I piedi in spiaggia di Eleonora

di
genere
feticismo

Ieri tutta la giornata al mare con amici, c'è pure Eleonora con suo marito. Non la vedevo da tempo, adesso è molto più magra, le sue gambe mi piacciono molto di più ed i suoi piedi n. 39 hanno le unghie smaltate di rosso fuoco, le sue dita mi fanno impazzire. Non credo si sia mai accorta della mia passione, nè delle continue sbirciate che dò ai suoi piedi. Non sono perfetti, hanno un inizio di cipolla, si vedono le vene sul dorso e le piante non sono molto arcuate. Le succhierei però le dita una ad una, ha un alluce da tenere in bocca per ore. Fa una cosa che mi fa impazzire: si sdraia a pancia in giù, solleva le gambe in "the pose" e strofina le due piante una con l'altra in modo perfetto, lei ovviamente non sa quanto sia erotica questa cosa per un feticista. La guardo dal mio lettino, due posti di distanza, inebetito, muove le dita e strofina i due piedi di continuo. Nel pomeriggio raccogliamo le nostre cose e facciamo per andare via, quando suo marito mi dice: "Puoi accompagnare tu Eleonora a casa? Io devo passare prima dai miei". "Certo! Che problema c'è?" rispondo io... Saliamo in auto, lei ha le infradito e un copri costume bianco ricamato. Dopo un pò che facciamo strada lei mi fa: "Credo che sia arrivato il momento di dirci tutto... Sono anni che mi guardi i piedi ed a me piace tantissimo questa cosa. Solo non ho mai avuto il coraggio di dirtelo". "E' uno scherzo?" la mia risposta, "Assolutamente no, adesso però siamo grandi, siamo soli e possiamo dirci tutto, resta fra di noi". "Si è vero, mi sono sempre piaciuti i tuoi piedi, ma come facevo a dirtelo? Non mi sembra una cosa giusta, sei la moglie del mio amico". Lei: "Sai, ho pensato che non ci sarebbe niente di male se tu li volessi baciare o leccare, divertirebbe anche me, io voglio che accada. A lui non interessano, io invece voglio provare questa cosa con te, so che ti piacerebbe da morire, mi piace molto vedere il tuo interesse, io non li trovo belli, tu invece me li mangi con gli occhi!". "Cosa vogliamo fare quindi?" la mia risposta... "Accompagnami a casa intanto, lì vediamo". Il cuore mi batte all'impazzata, non riesco a credere a quello che ho appena sentito, corro verso casa sua prima che ci ripensi... Parcheggiamo e saliamo in ascensore, tutti e due evidentemente impacciati ma allo stesso tempo increduli e contenti di esserci aperti. Entriamo in casa e lei fa: "aspettami sul divano, io mi faccio una doccia, i miei piedi devono essere all'altezza della situazione", sorride e va in bagno. Ripenso a quante volte glieli ho guardati e desiderati, adesso saranno finalmente miei! Dopo una decina di minuti arriva: indossa una maglietta e dei pantaloncini corti, infadito ai piedi, sempre smaltati di un bel rosso estivo. Io sono seduto sul divano e lei si accovaccia accanto a me con le gambe rivolte verso di me: "ti piacciono così tanto? Cosa vuoi fare per iniziare?" Non parlo, le prendo le caviglie e avvicino le sue piante al mio viso, le scruto con attenzione e poi li poggio sulla faccia. Coprono tutto il viso, li sento lisci e così lei comincia lentamente a muoverli autonomamente. Mi sdraio all'indietro e poggio la testa sul bracciolo, lei si sposta e continua a coprirmi tutta la faccia. Adesso fa su e giù con più velocità: "leccali!" mi dice, esco la lingua e la passo su tutta la pianta, ai lati, morbidi. Mordicchio, arrivo alle dita e comincio a leccare dal più piccolo fino ad arrivare allo splendido alluce che infilo in bocca e succhio voracemente. La mia lingua è impazzita, non si ferma più. Questa cosa dura per venti minuti, lei non ha mai staccato i piedi dal mio viso, io non ho mai smesso di leccare e succhiare. Si ferma: "E' una cosa meravigliosa, sei totalmente eccitato e mi fai impazzire, non lo avrei mai creduto. Tenere i miei piedi sulla tua faccia mi dà un senso di potenza mista ad eccitazione. Tu sei un bel ragazzo e sapere che impazzisci per i miei piedi mi fa uscire di testa". A quel punto le dico: "Girati a pancia in giù e alza le gambe, al resto ci penso io". Vedere quelle gambe e il sedere stretto nel pantaloncino mi fa eccitare tantissimo ma devo pensare solo ai piedi. Comincio a leccare, lei unisce le piante ed è uno spettacolo allucinante. Sono totalmente fuori di me, non mi fermerei mai, ho la lingua distrutta ma continuo a leccare quelle piante stupende. Sono come ubriaco, le chiedo un'ultima cosa, adoro anche le sue mani, perfette morbide e smaltate. "Puoi mettermi le dita in bocca per dieci minuti?" Così lei si siede sul divano ed io mi metto a terra, con le spalle appoggiate al divano e la testa fra le sue gambe. Lei da sopra prima mi passa le sue mani sul viso, poi mi dice di aprire la bocca e ad una ad una mi fa leccare le sue dita. Sono in estasi. Dopo dieci minuti ci fermiamo. Lei: "Mi raccomando, non una parola con nessuno, ogni tanto, quando sarà possibile, ripeteremo questa cosa, voglio essere più partecipe la prossima volta. E comunque lecchi davvero bene!" Mi ricompongo, la saluto e vado via. Felice come un bambino e con un pene che vuole esplodere. Inutile raccontare cosa ho fatto una volta tornato a casa...
scritto il
2023-07-24
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