Quella sera al casolare
di
Uomonero
genere
esibizionismo
Questa serata di agosto sembra promettere bene, sono stato invitato ad una festa nel casolare in campagna del mio amico Matteo, cena tranquilla in compagnia sotto le stelle.
Il posto è molto bello, immerso nella campagna marchigiana, molte volte siamo stati nel suo giardino fino ad ora tarda a parlare della nostre vite, dei nostri sogni.
Decido di portare Krizia, la mia nuova fiamma.
Di solito non lo faccio, aspetto sempre un po’ di tempo prima di inserire le mie partner nel nostro gruppo, ma con lei è diverso…lei è diversa.
Conosciuta per caso sui social è diventata da subito tremendamente importante per me, la sua compagnia mi dà sicurezza, riempe i vuoti che molte hanno creato, una delle poche volte in cui non è solo sesso.
Anche se tra noi è anche il sesso a legarci.
Con lei tutto è magnifico, non mi è mai capitato di avere una tale sintonia con una donna, sopratutto sul piano sessuale.
È come se qualcuno avesse copiato il file della mia anima e l’avesse inserito in un hardware dalle sembianze stupendamente femminili.
Stessi gusti musicali, stessi gusti in fatto di cibo, stesso modo di pensare, stessi gusti sessuali.
Dopo nemmeno due settimane di frequentazione ci siamo dati appuntamento al vicino sexy shop per acquistare molti oggetti e giocattoli per soddisfare la nostra “fame”: vestitini particolari, manette e pinzette per i capezzoli, un ovulo vibrante con controllo a distanza che lei adora (ma questa è un’altra storia), ma sopratutto su mia richiesta un plug anale. Alla mia richiesta i suoi occhi brillarono di lussuria, si eccitò a tal punto che volle provarlo subito una volta usciti dal negozio. Ricordo che prima di salire in macchina aprì lo sportello e abbassandosi i leggings si piegò davanti a me, la preparai con la lingua e le dita e piano ma costantemente infilai quel gioiello nel suo buchetto, quando entrò tutto un lungo sospiro di eccitazione uscì dalle sue labbra. Si rialzò, si ricompose e baciandomi sulle labbra mi ringraziò di quel nostro splendido regalo. Quella sera capii quanto mi stavo innamorando.
È stata contentissima quando qualche giorno fà le dissi dell’invito e del fatto che la volessi con me. Ci mise molto a scegliere come vestirsi, la cena è informale ma ci tiene a fare bella figura.
– Possibile che non so mai cosa mettere? Già che non sono bella non voglio fare figuracce.
– Tu non sei bella? Pensi che ho perso la testa per te solo per il tuo seno?
– Cretino…
– E poi non devi piacere agli altri…devi piacere a te stessa…e a me ovviamente. Ma a me piaci comunque.
Si gira verso di me sorridendo, mi abbraccia e mi bacia.
– Metterò la camicetta bianca che ho comprato ieri e la minigonna che piace a te, sotto nulla…solo il nostro gioiello. E gli stivali alti che ti fanno eccitare. Magari chissà…a fine serata possiamo fermarci al nostro posto e farlo come la prima volta…
Questa frase accompagnata dal suo sguardo provocatorio non fà altro che farmi salire l’eccitazione alle stelle. Ma non gliela voglio dar vinta, lei sà benissimo che effetto mi fà e che potere ha su di me, ma devo essere forte e tenerle testa.
– Passo a prenderti alle 19.30…fatti trovare pronta.
– Puoi anche resistermi ora, ma stasera non potrai farlo.
– Non sfidarmi…
La nostra complicità è anche questo, la naturale competizione tra due persone che si vogliono costantemente ma odiano ammetterlo.
A questa festa verranno molti nostri amici e amiche, e la brezza di questa sera spazzerà via l’afa della giornata rendendo sicuramente la serata più piacevole.
Siamo i primi ad arrivare, complice il fatto che Krizia abita a due chilometri dal casolare.
Iniziano ad arrivare i nostri amici di infanzia, e noto subito che Krizia e la minigonna che indossa non passano di certo inosservate, soprattutto agli occhi di Angelo, che anni fà era il tombeur de femmes del gruppo, ora felicemente sposato con una ricca ereditiera di 30 anni più grande di noi…sposato e fedele…ma gli occhi li usa eccome.
Tutti gli occhi maschili sono focalizzati sul suo corpo prosperoso e sul suo seno esplosivo, e io ancora una volta mi sento l’uomo più invidiato del pianeta.
Iniziano ad arrivare le coppie e le ragazze ancora single del gruppo.
I soliti convenevoli e i primi bicchieri di prosecco danno il via alla serata, presento Krizia a tutti i miei amici e amiche, i soliti commenti goliardici nei miei confronti da parte degli uomini e i soliti sguardi indagatori nei confronti di Krizia da parte delle donne. Passano gli anni ma tutto resta uguale.
La serata scorre regolare, a tratti noiosa. Solo l’idea del plug che indossa Krizia, (e dell’intimo che non indossa) e i nostri sguardi complici mi tengono in allerta: sò per certo che è eccitata in questo momento, e con la sua voglia che sale è capace di tutto.
Mi si chiude la gola quando vedo che tra gli invitati c’è anche Giulia, una mia ex di qualche anno fà. Come ho fatto a non vederla? Anche lei si accorge e corre verso di me, di slancio mi salta addosso e mi abbraccia.
– Che bello ci sei anche tu!
– Si ci sono anche io ma calma…non sono solo…
Premesso…non ho nulla da nascondere: Giulia dopo la nostra breve frequentazione fatta di molto sesso è diventata la mia migliore amica e confidente, Krizia oltre ad essere la mia donna è di base amica con cui non ho segreti, perciò Giulia sà tutto di me e Krizia, e Krizia sà tutto di me e Giulia…perciò il mio imbarazzo ora è solo quello di avere davanti una donna che per me è stata importante e che a volte ripenso con nostalgia, e la donna che attualmente è importante….e gelosa.
– Ciao, tu sei Krizia…lui non fà altro che parlarmi di te…che hai fatto per farlo innamorare così?
– Ciao Giulia. Parla anche di te, mi sembra quasi di conoscerti da una vita.
L’atmosfera è rilassata, non vedo saette tra le due e tiro un sospiro di sollievo, anche se sò che con Krizia potrebbe essere solo calma apparente.
– È da un po’ che vi guardo, siete l’invidia della festa. Gli uomini ti invidiano perché lei è bella e sexy, le donne invidiano Krizia perché si vede che la ami, si vede da come la guardi e da come la tieni per mano. Ricordo bene quanto sai amare e quanto ti dedichi alla felicità della tua donna…
Krizia sorride compiaciuta, mi guarda e mi stringe la mano.
– Diciamo che usa molti modi per rendermi felice… – risponde Krizia.
– Si ricordo anche quello…
Le due scoppiano in una risata complice mentre a me ritornano in mente le scene di sesso con Giulia, le cose che non aveva mai provato prima di me, i potenti orgasmi che le regalavo. Tra noi l’amicizia è unica, a volte è quasi più un amico che un’amica visto il modo in cui parliamo e scherziamo.
Ora forse ero ancora più invidiato di prima, le donne più sexy della festa sono insieme a me, vedo gli sguardi degli altri uomini che scandagliano i loro corpi così diversi tra loro: Krizia è una bomba sexy, formosa al punto giusto, un seno prosperoso che calamitano gli occhi di uomini e donne, complice il fatto che non lo nasconde mai; Giulia è magra, il suo corpo sinuoso termina in un fondoschiena piccolo e rassodato dal ballo, le gambe toniche e seno piccolo.
L’unica cosa che le accomuna (e che tra gli ospiti solo io conosco) è la loro natura trasgressiva sotto le lenzuola, due bombe atomiche che se attivate possono far danni.
Questa sera Giulia è molto elegante, si distingue in questo ambiente informale, indossa un lungo vestito blu scuro aderente che fascia perfettamente il suo corpo, un lungo spacco laterale fà uscire la gamba destra, complice il seno piccolo non indossa mai il reggiseno, e questa sera lo si può notare anche dai capezzoli che premono sul tessuto. Guardarla è un piacere per gli occhi.
Ci avviciniamo ad un tavolinetto con degli sgabelli, ci accomodiamo per stare più comodi e goderci la serata, loro due molto vicine, io di fronte a loro così posso godere appieno della loro presenza.
– Come mai da sola? Il tuo fidanzato non è venuto? – chiedo a Giulia, nonostante sappia già che se non lo vedo vuol dire abbiano di nuovo litigato per futili motivi.
– No. Meglio sola che male accompagnata. Su questo Krizia sei molto più fortunata di me. Ricordo bene com’è focoso il tuo uomo, e da ciò che racconta non è cambiato negli anni.
– Come mai? – chiede curiosa Krizia.
– Se lui ti ha raccontato tutto di me sai anche che sono molto sincera, e direi che posso fidarmi di te. – Giulia si guarda intorno per vedere che non ci siano persone troppo vicine a noi – Non mi scopa come vorrei, niente preliminari, niente orale, lui viene e a me tocca finire da sola. Non la sopporto più la cosa.
– Mi spiace… da quanto state insieme?
– Tre mesi. All’inizio forse era un po’ più focoso, ma adesso…mi passa la voglia di farlo. E tu sai bene quanto mi piace il sesso… – dice guardandomi negli occhi.
Non posso non notare un velo di tristezza nei suoi occhi…la conosco troppo bene per non accorgermene.
– Pensavo che ne avevate parlato e la cosa si era chiarita. – risposi io accennando ad una nostra conversazione già fatta la settimana prima.
– Sembrava, ma lui è così…non posso farci nulla.
Senza dire nulla Krizia posa la sua mano su quella di Giulia con dolcezza, la guarda negli occhi e le sorride.
– Non preoccuparti, anche io ho capito che chi non ci fà felici non ci merita, e chi non ci merita ci perde. Poi arriverà quello giusto vedrai. Io non ci speravo più…eppure… – dice Krizia lasciandomi un sorriso fantastico.
– Come ti invidio Krizia…senza offesa ma a volte mi pento di aver chiuso con lui, era perfetto. Purtroppo il momento era quello sbagliato e doveva andare così. Sono comunque contenta di averlo ancora nella mia vita come grande amico e confidente.
– Non mi offendo, anzi. Mi lusinga sapere che il mio uomo rimanga così nel cuore delle donne…vuol dire che ho fatto la scelta giusta.
– Ah di certo sei sicura che gli orgasmi non ti mancano, ahahahah.
È bello vederle ridere così insieme, sono di una bellezza unica, e tanti pensieri mi passano nella mia testa…ogni minuto che passa sempre più spinti.
Krizia mi lancia uno sguardo strano, accidenti si è accorta che guardavo Giulia. Ora sicuramente parte la sua gelosia.
Continua a guardarmi, mi fissa dritta negli occhi…lei sa che effetto mi fà quello sguardo.
La vedo sorridermi, ma è un sorriso complice, languido, di chi sà già cosa sto pensando.
Per fortuna arriva Matteo a togliermi dall’imbarazzo del momento.
– Ve lo rubo un attimo, dobbiamo raccontare qualche aneddoto delle superiori e poi ritorna.
Mi prende per il braccio e mi strattona via dal tavolino, sorrido loro dicendo che torno subito e mi allontano con lui.
Mi associo agli altri miei ex compagni di scuola, iniziano ad uscire le storie passate, alcune sembrano vere e proprie leggende. Ascolto i loro discorsi mentre osservo le “mie” donne.
Chiacchierano amabilmente tra di loro, vedo Krizia in special modo avvicinarsi molto a Giulia. Ridono di gusto finché Krizia appoggia una mano sulla coscia di Giulia che la fà irrigidire, ora sembra essere quasi intimorita davanti alla mia donna. Le vedo parlare seriamente ora, Krizia si avvicina e le dice qualcosa all’orecchio, poi sorride e si alza. Giulia è rimasta al tavolo ed è pensierosa.
– Krizia ma che hai combinato? – penso tra me
Decido di scoprirlo.
Mi stacco dai miei amici e corro dietro a Krizia che nel frattempo si era recata al bar per prendere uno spritz.
Mi avvicino da dietro e la abbraccio come piace a lei, le bacio io collo, le accarezzo i fianchi e lei spinge il culo verso il mio bacino.
– Devo preoccuparmi? – le chiedo.
– Perché dovresti?
– Cos’hai detto a Giulia per turbarla così?
– Le ho solo fatto capire qual’è il suo posto.
Non so se essere arrabbiato per aver trattato così la mia amica, o lasciar scatenare la mia libido…perché Krizia mi conosce bene, e sà quanto mi fà impazzire quando fà la gelosa.
– Lo sai quello che c’è tra me e Giulia, non dovresti essere gelosa.
Mi sorride e mi bacia con passione davanti a tutti, qualcuno sicuramente ci stà guardando. Mi butta le braccia al collo e mi abbraccia forte.
– Penso che dovresti chiedere una camera al tuo amico, la mia figa stà gocciolando e non vedo l’ora di togliermi il plug per far spazio al tuo cazzo.
Sicuramente non poteva essere più convincente di così.
La lascio al bar a terminare il suo spritz e vado alla ricerca di Matteo.
– Matteo ho bisogno di un enorme favore.
– Dimmi pure.
– Ho bisogno di una stanza tranquilla, possibilmente isolata.
– Ho capito, tranquillo…vi ho visti prima. Sali le scale, ultima porta a destra, lì sarete tranquilli.
– Grazie mille amico.
Torno al bar, Krizia mi sta aspettando con uno sguardo da pantera, la prendo per mano e la accompagno verso le scale. La faccio stare davanti a me così da poter ammirare il suo culo mentre sale i gradini. Ma lei mi sorprende, si gira e mi guarda, fà scorrere le mani lungo i fianchi, afferra il bordo della minigonna e la solleva completamente.
– Così puoi guardare meglio…
Non c’è niente da fare. Adoro questa donna.
Sale ogni gradino in maniera sinuosa, sempre più provocante, finite le scale non resisto più…la prendo per un braccio e la spingo contro il muro, la bacio con passione e le metto una mano tra le gambe e noto con piacere che non mentiva, la sua figa è fradicia di eccitazione.
Da sopra i pantaloni mi tocca il cazzo con quanta più voglia possa avere in corpo. Se non ci fossero gli altri in giro scoperemmo qui a terra.
Ci riprendiamo e ci dirigiamo verso la stanza, entriamo in fretta e inizio a dare un’occhiata veloce alla camera.
Non riesco a vedere molto perché sento Krizia che si avvicina e mi spinge sul letto, mi sale sopra e mi bacia, le nostre lingue combattono frenetiche alla ricerca del piacere.
In un attimo di lucidità mi accorgo della porta aperta.
– Amore dobbiamo chiudere la porta…
– Non preoccuparti ci pensa lei…
Io rimango stupito da questa risposta, sto per ribattere ma un attimo dopo ho già tutto chiaro.
Nella stanza entra Giulia lentamente, quasi timida. Sono sorpreso da questo e guardo Krizia con sguardo interrogativo.
– Ti ho detto che le ho fatto capire qual’è il suo posto…
Giulia entra e chiude la porta a chiave, davanti a se ha la vista del culo nudo di Krizia con il plug in bella mostra.
– Trova una sedia e siediti, ti faccio vedere come scopo il mio uomo.
Giulia obbedisce e si siede accanto al letto, io sono confuso e non so che pesci pigliare.
Guardo Krizia in attesa degli sviluppi che non tardano ad arrivare.
Si alza e inizia a spogliarsi, la camicetta viene subito gettata a terra, seguita dalla minigonna e dal reggiseno. Rimane nuda, con solo gli stivali addosso.
Sale di nuovo su di me, inizia a slacciarmi i pantaloni e in poche mosse mi tira fuori il cazzo. Senza tanti complimenti lo prende in bocca e inizia a leccarlo come solo lei sà fare. Sà bene come farmi perdere la testa, sà dove colpirmi per farmi impazzire.
Questa è una di quelle volte in cui io non devo fare nulla, è lei che comanda oggi, io non devo muovere un muscolo se non è lei a volerlo, e a volte adoro essere dominato così da lei.
Quando Krizia decide che mi ha leccato abbastanza mi sale sopra completamente, punta il cazzo sulla figa fradicia e si impala. Scorre lentamente centimetro dopo centimetro trattenendo il fiato.
Inizia un movimento di bacino frenetico, ha una voglia matta e non si trattiene.
Guarda Giulia con aria di sfida mentre salta sul mio cazzo.
– Guardami bene, guarda come scorre dentro di me, mi spiace ma questo cazzo è mio e nessun’altra potrà averlo.
Giulia rimane in silenzio ma la vedo che ha l’eccitazione alle stelle.
– Spogliati! – le ordina Krizia
Giulia ha un attimo di esitazione, ma poi si alza e si sfila il vestito.
– Tutta! – ribatte Krizia.
Lentamente si sfila anche le mutandine e ritorna a sedersi al suo posto.
– Si…sei proprio una bella fighetta…
Intanto non smette di scoparmi, sempre più forte, i colpi riecheggiano per tutta la stanza, i suoi sospiri sono sempre più forti.
– Lo sò che vuoi leccarmi le tette, l’ho capito da come le guardavi mentre parlavamo, vieni qui…
Lentamente Giulia sale sul letto accanto a noi, Krizia rallenta il ritmo per permetterle di avvicinare la sua bocca. Giulia è timida, sò che è stata una sua fantasia ma non l’ha mai fatto. È Krizia a guidarla, le prende la testa tra le mani e l’avvicina alle tette.
– Fai quello che vuoi, sfogati.
Giulia si lascia andare, tira fuori la lingua e lecca un capezzolo, poi ne afferra una in mano e inizia a toccarla, in maniera sempre più audace, la libido la sta prendendo. Succhia un capezzolo dopo l’altro, mentre Krizia continua a scoparmi senza sosta e con le unghie mi graffia il petto.
Io sento che sto per impazzire, la vista è stupefacente e la sensazione che mi da la sua figa è paradisiaca.
– Sei brava a leccare…ora però sfilami il plug dal culo.
Giulia esegue. Si mette dietro di lei, afferra delicatamente il plug tra le dita e inizia a tirare, lentamente esce lasciando il buco del culo aperto e pronto per il prossimo step.
Krizia si sfila il cazzo dalla figa, si gira e dandomi la schiena risale su di me, questa volta puntando il mio cazzo sul buco del culo.
Se lo infila, mi faccio spazio nella sua carne, fino in fondo. Ora sono tutto nel suo culo, mentre lei a gambe larghe dà il suo ultimo ordine.
– Adesso leccami la figa e masturbati.
Giulia ha un sussulto, non se l’aspettava di andare così oltre.
– O lo fai oppure ti rivesti e te ne vai.
Ha un attimo di ripensamento, rimane a guardare Krizia che nel frattempo ha iniziato a scorrere sul cazzo e incularsi.
Si convince, si inginocchia tra le mie gambe ed avvicina il viso tra le gambe della mia donna, timidamente allunga la lingua verso il clitoride e inizia la sua danza tra gli abbondanti umori. Nel mentre la sua mano destra scorre tra le sue gambe ed inizia a toccarsi eseguendo gli ordini.
Krizia inizia a gemere sempre di più, il doppio trattamento le piace.
– Siii leccami, fammi godere con il mio uomo nel culo.
Posso solo immaginare cosa sta provando Giulia, penso che mai avrebbe immaginato di trovarsi in questa situazione inaspettata, ma sarebbe libera di andarsene…perciò la cosa le stà piacendo molto.
La cosa è confermata dai suoi gemiti, non vedo cosa sta facendo, ma da come stà godendo si è infilata le dita nella figa e si stà masturbando come non mai.
E sò benissimo come sarà il finale.
Krizia stà godendo, la sento tremare sopra di me, io stò impazzendo, Giulia sento che è al limite.
Ancora pochi secondi ed esplodiamo all’unisono.
Krizia urla senza più controllo e preme la testa di Giulia sulla sua figa, Giulia squirta come non mai, sento le gocce colpire il pavimento rumorosamente e le sue urla soffocate dalla figa che le tappa la bocca, io esplodo nel culo di Krizia, sento i fiotti di sborra che le riempono il buco. Ma non riusciamo a fermarci, continuiamo questa danza per qualche interminabile secondo prima di crollare.
Giulia si accascia a terra sfinita, Krizia si sdraia al mio fianco e mi abbraccia, come le mattine in cui ci svegliamo insieme e ci coccoliamo.
Io non riesco a muovermi, ricambio l’abbraccio di Krizia e la bacio, poi credo che crolliamo tutti nel sonno.
Non so quanto tempo sia passato, riapro gli occhi e vedo Giulia che stà cercando di ricomporsi, ha già indossato il vestito, si dirige verso il bagno per darsi una rinfrescata, sento scorrere l’acqua nel lavandino.
Io ho Krizia tra le braccia, ed è in quei momenti dopo l’orgasmo che la vedo quasi fragile. La stringo a me e le bacio la fronte. E ancora una volta capisco che non è solo sesso.
Giulia esce dal bagno, si avvicina al letto, ci guarda e sorride.
– Siete stupendi insieme.
Io ricambio il sorriso, le faccio un saluto con la mano mentre lei si dirige alla porta.
– Grazie. – risponde Krizia senza aprire gli occhi – Senza offesa ma dovevo marchiare il mio territorio…e allo stesso tempo avevo voglia di farlo con te.
– Ahahah beh grazie…nessuna offesa. Dopo la tua proposta sono venuta di mia spontanea volontà. Nessuno mi ha costretta. Ed è stata una bella esperienza. Ma penso proprio che adesso vado a fare pace con il mio ragazzo, almeno prendo un po’ di cazzo anche io.
– Ahahah certo…questo è off limits.
– Buon proseguimento…- Giulia ci saluta ed esce dalla camera.
Krizia si accoccola ancora di più a me, sento il calore del suo corpo, il suo respiro è sul mio petto, sento la pressione del suo seno sulla pelle. Non potrei star meglio di così.
– Andiamo a casa mia – mi dice – ho voglia di stare nel mio letto e fare l’amore lentamente, ho bisogno del mio uomo.
Ci mettiamo poco a rivestirci, nel frattempo che si rinfresca in bagno io dò una sistemata veloce alla stanza e sopratutto al letto.
Usciamo dalla camera mano nella mano, sono felice e penso che anche lei lo sia. Usciamo dal casolare e troviamo solo Matteo e pochi altri che stanno sistemando.
Capiamo così che ci siamo persi quasi tutta la festa….o forse la nostra è stata migliore?
Il posto è molto bello, immerso nella campagna marchigiana, molte volte siamo stati nel suo giardino fino ad ora tarda a parlare della nostre vite, dei nostri sogni.
Decido di portare Krizia, la mia nuova fiamma.
Di solito non lo faccio, aspetto sempre un po’ di tempo prima di inserire le mie partner nel nostro gruppo, ma con lei è diverso…lei è diversa.
Conosciuta per caso sui social è diventata da subito tremendamente importante per me, la sua compagnia mi dà sicurezza, riempe i vuoti che molte hanno creato, una delle poche volte in cui non è solo sesso.
Anche se tra noi è anche il sesso a legarci.
Con lei tutto è magnifico, non mi è mai capitato di avere una tale sintonia con una donna, sopratutto sul piano sessuale.
È come se qualcuno avesse copiato il file della mia anima e l’avesse inserito in un hardware dalle sembianze stupendamente femminili.
Stessi gusti musicali, stessi gusti in fatto di cibo, stesso modo di pensare, stessi gusti sessuali.
Dopo nemmeno due settimane di frequentazione ci siamo dati appuntamento al vicino sexy shop per acquistare molti oggetti e giocattoli per soddisfare la nostra “fame”: vestitini particolari, manette e pinzette per i capezzoli, un ovulo vibrante con controllo a distanza che lei adora (ma questa è un’altra storia), ma sopratutto su mia richiesta un plug anale. Alla mia richiesta i suoi occhi brillarono di lussuria, si eccitò a tal punto che volle provarlo subito una volta usciti dal negozio. Ricordo che prima di salire in macchina aprì lo sportello e abbassandosi i leggings si piegò davanti a me, la preparai con la lingua e le dita e piano ma costantemente infilai quel gioiello nel suo buchetto, quando entrò tutto un lungo sospiro di eccitazione uscì dalle sue labbra. Si rialzò, si ricompose e baciandomi sulle labbra mi ringraziò di quel nostro splendido regalo. Quella sera capii quanto mi stavo innamorando.
È stata contentissima quando qualche giorno fà le dissi dell’invito e del fatto che la volessi con me. Ci mise molto a scegliere come vestirsi, la cena è informale ma ci tiene a fare bella figura.
– Possibile che non so mai cosa mettere? Già che non sono bella non voglio fare figuracce.
– Tu non sei bella? Pensi che ho perso la testa per te solo per il tuo seno?
– Cretino…
– E poi non devi piacere agli altri…devi piacere a te stessa…e a me ovviamente. Ma a me piaci comunque.
Si gira verso di me sorridendo, mi abbraccia e mi bacia.
– Metterò la camicetta bianca che ho comprato ieri e la minigonna che piace a te, sotto nulla…solo il nostro gioiello. E gli stivali alti che ti fanno eccitare. Magari chissà…a fine serata possiamo fermarci al nostro posto e farlo come la prima volta…
Questa frase accompagnata dal suo sguardo provocatorio non fà altro che farmi salire l’eccitazione alle stelle. Ma non gliela voglio dar vinta, lei sà benissimo che effetto mi fà e che potere ha su di me, ma devo essere forte e tenerle testa.
– Passo a prenderti alle 19.30…fatti trovare pronta.
– Puoi anche resistermi ora, ma stasera non potrai farlo.
– Non sfidarmi…
La nostra complicità è anche questo, la naturale competizione tra due persone che si vogliono costantemente ma odiano ammetterlo.
A questa festa verranno molti nostri amici e amiche, e la brezza di questa sera spazzerà via l’afa della giornata rendendo sicuramente la serata più piacevole.
Siamo i primi ad arrivare, complice il fatto che Krizia abita a due chilometri dal casolare.
Iniziano ad arrivare i nostri amici di infanzia, e noto subito che Krizia e la minigonna che indossa non passano di certo inosservate, soprattutto agli occhi di Angelo, che anni fà era il tombeur de femmes del gruppo, ora felicemente sposato con una ricca ereditiera di 30 anni più grande di noi…sposato e fedele…ma gli occhi li usa eccome.
Tutti gli occhi maschili sono focalizzati sul suo corpo prosperoso e sul suo seno esplosivo, e io ancora una volta mi sento l’uomo più invidiato del pianeta.
Iniziano ad arrivare le coppie e le ragazze ancora single del gruppo.
I soliti convenevoli e i primi bicchieri di prosecco danno il via alla serata, presento Krizia a tutti i miei amici e amiche, i soliti commenti goliardici nei miei confronti da parte degli uomini e i soliti sguardi indagatori nei confronti di Krizia da parte delle donne. Passano gli anni ma tutto resta uguale.
La serata scorre regolare, a tratti noiosa. Solo l’idea del plug che indossa Krizia, (e dell’intimo che non indossa) e i nostri sguardi complici mi tengono in allerta: sò per certo che è eccitata in questo momento, e con la sua voglia che sale è capace di tutto.
Mi si chiude la gola quando vedo che tra gli invitati c’è anche Giulia, una mia ex di qualche anno fà. Come ho fatto a non vederla? Anche lei si accorge e corre verso di me, di slancio mi salta addosso e mi abbraccia.
– Che bello ci sei anche tu!
– Si ci sono anche io ma calma…non sono solo…
Premesso…non ho nulla da nascondere: Giulia dopo la nostra breve frequentazione fatta di molto sesso è diventata la mia migliore amica e confidente, Krizia oltre ad essere la mia donna è di base amica con cui non ho segreti, perciò Giulia sà tutto di me e Krizia, e Krizia sà tutto di me e Giulia…perciò il mio imbarazzo ora è solo quello di avere davanti una donna che per me è stata importante e che a volte ripenso con nostalgia, e la donna che attualmente è importante….e gelosa.
– Ciao, tu sei Krizia…lui non fà altro che parlarmi di te…che hai fatto per farlo innamorare così?
– Ciao Giulia. Parla anche di te, mi sembra quasi di conoscerti da una vita.
L’atmosfera è rilassata, non vedo saette tra le due e tiro un sospiro di sollievo, anche se sò che con Krizia potrebbe essere solo calma apparente.
– È da un po’ che vi guardo, siete l’invidia della festa. Gli uomini ti invidiano perché lei è bella e sexy, le donne invidiano Krizia perché si vede che la ami, si vede da come la guardi e da come la tieni per mano. Ricordo bene quanto sai amare e quanto ti dedichi alla felicità della tua donna…
Krizia sorride compiaciuta, mi guarda e mi stringe la mano.
– Diciamo che usa molti modi per rendermi felice… – risponde Krizia.
– Si ricordo anche quello…
Le due scoppiano in una risata complice mentre a me ritornano in mente le scene di sesso con Giulia, le cose che non aveva mai provato prima di me, i potenti orgasmi che le regalavo. Tra noi l’amicizia è unica, a volte è quasi più un amico che un’amica visto il modo in cui parliamo e scherziamo.
Ora forse ero ancora più invidiato di prima, le donne più sexy della festa sono insieme a me, vedo gli sguardi degli altri uomini che scandagliano i loro corpi così diversi tra loro: Krizia è una bomba sexy, formosa al punto giusto, un seno prosperoso che calamitano gli occhi di uomini e donne, complice il fatto che non lo nasconde mai; Giulia è magra, il suo corpo sinuoso termina in un fondoschiena piccolo e rassodato dal ballo, le gambe toniche e seno piccolo.
L’unica cosa che le accomuna (e che tra gli ospiti solo io conosco) è la loro natura trasgressiva sotto le lenzuola, due bombe atomiche che se attivate possono far danni.
Questa sera Giulia è molto elegante, si distingue in questo ambiente informale, indossa un lungo vestito blu scuro aderente che fascia perfettamente il suo corpo, un lungo spacco laterale fà uscire la gamba destra, complice il seno piccolo non indossa mai il reggiseno, e questa sera lo si può notare anche dai capezzoli che premono sul tessuto. Guardarla è un piacere per gli occhi.
Ci avviciniamo ad un tavolinetto con degli sgabelli, ci accomodiamo per stare più comodi e goderci la serata, loro due molto vicine, io di fronte a loro così posso godere appieno della loro presenza.
– Come mai da sola? Il tuo fidanzato non è venuto? – chiedo a Giulia, nonostante sappia già che se non lo vedo vuol dire abbiano di nuovo litigato per futili motivi.
– No. Meglio sola che male accompagnata. Su questo Krizia sei molto più fortunata di me. Ricordo bene com’è focoso il tuo uomo, e da ciò che racconta non è cambiato negli anni.
– Come mai? – chiede curiosa Krizia.
– Se lui ti ha raccontato tutto di me sai anche che sono molto sincera, e direi che posso fidarmi di te. – Giulia si guarda intorno per vedere che non ci siano persone troppo vicine a noi – Non mi scopa come vorrei, niente preliminari, niente orale, lui viene e a me tocca finire da sola. Non la sopporto più la cosa.
– Mi spiace… da quanto state insieme?
– Tre mesi. All’inizio forse era un po’ più focoso, ma adesso…mi passa la voglia di farlo. E tu sai bene quanto mi piace il sesso… – dice guardandomi negli occhi.
Non posso non notare un velo di tristezza nei suoi occhi…la conosco troppo bene per non accorgermene.
– Pensavo che ne avevate parlato e la cosa si era chiarita. – risposi io accennando ad una nostra conversazione già fatta la settimana prima.
– Sembrava, ma lui è così…non posso farci nulla.
Senza dire nulla Krizia posa la sua mano su quella di Giulia con dolcezza, la guarda negli occhi e le sorride.
– Non preoccuparti, anche io ho capito che chi non ci fà felici non ci merita, e chi non ci merita ci perde. Poi arriverà quello giusto vedrai. Io non ci speravo più…eppure… – dice Krizia lasciandomi un sorriso fantastico.
– Come ti invidio Krizia…senza offesa ma a volte mi pento di aver chiuso con lui, era perfetto. Purtroppo il momento era quello sbagliato e doveva andare così. Sono comunque contenta di averlo ancora nella mia vita come grande amico e confidente.
– Non mi offendo, anzi. Mi lusinga sapere che il mio uomo rimanga così nel cuore delle donne…vuol dire che ho fatto la scelta giusta.
– Ah di certo sei sicura che gli orgasmi non ti mancano, ahahahah.
È bello vederle ridere così insieme, sono di una bellezza unica, e tanti pensieri mi passano nella mia testa…ogni minuto che passa sempre più spinti.
Krizia mi lancia uno sguardo strano, accidenti si è accorta che guardavo Giulia. Ora sicuramente parte la sua gelosia.
Continua a guardarmi, mi fissa dritta negli occhi…lei sa che effetto mi fà quello sguardo.
La vedo sorridermi, ma è un sorriso complice, languido, di chi sà già cosa sto pensando.
Per fortuna arriva Matteo a togliermi dall’imbarazzo del momento.
– Ve lo rubo un attimo, dobbiamo raccontare qualche aneddoto delle superiori e poi ritorna.
Mi prende per il braccio e mi strattona via dal tavolino, sorrido loro dicendo che torno subito e mi allontano con lui.
Mi associo agli altri miei ex compagni di scuola, iniziano ad uscire le storie passate, alcune sembrano vere e proprie leggende. Ascolto i loro discorsi mentre osservo le “mie” donne.
Chiacchierano amabilmente tra di loro, vedo Krizia in special modo avvicinarsi molto a Giulia. Ridono di gusto finché Krizia appoggia una mano sulla coscia di Giulia che la fà irrigidire, ora sembra essere quasi intimorita davanti alla mia donna. Le vedo parlare seriamente ora, Krizia si avvicina e le dice qualcosa all’orecchio, poi sorride e si alza. Giulia è rimasta al tavolo ed è pensierosa.
– Krizia ma che hai combinato? – penso tra me
Decido di scoprirlo.
Mi stacco dai miei amici e corro dietro a Krizia che nel frattempo si era recata al bar per prendere uno spritz.
Mi avvicino da dietro e la abbraccio come piace a lei, le bacio io collo, le accarezzo i fianchi e lei spinge il culo verso il mio bacino.
– Devo preoccuparmi? – le chiedo.
– Perché dovresti?
– Cos’hai detto a Giulia per turbarla così?
– Le ho solo fatto capire qual’è il suo posto.
Non so se essere arrabbiato per aver trattato così la mia amica, o lasciar scatenare la mia libido…perché Krizia mi conosce bene, e sà quanto mi fà impazzire quando fà la gelosa.
– Lo sai quello che c’è tra me e Giulia, non dovresti essere gelosa.
Mi sorride e mi bacia con passione davanti a tutti, qualcuno sicuramente ci stà guardando. Mi butta le braccia al collo e mi abbraccia forte.
– Penso che dovresti chiedere una camera al tuo amico, la mia figa stà gocciolando e non vedo l’ora di togliermi il plug per far spazio al tuo cazzo.
Sicuramente non poteva essere più convincente di così.
La lascio al bar a terminare il suo spritz e vado alla ricerca di Matteo.
– Matteo ho bisogno di un enorme favore.
– Dimmi pure.
– Ho bisogno di una stanza tranquilla, possibilmente isolata.
– Ho capito, tranquillo…vi ho visti prima. Sali le scale, ultima porta a destra, lì sarete tranquilli.
– Grazie mille amico.
Torno al bar, Krizia mi sta aspettando con uno sguardo da pantera, la prendo per mano e la accompagno verso le scale. La faccio stare davanti a me così da poter ammirare il suo culo mentre sale i gradini. Ma lei mi sorprende, si gira e mi guarda, fà scorrere le mani lungo i fianchi, afferra il bordo della minigonna e la solleva completamente.
– Così puoi guardare meglio…
Non c’è niente da fare. Adoro questa donna.
Sale ogni gradino in maniera sinuosa, sempre più provocante, finite le scale non resisto più…la prendo per un braccio e la spingo contro il muro, la bacio con passione e le metto una mano tra le gambe e noto con piacere che non mentiva, la sua figa è fradicia di eccitazione.
Da sopra i pantaloni mi tocca il cazzo con quanta più voglia possa avere in corpo. Se non ci fossero gli altri in giro scoperemmo qui a terra.
Ci riprendiamo e ci dirigiamo verso la stanza, entriamo in fretta e inizio a dare un’occhiata veloce alla camera.
Non riesco a vedere molto perché sento Krizia che si avvicina e mi spinge sul letto, mi sale sopra e mi bacia, le nostre lingue combattono frenetiche alla ricerca del piacere.
In un attimo di lucidità mi accorgo della porta aperta.
– Amore dobbiamo chiudere la porta…
– Non preoccuparti ci pensa lei…
Io rimango stupito da questa risposta, sto per ribattere ma un attimo dopo ho già tutto chiaro.
Nella stanza entra Giulia lentamente, quasi timida. Sono sorpreso da questo e guardo Krizia con sguardo interrogativo.
– Ti ho detto che le ho fatto capire qual’è il suo posto…
Giulia entra e chiude la porta a chiave, davanti a se ha la vista del culo nudo di Krizia con il plug in bella mostra.
– Trova una sedia e siediti, ti faccio vedere come scopo il mio uomo.
Giulia obbedisce e si siede accanto al letto, io sono confuso e non so che pesci pigliare.
Guardo Krizia in attesa degli sviluppi che non tardano ad arrivare.
Si alza e inizia a spogliarsi, la camicetta viene subito gettata a terra, seguita dalla minigonna e dal reggiseno. Rimane nuda, con solo gli stivali addosso.
Sale di nuovo su di me, inizia a slacciarmi i pantaloni e in poche mosse mi tira fuori il cazzo. Senza tanti complimenti lo prende in bocca e inizia a leccarlo come solo lei sà fare. Sà bene come farmi perdere la testa, sà dove colpirmi per farmi impazzire.
Questa è una di quelle volte in cui io non devo fare nulla, è lei che comanda oggi, io non devo muovere un muscolo se non è lei a volerlo, e a volte adoro essere dominato così da lei.
Quando Krizia decide che mi ha leccato abbastanza mi sale sopra completamente, punta il cazzo sulla figa fradicia e si impala. Scorre lentamente centimetro dopo centimetro trattenendo il fiato.
Inizia un movimento di bacino frenetico, ha una voglia matta e non si trattiene.
Guarda Giulia con aria di sfida mentre salta sul mio cazzo.
– Guardami bene, guarda come scorre dentro di me, mi spiace ma questo cazzo è mio e nessun’altra potrà averlo.
Giulia rimane in silenzio ma la vedo che ha l’eccitazione alle stelle.
– Spogliati! – le ordina Krizia
Giulia ha un attimo di esitazione, ma poi si alza e si sfila il vestito.
– Tutta! – ribatte Krizia.
Lentamente si sfila anche le mutandine e ritorna a sedersi al suo posto.
– Si…sei proprio una bella fighetta…
Intanto non smette di scoparmi, sempre più forte, i colpi riecheggiano per tutta la stanza, i suoi sospiri sono sempre più forti.
– Lo sò che vuoi leccarmi le tette, l’ho capito da come le guardavi mentre parlavamo, vieni qui…
Lentamente Giulia sale sul letto accanto a noi, Krizia rallenta il ritmo per permetterle di avvicinare la sua bocca. Giulia è timida, sò che è stata una sua fantasia ma non l’ha mai fatto. È Krizia a guidarla, le prende la testa tra le mani e l’avvicina alle tette.
– Fai quello che vuoi, sfogati.
Giulia si lascia andare, tira fuori la lingua e lecca un capezzolo, poi ne afferra una in mano e inizia a toccarla, in maniera sempre più audace, la libido la sta prendendo. Succhia un capezzolo dopo l’altro, mentre Krizia continua a scoparmi senza sosta e con le unghie mi graffia il petto.
Io sento che sto per impazzire, la vista è stupefacente e la sensazione che mi da la sua figa è paradisiaca.
– Sei brava a leccare…ora però sfilami il plug dal culo.
Giulia esegue. Si mette dietro di lei, afferra delicatamente il plug tra le dita e inizia a tirare, lentamente esce lasciando il buco del culo aperto e pronto per il prossimo step.
Krizia si sfila il cazzo dalla figa, si gira e dandomi la schiena risale su di me, questa volta puntando il mio cazzo sul buco del culo.
Se lo infila, mi faccio spazio nella sua carne, fino in fondo. Ora sono tutto nel suo culo, mentre lei a gambe larghe dà il suo ultimo ordine.
– Adesso leccami la figa e masturbati.
Giulia ha un sussulto, non se l’aspettava di andare così oltre.
– O lo fai oppure ti rivesti e te ne vai.
Ha un attimo di ripensamento, rimane a guardare Krizia che nel frattempo ha iniziato a scorrere sul cazzo e incularsi.
Si convince, si inginocchia tra le mie gambe ed avvicina il viso tra le gambe della mia donna, timidamente allunga la lingua verso il clitoride e inizia la sua danza tra gli abbondanti umori. Nel mentre la sua mano destra scorre tra le sue gambe ed inizia a toccarsi eseguendo gli ordini.
Krizia inizia a gemere sempre di più, il doppio trattamento le piace.
– Siii leccami, fammi godere con il mio uomo nel culo.
Posso solo immaginare cosa sta provando Giulia, penso che mai avrebbe immaginato di trovarsi in questa situazione inaspettata, ma sarebbe libera di andarsene…perciò la cosa le stà piacendo molto.
La cosa è confermata dai suoi gemiti, non vedo cosa sta facendo, ma da come stà godendo si è infilata le dita nella figa e si stà masturbando come non mai.
E sò benissimo come sarà il finale.
Krizia stà godendo, la sento tremare sopra di me, io stò impazzendo, Giulia sento che è al limite.
Ancora pochi secondi ed esplodiamo all’unisono.
Krizia urla senza più controllo e preme la testa di Giulia sulla sua figa, Giulia squirta come non mai, sento le gocce colpire il pavimento rumorosamente e le sue urla soffocate dalla figa che le tappa la bocca, io esplodo nel culo di Krizia, sento i fiotti di sborra che le riempono il buco. Ma non riusciamo a fermarci, continuiamo questa danza per qualche interminabile secondo prima di crollare.
Giulia si accascia a terra sfinita, Krizia si sdraia al mio fianco e mi abbraccia, come le mattine in cui ci svegliamo insieme e ci coccoliamo.
Io non riesco a muovermi, ricambio l’abbraccio di Krizia e la bacio, poi credo che crolliamo tutti nel sonno.
Non so quanto tempo sia passato, riapro gli occhi e vedo Giulia che stà cercando di ricomporsi, ha già indossato il vestito, si dirige verso il bagno per darsi una rinfrescata, sento scorrere l’acqua nel lavandino.
Io ho Krizia tra le braccia, ed è in quei momenti dopo l’orgasmo che la vedo quasi fragile. La stringo a me e le bacio la fronte. E ancora una volta capisco che non è solo sesso.
Giulia esce dal bagno, si avvicina al letto, ci guarda e sorride.
– Siete stupendi insieme.
Io ricambio il sorriso, le faccio un saluto con la mano mentre lei si dirige alla porta.
– Grazie. – risponde Krizia senza aprire gli occhi – Senza offesa ma dovevo marchiare il mio territorio…e allo stesso tempo avevo voglia di farlo con te.
– Ahahah beh grazie…nessuna offesa. Dopo la tua proposta sono venuta di mia spontanea volontà. Nessuno mi ha costretta. Ed è stata una bella esperienza. Ma penso proprio che adesso vado a fare pace con il mio ragazzo, almeno prendo un po’ di cazzo anche io.
– Ahahah certo…questo è off limits.
– Buon proseguimento…- Giulia ci saluta ed esce dalla camera.
Krizia si accoccola ancora di più a me, sento il calore del suo corpo, il suo respiro è sul mio petto, sento la pressione del suo seno sulla pelle. Non potrei star meglio di così.
– Andiamo a casa mia – mi dice – ho voglia di stare nel mio letto e fare l’amore lentamente, ho bisogno del mio uomo.
Ci mettiamo poco a rivestirci, nel frattempo che si rinfresca in bagno io dò una sistemata veloce alla stanza e sopratutto al letto.
Usciamo dalla camera mano nella mano, sono felice e penso che anche lei lo sia. Usciamo dal casolare e troviamo solo Matteo e pochi altri che stanno sistemando.
Capiamo così che ci siamo persi quasi tutta la festa….o forse la nostra è stata migliore?
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