Sostituire mamma

di
genere
incesti

Sono anni, che regolarmente sostituisco mamma nel letto di papà, ho iniziato da giovanissimo, ad essere attratto dal mio stesso sesso, e molto presto alcuni maschi si sono accorti che ero diverso dai miei coetanei, un pò le forme, molto femminili, i comportamenti,il carattere remissivo, la voce, e tutto l'insieme, hanno fatto sì, che finissi nelle braccia di un gruppetto di maschi del bar del quartiere.
Mi recavo spesso in questo bar, dietro casa mia, a d acquistare il solito ghiacciolo, e quando entravo, mi sentivo gli occhi addosso, e spesso sentivo dei commenti rivolti alla mia persona, ma è stato quando, uno dei signori avventori, mi chiamò signorina, che cambiò tutto.
Si avvicinò, e mi offrì un gjiacciolo, che accettai felice, poi mi fece sedere al tavolino, e mi chiese, cosa facesse una bella signorina come mè, al bar, gli dissi che ero un ragazzo, non una signorina, ma dai mi disse?, non ci credo, io insistetti, e lui si disse incredulo, e così, ci recammo in bagno, dove, mi aiutò a calarmi i pantaloncini, e gli slip, e potè accertarsi che era come sostenevo io, Aldo, il suo nome, mi toccò il cazzetto, e lo fece indurire, poi mentre mi palpava il culetto, mi fece venire con una sega velocissima.
Chiusi gli occhi, era la prima volta che venio, e per mano di un'altra persona, fù stupendo, e poi Aldo, si sbottonò i pantaloni, e mi mostrò il suo cazzo in erezione, sembrava al mio confronto, un palo, me lo mise in mano, e mi aiutò a segarlo, fino allo schizzo finale, poi ci ricomponemmo, e tornammo al bar.
Così iniziai piano piano a frequentare il bar, e in cambio di bebite, gelati ecc, mi appartavo, con i clienti non più nel bagno, ma nel retrobottega, un posticino comodo, con una brandina, e così, mi insegnarono, a fare seghe, poi i pompini, fino ad ingoiare il loro sperma, e dopo alcuni mesi, iniziarono a portarmi indumenti femminili, calze reggicalze slip, i primi vestitini, gonne camicette, scarpe con il tacco, e via via che passavano i mesi, mi trasformarono in una vera signorina, tanto, che nel pomeriggio aiutavo a servire ai tavoli, vestita da ragazza, ed ebbi un buon successo.
Poi, non bastò più fare pompini, i maschi, del bar erano sempre eccitati da mè, e così, un pomeriggio, Aldo e un suo amico, mi portarono nel retrobottega, mi spogliarono, iniziarono a baciarmi, leccarmi, fino ad eccitarmi, e poi, con decisione, mi sverginarono, Aldo, mi impalò con il suo cazzone, era quello che volevo, il mio corpo bramava essere sverginato, il mio culo si aprì, appena mi deflorò, non provai dolore, bruciore sì, ma passò subito, mi godetti da subito la mia prima inculata.
Col passare dei mesi, mi recavo al bar, per prendere cazzi, a volte più di uno a pomeriggio, ero una ninfomane, li prendevo per mano, e mi facevo scopare come se non ci fosse un domani.
Ero diventata una puttanella, e a casa facevo fatica a nascondere la mia vera natura, e un bel giorno, fui scoperta, papà, rincasando prima, mi trovò in camera mia intenta a provare dell'intimo di mamma, e appena mi vide, rimase basito, non urlò ne nulla, rimase ad osservarmi, e notai il rigonfiamento dei suoi pantaloni, mi avvicinai, lo abbracciai, ciao papino, e iniziai a baciarlo sul collo, tastando il suo cazzo con una mano, non si ritirò, e così iniziai a sbottonare i pantaloni, li feci cadere a terra, e poi scendendo feci scivolare gli sli a terra, e immediatamente presi in bocca il suo turgido cazzo, e iniziai la pompa.
Ad un tratto cercò di allontanarmi, in un barlume dio ragione, ma io non mollai la presa, e lo pompai ancora più velocemente, e mi schizzò in gola, ingoiai il suo caldo sperma, lo ighiottii tutto.
Poi mi alzai, e lo aiutai a spogliarsi, era come inebetito, lo presi per mano, e lo feci stendere sul mio letto, poi gli salii sopra, e mi impalai sul suo cazzo ancora duro.
Ad un tratto si risvegliò, mi afferrò per i fianchi mi sfilò dal suo cazzo e mi prese im braccio, e mi portò in camera da letto, quì ti devo scopare, dove ti abbiamo concepito, e mi mise a pecora, e mi inculò di colpo, emisi un gridolino, e iniziò la monta.
Che terminò una mezz'ora dopo, esausti ricademmo sul letto, fino all'arrivo di mamma, che ci tròvò nudi abbracciati, si sedette al mio fianco, mi accarezzò, e mi disse, non ti bastano più i cazzi del bar, piccola troietta?, sorrisi, e feci cenno di nò, bene, finalmente tuo padre avrà un culo a disposizione, visto che il mio non lo ha mai avuto, e poi mi aiutò a lavarmi e a vestirmi.
Così, mi divisi trà il bar, e il letto di papà, godevo come una troia, tanto da venire senza toccarmi, poi, una mattina di un sabato, eravamo in casa io e mamma, e me la trovai nuda davanti, mamma è una bellissima donna, con un seno pronunciato, si accorse che le osservavo insistentemente il seno, e mi disse, sai ti ho allattata per due anni, e mi eccitavi quando succhiavi, e mi offrì il seno, mi precipitai, e inizia a succhiare come un bimbo, aveva due capezzoli molto duri, e così ci eccitammo, lei vide il mio cazzo in tiro, e mi fece accomodare trà le sue gambe, e lo indirizzò nella sua vagina, calda e accogliente, amore mi disse, entra da dove sei uscita, fù l'inizio di una relazione con mamma, finimmo tutti e trè nello stesso letto, papà mi inculava io la scopavo, o viceversa, mamma divenne il nostro sborratoio.
Ora mamma è gravida, di chi dei due non si sà, avrò un fratellino, che potrà essere mio figlio, chi lo sà.
di
scritto il
2023-06-28
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