Forse qualcosa sta cambiando
di
Missfortune
genere
masturbazione
Sveglia dieci minuti prima dell'orario impostato sul telefono.
Rimozione dei plaids usati per coprire le superfici riflettenti.
Tazza di tea, due biscotti walkers.
Faccia e denti, risciacqua e sputa, scarpe ed esci di casa.
Saluto al gatto dei vicini che ti osserva alla finestra e parti per la tua corsa giornaliera.
A tarda sera tracci una linea sul calendario, cancellando il numero corrispondente alla giornata appena trascorsa.
Copri gli specchi, ti metti a letto e poco dopo ti addormenti.
Ogni giornata uguale alle precedenti.
Ti sei creata questa routine quando la vita ha deciso di impartirti una lezione come solo lei sa fare e, ovviamente, l'ha fatto colpendo forte e senza il minimo preavviso.
La vita con ogni probabilità ha creato la filosofia del Cobra Kai.
Però te eri convinta di essere brava ad incassare.
"Ho le spalle larghe", dicevi.
Ti ricordi come è andata a finire?
Certo che si.
Colpita in pieno, colpita ed affondata. Puff a terra, come un sacco di patate.
Senza più appigli, senza nessuno a sostenerti sei andata a giù.
L'unico appiglio te lo sei dovuto creare, imponendoti una parvenza, un'illusione di normalità che ti impedisse di andare definitivamente a fondo.
Sveglia dieci minuti prima dell'orario impostato sul telefono.
Rimozione dei plaids usati per coprire le superfici riflettenti.
Tazza di tea, due biscotti walkers.
Faccia e denti, risciacqua e sputa, scarpe ed esci di casa.
Il gatto dei vicini, questa volta, non è alla finestra.
È già capitato, del resto anche lui avrà le sue cose feline da fare , tipo chessò leccarsi il culo o vomitare nei punti più improbabili della casa.
Oh, chi sei te per giudicare?
Lo sguardo ti cade sull'auto in maniera distratta ma non troppo.
Realizzi che la grandinata di ieri sera ha lasciato il segno.
Fai la computa dei danni mentre sistemi gli auricolari ma lo fai svogliatamente e quando stai per tirare la somma di due cristalli (anteriore e posteriore) e un cofano che sembra sia stato scambiato per un tappetino elastico da Sleipnir dagli auricolari arrivano le prime note di Mr. Blue Sky.
Capisci che la conclusione si può riassumere con "sticazzi". Alla fine della fiera, è solo una macchina.
Mentre corri, seguendo il percorso che ormai segui da anni, non puoi fare a meno di sorridere.
È da un po' che non capita, se si escludono i sorrisi di circostanza sul lavoro. Ma quelli non contano.
Perché sorridi?
Sticazzi. Corri, sorge il sole, il tempo promette bene e tu sorridi.
Quando torni a casa, dopo la corsa, non segui il solito rituale.
Lasci le scarpe non allineate all'ingresso, butti nella cesta della biancheria sporca tutto quello che indossavi senza piegarlo con cura. Lo appallottoli e lo getti li.
Forse le cose possono cambiare.
Forse puoi nuovamente reggerti sulle tue gambe.
Nella doccia, sotto il getto dell'acqua, quando le mani ti sfiorano i seni, ti chiedi di chi ti piacerebbe fossero.
Potrebbero essere le sue?
Ti toccherebbe così, delicatamente?
Sussulti quando con le dita della destra pizzichi il capezzolo sinistro, sentendolo turgido sotto i polpastrelli.
Probabilmente morderebbe. Sa che ti piace.
Non ti chiedi se è il caso di continuare, semplicemente lo fai.
Ti abbandoni, il getto d'acqua sul viso, la sinistra poggiata alla parete della doccia mentre la destra scorre verso il basso.
Percorre il ventre e si ferma sul pube.
Le dita scorrono, esplorano, invadono senza trovare alcuna resistenza.
Ansimi, cercando di tenere l'equilibrio su gambe malferme quando, prima una, poi due dita scivolano dentro te, leggermente piegate ad uncino.
Capelli sul viso, con gli occhi chiusi, mormori parole che in altri contesti non accetteresti mai da parte di un altro essere umano.
Non segui nessun ritmo, semplicemente assecondi quello che ti dice il tuo corpo.
Muovi leggermente i fianchi, seguendo il movimento delle dita.
Improvviso, violento, l'orgasmo arriva ad ondate cancellando tutto il resto.
Completamente sola con te stessa, smetti di preoccuparti, di pensare a qualsiasi cosa che non sia quello che provi.
Senti le dita dei piedi smettere di contrarsi quando riesci a riprendere fiato e ti rendi conto di non esserti resa conto di averle tenute contratte con forza per tutta la durata dell'orgasmo.
Forse le cose stanno cambiando.
Rimozione dei plaids usati per coprire le superfici riflettenti.
Tazza di tea, due biscotti walkers.
Faccia e denti, risciacqua e sputa, scarpe ed esci di casa.
Saluto al gatto dei vicini che ti osserva alla finestra e parti per la tua corsa giornaliera.
A tarda sera tracci una linea sul calendario, cancellando il numero corrispondente alla giornata appena trascorsa.
Copri gli specchi, ti metti a letto e poco dopo ti addormenti.
Ogni giornata uguale alle precedenti.
Ti sei creata questa routine quando la vita ha deciso di impartirti una lezione come solo lei sa fare e, ovviamente, l'ha fatto colpendo forte e senza il minimo preavviso.
La vita con ogni probabilità ha creato la filosofia del Cobra Kai.
Però te eri convinta di essere brava ad incassare.
"Ho le spalle larghe", dicevi.
Ti ricordi come è andata a finire?
Certo che si.
Colpita in pieno, colpita ed affondata. Puff a terra, come un sacco di patate.
Senza più appigli, senza nessuno a sostenerti sei andata a giù.
L'unico appiglio te lo sei dovuto creare, imponendoti una parvenza, un'illusione di normalità che ti impedisse di andare definitivamente a fondo.
Sveglia dieci minuti prima dell'orario impostato sul telefono.
Rimozione dei plaids usati per coprire le superfici riflettenti.
Tazza di tea, due biscotti walkers.
Faccia e denti, risciacqua e sputa, scarpe ed esci di casa.
Il gatto dei vicini, questa volta, non è alla finestra.
È già capitato, del resto anche lui avrà le sue cose feline da fare , tipo chessò leccarsi il culo o vomitare nei punti più improbabili della casa.
Oh, chi sei te per giudicare?
Lo sguardo ti cade sull'auto in maniera distratta ma non troppo.
Realizzi che la grandinata di ieri sera ha lasciato il segno.
Fai la computa dei danni mentre sistemi gli auricolari ma lo fai svogliatamente e quando stai per tirare la somma di due cristalli (anteriore e posteriore) e un cofano che sembra sia stato scambiato per un tappetino elastico da Sleipnir dagli auricolari arrivano le prime note di Mr. Blue Sky.
Capisci che la conclusione si può riassumere con "sticazzi". Alla fine della fiera, è solo una macchina.
Mentre corri, seguendo il percorso che ormai segui da anni, non puoi fare a meno di sorridere.
È da un po' che non capita, se si escludono i sorrisi di circostanza sul lavoro. Ma quelli non contano.
Perché sorridi?
Sticazzi. Corri, sorge il sole, il tempo promette bene e tu sorridi.
Quando torni a casa, dopo la corsa, non segui il solito rituale.
Lasci le scarpe non allineate all'ingresso, butti nella cesta della biancheria sporca tutto quello che indossavi senza piegarlo con cura. Lo appallottoli e lo getti li.
Forse le cose possono cambiare.
Forse puoi nuovamente reggerti sulle tue gambe.
Nella doccia, sotto il getto dell'acqua, quando le mani ti sfiorano i seni, ti chiedi di chi ti piacerebbe fossero.
Potrebbero essere le sue?
Ti toccherebbe così, delicatamente?
Sussulti quando con le dita della destra pizzichi il capezzolo sinistro, sentendolo turgido sotto i polpastrelli.
Probabilmente morderebbe. Sa che ti piace.
Non ti chiedi se è il caso di continuare, semplicemente lo fai.
Ti abbandoni, il getto d'acqua sul viso, la sinistra poggiata alla parete della doccia mentre la destra scorre verso il basso.
Percorre il ventre e si ferma sul pube.
Le dita scorrono, esplorano, invadono senza trovare alcuna resistenza.
Ansimi, cercando di tenere l'equilibrio su gambe malferme quando, prima una, poi due dita scivolano dentro te, leggermente piegate ad uncino.
Capelli sul viso, con gli occhi chiusi, mormori parole che in altri contesti non accetteresti mai da parte di un altro essere umano.
Non segui nessun ritmo, semplicemente assecondi quello che ti dice il tuo corpo.
Muovi leggermente i fianchi, seguendo il movimento delle dita.
Improvviso, violento, l'orgasmo arriva ad ondate cancellando tutto il resto.
Completamente sola con te stessa, smetti di preoccuparti, di pensare a qualsiasi cosa che non sia quello che provi.
Senti le dita dei piedi smettere di contrarsi quando riesci a riprendere fiato e ti rendi conto di non esserti resa conto di averle tenute contratte con forza per tutta la durata dell'orgasmo.
Forse le cose stanno cambiando.
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