La festa al casolare

di
genere
sentimentali

Non era la prima volta, indossavo un abito comodo, che aderiva nei punti giusti ma non volgare, direi adatto al posto, mi tenevi sempre per mano ad ogni spostamento, ti seguivo nelle chiacchere, non dico che me ne stavo passiva , piuttosto mi vedevo spensierata, rilassata, mi godevo in tranquillità una serata senza coprifuoco, senza altri impegni o pensieri. Ad una certa, dopo qlk bicchiere e musica di sottofondo, il clima era di festa, ti siedi in un angolo non proprio nascosto all'esterno del casolare, sulla corte interna, adoravo il rivestimento esterno, qll muratura vissuta segnata dal tempo, mattoni in vista, fessure, parti sgretolate, piante di viti e rose arrampicanti che avvolgevano gli ingressi al casolare.

Stai comodo in un muretto, sembrava fatto apposta, non troppo alto ma qnt basta x sedermi sopra te con le gambe aperte, petto a petto, le mie braccia avvolte dietro il tuo collo, le dita che si stringono per reggersi, distanti il giusto per guardarsi negli occhi, occhi di entrambi felici, occhi di chi non desidera altro in qll momento, occhi pieni di voglia, che iniziano a essere persi al contatto dei nostri corpi che aderiscono e se ne percepisce il calore. Ti avvicino a me, inconsapevole quasi di dove stavamo, mi stavo già perdendo in te. Le tue labbra mi cercano, si avvicinano, si allontanano, ci giochi, inclinò leggermente il volto per baciarti, un primo bacio morbido di labbra carnose, percepisco già dei brividi di piacere su tutto il corpo, la tua lingua si fa strada tra le mie labbra, divento più generosa e coinvolgo anche la mia, lingue che si accarezzano per poi rientrare, per poi baciarsi ancora e ancora.

Le donne presenti che vorrebbero essere al mio posto e gli uomini che muoiono di invidia nel volermi toccare come stai facendo tu. Non sento più nemmeno la musica, la gente che parla, siamo già una cosa sola, a se. Questo continuo baciarci lentamente ma con profondità come se volessimo entrare l'uno nella bocca dell'altra mi fa sentire il tuo cazzo crescere di volume sotto i jeans premere sulla figa umida, i miei umori oltrepassano la stoffa della mutandina inumidendo anche i tuoi pantaloni, o un momento che non resisto più, mi stacco appena e mi porto a lato del tuo volto, sussurrandoti all'orecchio che sento il bisogno la voglia di ruotare il bacino sul tuo cazzo e contemporaneamente faccio il movimento di sfregarla dal basso verso l'alto. Un accenno timido dato che non eravamo soli.

Ti mordi un attimo le labbra, e vedo nel tuo sguardo che non resisti più, e hai solo voglia di tirarlo fuori...ma non siamo soli anzi. Velocemente mi sollevi e mi rimetti in piedi , non mi parli , mi accenni un sorriso e mi prendi per mano e mi porti dentro, c'è altra gente che mangia e beve attorno al caminetto, in fondo uno stanzino, chiudi dietro noi una porta in legno un po' malconcia con qlk sfesa e senza canovaccio per chiuderla. Uno stanzino semibuio. Senza nemmeno voltarmi, mi lasci con il volto verso il muro, le mie braccia alte che premono alla parete, mi avvolgi il ventre con un braccio e porti i glutei più verso te rimanendo appoggiata nella parte sopra, i respiri si fanno più caldi e costanti, sento che abbassi la zip dei jeans dal rumore, ma prima ti appoggi al mio corpo, sbottoni i bottoncini sulla scollatura, senza reggiseno il seno voluminoso fuoriesce in parte, la mano destra li avvolge e li preme con decisione, con la dx scendi sollevi la gonna, e con l'indice e il medio strofini le labbra sulla mutandina, ne percepisci l'umidità che sono bagnate, e qst ti porta a inspirare forte, a dare un colpo di bacino verso i miei glutei a farmi sentire il cazzo sotto gli slip e respirarmi a lato del mio volto sull'orecchio.

Ti allontani e ti inginocchi dietro me, ancora appoggiata alla parete con il culetto verso l'alto e verso il tuo viso, mi sfili le mutandine, e nel farlo ne percepisci l'odore di donna di sesso, le lasci scivolare a terra, con le mani mi allarghi leggermente i glutei e a lingua piena inizia a leccarmi dal buco della figa al buco del culo, con decisione e pressione, infili la lingua e la scopi, sussulto alla parete, cerco di stare zitta per non farci sentire, ma mi è difficile non ansimare, percepisco la tua bocca e il volto bagnato, ormai non mi contengo, vedi che ho solo voglia e bisogno di essere scopata e riempita, ti sollevi, tiri fuori il cazzo e con decisione lo infili tenendomi stretta tra il seno e i capelli, gemo di piacere e sussulto ad ogni scopata, ti sento così forte da sentire le palle sbattere tra loro sui miei glutei. Continui a tirarmi i capelli e a stringere il seno tra le mani. Come se dovessi scappare. Ormai non ho scampo, mi sento posseduta da te.

Non possiamo allungarci troppo, fuori ti aspettano, e già sanno dove sei finito, potrebbero spiarci dalle fessure della porta o dalla botola semiaperta sulla parete che guarda alla corte. Non smetti un attimo di sbattermi tanto da non badare ai miei gemiti/lamenti un mix di piacere dolore, fino agli ultimi colpi sempre più veloci e ritmici da farti sborrare e riempirmi la figa, rallenti, ansimi, il respiro affannoso, ti appoggi a me, ti sento caldo, non togli ancora il cazzo, te ne stai li quasi ad abbracciarmi con le braccia stese alla parete sopra le mie, mani che si toccano e dita che si incrociano...rallenti appena, lo sfili, mi volti verso te, mi sorridi e ti inginocchi nuovamente, mi divarichi le gambe quanto basta per scoparmi la figa con la lingua, ti soffermi sul clitoride lo stimoli a ritmo mentre con due dita me la scopi, vedi colare il mio piacere sulla tua mano, le mie gambe sussultano, tremono quasi dal piacere e dallo "sfinimento" di qnt mi hai sbattuta. Ti lecchi le dita e mi succhi le labbra, ti rialzi a me, ci guardiamo, ci sorridiamo, mi baci, mi porti il mio sapore in bocca, mescolato con la tua saliva, ci baciamo, soddisfatti, con passione, baci lenti e profondi, i corpi che aderiscono alla perfezione, caldi, sudati. Ti chiudi i jeans, mi chiudo i bottoni della scollatura ed usciamo compiaciuti.
scritto il
2023-08-03
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