizzato, a otto mani e otto piedi e quattro minchie e quattro bocche e culi così ben assortiti mettendo in gioco i loro corpi quanto le loro anime, caddero in un pesante stato di esaurimento nervoso dovuto a surmenage psicofisico che fu diagnosticato da illustri dottori come una rara forma di “Depressione maniacale da sforzo”. Non si risollevarono mai più e dovettero rassegnarsi a menare un'esistenza grama e casta, monca, zoppa, orba, sorda e priva di qualsiasi riferimento ai loro trascorsi, in regime di stretta e perfetta astinenza sia dal sesso che dal SM, condannanti a vivere infelici e scontenti a pena di uscire del tutto di cervello e dare ancora i numeri. Il Dungeon fu smantellato e arieggiato con ampi finestroni che lo trasformarono in una serra adatta a coltivare uno stuolo di orchidee tropicali.
scritto il
2025-04-22
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