Finalmente noi - Capitolo 9
di
Marubino _15
genere
etero
Ti seguo verso il bagno. Ci accoglie una doccia ampia, in due staremo sicuramente molto comodi. Apri l'acqua calda e chiudi la porta della doccia. Prendo la tua mano, ti giro e ti bacio; un bacio lungo e profondo. Affondo le mie mani nelle tue natiche e ti prendo in braccio. Ti avvinghi con le gambe a me e ti appoggio al muro per fare meno fatica. Il vetro della doccia di sta appannando, segno che l'acqua è calda. Apro la porta ed entro, sempre con te in braccio.
Il getto caldo ci avvolge completamente, mentre ti stacchi e scendi da me.
Ci abbracciamo e ci lasciamo avvolgere dal getto caldo dell'acqua. Ci baciamo, con passione, le mani scorrono sui nostri corpi. Afferro il tuo viso tra le mie mani e ti guardo: sei bellissima e nonostante tutto quello che abbiamo fatto, hai ancora voglia di me. Prendi il doccia schiuma, te lo spruzzi sulla mano e inizi ad insaponarmi. Inizi dalle mie spalle, scendi sul mio petto, indugiando sui miei capezzoli, che titilli un po', poi prosegui, scendendo sulle mie gambe e ti inginocchi fino ai miei piedi. Risali, terminando le gambe e mi fai girare: mi lavi la schiena, ma non usi solo le mani, ti spruzzi del doccia schiuma sulle tettone e inizi a sfregarle sulla mia schiena, mentre le tue mani, indugiano sulle mie natiche e ogni tanto sul mio cazzo, che riprende vigore. Continui a masturbarmi, ma vieni davanti a me, ti inginocchi e te lo metti in mezzo alle tue tettone: una spagnola con la schiuma è uno spettacolo, scorre in mezzo e ogni volta che spunta, lo succhi. Continui a stringere il mio cazzo tra le tue tette, ormai è durissimo e rosso. I miei gemiti sono altissimi "se vai avanti così, mi fai venire!!!!" Decidi così che vuoi farmi venire, ma interrompi la spagnola e inizi a segarmelo, scappellandomelo del tutto e infilandolo in bocca. Aumenti la velocità della sega e quando sto per esplodere, te lo punti in faccia e mi lasci sborrare "aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!" Un fiotto finisce sul tuo viso e un altro sulle tue tettone, poi prontamente lo prendi in bocca e ingoi quel poco che esce ancora. Dopodiché continui a succhiarlo e leccarlo, fino a che non è lucido e pulito.
Poi ti alzi ed è il mio turno di occuparmi di te. Ci baciamo e abbracciamo, così la mia sborra ci sporca entrambi. Prendo il doccia schiuma e inizio a lavarti: parto dal tuo collo e scendo alle tue spalle, passo poi ai tuoi seni, che massaggio e lavo, titillando un po' i tuoi capezzoli. Poi scendo alla tua pancia e mi inginocchio per lavarti le gambe. Scendo fino ai piedi e poi risalgo, facendoti girare dandomi la schiena. Arrivo al tuo culetto e massaggio le tue natiche, non disdegnando dei baci e dei piccoli morsi. Con la scusa di doverti lavare, ti faccio aprire un po' le gambe e con la lingua inizio a leccarti l'ano e prosegui fino alla tua vagina, che intanto inizio a masturbare con la mano destra, mentre con l'altra, mi occupo del buchino. Inizi a gemere e mugolare; gemiti che crescono, tanto più ti masturbo e lecco tutta. Sto facendo due docce, una di acqua e una con i tuoi umori. Continui a bagnarti e gemere e mi schiacci la testa contro il tuo culo, vuoi che continui a leccarti e masturbarti: ho un dito nel tuo culo e due nella tua vagina, mentre la mia lingua passa dal tuo ano alla vagina. Aumento la velocità delle mie dita e le tue grida aumentano, stai ormai per capitolare anche tu e io sto annegando tra i tuoi umori.
A un certo punto le tue urla si fanno più forti e con un grido fortissimo, vieni anche tu, riempiendomi ancora di più con i tuoi umori.
Mi sollevo, ti abbraccio e limoniamo sotto l'acqua "adesso possiamo fare davvero la doccia".
Dopo esserci lavati, usciamo dalla doccia e chiacchierando iniziamo a rivestirci e poi andiamo in sala. Ci sediamo sul divano a fare ancora due chiacchiere "ti va un amaro?" Mi chiedi "sì, grazie, un Montenegro senza ghiaccio". Ti alzi, vai a prendere la bottiglia e due bicchierini, lo versi e me lo porgi.
Siamo uno a fianco all'altra e chiacchieriamo, ma la tensione sessuale non è ancora sparita; siamo ancora nudi, i nostri vestiti sono ancora per terra in sala. Non perdo occasione di guardarti le tette e anche la vagina, che è ancora umida e un poco aperta; allo stesso modo il tuo sguardo si posa sul mio pene, che pian piano, sembra riprendere vigore.
Continuiamo la nostra chiacchierata, ma nel frattempo ci stiamo riavvicinando: inizio a palpeggiarti, partendo dal fianco e salendo verso il seno, mentre con la lingua mi avvicino al tuo collo. Mugoli di piacere e inizi anche tu a masturbarmi. Avvicino la mia bocca alla tua e le nostre lingue tornano a incrociarsi; limoniamo a lungo e le nostre mani si occupano dei nostri corpi.
Mi fai alzare e mi fai appoggiare alla poltrona; ti metti dietro di me e ti inginocchi, apri le mie natiche con le mani e con la lingua ti avvicini al mio ano. Inizi quindi a leccarmi il buco. La sensazione è paradisiaca. Sto godendo come mai mi è capitato in vita mia. La tua lingua si addentra nel mio ano e le mie grida di godimento sono sempre più forti. Oltre alla lingua, metti anche un dito e le mie grida crescono ancora di più. Sono letteralmente in estasi "aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa siiiiii!!! Continuaaaaaa!!! Leccami ancoraaaa!". Con l'altra mano inizi a masturbarmi, ma il mio cazzo è già duro come il marmo. Con la mano, ti occupi anche dei miei testicoli, mentre la tua lingua non si muove dal mio ano. Sto godendo da diversi minuti e il tuo leccare non fa altro che farmi continuamente godere, ma non vuoi farmi venire, vuoi godere ancora con il mio cazzo duro.
Ti rialzi e mi dici di girarmi, ancora inebriato dal tuo leccarmi, mi volto e ti trovo poggiata al divano, piegata a 90, con il viso mi guardi e mi inviti ad occuparmi di te. Adesso sono io a renderti il favore: mi inginocchio e inizio a leccartela, arrivando fino al tuo ano. Infilo l'indice nella tua vagina, mentre con il pollice titillo il tuo clitoride. Lecco il tuo ano, forzandolo con un dito, mentre i tuoi gemiti crescono di intensità "aaaaaaaahh! Sì sì!!! Oddio che bello! Continua dai!" Ti stai bagnando sempre di più e io ho nuovamente il viso sporco di te. Io però ho voglia di te, di farlo ancora una volta stasera.
Mi alzo e appoggio il mio glande sul tuo clitoride. Prima di penetrarti, te lo struscio più volte, facendoti bagnare ancora di più "scopami! Dai, scopami!" E con un colpo secco, ti penetro, arrivando fino alla radice e fermandomi. Non appena ti penetro, emetti un gemito prolungato e forte, non ti aspettavi fossi così duro.
Metto le mani sui tuoi fianchi e inizio a fare avanti e indietro, stavolta però non piano, ma velocemente. Ad ogni movimento, le mie palle picchiano sul tuo culo e fanno il classico rumore "ciac ciac" visto quanto sei fradicia.
Per aumentare la tua eccitazione e la voglia, faccio colare un po' di saliva sul tuo ano. Non appena la saliva arriva sul tuo ano, urli ancora di più, invitandomi a scoparti ancora di più. Invece di aumentare la velocità, infilo un dito nel tuo culo, e anche stavolta le tue urla dimostrano quanto ti stia piacendo. Continuo a scoparti, sempre più veloce. Con l'altra mano afferro la tua tetta, mentre continuo a fare avanti e indietro dai tuoi buchi.
Sento che ormai non ce la faccio più, cerco di resistere, con un ultimo colpo secco, spingo fino in fondo, facendoti gemere e vengo riempiendo nuovamente il preservativo e stanco mi accascio sopra di te, mi avvicino al tuo orecchio e sussurrandoti "ti amo".
Il getto caldo ci avvolge completamente, mentre ti stacchi e scendi da me.
Ci abbracciamo e ci lasciamo avvolgere dal getto caldo dell'acqua. Ci baciamo, con passione, le mani scorrono sui nostri corpi. Afferro il tuo viso tra le mie mani e ti guardo: sei bellissima e nonostante tutto quello che abbiamo fatto, hai ancora voglia di me. Prendi il doccia schiuma, te lo spruzzi sulla mano e inizi ad insaponarmi. Inizi dalle mie spalle, scendi sul mio petto, indugiando sui miei capezzoli, che titilli un po', poi prosegui, scendendo sulle mie gambe e ti inginocchi fino ai miei piedi. Risali, terminando le gambe e mi fai girare: mi lavi la schiena, ma non usi solo le mani, ti spruzzi del doccia schiuma sulle tettone e inizi a sfregarle sulla mia schiena, mentre le tue mani, indugiano sulle mie natiche e ogni tanto sul mio cazzo, che riprende vigore. Continui a masturbarmi, ma vieni davanti a me, ti inginocchi e te lo metti in mezzo alle tue tettone: una spagnola con la schiuma è uno spettacolo, scorre in mezzo e ogni volta che spunta, lo succhi. Continui a stringere il mio cazzo tra le tue tette, ormai è durissimo e rosso. I miei gemiti sono altissimi "se vai avanti così, mi fai venire!!!!" Decidi così che vuoi farmi venire, ma interrompi la spagnola e inizi a segarmelo, scappellandomelo del tutto e infilandolo in bocca. Aumenti la velocità della sega e quando sto per esplodere, te lo punti in faccia e mi lasci sborrare "aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!" Un fiotto finisce sul tuo viso e un altro sulle tue tettone, poi prontamente lo prendi in bocca e ingoi quel poco che esce ancora. Dopodiché continui a succhiarlo e leccarlo, fino a che non è lucido e pulito.
Poi ti alzi ed è il mio turno di occuparmi di te. Ci baciamo e abbracciamo, così la mia sborra ci sporca entrambi. Prendo il doccia schiuma e inizio a lavarti: parto dal tuo collo e scendo alle tue spalle, passo poi ai tuoi seni, che massaggio e lavo, titillando un po' i tuoi capezzoli. Poi scendo alla tua pancia e mi inginocchio per lavarti le gambe. Scendo fino ai piedi e poi risalgo, facendoti girare dandomi la schiena. Arrivo al tuo culetto e massaggio le tue natiche, non disdegnando dei baci e dei piccoli morsi. Con la scusa di doverti lavare, ti faccio aprire un po' le gambe e con la lingua inizio a leccarti l'ano e prosegui fino alla tua vagina, che intanto inizio a masturbare con la mano destra, mentre con l'altra, mi occupo del buchino. Inizi a gemere e mugolare; gemiti che crescono, tanto più ti masturbo e lecco tutta. Sto facendo due docce, una di acqua e una con i tuoi umori. Continui a bagnarti e gemere e mi schiacci la testa contro il tuo culo, vuoi che continui a leccarti e masturbarti: ho un dito nel tuo culo e due nella tua vagina, mentre la mia lingua passa dal tuo ano alla vagina. Aumento la velocità delle mie dita e le tue grida aumentano, stai ormai per capitolare anche tu e io sto annegando tra i tuoi umori.
A un certo punto le tue urla si fanno più forti e con un grido fortissimo, vieni anche tu, riempiendomi ancora di più con i tuoi umori.
Mi sollevo, ti abbraccio e limoniamo sotto l'acqua "adesso possiamo fare davvero la doccia".
Dopo esserci lavati, usciamo dalla doccia e chiacchierando iniziamo a rivestirci e poi andiamo in sala. Ci sediamo sul divano a fare ancora due chiacchiere "ti va un amaro?" Mi chiedi "sì, grazie, un Montenegro senza ghiaccio". Ti alzi, vai a prendere la bottiglia e due bicchierini, lo versi e me lo porgi.
Siamo uno a fianco all'altra e chiacchieriamo, ma la tensione sessuale non è ancora sparita; siamo ancora nudi, i nostri vestiti sono ancora per terra in sala. Non perdo occasione di guardarti le tette e anche la vagina, che è ancora umida e un poco aperta; allo stesso modo il tuo sguardo si posa sul mio pene, che pian piano, sembra riprendere vigore.
Continuiamo la nostra chiacchierata, ma nel frattempo ci stiamo riavvicinando: inizio a palpeggiarti, partendo dal fianco e salendo verso il seno, mentre con la lingua mi avvicino al tuo collo. Mugoli di piacere e inizi anche tu a masturbarmi. Avvicino la mia bocca alla tua e le nostre lingue tornano a incrociarsi; limoniamo a lungo e le nostre mani si occupano dei nostri corpi.
Mi fai alzare e mi fai appoggiare alla poltrona; ti metti dietro di me e ti inginocchi, apri le mie natiche con le mani e con la lingua ti avvicini al mio ano. Inizi quindi a leccarmi il buco. La sensazione è paradisiaca. Sto godendo come mai mi è capitato in vita mia. La tua lingua si addentra nel mio ano e le mie grida di godimento sono sempre più forti. Oltre alla lingua, metti anche un dito e le mie grida crescono ancora di più. Sono letteralmente in estasi "aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa siiiiii!!! Continuaaaaaa!!! Leccami ancoraaaa!". Con l'altra mano inizi a masturbarmi, ma il mio cazzo è già duro come il marmo. Con la mano, ti occupi anche dei miei testicoli, mentre la tua lingua non si muove dal mio ano. Sto godendo da diversi minuti e il tuo leccare non fa altro che farmi continuamente godere, ma non vuoi farmi venire, vuoi godere ancora con il mio cazzo duro.
Ti rialzi e mi dici di girarmi, ancora inebriato dal tuo leccarmi, mi volto e ti trovo poggiata al divano, piegata a 90, con il viso mi guardi e mi inviti ad occuparmi di te. Adesso sono io a renderti il favore: mi inginocchio e inizio a leccartela, arrivando fino al tuo ano. Infilo l'indice nella tua vagina, mentre con il pollice titillo il tuo clitoride. Lecco il tuo ano, forzandolo con un dito, mentre i tuoi gemiti crescono di intensità "aaaaaaaahh! Sì sì!!! Oddio che bello! Continua dai!" Ti stai bagnando sempre di più e io ho nuovamente il viso sporco di te. Io però ho voglia di te, di farlo ancora una volta stasera.
Mi alzo e appoggio il mio glande sul tuo clitoride. Prima di penetrarti, te lo struscio più volte, facendoti bagnare ancora di più "scopami! Dai, scopami!" E con un colpo secco, ti penetro, arrivando fino alla radice e fermandomi. Non appena ti penetro, emetti un gemito prolungato e forte, non ti aspettavi fossi così duro.
Metto le mani sui tuoi fianchi e inizio a fare avanti e indietro, stavolta però non piano, ma velocemente. Ad ogni movimento, le mie palle picchiano sul tuo culo e fanno il classico rumore "ciac ciac" visto quanto sei fradicia.
Per aumentare la tua eccitazione e la voglia, faccio colare un po' di saliva sul tuo ano. Non appena la saliva arriva sul tuo ano, urli ancora di più, invitandomi a scoparti ancora di più. Invece di aumentare la velocità, infilo un dito nel tuo culo, e anche stavolta le tue urla dimostrano quanto ti stia piacendo. Continuo a scoparti, sempre più veloce. Con l'altra mano afferro la tua tetta, mentre continuo a fare avanti e indietro dai tuoi buchi.
Sento che ormai non ce la faccio più, cerco di resistere, con un ultimo colpo secco, spingo fino in fondo, facendoti gemere e vengo riempiendo nuovamente il preservativo e stanco mi accascio sopra di te, mi avvicino al tuo orecchio e sussurrandoti "ti amo".
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