Università 1995

di
genere
dominazione

Io studente di psicologia nella città del Santo, avevo trovato quello che pensavo essere l'appartamento dei sogni di ogni ragazzo.
Dopo molte ricerche ero riuscito stabilirmi in un appartamento abitato da 3 ragazze tutte più grandi di me: Daniela la propietaria dell'immobile età 28 anni avvocato di professione molto bella e raffinata;Pamela 25 anni originaria di Napoli laureanda in scienze politiche prosperosa non tanto carina di viso,ma decisamente viziosa e Claudia 24 anni ungherese capello biondo tinto seno abbondante viso accativante lavori saltuari e principalmente cubista nei locali della zona.
Pensate a me: 20anni praticamente un ragazzino, carino, fisicamente un tipo alla Valentino Rossi,ma più basso. Solo Pamela delle tre con il suo metro e settanta mi era inferiore in statura.
Ero stato accettato nell'appartamento in quanto probabilmente ritenuto "innocuo" sotto vari punti di vista.
La mia stanza era la più piccola: un lettino,una piccola scrivania sul quale riporre il mio pc portatile e qualche libro ed un armadio a muro non molto capiente.
Era inverno ed io passavo le giornate fra internet, qualche corso in facoltà e partite a calcetto con gli amici.
Le ragazze spesso uscivano per feste e discoteche ,anche Daniela ,la più impegnata delle tre si concedeva, nel week-end qualche ora di svago.
Capitava spesso che spiassi ,non visto, le fasi di preparazione nel bagno di Claudia e Daniela e se capitava anche Pamela che a parte il visetto fisicamente non era messa male.
Claudia e Pamela,che condividevano una doppia,rientravano spesso alticce e crollavano nei rispettivi letti ancora abbigliate dalla serata.
In alcune occasioni ero riuscito ad intrufolarmi nella loro stanza e avevo filmato Claudia di nascosto sollevandole la gonna o riprendendola quando svestita dormiva con quel magnifico sedere coperto solo da un filetto di perizoma.
Inserite le immagini nel computer mi masturbavo a loro insaputa alternando le loro immagini a siti in cui l'uomo veniva usato come schiavetto da donne dominanti.
Una mattina,in ritardo per il corso di statistica,corsi via ricordandomi solo a lezione di aver lasciato il computer acceso. Nel pomeriggio partita di calcetto con gli amici e prima di rientrare uno spritz in piazza con le compagne di corso.
Verso sera rientrato in casa mi accorsi che la luce della mia stanza era accesa e senti chiaramente le voci delle mie coinquiline provenire da essa.
Entrai in stanza e trovai Claudia e Pamela sedute sul mio letto con il mio pc fra le mani,mentre Daniela era sulla sedia con le gambe accavallate.
"Che ci fate qui, come vi permettete?" esordì con tono fra l' interrogativo ed il risentito.
Daniela:"Come ci permettiamo noi?Avevo il pc in blocco e pensando di usare il tuo indovina cosa è saltato fuori?"
Iniziai a preoccuparmi.
Pamela:"Eh si, carino, pensa la sorpresa quando abbiamo visto certe foto,per non parlare dei tuoi siti preferiti"
Daniela:"Sai che sei passibile di denuncia e i guai per te potrebbero farsi seri"
Mi misi in difensiva"Be ecco...io veramente"
Claudia:"Tu cosa?Tu ha spiato me mezza nuda e fatto anche filmini. Se io va da Polizia tu cosa dire?"
Io:"No perpiacere, non ho fatto niente di male"
Daniela"Taci! Sai che potremmo rovinarti"
Io"Vi prego,vi scongiuro,cancellerò tutto"
Pamela"Eh no bello mio, mi sa tanto che hai bisogno di una lezione,vedi,ne abbiamo già discusso fra noi e l'unico modo che hai per riparare è metterti a nostra completa disposizione altrimenti..."
Non lasciai finire la frasi che mestamente dissi:"Farò tutto quello che volete"
Claudia:"Bravo tu fa tutto quello che noi dice e forse tu salva te"
Daniela"Si dai vogliamo essere buone,ma attento se sgharri le conseguenze saranno terribili, ok?"
Non avevo scelta:"Va bene"
Pamela"Bravo guagliò, e poi visti i tuoi gusti potrebbe anche piacerti...intanto inginocchiati e chiedi scusa baciandoci i piedini". Così feci,mi inginocchiai e baciai i piedi delle tre donne
Da quel momento dovetti svolgere tutti i lavori di casa:lavavo,stiravo,rifacevo i letti, sistemavo i loro vestiti,preparavo da mangiare. Ogni giorno inventavano nuove sevizie e umiliazioni di ogni genere.
Presero a sputare nel piatto dove mangiavo o nel bicchiere ed iniziarono ad usarmi anche sessualmente.
Pamela quando studiava voleva che le leccassi i piedi anche per ore,mi facevano girare nudo per la casa piazzandomi spesso le loro energiche sculacciate al mio passaggio,la mia schiena veniva usata come poggiapiedi e spesso Claudia si sedeva sopra di me mentre si truccava.
Daniela iniziò a pretendere che la leccassi fra le gambe procurandole orgasmi più volte al giorno.
Anche le altre due incominciarono a pretendere quel tipo di servizio. Pamela ben presto volle che la leccassi anche dietro e di fronte alla mia iniziale titubanza alzò subito il tiro costringendomi sdraiato sul letto o sul divano e lei comodamente seduta sul mio viso.
Claudia tornava dal lavoro e mi imponeva di leccarle prima le scarpe,poi i piedi accaldati ed infine mi faceva fare un pediluvio alle sue estremità costringendomi a bere poi l'acqua torbida.
Ben presto divenne l'unica bevanda che mi era concesso bere.
Mi dissero di scordarmi il calcetto,gli amici e le uscite, l'unica mia preoccupazione doveva essere soddisfare i loro capricci
Non avevo più vita sociale,mi concedevano 2-3 ore per studiare e il permesso di andare ai corsi e sostenere gli esami. Il resto del tempo lo dedicavo a loro e la cosa stava iniziando a piacermi
Un sabato notte stavo dormendo e le tre donne rientrarono piuttosto ubriache. Vennero in camera mia facendo una gran baccano e Pamela mi fu subito sopra incastrando la mia testa fra le gambe con le mutandine umide appiccicate al mio volto,le altre due si sedettero una sul mio petto bloccandomi le braccia e l'altra in ginocchio con le mani mi bloccava le gambe.
Pamela ridendo:"Sai abbiamo pensato che non è giusto che noi stiamo fuori tutta la notte a bere senza portar niente al nostro schiavetto" e così dicendo spostò le mutandine con due dita e disse:" Su apri la boccuccia che zia Pam ti da un poco di champagne"
Rimasi pietrificato e non riuscì a muovere un muscolo bocca compresa, al che Pamela con due dita dell'altra mano mi tappò il naso costringendomi ad aprire la bocca sotto il suo cespuglietto odoroso.
Pamela:"Avanti bevila tutta ,sentirai com'è buona"iniziò prima lentamente e poi sempre più forte un getto di orina calda che mi colava nella gola, rallentando per darmi il tempo di deglutire per poi rincominciare.
Andò avanti per un'eternità finchè non si svuotò completamente.
Dopodichè Claudia si posizionò al posto di Pamela e viceversa:"ih ih adesso toccare a me,tu bere tutta e poi dire quale più buona."
Lo stomaco mi si stava contorcendo,non una ma ben due interminabili pisciate in bocca.
Intanto Daniela si era allontanatà e ritornò dopo una decina di minuti, fece spostare Claudia e levatasi le mutandine si venne a posizionare con il sedere ad un paio di cm dalla mia bocca:" Non ce la facevo ad aspettare e sono andata in bagno a farla,ma non ho fatto solo pipì,quindi avrai l'onore di ripulirmi il culetto"
No! Questo era troppo, ma la stretta alle palle data con la mano da Pamela mi fece tirar fuori la lingua.
Un sapore indescrivibile. Daniela pretese una pulizia accurata e alla fine sentenziò:"Che piacevole sensazione,da oggi nessuna di noi userà più la carta igienica in questa casa ormai ci sei tu" e scoppiarono a ridere.
E così fu.
Quando erano di cattivo umore mi costringevano a mangiare solo gli avanzi che spalmavano con i piedi e l'unica cosa che mi veniva concessa da bere era la loro pipì.
Avevano preso una scodella per cani e li a turno facevano i loro bisogni e guai se non la ripulivo attentamente.
Naturalmente dovevo seguirle in bagno a quattro zampe per la roba grossa e ripulirle accuratamente ogni volta.
Pamela mi minacciò dicendomi che se non ci mettevo passione e cura certosina mi avrebbe costretto a far colazione,pranzo e cena con la sua cioccolata. So che ne sarebbe stata capace.
Mi sono laureato a 28 anni. L'Università non è per tutti
scritto il
2013-01-27
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