Claire, il suo corpo e il sesso (2)

di
genere
etero

L'atrio era una stanza abbastanza piccola con un bancone. C'era una piccola fila: una o due coppie prima di noi che aspettavano di fare il biglietto. Le coppie si ignoravano, come se stessero facendo la fila alla posta. Quella stanza faceva ancora parte del mondo "di fuori", evidentemente. Dentro di me sorrisi pensando che dopo poco avrei potuto essere all'interno della figa di una di queste donne sconosciute, carine peraltro. Le pareti erano nere e la luce era soffusa. La stanza era invisibile dall'esterno: le vetrate erano state oscurate. Fui colpito dalla professionalità dell'accoglienza: nessuno sguardo complice o maleducato alla mia compagna da parte dello staff. Pagai il biglietto (Claire essendo donna non pagava), ci presero i soprabiti in modo cortese e ci indicarono la stretta scala che scendeva sulla destra. Psicologicamente, il fatto che le scale scendessero contribuiva all'eccitazione. Mi dava la sensazione fisica di scendere a un livello più profondo e buio della psiche. Se le scale fossero salite a un piano superiore non sarebbe stata la stessa sensazione. Le scale erano troppo strette per scenderle l'uno accanto all'altra: avevo mandato lei avanti, per "guardarle le spalle" (puro gesto di galanteria, dato che non ce ne era alcun bisogno) e perché mostrasse lei la strada (dato che c'era già stata).
Le scale finivano su un piccolo corridoio che continuava dritto. Sulla destra, c'era il locale principale con bar, bancone, divanetti, uno spazio per ballare con tanto di barra d'acciaio verticale. C'era una musica di sottofondo. Vi entrammo. Il locale non era grande e c'erano già delle persone: gli uomini non sempre con la cravatta ma comunque abbastanza eleganti e le donne vestite in modo sexy ma non esageratamente (scoprii dopo che sotto uno strato "semplicemente" sexy in genere avevano un secondo strato estremamente sexy). La loro espressione qui era diversa che all'entrata: le coppie guardavano, selezionavano con gli occhi. Quando entrammo, Claire attirò naturalmente diversi sguardi ma sempre molto discreti.
Prendemmo un bicchiere di champagne al bancone. Dopo ne ordinammo un altro su un divanetto. Anche noi guardavamo discretamente gli altri. Una coppia non lontana da noi guardava Claire scambiando qualche parola. Mentre parlavano la donna allargò leggermente le gambe: riuscii a vedere delle mutandine di pizzo e la balza delle calze autoreggenti.
Dopo il secondo bicchiere, decidemmo di andare nelle altre stanze, al di là del corridoio. Appena attraversammo il corridoio ed entrammo in questo settore, l'atmosfera era completamente diversa. Prima di tutto, all'inizio era quasi completamente buio. Dopo che gli occhi ebbero la possibilità di abituarsi all'oscurità, effettivamente si riusciva a vedere abbastanza per capire quello che si stava facendo e chi ce'era intorno, ma si rimaneva avvolti da una confortante oscurità. A differenza del locale precedente, qui c'era un silenio totale, e gemiti di piacere. Il silenzio assoluto (le stanze dovevano essere ben insonorizzate) serviva a mettere in evidenza i gemiti. Appena entrammo, la prima cosa che vedei erano due belle ragazze in ginocchio che si baciavano e si accarezzavano i seni. Paradiso. La stanza era piccola e aveva dei materassi sia da un lato che dall'altro. I materassi sembravano tutti occupati da coppie che si scopavano. La mia eccitazione era alle stelle.
Una donna accarezzò le tette di Claire. Claire le tolse la mano con lentezza ed estrema dolcezza. Dopo (quando tornando a casa a piedi ci raccontammo tutto) mi spiegò che la tolse perché la donna era troppo matura: "peccato" le dissi ridendo. Riuscii a trovare un piccolo spazio fra altre due coppie. Mi spogliai, feci spogliare Claire e le dissi di salire su quel divano e di prendermelo in bocca in ginocchio mentre io stavo in piedi. Mentre Claire mi faceva un pompino, io potei godermi il panorama delle altre coppie che scopavano, ansimavano, a volte urlavano: una donna, in particolare, era in mezzo a tre uomini e urlava di piacere, dicendo parole volgari. Non resistevo più. Feci girare Claire e la penetrai guardandola neglio occhi felice, baciandola, accarezzandole il viso. Ero felice. La donna sdraiata accanto veniva scopata nella stessa posizione dal suo uomo, quasi allo stesso ritmo. Claire e lei si guardarono in silenzio mentre noi le scopavamo. Le venni dentro, gemendo di piacere.
Rimanemmo un po' così, con il mio cazzo dentro di lei, sudati, in silenzio, guardandoci sorridendo. Poi ci rivestimmo, facemmo una prima passata in bagno a lavarci (i bagni erano pulitissimi e attrezzatissimi) e tornammo nel primo locale, per rinfrescarci con qualcosa da bere.

kjdfe@mailbox.org
scritto il
2023-08-17
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