Milano da Bere
di
Sapore19
genere
bondage
Viaggio a Milano
Oggi la mia amica, ha avuto una importante riunione di lavoro a Milano, la patria della moda, ieri sera era molto emozionata all’idea.
Ieri sera, nel preparare il tutto, sicuramente avrà aperto il suo infinito armadio e passato in rassegna tutta la sua collezione di vestiti; sarà stata sul dubbio, meglio il classico abito o qualcosa di stravagante per attirare l’attenzione, come se non sapessi che le piace essere al centro degli sguardi.
Ha poi deciso per un classico tailleur con giacca, da cui si intravede un body di pizzo che a mala pena copre la sua splendida scollatura, su cui si adagia una lunga collana di perle, che termina all’inizio dei suoi seni stupendi.
Ha preso il treno ed iniziato il suo viaggio verso Milano, ha portato fra le altre cose con se quel libro interessante con l’idea di terminarlo nel tratto di andata e la sera al ritorno.
Il treno non è molto affollato, nel salire, ha dato un’occhiata ai passeggeri, ed ha notato la presenza di alcuni uomini ben vestiti, evidentemente anche loro si recano a Milano per lavoro.
Se è seduta lato finestrino, ed ha iniziato a leggere dando un’occhiata di tanto in tanto al finestrino, notando il paesaggio su cui sta sfrecciando il suo treno, è totalmente immersa nella lettura, che ha quasi un sobbalzo quando una voce calda e suadente le dice, “ signorina le è caduto il biglietto” lei ripresasi dallo spavento ha alzato lo sguardo ed a visto di fronte a se una persona sulla cinquantina ben vestita che le porgeva il biglietto. Questi accortosi dello spavento si è scusato per poi rimettersi seduto nella fila di fronte a lei.
L’uomo rimessosi a sedere, di tanto in tanto ha le ha lanciato qualche occhiata, attratto dalla sua bellezza, lei accortasi di questo, ha iniziato a giocherellare con la sua collana, che saliva e scendeva sul suo decoltè. L’uomo faceva finta di nulla, ma i pantaloni stretti che indossava, tradivano la sua attrazione.
Il viaggio è durato circa due ore, lei ha letto poche pagine del suo libro, ma quando è arrivata in stazione, era rilassata per la piccola avventura che le era capitata, e molto eccitata per la riunione che l’attendeva.
Ha salutato con un sorriso ammicante il suo compagno di viaggio, il quale ha ricambiato con un sorriso soddisfatto per il piccolo gioco che lei aveva saputo condurre con maestria.
Probabilmente non si sarebbero più rivisti, ma cmq per lungo tempo avrebbero ricordato quel viaggio.
Lei prese un taxi che la portò al centro direzionale della sua azienda, dove ad attenderla c’era il suo responsabile, insieme al suo staff, la giornata fu molto intensa, si susseguirono diverse riunioni, tutti rimasero entusiasti dalle idee che lei aveva proposto, e le fecero capire , che ben presto sarebbe salita di livello. Anche li non mancarono gli sguardi ammicanti di alcuni colleghi, qualcuno che la conosceva da tempo, ogni tanto le lanciava battutine, attratto anche dalla sua carica erotica.
Alle 15 dopo i saluti si congedò da loro, e sapendo che il suo treno partiva alle 19, decise di concedersi un pomeriggio di shopping rilassante per le via di Milano, e li la sua carta di credito rischiò più volte il suicidio, esasperata da come veniva usata con assidua frequenza.
Alle 18 avvicinandosi l’ora della partenza si concesse uno spuntino in un bar , e sorseggiò il suo aperitivo preferito, mente si godeva gli ultimi momenti di quella splendida giornata, ebbe un sussulto, che le fece quasi rovesciare il suo drink. Appoggiato al bancone, rivide il suo compagno di viaggio, che sta sorseggiando qualcosa, forse anche lui avrebbe ripreso il solito treno ?, chi sa?.
Fece finta di non vederlo e si avvicino al bancone per pagare, il cameriere le disse che non doveva nulla perché era stato offerto da un signore, ed indicò proprio lui.
Lei si girò verso quell’uomo e lui sollevò leggermente il bicchiere in cenno di saluto, a quel punto lei era evidentemente in imbarazzo, si avvicino, e lo ringraziò, i due iniziarono a parlare di cosa facessero a Milano, e scopri, che il suo compagno di viaggio era un alto dirigente di una importante azienda, le gli chiese se sarebbe rientrato con il suo stesso treno, lui rispose che si sarebbe trattenuto li, dove aveva un loft, perché anche il giorno dopo aveva degli incontri.
Lei allora si congedò da lui, per evitare di perdere il suo treno, lui a questo punto la sorprese, offrendosi di accompagnarla, lei accettò volentieri.
Che situazione strana si trovava a passeggiare per Milano, con un uomo affascinante, che non conosceva, e che probabilmente non avrebbe più rivisto dopo quella giornata.
Poco prima dell’arrivo alla stazione, lui le chiese, se il giorno dopo lavorava, e se aveva programmi per il fine settimana, lei rispose di no, e che non aveva progetti. Chi sa perché quello sconosciuto gli ispirava così tanta fiducia da confidargli tutto; non capiva soprattutto il senso di quella domanda, la risposta non tardò ad arrivare, perché subito lui gli porose di restare e si sarebbe offerto per fargli da guida turistica, in quei giorni.
Lei rimase di ghiaccio, passare tre giorni , con una persona conosciuta in treno in una delle città più affascinanti del mondo, rimase a lungo a pensarci, poi lo guardò fisso negli occhi e cercando una scusa, gli disse che non aveva abiti con se, perché non aveva previsto di rimanere, lui guardo la mole delle borse che aveva e gli disse che ciò che aveva era sufficiente.
Lei doveva trovare un alloggio, sapeva che in quel periodo la città era piena, e probabilente no avrebbe trovato un camera, lui molto serenamente gli offri la sua stanza degli ospiti.
A quel punto decise di lasciarsi andare, ed accettò , la cosa la eccitava a tal punto che si dimenticò del treno che stava partendo, e velocemente avverti a casa che si sarebbe dovuta trattenere per alcuni problemi di lavoro.
Sentendo la conversazione, lui la redargui, dicendo che non si dicono le bugie, ma poi un sorriso ammiccante la giustificò.
Si recarono a casa di lui, che era un piccolo loft con affaccio sui navigli, carino e ben arredato, gli mostrò la stanza, gli indicò il bagno, lei a quel punto notò che non vi erano altre stanze, a gli chiese dove avrebbe dormito.
Lui con molta calma mostro il divano letto, lei a quel punto non volendo abbusare della sua ospitalità si oppose. Lui la guardo fissa negli occhi e con un sorriso disarmante, gli disse chiaramente che non c’era nessun problema e che lui avrebbe dormito bene.
A quel punto lui le chiese cosa voleva fare per cena, lei lascio che fosse lui a scegliere, era molto frastornata ed sempre più eccitata per la strana situazione.
Lui propose di rimanere in casa, e di prenotare la cena che un noto ristorante della zona consegnava a casa, l’idea di cenare su quel terrazzo con affaccio sui navigli le piaceva e accetto.
Lui prenotò, ovviante pesce, ed un selezione di cruditè, ovviamente il tutto accompagnato da un vino di sicuro valore.
Lei chiese il permesso per fare la doccia, lui gli porse gli asciugamani e il telo da bagno.
Lei andò in bagno, si concesse una lunga doccia rilassante, quando usci si cambiò e si prparò per la sera, con un abbigliamento più informale, ma ovviamente altrettanto sensuale, rappresentato da un abito lungo, che però aveva una scollatura che non lasciava spazio alla fantasia.
Lui , quando la vide uscire, stava versando dello champagne in una coppa, si era tolto la cravatta ed aveva aperto la camicia, lasciando intravedere parte del suo petto muscoloso.
I due si guardarono a lungo, ed il gioco degli sguardi, iniziato la mattina continuò per tutta la sera anche durante la cena.
Si capiva chiaramente che era attratti l’uno dall’altro, ma nessuno dei due aveva il coraggio di fare la prima mossa, o forse ad entrambi piaceva tutto ciò.
La cena scivolo via dolcemente, un leggera brezza allietò la conversazione, a questo punto lui si alzo, da bravo padrone di casa tolse i piatti, ed andò in cucina a prendere il gelato, lei si offri di aiutarlo ma non le fu concesso.
Quando tornò lei era affacciata al balcone girata di schiena, il vestito leggermente trasparente lasciava intravedere le sue forme sinuose, girò leggermente la testa e lo guardo con occhi invitanti.
Lui a questo punto si avvicinò a lei e le porse la coppa di gelato, lei iniziò a mangiarla, iniziando a giocare, la panna bianca, esaltava il contrasto con la sua bocca rosa, ogni volta che lei si avvicinava il boccone, lui aveva un sussulto.
Lei più volte lascio cadere volontariamente qualche goccia sul suo seno, lasciando che lui avvicinasse il suo cucchiaio per assaggiarne il sapore.
Quando finirono, lei porse la coppa a lui che la appoggiò sul tavolo, nel frattempo lei si era voltata di nuovo e ammirava il panorama.
Lui a questo punto si avvicinò, e gli fece percepire la sua eccitazione, iniziando anche a solleticargli l’orecchio; lei sorrise, e lascio che lui la afferrasse ai fianchi e iniziasse a baciarle il collo.
Sotto la gente stava passeggiando, incurante di quello che sta accadendo sopra, l’idea la stava stimolando a continuare, sentiva che l’eccitazione di lui era sempre più intensa, il basso ventre di lui era completamente rigido.
A questo punto lei si volto, e guardandolo fisso negli occhi, fece scorrere la mano lungo il suo petto, slacciò la sua camicia, palpò il suo petto muscoloso, e scese ancora più giù fino a sentire con mano il livello di eccitazione di quel compagno di viaggio.
Lui iniziò a palargli il seno, non fu complicato farlo uscire , tanto la scollatura era larga, si abbasso sui suoi seni ed inizio a leare i capezzoli, sentendoli diventare più duri, lei emise dei rantolii.
A questo punto decisero di spostarsi in camera, anche perché qualcuno che passava aveva notato le scena sopra, e stava sorridendo.
Lei completamente presa dall’eccitazione lo fece distendere sul letto si tolse il vestito, e rimase nuda, di fronte a lui che la gurdava ammirato. Lui era sdraiato con la camicia aperta e i pantaloni slacciati, lei si avvicinò glieli tolse e fece cosi anche per gli slip.
Anche lui era a questo punto nudo, lei ammirò la sua muscolatura, e le sue dimensioni, gli saltò addosso, e massasi a cavalcioni su di lui inizio a baciargli il petto, giocherellando con in capezzoli, sentva il mebro di lui premere su di lei, vece scorrere la sua lingua lungo il petto, fino al pube, con una mano afferrò la sua asta e la ingoio, con avidità.
Lui fu attraversato da una scossa elettrica e rischiò di venirgli in bocca, quando senti, la senti succhiare avidamente la cappella.
Non pensava fosse cosi assatanata, ma doveva immaginarselo, visto come giocherellava la mattina con la collana.
Più volte lui cercò di prendere le redini del comando, ma lei non le lasciava scampo, sembrava volesse portarlo all’orgasmo, e più volte ci si avvicinò al punto di esplodere, ma l’abilità della sua padrona lo evitò.
Dopo un po' lei si stanco, o meglio voleva che il suo desiderio fosse appagato, e lascio che il suo amante desse sfogo alle suo voglie, anzi lo invitò a punirla per come si era comportata.
Lui allora tirò fuori dal comodino, dei nastri di raso e la bendò, le legò le mani ei piedi ai quattro angoli del letto, e rimase per un attimo in silenzio.
Lei fu assalita dalla paura, lo manifestò chiamandolo più volte senza ricevere risposta, cercò di libersi senza riuscirci, il terrore che qualcosa di brutto stesse per accadere la stava assalendo, perché aveva accettato quell’invito? Chi era quell’uomo?, voleva gridare ma la paura le aveva gelato le corde vocali.
A un certo punto senti il respiro di un uomo avvicinarsi alle sue orecchie; “hai paura?” lei rispose “si” ed inizio a piangere, lui allora le disse “di sei divertita stamani a stuzzicarmi” la sua voce era decisa e minacciosa, le con tono balbettante “ non credevo, anzi, no pensavo che forse non so “ stava evidentemente parlando a vanvera, in preda al terrore.
Lui allora la incalzò “ adesso mi diverto io” ed in quell’istante lei avverti un brivido freddo sui seni, non capiva cosa era, forse del ghiaccio, sentiva la mano di lui percorrerle il corpo, giocando con il ghiaccio, si avvicinò più volte al suo pube e riprese la risalita, subito dopo avverti un forte calore come se gli fosse stata avvicinata un candela (lo immaginò sentendo l’odore), queste sensazioni riaccesero il desiderio in lei, e lo comunicò al suo uomo.
Lui prosegui, cospargendole il corpo di olio ed iniziando a massaggiarla, lei sentiva l’eccitazione che saliva, che fu portata all’apice, quando lui dopo avergli leccato il clitoride fino a provocargli un orgasmo, le sciolse i nastri che la bloccavano la penetrò con il suo membro, iniziando un lento ma continuo movimento dentro e fuori di lei.
Ormai libera, si tolse la benda e vide quell’uomo sopra di lei, con i muscoli in tensione, lo afferrò dietro il collo sollevò le gambe per aiutarlo ad aumentare la penetrazione.
I loro corpi erano sudati, la stanza era colma di odori, il fatto che lei era stata cosprsa di olio, permetteva ai due di muoversi l’un sull’altro con naturalezza.
Ora era lei che conduceva, ora era lui che dettava i ritmi; entrambi cmq stavano consumando l’amplesso con una foga inaudita, come a voler dimostrare di avere più forza dell’altro.
Lei lascio che lui la penetrasse da dietro, e lo fece inarcando la schiena ed urlando di piacere, lo invitava a spingere sempre più in profondità, lui la afferrava per i capelli come per dominarla, e questo le provocava un piacere inaudito.
Ogni volta che lui provava un orgasmo lei , con abilità gli faceva ritornare duro il membro, grazie alla sua lingua esperta, come lui amava assaporare gli umori di lei fra un amplesso e l’altro.
Tutto ciò and avanti per lungo tempo fino a quando i due amanti stremati ed appagati degli innumerevoli orgasmi, si draiarono accanto stramti, questa volta però lei volle assaporare in profondo il piacere di lui appagando definitivamente la sua sete.
I giorni che seguirono furono divertenti e ovviamente le notti furono altrettanto movimentate, lui comunque era avvolto da un alone di mistero, e lei si sentiva cmq attratta, nonostante la paura, si salutarono la domenica sera, nelle volte che lei tornava su, non mancava occasione perché andasse a trovarlo, talvolta casualmente si incontravano in treno, ma facevano finta di nulla salvo ogni tanto utilizzare la toilete come alcova di piacere.
Oggi la mia amica, ha avuto una importante riunione di lavoro a Milano, la patria della moda, ieri sera era molto emozionata all’idea.
Ieri sera, nel preparare il tutto, sicuramente avrà aperto il suo infinito armadio e passato in rassegna tutta la sua collezione di vestiti; sarà stata sul dubbio, meglio il classico abito o qualcosa di stravagante per attirare l’attenzione, come se non sapessi che le piace essere al centro degli sguardi.
Ha poi deciso per un classico tailleur con giacca, da cui si intravede un body di pizzo che a mala pena copre la sua splendida scollatura, su cui si adagia una lunga collana di perle, che termina all’inizio dei suoi seni stupendi.
Ha preso il treno ed iniziato il suo viaggio verso Milano, ha portato fra le altre cose con se quel libro interessante con l’idea di terminarlo nel tratto di andata e la sera al ritorno.
Il treno non è molto affollato, nel salire, ha dato un’occhiata ai passeggeri, ed ha notato la presenza di alcuni uomini ben vestiti, evidentemente anche loro si recano a Milano per lavoro.
Se è seduta lato finestrino, ed ha iniziato a leggere dando un’occhiata di tanto in tanto al finestrino, notando il paesaggio su cui sta sfrecciando il suo treno, è totalmente immersa nella lettura, che ha quasi un sobbalzo quando una voce calda e suadente le dice, “ signorina le è caduto il biglietto” lei ripresasi dallo spavento ha alzato lo sguardo ed a visto di fronte a se una persona sulla cinquantina ben vestita che le porgeva il biglietto. Questi accortosi dello spavento si è scusato per poi rimettersi seduto nella fila di fronte a lei.
L’uomo rimessosi a sedere, di tanto in tanto ha le ha lanciato qualche occhiata, attratto dalla sua bellezza, lei accortasi di questo, ha iniziato a giocherellare con la sua collana, che saliva e scendeva sul suo decoltè. L’uomo faceva finta di nulla, ma i pantaloni stretti che indossava, tradivano la sua attrazione.
Il viaggio è durato circa due ore, lei ha letto poche pagine del suo libro, ma quando è arrivata in stazione, era rilassata per la piccola avventura che le era capitata, e molto eccitata per la riunione che l’attendeva.
Ha salutato con un sorriso ammicante il suo compagno di viaggio, il quale ha ricambiato con un sorriso soddisfatto per il piccolo gioco che lei aveva saputo condurre con maestria.
Probabilmente non si sarebbero più rivisti, ma cmq per lungo tempo avrebbero ricordato quel viaggio.
Lei prese un taxi che la portò al centro direzionale della sua azienda, dove ad attenderla c’era il suo responsabile, insieme al suo staff, la giornata fu molto intensa, si susseguirono diverse riunioni, tutti rimasero entusiasti dalle idee che lei aveva proposto, e le fecero capire , che ben presto sarebbe salita di livello. Anche li non mancarono gli sguardi ammicanti di alcuni colleghi, qualcuno che la conosceva da tempo, ogni tanto le lanciava battutine, attratto anche dalla sua carica erotica.
Alle 15 dopo i saluti si congedò da loro, e sapendo che il suo treno partiva alle 19, decise di concedersi un pomeriggio di shopping rilassante per le via di Milano, e li la sua carta di credito rischiò più volte il suicidio, esasperata da come veniva usata con assidua frequenza.
Alle 18 avvicinandosi l’ora della partenza si concesse uno spuntino in un bar , e sorseggiò il suo aperitivo preferito, mente si godeva gli ultimi momenti di quella splendida giornata, ebbe un sussulto, che le fece quasi rovesciare il suo drink. Appoggiato al bancone, rivide il suo compagno di viaggio, che sta sorseggiando qualcosa, forse anche lui avrebbe ripreso il solito treno ?, chi sa?.
Fece finta di non vederlo e si avvicino al bancone per pagare, il cameriere le disse che non doveva nulla perché era stato offerto da un signore, ed indicò proprio lui.
Lei si girò verso quell’uomo e lui sollevò leggermente il bicchiere in cenno di saluto, a quel punto lei era evidentemente in imbarazzo, si avvicino, e lo ringraziò, i due iniziarono a parlare di cosa facessero a Milano, e scopri, che il suo compagno di viaggio era un alto dirigente di una importante azienda, le gli chiese se sarebbe rientrato con il suo stesso treno, lui rispose che si sarebbe trattenuto li, dove aveva un loft, perché anche il giorno dopo aveva degli incontri.
Lei allora si congedò da lui, per evitare di perdere il suo treno, lui a questo punto la sorprese, offrendosi di accompagnarla, lei accettò volentieri.
Che situazione strana si trovava a passeggiare per Milano, con un uomo affascinante, che non conosceva, e che probabilmente non avrebbe più rivisto dopo quella giornata.
Poco prima dell’arrivo alla stazione, lui le chiese, se il giorno dopo lavorava, e se aveva programmi per il fine settimana, lei rispose di no, e che non aveva progetti. Chi sa perché quello sconosciuto gli ispirava così tanta fiducia da confidargli tutto; non capiva soprattutto il senso di quella domanda, la risposta non tardò ad arrivare, perché subito lui gli porose di restare e si sarebbe offerto per fargli da guida turistica, in quei giorni.
Lei rimase di ghiaccio, passare tre giorni , con una persona conosciuta in treno in una delle città più affascinanti del mondo, rimase a lungo a pensarci, poi lo guardò fisso negli occhi e cercando una scusa, gli disse che non aveva abiti con se, perché non aveva previsto di rimanere, lui guardo la mole delle borse che aveva e gli disse che ciò che aveva era sufficiente.
Lei doveva trovare un alloggio, sapeva che in quel periodo la città era piena, e probabilente no avrebbe trovato un camera, lui molto serenamente gli offri la sua stanza degli ospiti.
A quel punto decise di lasciarsi andare, ed accettò , la cosa la eccitava a tal punto che si dimenticò del treno che stava partendo, e velocemente avverti a casa che si sarebbe dovuta trattenere per alcuni problemi di lavoro.
Sentendo la conversazione, lui la redargui, dicendo che non si dicono le bugie, ma poi un sorriso ammiccante la giustificò.
Si recarono a casa di lui, che era un piccolo loft con affaccio sui navigli, carino e ben arredato, gli mostrò la stanza, gli indicò il bagno, lei a quel punto notò che non vi erano altre stanze, a gli chiese dove avrebbe dormito.
Lui con molta calma mostro il divano letto, lei a quel punto non volendo abbusare della sua ospitalità si oppose. Lui la guardo fissa negli occhi e con un sorriso disarmante, gli disse chiaramente che non c’era nessun problema e che lui avrebbe dormito bene.
A quel punto lui le chiese cosa voleva fare per cena, lei lascio che fosse lui a scegliere, era molto frastornata ed sempre più eccitata per la strana situazione.
Lui propose di rimanere in casa, e di prenotare la cena che un noto ristorante della zona consegnava a casa, l’idea di cenare su quel terrazzo con affaccio sui navigli le piaceva e accetto.
Lui prenotò, ovviante pesce, ed un selezione di cruditè, ovviamente il tutto accompagnato da un vino di sicuro valore.
Lei chiese il permesso per fare la doccia, lui gli porse gli asciugamani e il telo da bagno.
Lei andò in bagno, si concesse una lunga doccia rilassante, quando usci si cambiò e si prparò per la sera, con un abbigliamento più informale, ma ovviamente altrettanto sensuale, rappresentato da un abito lungo, che però aveva una scollatura che non lasciava spazio alla fantasia.
Lui , quando la vide uscire, stava versando dello champagne in una coppa, si era tolto la cravatta ed aveva aperto la camicia, lasciando intravedere parte del suo petto muscoloso.
I due si guardarono a lungo, ed il gioco degli sguardi, iniziato la mattina continuò per tutta la sera anche durante la cena.
Si capiva chiaramente che era attratti l’uno dall’altro, ma nessuno dei due aveva il coraggio di fare la prima mossa, o forse ad entrambi piaceva tutto ciò.
La cena scivolo via dolcemente, un leggera brezza allietò la conversazione, a questo punto lui si alzo, da bravo padrone di casa tolse i piatti, ed andò in cucina a prendere il gelato, lei si offri di aiutarlo ma non le fu concesso.
Quando tornò lei era affacciata al balcone girata di schiena, il vestito leggermente trasparente lasciava intravedere le sue forme sinuose, girò leggermente la testa e lo guardo con occhi invitanti.
Lui a questo punto si avvicinò a lei e le porse la coppa di gelato, lei iniziò a mangiarla, iniziando a giocare, la panna bianca, esaltava il contrasto con la sua bocca rosa, ogni volta che lei si avvicinava il boccone, lui aveva un sussulto.
Lei più volte lascio cadere volontariamente qualche goccia sul suo seno, lasciando che lui avvicinasse il suo cucchiaio per assaggiarne il sapore.
Quando finirono, lei porse la coppa a lui che la appoggiò sul tavolo, nel frattempo lei si era voltata di nuovo e ammirava il panorama.
Lui a questo punto si avvicinò, e gli fece percepire la sua eccitazione, iniziando anche a solleticargli l’orecchio; lei sorrise, e lascio che lui la afferrasse ai fianchi e iniziasse a baciarle il collo.
Sotto la gente stava passeggiando, incurante di quello che sta accadendo sopra, l’idea la stava stimolando a continuare, sentiva che l’eccitazione di lui era sempre più intensa, il basso ventre di lui era completamente rigido.
A questo punto lei si volto, e guardandolo fisso negli occhi, fece scorrere la mano lungo il suo petto, slacciò la sua camicia, palpò il suo petto muscoloso, e scese ancora più giù fino a sentire con mano il livello di eccitazione di quel compagno di viaggio.
Lui iniziò a palargli il seno, non fu complicato farlo uscire , tanto la scollatura era larga, si abbasso sui suoi seni ed inizio a leare i capezzoli, sentendoli diventare più duri, lei emise dei rantolii.
A questo punto decisero di spostarsi in camera, anche perché qualcuno che passava aveva notato le scena sopra, e stava sorridendo.
Lei completamente presa dall’eccitazione lo fece distendere sul letto si tolse il vestito, e rimase nuda, di fronte a lui che la gurdava ammirato. Lui era sdraiato con la camicia aperta e i pantaloni slacciati, lei si avvicinò glieli tolse e fece cosi anche per gli slip.
Anche lui era a questo punto nudo, lei ammirò la sua muscolatura, e le sue dimensioni, gli saltò addosso, e massasi a cavalcioni su di lui inizio a baciargli il petto, giocherellando con in capezzoli, sentva il mebro di lui premere su di lei, vece scorrere la sua lingua lungo il petto, fino al pube, con una mano afferrò la sua asta e la ingoio, con avidità.
Lui fu attraversato da una scossa elettrica e rischiò di venirgli in bocca, quando senti, la senti succhiare avidamente la cappella.
Non pensava fosse cosi assatanata, ma doveva immaginarselo, visto come giocherellava la mattina con la collana.
Più volte lui cercò di prendere le redini del comando, ma lei non le lasciava scampo, sembrava volesse portarlo all’orgasmo, e più volte ci si avvicinò al punto di esplodere, ma l’abilità della sua padrona lo evitò.
Dopo un po' lei si stanco, o meglio voleva che il suo desiderio fosse appagato, e lascio che il suo amante desse sfogo alle suo voglie, anzi lo invitò a punirla per come si era comportata.
Lui allora tirò fuori dal comodino, dei nastri di raso e la bendò, le legò le mani ei piedi ai quattro angoli del letto, e rimase per un attimo in silenzio.
Lei fu assalita dalla paura, lo manifestò chiamandolo più volte senza ricevere risposta, cercò di libersi senza riuscirci, il terrore che qualcosa di brutto stesse per accadere la stava assalendo, perché aveva accettato quell’invito? Chi era quell’uomo?, voleva gridare ma la paura le aveva gelato le corde vocali.
A un certo punto senti il respiro di un uomo avvicinarsi alle sue orecchie; “hai paura?” lei rispose “si” ed inizio a piangere, lui allora le disse “di sei divertita stamani a stuzzicarmi” la sua voce era decisa e minacciosa, le con tono balbettante “ non credevo, anzi, no pensavo che forse non so “ stava evidentemente parlando a vanvera, in preda al terrore.
Lui allora la incalzò “ adesso mi diverto io” ed in quell’istante lei avverti un brivido freddo sui seni, non capiva cosa era, forse del ghiaccio, sentiva la mano di lui percorrerle il corpo, giocando con il ghiaccio, si avvicinò più volte al suo pube e riprese la risalita, subito dopo avverti un forte calore come se gli fosse stata avvicinata un candela (lo immaginò sentendo l’odore), queste sensazioni riaccesero il desiderio in lei, e lo comunicò al suo uomo.
Lui prosegui, cospargendole il corpo di olio ed iniziando a massaggiarla, lei sentiva l’eccitazione che saliva, che fu portata all’apice, quando lui dopo avergli leccato il clitoride fino a provocargli un orgasmo, le sciolse i nastri che la bloccavano la penetrò con il suo membro, iniziando un lento ma continuo movimento dentro e fuori di lei.
Ormai libera, si tolse la benda e vide quell’uomo sopra di lei, con i muscoli in tensione, lo afferrò dietro il collo sollevò le gambe per aiutarlo ad aumentare la penetrazione.
I loro corpi erano sudati, la stanza era colma di odori, il fatto che lei era stata cosprsa di olio, permetteva ai due di muoversi l’un sull’altro con naturalezza.
Ora era lei che conduceva, ora era lui che dettava i ritmi; entrambi cmq stavano consumando l’amplesso con una foga inaudita, come a voler dimostrare di avere più forza dell’altro.
Lei lascio che lui la penetrasse da dietro, e lo fece inarcando la schiena ed urlando di piacere, lo invitava a spingere sempre più in profondità, lui la afferrava per i capelli come per dominarla, e questo le provocava un piacere inaudito.
Ogni volta che lui provava un orgasmo lei , con abilità gli faceva ritornare duro il membro, grazie alla sua lingua esperta, come lui amava assaporare gli umori di lei fra un amplesso e l’altro.
Tutto ciò and avanti per lungo tempo fino a quando i due amanti stremati ed appagati degli innumerevoli orgasmi, si draiarono accanto stramti, questa volta però lei volle assaporare in profondo il piacere di lui appagando definitivamente la sua sete.
I giorni che seguirono furono divertenti e ovviamente le notti furono altrettanto movimentate, lui comunque era avvolto da un alone di mistero, e lei si sentiva cmq attratta, nonostante la paura, si salutarono la domenica sera, nelle volte che lei tornava su, non mancava occasione perché andasse a trovarlo, talvolta casualmente si incontravano in treno, ma facevano finta di nulla salvo ogni tanto utilizzare la toilete come alcova di piacere.
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