Operazione X

di
genere
prime esperienze

Guardo la pioggia scendere… e ricordo.

Era la nostra prima missione e ci muovevamo con la curiosità e le insicurezze tipiche di chi comincia. Ce ne avevano parlato: “tutto vi sembrerà strano ed incomprensibile ma poi ci farete l’abitudine” dicevano i colleghi esperti ridendo.

Era il nostro secondo giorno e già ci sentivamo completamente a nostro agio, pronti a passare dall’osservazione alla sperimentazione, ed ecco la pioggia a rovinare l’atmosfera… così credevamo.
Gocce d’acqua fitte e sottili bagnavano tutto e tutti in quella lunga distesa di sabbia, ma nessuno se ne andava. Tutti troppo presi dai giochi di cui erano protagonisti e insieme spettatori: affascinante.

Un sospiro, poi un altro e poi ancora e ancora, fino all’urlo liberatorio. Poi un sorriso e la sua mano che scende e poi sale e i suoi occhi che mi guardano, la sua voce che mi dice “ora tocca a te”.

La pioggia intanto aumentava e qualcuno si arrese ed andò via. Noi no, anzi, sentirci parte di quel rito collettivo ci eccitava e fu così che alle dita si aggiunsero le nostre lingue esploratrici che ci portarono ad una seconda esplosione di piacere, con le nostre bocche a saziarci.

Pioggia sabbia ed umori, serviva un bagno. In acqua mi sorride, si gira di spalle e si abbassa quanto basta: da dietro entro in lei e mi muovo, ma non è facile. Usciamo e lei si stende sul bagnasciuga, alza il bacino e si offre, aprendosi con le mani e incitandomi a penetrarla da dietro.
Affondo i colpi, sempre più ravvicinati e frenetici, alcuni ci guardano e si toccano, una coppia ci sorride, lei mi urla il suo piacere e io il mio.

Ma non le basta, si gira e inizia a toccarsi, incitandomi a fare altrettanto. Si tocca con una mano e con l’altra stringe i capezzoli, ormai due chiodi. L’altra coppia ci guarda e la lei, con la bocca impegnata, masturba con le mani due eccitati singoli che non si perdono un istante di quello che accade. Mi fermo e guardo la mia compagna, la sento godere e riprendo, sempre più forte fino a quando un rantolo esce dalla mia bocca e quel poco rimasto del mio seme si appoggia sulla bocca di lei.

La coppia ci avvicina e si presenta, sono molto gentili ed accoglienti: hanno capito che siamo agli inizi (se solo sapessero…) e si offrono di aiutarci a conoscere di più e muoversi meglio, non solo in spiaggia.
Ci intriga la proposta ed accettiamo, con l’accordo di rivederci dopo cena nel villaggio, vicino al locale dove saremmo poi entrati.

Prima di andarsene ci sorridono e ci accarezzano, ma non le guance: lei il mio lingam e lei la sua yoni, lasciandoci con la frase “benvenuti a fantasilandia”!

“Ma come vi chiamate ?” Chiediamo
“Pat ed Eva” e si allontanano sorridendo.

Ci riprendiamo, ci guardiamo e capiamo che quella missione ci sarebbe piaciuta e che dovevamo sperimentare molto di più.

Oggi siamo alla quarta e siamo pronti!

Cap d’Agde,
Data: omissis
Agenti 13Q&13N
Agenzia: omissis
scritto il
2023-07-10
2 . 1 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.