Come mi prendi tu, nessuno mai

di
genere
etero

Io: "Indosso una gonna sbarazzina fino alle ginocchia e una camicetta. Cammino verso casa baciata dal sole è una calda giornata d'estate. Entro in casa,  mi vedi accaldata, la pelle appena sudata."


Tu il mio compagno:

"io sono li che ti osservo sbottonare il primo bottone della camicia, allargare la scollatura per far prendere aria al tuo collo. Lasci le chiavi e la borsa sul mobile e sollevi i capelli lunghi sopra la testa mentre mi vieni incontro per salutarmi ma mentre lo fai, in un attimo ti sono addosso.

Mi guardi sorpresa mentre ti faccio indietreggiare e ti spingo contro il muro, alzo le tue braccia sopra la testa, incrociate come se fossero legate e avvicino la mia bocca alla tua tanto da sentire il tuo respiro caldo, il battito che accelera, con la punta della lingua ti sfioro le labbra e non appena provi a fare altrettanto mi allontano. Ti guardo, sorrido e mi sposto sul tuo collo accaldato e umido, inumidisco le labbra con la lingua e le appoggio al tuo collo proprio dietro al tuo orecchio. Baciandoti scivolo lentamente verso la spalla mordendola delicatamente, con le mani tiro fuori la camicia dalla gonna e mi allontano un attimo e ti osservo, li, davanti a me le braccia ancora sopra la testa, la camicia aperta che mi lascia intravvedere il tuo reggiseno appoggiata al muro con le gambe leggermente divaricate, mentre mi fissi con gli occhi che mi chiedono di fotterti.

Avvicino di nuovo la mia bocca alla tua questa volta le nostre lingue si sfiorano e scivolano tra le nostre labbra, ti abbasso il reggiseno fino a scoprire i tuoi capezzoli, metto le mie dita nella tua bocca facendole scivolare sulla tua lingua, le uso per sfiorarti i capezzoli mentre continuo a baciarti scendo con la bocca sui tuoi seni, voglio sentire i tuoi capezzoli farsi turgidi e duri tra le mie labbra.

Provi a passarmi le mani tra i capelli ma sollevo lo sguardo e capisci che ti voglio immobile li, lecco i tuoi capezzoli, li prendo tra le labbra lì stringo fra le dita così forte da causarti dolore, scendo ancora sul tuo ombelico, la mia lingua lo bagna le mie labbra lo baciamo mentre le mie mani scivolano al di sotto della tua gonna ad abbassarti le mutandine, sono in ginocchio davanti a te, spingo il mio viso contro la tua figa, sento il tuo odore, le mie mani scivolano sulle tue gambe che tremano, con la lingua inizio a leccarti e bagnarti il clitoride mentre le dita scivolano dentro la tua figa, sento il tuo bacino venirmi incontro e spingerti contro di me mentre ti fotto con le dita ti lascio finalmente libera di usare le tue mani. Sento le dita scorrermi tra i capelli, le unghie graffiarmi la nuca mentre in ginocchio davanti a te continuo a scoparti con la bocca e le dita, quando sei completamente bagnata e pronta per essere scopata dal mio cazzo, mi alzo e ti sposto sul tavolo a pecorina e sollevo la gonna, ti sono dietro, osservo il tuo viso nello specchio di fronte, schiaffeggio le tue natiche dal basso verso l'alto, sento il tuo grido strozzato in gola, più cerchi di urlare più la forza dei colpi aumenta il piacere e il dolore si mescolano, sputo la mia saliva sulle tue natiche arrossate mentre continuo a schiaffegiarti, la lascio scivolare fra le tue natiche fino al buco del culo, con le dita inizio ad accarezzarne il bordo ti allargo le natiche e sputo dentro, inizio lentamente ad infilare il pollice lo lascio dentro, lascio che il buco del culo si adatti, lo muovo piano con un movimento circolare, lo tiro fuori sputo di nuovo la mia saliva all'interno e inizio piano a infilare dentro due dita, lentamente, prima solo la punta, poi sempre più in profondità, quando sono dentro le lascio li mentre con l'altra mano ti accarezzo la schiena e ti afferro i seni.

Vedo allo specchio il desiderio sul tuo volto appoggiato al tavolo, inizio a muovere le dita dentro e fuori al buco del culo lentamente come farei con il mio cazzo, facendole ruotare delicatamente, sento che ormai sei pronta per essere scopata, ti sollevo dal tavolo, ti giro, ti guardo per alcuni secondi, i nostri volti vicini, ti bacio.

Mi sbottono i pantaloni tu mi inviti a cambiare le posizioni. Sono in piedi appoggiato al tavolo mi tiri giù i pantaloni, sei in ginocchio davanti a me, la tua bocca è sul mio cazzo."
scritto il
2020-12-28
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