Mi piace il cazzo

di
genere
gay

A 43 anni ho scoperto che mi piace anche il cazzo, mi piace farmi scopare il culo e fare pompini…. Si ingoio anche e la cosa mi eccita.
Il mio nome non ha importanza, la storia che leggerete è vera per cui nomi e luoghi verranno omessi o modificati.
Tutto è cominciato un giorno che ero a casa per aspettare un tecnico per sistemare l’allarme di casa.
Arriva Claudio, ragazzo giovane, 26 anni, educato, preparato e ben piazzato di fisico.
Insomma sta sopra quelle scalette a tre gradini che sistema un sensore o non so cosa, io faccio da assistente e passo attrezzi o altro.
Passsndo un cacciavite per sbaglio do un colpetto leggero con la testa alle sue parti intime.
Immediatamente nasce l’imbarazzo ma lui fa una battuta e prosegue il lavoro.
Io ho avuto un erezione, vedermi il suo pacco a pochi cm dal mio viso, beh mi ha fatto infoiare.
Colgo l’occasione e dico “sarebbe meglio vedere che non ti abbia fatto troppo male”
Che zoccola che sono…
Senza aspettare risposta abbasso la lampo e trovo Claudio con un erezione possente.
“Visto? Ha bisogno di cure” dissi e avidamente lo afferrai portandomi con la bocca sulla cappella.
Baciai e massaggiai quella verga strepitosa e Claudio mugolando apprezzava.
Mi decisi e lo infilai nella mia bocca vogliosa, ricordo ancora il sapore di quel cazzo, ricordo le mani sulla testa a impartire il ritmo e la mia lingua che si avvinghiava alla spinta di quel meraviglioso membro.
Mi staccai, leccai le palle, visto che i pantaloni volarono via, leccai la lunghezza del pene per poi dedicarmi di nuovo alle palle.
Stava godendo e io con lui.
Il mio primo pompino, sverginato di bocca da un ragazzo bello e possente.
Mi riprese la testa e ci sbatte’ dentro il suo membro, colpi decisi e ravvicinati.
Stava per venire e io lo lasciai fare, volevo tutto e di più.
Eccolo il primo fiotto di sperma, comincia a riempire la bocca, il secondo, terzo un quarto e ho la bocca piena mentre il cazzo continua a martellarmi.
Ha finito, le sue palle si sono svuotate in me, la bocca è piena del suo seme e penso a mia moglie che schifa l’ingoio.
Decido di deglutire, un liquido denso si aggrappa alla mia gola, ci vogliono un paio di colpi per liberarmi l’esofago dal seme di Claudio ma alla fine lui è dentro di me… nutrito per la prima volta da un uomo.
Sono troppo eccitato per finirla qui.
Claudio mi dice qualcosa ma non afferro il concetto…. Si sta sistemando i pantaloni ma lo fermo.
Abbasso i suoi e tolgo i miei.
Siamo tranquilli in camera mia e gli dico “non hai finito”.
Come la più grande cagna in calore mi distendo pancia sotto sul letto, alzo solo il culo e con le mani spalanco le chiappe, cosicché Claudio possa ammirare il mio orefizio vergine che aspetta solo lui.
Non se lo fa ripetere due volte, si avvicina e mi sputa sul buchetto, mi massaggia con un dito e poi mi penetra, lasciando scivolare la saliva accompagnata dal dito.
Oddio avevo il cazzo durissimo, stava succedendo davvero, spesso avevo fantasticato sull essere sodomizzato e ora ero lì, in fregna come una verginella col culo alto pronta a ricevere quel membro che le avrebbe portato via la verginità e fatto scoprire i piaceri della carne.
Claudio mi picchietta il cazzo sul buchino, meraviglia, poi mi afferra i fianchi e appoggia la cappella.
Spinge un po’ e a fatica entra, un dolore bruciante.
Mi irrigidisco ma mi dice di rilassarmi.
Inesorabile avanza millimetro dopo millimetro nella mia carne,sento ogni avanzamento come una ferita che si apre.
“Sono a metà” mi disse credevo di avere un palo della luce intero…. Basta non ne volevo più.
Non ebbi tempo di pensare che si stava sfilando, stava uscendo da me, un sollievo.
Un altro sputo e subito a dilatare quel buco appena sverginato, stavolta il percorso fu più facile, sentivo male ma meno di prima e constatai che si era infilato del tutto dentro di me, perché cercai e trovai le sue palle vicinissime le mie.
Una sensazione strana, dolore e piacere.
Non so quanto restammo così fermi, lui totalmente dentro di me, tranquillo e Placido, in attesa degli eventi.
Io a pecora, appena sverginato che riprendo fiato e mi godo quel membro che ha lacerato il mio ano.
Cominciammo a muoverci, le spinte partirono piano e ai miei mugugni e lamenti, Claudio prese un ritmo forsennato.
Era preso dal momento e affondava con decisione tutti i colpi, ormai ero spanato a sufficienza per godere di ogni suo colpo.
Mi girai, volevo guardarlo in faccia e vidi un ragazzo in estasi, preso talmente tanto che sembrava assente. Mi bacio’, mi abbraccio’ mentre continuava a scoparmi con frenesia.
“Vieni dentro” gli dissi e aumento’ ancora il ritmo.
Il mio culo stava supplicando tregua ma volevo sentirlo e vederlo venire.
Non ci mise molto, sentii la prima contrazione e strinsi l’ano per farlo godere di più e ottenni un aumento dei colpi è una foga talmente forte che dovetti aggrapparmi a lui per non finire giù dal letto.
Stava per venire è così fu…. Rallento’ e lascio eiaculare il suo cazzo tutto dentro il mio intestino, si sdraiò sopra di me e lo abbracciai con le gambe.
Stava finendo di farcirmi e volevo tutto in quel momento.
“Grazie” mi disse quando riapparve dal mio abbraccio…. “Eri vergine?” “Si, mi è piaciuto, ti andrebbe di farlo ancora altre volte?”
“Sai sei il primo culo maschile che svergino, di solito vado con donne, ho una fidanzata, stiamo pensando di sposarci, però il pompino mi ha fatto andare il sangue al cervello.”
“Mi è piaciuto, vorrei farlo ancora, secondo te si potrebbe?”
Risposi
“Però io non faccio il passivo”
“Va bene abbiamo stabilito le parti, mi lasci il numero?”.
E da lì sta nascendo una bellissima amicizia.
Appena si riesce ci troviamo e sto scoprendo sempre di più che mi piace essere sodomizzato che essere attivo, Claudio ha capito che non ha di che preoccuparsi e infatti mi ha presentato la sua futura moglie.
Quando litigano o non hanno rapporti trova sempre in me un porto sicuro dove scaricare le tensioni.
scritto il
2023-07-17
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