Carlotta, mia suocera
di
mossad
genere
tradimenti
Il rapporto tra quella che poi è diventata mia moglie, Milena e sua madre era conflittuale al massimo, mancava poco che non si facessero dispetti. Cercavo di indagare sul motivo di questi comportamenti Milena era evasiva, deviava sempre il discorso, in fondo non era da tanto che stavamo insieme, non volevo forzare. Per Carlotta ero un idolo, dal primo giorno mi ha messo sul piedistallo, questo non ha fatto altro che acuire il rapporto tra madre e figlia. Gaetano il marito, era taciturno, evitava tutti gli argomenti scabrosi, per lui vivere in tranquillità era l'ideale. Carlotta era vulcanica, aveva il sopravvento su tutti. Finalmente Milena in una situazione particolare mi ha
confessato che non sopportava sua madre perché aveva tradito, diverse volte Gaetano.
Cercavo di fare da paciere, giustificavo Carlotta sostenendo che in fondo non si può
interrompere un rapporto per qualche scopata extra. Mi ha guardato come fossi un marziano
"Quindi che vuoi dire che se io ti tradissi un domani tu l'accetteresti senza far drammi"
Forse mi ero esposto troppo "Ma si, due persone che stanno insieme da venti anni che
interesse avrebbero a rompere il giocattolo, e poi diciamola tutta, stimo Gaetano, sei
sicura che soddisfi sessualmente Carlotta"? "Di questo ne dubito anch'io" "E allora cosa dovrebbe fare lei? Masturbarsi? Una sana scopata ti riappacifica col mondo" Non so
se questo dialogo è stato sufficiente a farle riallacciare il discorso con la madre, però
è successo, questo non ha fatto altro che farmi apparire agli occhi di Carlotta un dio.
Non si vergognava di nulla, davanti a tutti diceva che mi amava, diceva alla figlia che
aveva una fortuna a stare con me. Beato fra le donne, in quella casa la mia presenza era indispensabile. Cominciavo ad interpretare gli elogi di Carlotta sotto un'altra forma, i
suoi sguardi provocatori, ogni occasione era buona per toccarmi, a tavola si metteva sempre al mio fianco. Stranamente Milena non aveva nulla da dire, non si accorgeva oppure
approvava? Dilemma, mi sono adeguato al comportamento di Carlotta, rispondevo alle sue
sollecitazioni, se casualmente c'era un attimo per stare soli l'accarezzavo, un giorno
in cucina l'ho abbracciata da dietro dandole un bacino dietro al collo, una molla, si è
girata di scatto, mi ha stretto al suo corpo mettendomi la lingua in bocca. Porca puttana, sorpreso dalla reazione sono andato in bagno a rinfrescarmi per riassumere un
atteggiamento normale, ma dentro ero sconvolto, non pensavo arrivasse a tanto. I giochi
sono belli, le leggere provocazioni fanno viaggiare il cervello, in quel caso no, lei
mi ha assalito dichiarando che voleva scopare anche con me. Non era mai successo che restassimo soli, con quel sistema non sarebbe mai successo, non volevo tradire Milena
anche se quando la scopavo il pensiero ricorrente era Carlotta, si perché Carlotta era una figa, aveva quarantuno anni, ne mostrava dieci di meno, a volte sembrava più giovane
di Milena, anche se lei era una bella figa. Non c'erano vie d'uscita, dovevamo adeguarci.
Un giorno abbiamo rischiato fallendo in pieno, la famiglia si è disgregata, Milena vive
col padre, io con Carlotta.
confessato che non sopportava sua madre perché aveva tradito, diverse volte Gaetano.
Cercavo di fare da paciere, giustificavo Carlotta sostenendo che in fondo non si può
interrompere un rapporto per qualche scopata extra. Mi ha guardato come fossi un marziano
"Quindi che vuoi dire che se io ti tradissi un domani tu l'accetteresti senza far drammi"
Forse mi ero esposto troppo "Ma si, due persone che stanno insieme da venti anni che
interesse avrebbero a rompere il giocattolo, e poi diciamola tutta, stimo Gaetano, sei
sicura che soddisfi sessualmente Carlotta"? "Di questo ne dubito anch'io" "E allora cosa dovrebbe fare lei? Masturbarsi? Una sana scopata ti riappacifica col mondo" Non so
se questo dialogo è stato sufficiente a farle riallacciare il discorso con la madre, però
è successo, questo non ha fatto altro che farmi apparire agli occhi di Carlotta un dio.
Non si vergognava di nulla, davanti a tutti diceva che mi amava, diceva alla figlia che
aveva una fortuna a stare con me. Beato fra le donne, in quella casa la mia presenza era indispensabile. Cominciavo ad interpretare gli elogi di Carlotta sotto un'altra forma, i
suoi sguardi provocatori, ogni occasione era buona per toccarmi, a tavola si metteva sempre al mio fianco. Stranamente Milena non aveva nulla da dire, non si accorgeva oppure
approvava? Dilemma, mi sono adeguato al comportamento di Carlotta, rispondevo alle sue
sollecitazioni, se casualmente c'era un attimo per stare soli l'accarezzavo, un giorno
in cucina l'ho abbracciata da dietro dandole un bacino dietro al collo, una molla, si è
girata di scatto, mi ha stretto al suo corpo mettendomi la lingua in bocca. Porca puttana, sorpreso dalla reazione sono andato in bagno a rinfrescarmi per riassumere un
atteggiamento normale, ma dentro ero sconvolto, non pensavo arrivasse a tanto. I giochi
sono belli, le leggere provocazioni fanno viaggiare il cervello, in quel caso no, lei
mi ha assalito dichiarando che voleva scopare anche con me. Non era mai successo che restassimo soli, con quel sistema non sarebbe mai successo, non volevo tradire Milena
anche se quando la scopavo il pensiero ricorrente era Carlotta, si perché Carlotta era una figa, aveva quarantuno anni, ne mostrava dieci di meno, a volte sembrava più giovane
di Milena, anche se lei era una bella figa. Non c'erano vie d'uscita, dovevamo adeguarci.
Un giorno abbiamo rischiato fallendo in pieno, la famiglia si è disgregata, Milena vive
col padre, io con Carlotta.
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Commenti dei lettori al racconto erotico