Cuoci e Mangia

di
genere
sadomaso

Sono quasi tre mesi che ce l'ho fra i piedi e devo riconoscere che si è fatto. Oggi è il suo compleanno e ho deciso di “regalargli” delle emozioni forti. Prima gli riscaldo il sedere e poi lo mando alla scoperta del “tesoretto” che ho fra le gambe lasciandolo libero di fare di testa sua. Voglio proprio vedere cosa ne nasce. Detto fatto sul far della sera lo chiamo con il solito fischio, si presenta e lo calo subito sopra le mie ginocchia per fargli patire la sua prima energica sculacciata. All'inizio lo sento solo fremere e si sforza di rimanere composto a denti stretti. Aumento il ritmo e vado allo sbando. Non ce la fa più. Si divincola, implora pietà. Finalmente si scioglie in lacrime. Quanti sobbalzi! Mi fermo e contemplo i suoi glutei che ardono di vampe al calore e al colore rosso, come un fuoco acceso nel caminetto. Nel fervore del momento lo faccio inginocchiare e gli dico di aprire il pacco e di andare alla scoperta del “Dono” che gli ho destinato. Gli brucia il culo e gli tremano le mani. Mi slaccia la cinta. Apre il bottone. Tira giù la cerniera e scosta i lembi delle braghe. Gli appare il fagotto. Lo sfiora e lo strofina. Mi faccio slacciare le scarpe, levare i calzini, scendere e sfilare il pantalone, togliere anche gli slip. Non crede ai suoi occhi. A bocca aperta balbetta un vocalizzo disarticolato, una specie di grammelot del cazzo che pressapoco significa:
-”Quanta Merce!” o forse: “Che Spettacolo!”
Lo disincanto con una sberla e un ordine:
-”Datti da fare: Non avere riguardi”.
Da qui in poi a briglia sciolta è lui a stupire me per bravura e maestria nello spendersi in totale adorazione di ogni lembo e nel destreggiarsi poi a tuffo nel corso di una pompa davvero in piena regola a magna magna dentro il recinto dei miei genitali. Li perlustra per bene in lungo e in largo con una lingua da fame. Bacia di qua e di là senza lasciare fuori niente e quando imbocca il torrone lo incoraggio subito con delle spinte che ben presto diventano fendenti e bordate. Lo sto massacrando. È paonazzo, sbava, rantola. Di botto arrivo all'orgasmo di cui si sazia. È stato un bel compleanno con tanto di torta (il suo “Pandoro”), una sola candelina (il mio “Candelotto”) e molta “Glassa”. Lo abbiamo festeggiato alla grande.
scritto il
2025-04-12
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