Il paradosso della propria sessualità.

di
genere
gay

Oggi ho letto la confessione di Barack Obama sulla sua sessualità, confessa che idealmente ha fatto sempre l'amore con un uomo. Con i tempi che corrono, se anche una personalità del genere si apre, può essere uno stimolo per tutti a confessare la propria omosessualità.
Ho una famiglia regolare, quindi sono padre e nonno anche se in giovane età, mia moglie
l'ho conosciuta che eravamo ragazzi, si frequentava la stessa scuola, e faceva parte del nostro gruppo, come dire che era la ragazza di tutti. Tra il gruppo c'era Sandro, il mio
amico fidato ed intimo, insieme abbiamo fatto le prime scoperte sessuali, non solo le prime scoperte, anche le successive, eravamo inseparabili, spesso dormivamo insieme a
casa sua o in quella mia, i nostri genitori approvavano la nostra amicizia, per loro si
trattava solo di quella. Dialma, la ragazza del gruppo, si è intrufolata nel nostro rapporto, l'abbiamo accolta volentieri, perché con lei io e Sandro abbiamo scoperto i
rapporti con l'altro sesso. Naturalmente i tempi erano ristretti, la scuola ci impegnava,
il nostro comportamento doveva essere irreprensibile per conservare il giocattolo intero, Dialma si che era di facili costumi, ma non poteva essere assimilata ad una puttana, però
quel poco tempo che riuscivamo a ricavare con la sua presenza ci bastava. Io e Sandro
nelle nostre notti ci facevamo dei pompini straordinari, nel tempo disponibile di Dialma
ci mostrava la sua grande sapienza, i suoi pompini ci lasciavano tramortiti, il giorno
che l'abbiamo scopata, per me e Sandro era la prima volta, non per lei, siamo andati in
paradiso. Succedeva raramente, comunque quella esperienza l'abbiamo ripetuta diverse volte. Era tutto straordinariamente bello. Parlandone con Sandro, avevamo lo stesso pensiero, si Dialma era brava, ci faceva godere tutto quello che si vuole, ma le nostre
notti trascorse nel lettino mio o di Sandro, nella più completa nudità, con le nostre
bocche incollate così come i nostri cazzi eretti al massimo, il contatto dei nostri corpi, il cazzo appoggiato nel culo dell'uno o dell'altro era l'apice del piacere.
Per riassumere il concetto, a me e Sandro ci piaceva più il cazzo che la figa. Questo
doveva restare un segreto tra noi, i nostri genitori si aspettavano altro, come era normale. Tralascio un periodo per arrivare a dire che io e Dialma siamo marito e moglie.
Sandro dopo il diploma è andato in Australia dove aveva i fratelli del padre che gestivano varie imprese, io sono rimasto nella mia città vivendo una vita normale, anche
Dialma lavorava quindi sotto l'aspetto economico stavamo discretamente. Sono arrivati due figli quindi abbiamo rispettato i voleri dei genitori. Con Dialma si scopava, grazie
alla sua professionalità si scopava anche bene, lei dal cazzo riusciva ad ottenere le prestazioni migliori, era a conoscenza dei rapporti che avevo con Sandro, sapeva
benissimo che abbiamo dormito assieme, sapeva dei pompini, questi ricordi mi portavano
a parlare con lei in tutta sincerità, non nascondevo che avrei succhiato il cazzo
volentieri, anzi era uno stimolo per me nelle nostre scopate ad essere molto reattivo.
Riuscivo a pensare, solo pensare, che Dialma si facesse scopare da qualcuno, che lo
portasse a casa e ne avrei approfittato anch'io. Lei che del cazzo ne aveva fatto una
materia di studio, ora era diventata, moglie irreprensibile. Col tempo Dialma è riuscita a togliermi dalla testa quei pensieri sconci. Spesso penso, e sono convinto, che se avessi avuto la libertà di decidere, senza condizionamenti, avrei preferito trascorrere
la mia vita con un uomo, avrei dichiarato al mondo la mia omosessualità.
Chissà quante persone si sono trovate, o si trovano ancora nella mia stessa condizione,
chissà quante persone si vergognano a dichiararsi gay. Quando guardo i miei figli, i miei nipoti però, torno con i piedi sulla terra, nessun uomo avrebbe potuto darmi quello che mi ha dato Dialma.
scritto il
2023-08-14
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