Se tu fossi qui
di
Elly
genere
masturbazione
Volevo ringraziarvi per le parole che avete lasciato sotto ai miei racconti. Qualche commento in particolare mi ha incuriosita e sono andata a spulciare i racconti dei proprietari.
Una poesia. Un'atmosfera. Una sensazione a me familiare. Una finestra che dà sul bosco. Sono al buio. Adoro guardare fuori da questa finestra, soprattutto quando piove, come oggi. Indosso solo una camicia da uomo, il ricordo dimenticato di qualche amante. È come se fossi nella tua poesia. Ci sono io, c'è la finestra, c'è il camino. Manchi solo tu. Tu che ti avvicini silenziosamente alla mie spalle. Vedo il tuo riflesso nel vetro e ti sorrido. So che ti piace quando lascio i capelli sciolti, l'ho appena letto, e li sciolgo per te. Ti avvicini ancora. Indossi solo i pantaloni morbidi del pigiama. La mia fantasia e la tua si intrecciano. E' possibile? Dove finisce la tua poesia e comincia la mia voglia di vederla realizzata? Sento il tuo profumo mentre ti accosti a me, il calore del tuo corpo mi riscalda. Mi stringo nelle spalle, accarezzandomi le braccia. Come fossi tu a farlo, mentre mi sussurri all'orecchio quanto mi trovi eccitante. Ti prendo per mano e ci spostiamo davanti al camino. La tua poesia è finita, ma nella mia mente ormai sei qui. Ballo per te. Ancheggio leggermente, languidamente, mentre mi sbottono la camicia. Un lento bottone alla volta. Chissà se avresti apprezzato. Io ti avrei guardato negli occhi e ad ogni bottone avrei visto il tuo desiderio crescere. Ora sono nuda davanti a te. Indosso ancora la camicia, ma completamente aperta. Il fuoco danza sulla mia pelle candida. Scaldandomi. Scaldandoci. A questo punto, vorresti baciarmi? Se fossimo nella mia fantasia, ti girerei attorno sfiorandoti con il seno, prima il braccio e poi la schiena. Sentiresti i miei capezzoli duri e freddi che ti sfiorano. Poi sarei di nuovo davanti a te, muovendomi languida. Mi passerei le mani tra i capelli, tirandoli indietro e i miei seni si alzerebbero in risposta al movimento. Ti piacerebbe la loro rotondità? Ti piacerebbe il rosa dei capezzoli che svettano bramando il tuo tocco? Le mie mani scendono ad accarezzarmi il collo e mi giro verso la finestra per vedere il mio riflesso stagliarsi contro il buio della notte. Se non fosse una fantasia, tu saresti li. Ti avvicineresti e abbracciandomi da dietro, mi accarezzeresti il collo, stringendo leggermente e facendomi appoggiare a te. Sentirei la tua erezione? Con l'altra mano sposteresti leggermente la camicia, liberando la spalla e un seno. Mi porto una mano a coppa e mi massaggio con delicatezza, come avresti fatto tu. La mia mano è piccola per contenerlo tutto, ma nella tua sarebbe perfetto. Mi stuzzico il capezzolo, leccandomi le labbra. Se fossi qui, ti direi quanto mi piace quando mi tocchi così. E tu nel riflesso avresti sorriso. Passo all'altro seno e gli riservo la stessa attenzione. Sento il calore del fuoco sulla schiena e mi immagino che sia il tuo corpo. Se fossimo insieme mi faresti girare e dopo avermi guardata, avresti sollevato un seno nella tua mano e mi avresti leccato con delicatezza. Come fossi il tuo cibo preferito. Piccoli cerchi tutto attorno e poi avresti succhiato, forte, facendomi gemere. Mi infilo due dita in bocca, voglio sentire la saliva, la tua saliva, che mi bagna mentre mi stringo i capezzoli, immaginandoti. Avresti ripetuto lo stesso trattamento all'altro seno e io avrei intrecciato le dita ai tuoi capelli e guardato la tua lingua giocare con me, causando brividi di piacere in tutto il corpo. Se fossi davvero qui, avresti sentito il mio fiato accorciarsi, ogni volta che i tuoi denti mi sfiorano. Mi siedo per terra, appoggio la schiena al divano e allargo le gambe, come se tu potessi vedermi davvero. Come se tu fossi qui. La luce del fuoco illumina il mio sesso bagnato. Pronto per te. Ti piacerebbe vedermi pronta e vogliosa del tuo tocco? Ti inginocchieresti davanti a me e passeresti la mano tra le mie cosce. Mi accarezzo dolcemente e mi trovo bagnata. Scivolo nelle pieghe del mio sesso umido, senza soffermarmi in un punto particolare. Voglio godermi ogni tuo movimento. Ogni tuo pensiero. Sei uno che parla? O ti piace stare in silenzio, ascoltando come ansimo. Mi massaggio e spargo in miei umori su tutto il mio corpo, fino al seno che strizzo di nuovo inarcando la schiena. Mi sembra di sentirti "Sei così bagnata..e non ho neanche iniziato. " A quelle parole prenderei la tua mano, leccherei l'indice e poi il medio e li succhierei entrambi e poi, guardandoti negli occhi, li infilerei dentro di me, accogliendoti. E così faccio, mi infilo due dita, prima delicatamente, poi con più decisione, dentro e fuori, senza fermarmi. Se tu fossi qui mi terrei al tuo avambraccio, dentro e fuori, sentendo i muscoli che si muovono sotto il mio palmo mentre mi penetri, dentro e fuori, con sempre maggior vigore. "Di più" ti chiederei. Mi porto le dita alle labbra e assaggio il mio sapore, e poi le risprofondo dentro di me. Questa volta sento tre dita che mi riempono e so che non mi fermerò, non ti fermerai, fino a quando non avrai il mio orgasmo. Continuo a penetrarmi sempre più a fondo, sempre più veloce, i miei gemiti riempono la stanza. Sull'orlo dell'orgasmo vorrei sapere il tuo nome, per poi esplodere attorno alle tue dita, pregandoti di farmi godere. Se tu fossi qui mi sentiresti stringere le tue dita nel mio calore. Avvolgerle per tenerle dentro di me e prolungare il piacere che mi stai donando e tu guarderesti la tua mano che esce dal mio sesso, bagnata dei miei umori. "Non ho ancora finito con te. " mi diresti " Adesso voglio sentire il tuo sapore" e mi faresti sdraiare sul divano, aperta completamente per te. Appoggeresti le tue grosse mani sulle mie ginocchia e mi divaricheresti le gambe. "Sei stupenda" diresti a fior di labbra, quasi a te stesso e poi con una lunga e lenta passata raccoglieresti i miei umori con la lingua. Dal piccolo sfintere rosa, passando dal buco che prima hai riempito così perfettamente, fino ad arrivare al clitoride sensibile. Estraggo le dita quasi tremando e le strofino sul clitoride pulsante. La tua lingua sarebbe calda e morbida su di me. Non ci vorrà molto questa volta. La sensazione di te nella mia testa è così forte che mi farà scoppiare. Sento le tue mani sulle ginocchia che mi spingono sul divano e sento la tua lingua e i tuoi denti che giocano con il centro del mio essere. Tremo e cerco di spingermi verso di te "Vieni di nuovo per me, piccola" Ti sento. È come se fossi qui. Ci sei. Mi massaggio, dei cerchi sempre più ravvicinati. Premo leggermente e ad ogni pressione inarco la schiena per accoglierti meglio. Le mie dita sono talmente viscide che perdo il controllo. Mi strofino, mi pizzico, premo. Non so più quello che sto facendo io e quello che mi stai facendo tu, e vengo di nuovo. Non ho più fiato. Riapro gli occhi e sono sicura di trovarti qui, tra le mie cosce, a leccare gli ultimi residui del mio orgasmo. Dei miei orgasmi. Ha smesso di piovere. Il camino si è spento e mi accorgo di essere sola. Tu non ci sei, eppure i miei orgasmi sono tuoi.
Una poesia. Un'atmosfera. Una sensazione a me familiare. Una finestra che dà sul bosco. Sono al buio. Adoro guardare fuori da questa finestra, soprattutto quando piove, come oggi. Indosso solo una camicia da uomo, il ricordo dimenticato di qualche amante. È come se fossi nella tua poesia. Ci sono io, c'è la finestra, c'è il camino. Manchi solo tu. Tu che ti avvicini silenziosamente alla mie spalle. Vedo il tuo riflesso nel vetro e ti sorrido. So che ti piace quando lascio i capelli sciolti, l'ho appena letto, e li sciolgo per te. Ti avvicini ancora. Indossi solo i pantaloni morbidi del pigiama. La mia fantasia e la tua si intrecciano. E' possibile? Dove finisce la tua poesia e comincia la mia voglia di vederla realizzata? Sento il tuo profumo mentre ti accosti a me, il calore del tuo corpo mi riscalda. Mi stringo nelle spalle, accarezzandomi le braccia. Come fossi tu a farlo, mentre mi sussurri all'orecchio quanto mi trovi eccitante. Ti prendo per mano e ci spostiamo davanti al camino. La tua poesia è finita, ma nella mia mente ormai sei qui. Ballo per te. Ancheggio leggermente, languidamente, mentre mi sbottono la camicia. Un lento bottone alla volta. Chissà se avresti apprezzato. Io ti avrei guardato negli occhi e ad ogni bottone avrei visto il tuo desiderio crescere. Ora sono nuda davanti a te. Indosso ancora la camicia, ma completamente aperta. Il fuoco danza sulla mia pelle candida. Scaldandomi. Scaldandoci. A questo punto, vorresti baciarmi? Se fossimo nella mia fantasia, ti girerei attorno sfiorandoti con il seno, prima il braccio e poi la schiena. Sentiresti i miei capezzoli duri e freddi che ti sfiorano. Poi sarei di nuovo davanti a te, muovendomi languida. Mi passerei le mani tra i capelli, tirandoli indietro e i miei seni si alzerebbero in risposta al movimento. Ti piacerebbe la loro rotondità? Ti piacerebbe il rosa dei capezzoli che svettano bramando il tuo tocco? Le mie mani scendono ad accarezzarmi il collo e mi giro verso la finestra per vedere il mio riflesso stagliarsi contro il buio della notte. Se non fosse una fantasia, tu saresti li. Ti avvicineresti e abbracciandomi da dietro, mi accarezzeresti il collo, stringendo leggermente e facendomi appoggiare a te. Sentirei la tua erezione? Con l'altra mano sposteresti leggermente la camicia, liberando la spalla e un seno. Mi porto una mano a coppa e mi massaggio con delicatezza, come avresti fatto tu. La mia mano è piccola per contenerlo tutto, ma nella tua sarebbe perfetto. Mi stuzzico il capezzolo, leccandomi le labbra. Se fossi qui, ti direi quanto mi piace quando mi tocchi così. E tu nel riflesso avresti sorriso. Passo all'altro seno e gli riservo la stessa attenzione. Sento il calore del fuoco sulla schiena e mi immagino che sia il tuo corpo. Se fossimo insieme mi faresti girare e dopo avermi guardata, avresti sollevato un seno nella tua mano e mi avresti leccato con delicatezza. Come fossi il tuo cibo preferito. Piccoli cerchi tutto attorno e poi avresti succhiato, forte, facendomi gemere. Mi infilo due dita in bocca, voglio sentire la saliva, la tua saliva, che mi bagna mentre mi stringo i capezzoli, immaginandoti. Avresti ripetuto lo stesso trattamento all'altro seno e io avrei intrecciato le dita ai tuoi capelli e guardato la tua lingua giocare con me, causando brividi di piacere in tutto il corpo. Se fossi davvero qui, avresti sentito il mio fiato accorciarsi, ogni volta che i tuoi denti mi sfiorano. Mi siedo per terra, appoggio la schiena al divano e allargo le gambe, come se tu potessi vedermi davvero. Come se tu fossi qui. La luce del fuoco illumina il mio sesso bagnato. Pronto per te. Ti piacerebbe vedermi pronta e vogliosa del tuo tocco? Ti inginocchieresti davanti a me e passeresti la mano tra le mie cosce. Mi accarezzo dolcemente e mi trovo bagnata. Scivolo nelle pieghe del mio sesso umido, senza soffermarmi in un punto particolare. Voglio godermi ogni tuo movimento. Ogni tuo pensiero. Sei uno che parla? O ti piace stare in silenzio, ascoltando come ansimo. Mi massaggio e spargo in miei umori su tutto il mio corpo, fino al seno che strizzo di nuovo inarcando la schiena. Mi sembra di sentirti "Sei così bagnata..e non ho neanche iniziato. " A quelle parole prenderei la tua mano, leccherei l'indice e poi il medio e li succhierei entrambi e poi, guardandoti negli occhi, li infilerei dentro di me, accogliendoti. E così faccio, mi infilo due dita, prima delicatamente, poi con più decisione, dentro e fuori, senza fermarmi. Se tu fossi qui mi terrei al tuo avambraccio, dentro e fuori, sentendo i muscoli che si muovono sotto il mio palmo mentre mi penetri, dentro e fuori, con sempre maggior vigore. "Di più" ti chiederei. Mi porto le dita alle labbra e assaggio il mio sapore, e poi le risprofondo dentro di me. Questa volta sento tre dita che mi riempono e so che non mi fermerò, non ti fermerai, fino a quando non avrai il mio orgasmo. Continuo a penetrarmi sempre più a fondo, sempre più veloce, i miei gemiti riempono la stanza. Sull'orlo dell'orgasmo vorrei sapere il tuo nome, per poi esplodere attorno alle tue dita, pregandoti di farmi godere. Se tu fossi qui mi sentiresti stringere le tue dita nel mio calore. Avvolgerle per tenerle dentro di me e prolungare il piacere che mi stai donando e tu guarderesti la tua mano che esce dal mio sesso, bagnata dei miei umori. "Non ho ancora finito con te. " mi diresti " Adesso voglio sentire il tuo sapore" e mi faresti sdraiare sul divano, aperta completamente per te. Appoggeresti le tue grosse mani sulle mie ginocchia e mi divaricheresti le gambe. "Sei stupenda" diresti a fior di labbra, quasi a te stesso e poi con una lunga e lenta passata raccoglieresti i miei umori con la lingua. Dal piccolo sfintere rosa, passando dal buco che prima hai riempito così perfettamente, fino ad arrivare al clitoride sensibile. Estraggo le dita quasi tremando e le strofino sul clitoride pulsante. La tua lingua sarebbe calda e morbida su di me. Non ci vorrà molto questa volta. La sensazione di te nella mia testa è così forte che mi farà scoppiare. Sento le tue mani sulle ginocchia che mi spingono sul divano e sento la tua lingua e i tuoi denti che giocano con il centro del mio essere. Tremo e cerco di spingermi verso di te "Vieni di nuovo per me, piccola" Ti sento. È come se fossi qui. Ci sei. Mi massaggio, dei cerchi sempre più ravvicinati. Premo leggermente e ad ogni pressione inarco la schiena per accoglierti meglio. Le mie dita sono talmente viscide che perdo il controllo. Mi strofino, mi pizzico, premo. Non so più quello che sto facendo io e quello che mi stai facendo tu, e vengo di nuovo. Non ho più fiato. Riapro gli occhi e sono sicura di trovarti qui, tra le mie cosce, a leccare gli ultimi residui del mio orgasmo. Dei miei orgasmi. Ha smesso di piovere. Il camino si è spento e mi accorgo di essere sola. Tu non ci sei, eppure i miei orgasmi sono tuoi.
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