Cos'è arrapante?
di
Massimicchio
genere
masturbazione
Per me è stato molte volte più arrapante un pensiero relativo ad una femmina, che la femmina stessa. Infatti spesso ho preferito sparami una sega in solitario, che scoparmi qualcuna. Mentre ti fai la poderosa sega pensi quello che cazzo ti pare, mentre quando hai sotto la femmina o pensi a quel che cazzo ti pare e fai una poderosa sborrata o se ti condiziona la presenza della femmina stessa, magari il cazzo ti si moscia e te lo ritrovi pendulo fuori dalla vagina del soggetto femminile, non sempre il massimo della sensualità.
Quindi il "segreto" è: tener conto che l'organo più erotico è il cervello. Il cazzo sta dritto e duro se pensi qualcosa che lo fa stare dritto e duro. Se ti limiti a sbattere la maiala che hai sotto in quel momento, può capitare di tutto, compreso che ad un certo punto tutto si "smosciola". E per far tornare il cazzo ben duro da culo, sono cazzi. Se non ricorri al dono più grande del genere umano: la fantasia erotica.
In genere rara nel genere umano generico. Tutti scopano pensando alla maiala che hanno sotto e poi se la prendono in culo se arriva la defaillance.
Dovesse capitare di avere a tiro qualche maialona, suggerisco prima di passare alla "ingroppata" di immaginare di ingropparla o di fargliene di tutti i colori, sparandosi una bella sega. Prendere nota ovvero "ricordo", di qual è stato il pensiero fisso, che ha fatto indurire il cazzo e reiterarlo in una sega successiva nel tempo. Qualora fa di nuovo indurire il cazzo, tale pensiero, è un pensiero arrapante. Altrimenti, dovesse capitare che per finire in bellezza la sega, si deve ricorrere al ricordo, tanto per dirne una, della titolare della merceria, quando si è messa a cosce spalancate nel sedile anteriore della sua citroen, facendoci vedere tutte le cosce guarnite con calze, reggicalze, lasciandoci col fiato mozzato, vorrebbe dire che che la candidata all'ingroppata non è proprio il massimo sul piano erotico. Non è arrapante al 100%.
La domanda nasce spontanea: cos'è arrapante al 100% ? Niente lo è in modo "assoluto".
Alcuni esempi chiarificatori: la mia matrigna il giorno che ha vomitato in salotto, per un malore, in presenza di una mia amica, è stata tutt'altro che arrapante.
Però mi è rimasta la "fissa" arrapantissima della stessa mia matrigna, quando dalla ripresa della microtelecamere nascosta nella casetta di legno di campagna, è stata ripresa urlante di dolore e poi dando di stomaco, a seguito della sodomizzazione estrema che la stava sottoponendo mio padre, entrandole dietro con un'attrezzatura lunghissima e di cospicuo diametro, mentre lei era a pancia in sotto sul tavolo della cucina e a gambe divaricate. Ecco: quella scena per me è stata non arrapante, da shock. Non riesco a togliermela dalla testa. Inculando qualsiasi femmina, riesco a tendere durissimo il cazzo e a eiaculare a getto violentissimo, fantasticando che mi sto inculando la mia matrigna e immaginando la scena clou che rigetta, per il cazzo che le è andato troppo su.
E pure moltissime seghe sono state ispirate da questa scena madre indimenticabile, che peraltro è rimasta immortalata su una scheda di memoria e su più di una chiavetta, dove la ho riversata. Una delle chiavette è infilata nel mio TV a schermo gigante posto vavanti al mio lettone. Negli intervalli dei film, che mi ingrifo per qualche scena del film hard, passo alla funzione video e di corsa scorro nel file che contiene la fatidica scena. Metto il volume bello alto, per sentire l'urlo di dolore conseguente all'incarcata violenta e questa musicalità già mi porta ad un passo dall'eiaculare. Quando eiaculo in simultanea al conato di vomito, seguito dal vomito, il piacere della sborrata è paradisiaco. A tutt'ggi non c'è niente di più arrapante per me. Me lo riservo per le seghe in solitaria dove sono stato in astinenza per parecchi giorni. (Avere il file della ripresa di qualcosa che io qualifico arrapantissimo, al 100% +++++ 5 più, è una fortuna, per un cacciatore di cose arrapanti, come me).
Altre cose arrapanti le ho messe vie semplicemente nel cassettino della memoria. Ad esempio le cosce viste da sotto al balcone, della mamma del mio amico pino. Ricoro perfettamente come andarono le cose: stavo andando a casa di pino. Passavo sotto al suo balcone e non so come gli occhi sono stati attratti dall'alto, dove ho guardato alzando la testa e mi sono visto da sotto lo spettacolo offerto dalla cosce molto, molto, molto arrapanti. Ci metto tre molto, ma quel giorno gli occhi mi hanno strabuzzato e credo che il respiro mi sia sia mozzato per molti secondi. Invece di andare a casa di pino, come stavo facendo, sono corso a casa mia a spararmi una di quelle seghe, che il cazzo aveva assunto misure mai viste prima e durezza simile a quella del tungsteno. Non esagero.
Me ne sono dovute fare 3 di seguito di seghe, per placare la libido, insolita, che mi aveva scatenato qualla vista da sotto e soprattutto l'idea che fossero le cosce della mamma di pino, già oggetto delle mie fantasie erotiche, semplicemente per la voce sensuale che mi faceva sentire quando chiamavo al telefono il mio amico. Quel: "si adesso te lo chiamo pino, aspetta" mi faceva scattare il cazzo eretto.
La visione "fantastica" delle cosce viste da sotto al balcone, mi ha salvato da uno smosciamento di cazzo, mentre mi sbattevo una anziana preside. Quando stava per mollare l'erezione ho pensato che mi stavo scopando la mamma di pino e sono arrivato in finale duro da culo. Tanto che ho girato la prof. è ho finito nel culo con la sodomizzazione.
Sempre immaginando che quella femmina rigirata a pancia in sotto e quegli strilli di dolore per l'entrata brusca, con voce "meridionale" fossero della mamma di pino, che appunto è meridionale. Il realismo della situazione mi ha fatto sborrare in modo nuovo.
Come se davvero ci fosse la mamma di pino e non l'anziana preside, che comunque a cosce non era messa male, sebbene non fosse di faccia arrapante come la mamma di pino.
Cos'ha di arrapante la mamma di pino? Un viso "malizioso", che quando ti guarda sembra dire: - Ahh! che voglia che ho di essere presa a pisellate in faccia e di spalmarmi la sborra su tutta la faccia"!!! (Sono convinto che la stesse pensando questa cosa).
Una donna può essere pure bella, ma se non ha quel che di maiala la bellezza di per se è fine a se stessa. Meglio una donna bruttina, persino sotto cesso, con un che di arrapante nel modo di fare. Ricordo che la sera di carnevale di un certo anno, mascherato da prete, mi capitò di ballare con la mamma di un giovane, che conosco. Quando si assestò la gonna, prima di alzarsi, mi mandò fuori di testa. Quel pezzetto di coscia che mi fece vedere, sono sicuro con malizia, mi fecero avere voglia di correre a spararmi la fatidica sega. Invece mi strofinai sulla signora, col viso rugoso peraltro, facendole sentire la durezza del mio attrezzo e lei mozzò la voce, nel dirmi qualcosa, perchè si era a sua volta eccitata non poco. Avessi potuto portare quella signora non bella, ma arrapantissima, in macchina, me la sarei scopata selvaggiamente e perchè no, anche inculata, mandandoglielo su fino a farla vomitare, come da scena che conservo nella chiavetta della Tv. La situazione della presenza di tanti altri, non me lo permise. Pertanto fu inevitabile la sega in notturna in solitario e appena iniziai a menarmelo venni in meno che non si dica, da quanto ero carico. A cosa pensai? Pensai alla mamma di pino.
Però c'è mancato poco che pensassi ad un ricordo giovanile, di quando rimasi solo con la figlia di una bonona ad incularmela sul lettino della sua camera nella villetta al mare.
Manco mi ricordo come cazzo di chiamasse al momento, ma mi ricordo che l'inculai con sadimo per farle molto male, in modo che la mamma (eravamo solo in 3 in casa) sentisse e accorresse. La ragazza strinse i denti finchè potè, ma quando le strinsi forte una tetta con le dita, strillò e la mamma mangiando la foglia che stessi inculando la figlia, a voce alta mi redarguì: - ti piace farle male? Smettila! Al che mi fermai, abortendo la sborrata. Ma poi all'ora di cena dovetti andare a farmi una sega al buio di fuori casa, perchè la sua mamma, mi guardava maliziosa e seriosa e quello sguardo mi fece scattare una libido tale, da richiedere lo svuotamento urgente delle palle.
La mmamma di lei, mi apparve molto arrapante, con quello sguardo. Ma cos'è arrapante?
Quindi il "segreto" è: tener conto che l'organo più erotico è il cervello. Il cazzo sta dritto e duro se pensi qualcosa che lo fa stare dritto e duro. Se ti limiti a sbattere la maiala che hai sotto in quel momento, può capitare di tutto, compreso che ad un certo punto tutto si "smosciola". E per far tornare il cazzo ben duro da culo, sono cazzi. Se non ricorri al dono più grande del genere umano: la fantasia erotica.
In genere rara nel genere umano generico. Tutti scopano pensando alla maiala che hanno sotto e poi se la prendono in culo se arriva la defaillance.
Dovesse capitare di avere a tiro qualche maialona, suggerisco prima di passare alla "ingroppata" di immaginare di ingropparla o di fargliene di tutti i colori, sparandosi una bella sega. Prendere nota ovvero "ricordo", di qual è stato il pensiero fisso, che ha fatto indurire il cazzo e reiterarlo in una sega successiva nel tempo. Qualora fa di nuovo indurire il cazzo, tale pensiero, è un pensiero arrapante. Altrimenti, dovesse capitare che per finire in bellezza la sega, si deve ricorrere al ricordo, tanto per dirne una, della titolare della merceria, quando si è messa a cosce spalancate nel sedile anteriore della sua citroen, facendoci vedere tutte le cosce guarnite con calze, reggicalze, lasciandoci col fiato mozzato, vorrebbe dire che che la candidata all'ingroppata non è proprio il massimo sul piano erotico. Non è arrapante al 100%.
La domanda nasce spontanea: cos'è arrapante al 100% ? Niente lo è in modo "assoluto".
Alcuni esempi chiarificatori: la mia matrigna il giorno che ha vomitato in salotto, per un malore, in presenza di una mia amica, è stata tutt'altro che arrapante.
Però mi è rimasta la "fissa" arrapantissima della stessa mia matrigna, quando dalla ripresa della microtelecamere nascosta nella casetta di legno di campagna, è stata ripresa urlante di dolore e poi dando di stomaco, a seguito della sodomizzazione estrema che la stava sottoponendo mio padre, entrandole dietro con un'attrezzatura lunghissima e di cospicuo diametro, mentre lei era a pancia in sotto sul tavolo della cucina e a gambe divaricate. Ecco: quella scena per me è stata non arrapante, da shock. Non riesco a togliermela dalla testa. Inculando qualsiasi femmina, riesco a tendere durissimo il cazzo e a eiaculare a getto violentissimo, fantasticando che mi sto inculando la mia matrigna e immaginando la scena clou che rigetta, per il cazzo che le è andato troppo su.
E pure moltissime seghe sono state ispirate da questa scena madre indimenticabile, che peraltro è rimasta immortalata su una scheda di memoria e su più di una chiavetta, dove la ho riversata. Una delle chiavette è infilata nel mio TV a schermo gigante posto vavanti al mio lettone. Negli intervalli dei film, che mi ingrifo per qualche scena del film hard, passo alla funzione video e di corsa scorro nel file che contiene la fatidica scena. Metto il volume bello alto, per sentire l'urlo di dolore conseguente all'incarcata violenta e questa musicalità già mi porta ad un passo dall'eiaculare. Quando eiaculo in simultanea al conato di vomito, seguito dal vomito, il piacere della sborrata è paradisiaco. A tutt'ggi non c'è niente di più arrapante per me. Me lo riservo per le seghe in solitaria dove sono stato in astinenza per parecchi giorni. (Avere il file della ripresa di qualcosa che io qualifico arrapantissimo, al 100% +++++ 5 più, è una fortuna, per un cacciatore di cose arrapanti, come me).
Altre cose arrapanti le ho messe vie semplicemente nel cassettino della memoria. Ad esempio le cosce viste da sotto al balcone, della mamma del mio amico pino. Ricoro perfettamente come andarono le cose: stavo andando a casa di pino. Passavo sotto al suo balcone e non so come gli occhi sono stati attratti dall'alto, dove ho guardato alzando la testa e mi sono visto da sotto lo spettacolo offerto dalla cosce molto, molto, molto arrapanti. Ci metto tre molto, ma quel giorno gli occhi mi hanno strabuzzato e credo che il respiro mi sia sia mozzato per molti secondi. Invece di andare a casa di pino, come stavo facendo, sono corso a casa mia a spararmi una di quelle seghe, che il cazzo aveva assunto misure mai viste prima e durezza simile a quella del tungsteno. Non esagero.
Me ne sono dovute fare 3 di seguito di seghe, per placare la libido, insolita, che mi aveva scatenato qualla vista da sotto e soprattutto l'idea che fossero le cosce della mamma di pino, già oggetto delle mie fantasie erotiche, semplicemente per la voce sensuale che mi faceva sentire quando chiamavo al telefono il mio amico. Quel: "si adesso te lo chiamo pino, aspetta" mi faceva scattare il cazzo eretto.
La visione "fantastica" delle cosce viste da sotto al balcone, mi ha salvato da uno smosciamento di cazzo, mentre mi sbattevo una anziana preside. Quando stava per mollare l'erezione ho pensato che mi stavo scopando la mamma di pino e sono arrivato in finale duro da culo. Tanto che ho girato la prof. è ho finito nel culo con la sodomizzazione.
Sempre immaginando che quella femmina rigirata a pancia in sotto e quegli strilli di dolore per l'entrata brusca, con voce "meridionale" fossero della mamma di pino, che appunto è meridionale. Il realismo della situazione mi ha fatto sborrare in modo nuovo.
Come se davvero ci fosse la mamma di pino e non l'anziana preside, che comunque a cosce non era messa male, sebbene non fosse di faccia arrapante come la mamma di pino.
Cos'ha di arrapante la mamma di pino? Un viso "malizioso", che quando ti guarda sembra dire: - Ahh! che voglia che ho di essere presa a pisellate in faccia e di spalmarmi la sborra su tutta la faccia"!!! (Sono convinto che la stesse pensando questa cosa).
Una donna può essere pure bella, ma se non ha quel che di maiala la bellezza di per se è fine a se stessa. Meglio una donna bruttina, persino sotto cesso, con un che di arrapante nel modo di fare. Ricordo che la sera di carnevale di un certo anno, mascherato da prete, mi capitò di ballare con la mamma di un giovane, che conosco. Quando si assestò la gonna, prima di alzarsi, mi mandò fuori di testa. Quel pezzetto di coscia che mi fece vedere, sono sicuro con malizia, mi fecero avere voglia di correre a spararmi la fatidica sega. Invece mi strofinai sulla signora, col viso rugoso peraltro, facendole sentire la durezza del mio attrezzo e lei mozzò la voce, nel dirmi qualcosa, perchè si era a sua volta eccitata non poco. Avessi potuto portare quella signora non bella, ma arrapantissima, in macchina, me la sarei scopata selvaggiamente e perchè no, anche inculata, mandandoglielo su fino a farla vomitare, come da scena che conservo nella chiavetta della Tv. La situazione della presenza di tanti altri, non me lo permise. Pertanto fu inevitabile la sega in notturna in solitario e appena iniziai a menarmelo venni in meno che non si dica, da quanto ero carico. A cosa pensai? Pensai alla mamma di pino.
Però c'è mancato poco che pensassi ad un ricordo giovanile, di quando rimasi solo con la figlia di una bonona ad incularmela sul lettino della sua camera nella villetta al mare.
Manco mi ricordo come cazzo di chiamasse al momento, ma mi ricordo che l'inculai con sadimo per farle molto male, in modo che la mamma (eravamo solo in 3 in casa) sentisse e accorresse. La ragazza strinse i denti finchè potè, ma quando le strinsi forte una tetta con le dita, strillò e la mamma mangiando la foglia che stessi inculando la figlia, a voce alta mi redarguì: - ti piace farle male? Smettila! Al che mi fermai, abortendo la sborrata. Ma poi all'ora di cena dovetti andare a farmi una sega al buio di fuori casa, perchè la sua mamma, mi guardava maliziosa e seriosa e quello sguardo mi fece scattare una libido tale, da richiedere lo svuotamento urgente delle palle.
La mmamma di lei, mi apparve molto arrapante, con quello sguardo. Ma cos'è arrapante?
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Abbiamo scopato davanti ad Anna
Commenti dei lettori al racconto erotico