Prima da cuckold
di
Franco86
genere
prime esperienze
Storia vera. Mia moglie ed io stavamo ancora esplorando la nostra dimensione scambista; eravamo già stati qualche volta per locali ad assaporare l’eccitazione e in generale le sensazioni provocate dal mostrarsi in pubblico, dal vedere mia moglia corteggiata, approcciata e anche toccata. Non ci eravamo mai spinti ancora oltre a dei brevi preliminari. Io amo guardarla in azione, lei ama essere corteggiata, sentirsi al centro di qualcosa. Scendevamo in piasta da ballo assieme, poi io mi staccavo di qualche metro e osservavo. Gli approcci non tardavano ad arrivare. Il suo corpo richiamava l’attenzione di tutti i tipi di uomini presenti; alcuni si limitavano ad ammirarla, altri invece approcciavano. Ogni tanto scattava qualche bacio, o qualche palpeggiamento. Vedere mia moglia che accarezza il pacco di altri uomini è una sensazione indscrivibile. Una volta siamo entrati nel privè assieme ad un ragazzo approcciato in pista. Questo lo avevo approcciato, chiedendogli direttamente se gli piaceva mia moglie. Domanda inutile. Ci eravamo appartati tutti e tre in un angolo buio. Il ragazzo baciò a lungo mia moglie, poi le infilò dentro due dita e la cosa continuò ancora per un pò, salvo che poi mia moglie si ritirò dicendo che non voleva continuare. Così a piccole dosi, ci si gode di più l’esperienza, non si sfocia nel volgare. Poi arrivò agosto e ce ne andammo in Croazia in ferie per qualche giorno. Fantasticammo durante i primi giorni, senza però esporci. Una mattina ci trovavamo in una bellissima spiaggetta e avevamo un gran voglia di caffè, solo che non c’era nessun bar. Così mi incamminai lungo gli scogli fino alla spiaggia successiva, che non era raggiungibile via spiaggia, dove sapevo esserci un bar. Ordinai due caffè da portare via ad un ragazzo molto giovane e prestante, che capii immediatamente potesse andare a genio a mia moglia. Quando le portai il caffè le raccontai immediatamente di cosa avevo appena visto e ne fu subito stuzzicata. Ormai conosco i suoi gusti in fatto di uomini, so quali caratteristiche la eccitano e quali invece non le interessano minimamente. Le proprosi di farsi un giro a vedere con i suoi occhi. Così, non appena finì il caffè, andò lei in quel bar a ordinarsi un cocktail. Io la raggiunsi un pò dopo, giusto per darle il brivido di vedere con i suoi occhi in pace, di godere le proprie fantasie senza essere disturbata. Quando la raggiunsi aveva un bel sorriso stampato in faccia. Mi disse che avevo ragione, che era il suo tipo. Nel pomeriggio tornammo in quel bar a bere qualche birra in orario aperitivo. I fumi dell’alcol ci rilanciarono nei nostri discorsi fantasiosi. Sì le piaceva eccome, avrebbe desiderato averlo tutto per sè. Io lo avevo duro durante l’intera conversazione, non osavo alzarmi dalla sedia perchè era piano di gente. Poi ad un certo punto decidemmo di andare, così decidemmo che io mi sarei appartato un attimo nella boscaglia per fare pipì mentre mia moglie avrebbe pagato il conto, in modo da avere un altro contatto ravvicinato con il suo aitante cameriere. Era da tutto il giorno che gli sorrideva e che scambiavano qualche parola, ma lui era chiaramente molto preso dal lavoro, quindi non approfondirono mai la faccenda. Quando uscì dalla boscaglia trovai mia moglie già sul sentiero; le chiesi se aveva già fatto, aveva l’aria imbarazzata ed era rossa in viso. Andiamo via andiamo via! Mi disse ridendo. Che succede? Insomma, mi confessò che nell’istante prima di lasciare il bar aveva lasciato al cameriere il suo numero di telefono in un bigliettino con scritto “mio marito è d’accordo”. Fui sbigottito dal suo coraggio, e anche molto eccitato. Ci dirigemmo al nostro appartamento con quell’aria da ragazzini che hanno appena commesso una marachella. Non sapevamo cosa aspettarci. Preparai la cena mentre lei si fece la doccia; cenammo, continuando ad esprimere l’eccitazione del pomeriggio. Poi ci convincemmo che mai e poi mai il ragazzo avrebbe scritto o chiamato. Stavamo sparecchiando il tavolo mentre ormai il buio s’inghiottiva il giorno quando sentimmo il cellulare di mia moglie vibrare. Oddio, un messaggio whattsup, è lui. “Ciao, volentieri ma non voglio che il marito sia coinvolto”. Ci guardammo con gli occhi sgranati, come se avessimo sentito la più grande eresia del mondo, poi scoppiammo a ridere. Mia moglie si fece coraggio e rispose che sarebbe uscita solo lei. Io ero d’accordo. Se vedere mia moglie corteggiata è eccitante, lo è ancora di più vederla uscire in tiro sapendo che andrà con un altro uomo. Così si accordarono per vederesi appena fuori il complesso residenziale dove alloggiavamo. C’era una certa tensione legata alla sicurezza, alla fiducia, ma ci sembrava un ragazzo apposto così proseguimmo. Mia moglie uscì verso le 22, vestita leggera e molto nervosa. Ci tenemmo in contatto continuo via whattsup, avevo il locator attivato, sapevo in tempo reale dov’era. Ero tremendamente eccitato. Vidi da maps che si erano recati in una di quelle microspociche calette a poche centiania di metri dal nostro appartamento. Ogni tot minuti mi scriveva che andava tutto bene, così ero tranquillo. Poi smise di scrivere. Sapevo che era iniziato qualcosa. Avevo un bisogno mostruoso di venire, ma non volevo far scemare la mia eccitazione, così mi trattenni. Rientrò verso mezzanotte. Rilassasta, stanca; morivo dalla voglia di ascoltare e sapere tutto. CI distendemmo nudi sul letto matrimoniale. Mi inumidì il pene con il lubrificante e si limitò a torturarmi la cappella, per farmi godere senza farmi venire. Il ragazzo era alto quasi due metri, con un bel fisico, delle labbra carnose: baciava molto bene, mi fece sentire come, sapeva leggermente di fumo, cosa che a mia moglie di solito non piace, ma in quel contesto aggiunge pepe alla situazione. Poi lui l’aveva distesa a terra, sulla spiaggetta, l’aveva completamente spogliata, poi leccata dappertutto. Con la lingua era entrato profondamente nell’intimità di mia moglie, poi aveva tirato fuori il suo grosso membro e l’aveva presa da sopra prima, da dietro poi. Le aveva dato dei colpi molto forti da dietro, più delicati da sopra, aprendola con grande maestria mentre non le dava tregua con la lingua contro la sua. Era venuto, lei no, ma non importa. Mentre mi strizzava la cappella con forza venni di prepotenza, celebrando così la nostra prima esperienza cuckold completa.
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