L'impiegata modello

di
genere
prime esperienze

Mi chiamo Nicole, 25 anni, sposata da 5 con il mio amore di sempre, Franco, un amico di mio fratello 10 anni più vecchio di me. Lui il ragazzo più gettonato del paese che finalmente si era accorto di me. Io la piccola sorellina dell'amico, da sempre innamorata di lui, che si è trasformata in una bellissima ragazza.
Dopo sposati abbiamo deciso di aspettare ad avere figli fino a quando non avessimo finito di pagare il mutuo della casa che abbiamo comperato. Franco fa l'architetto in una ditta di mobili mentre io lavoro come segretaria in una grande ditta di import ed export.
La nostra vita coniugale è sempre stata bellissima in tutte le sue sfumature.
Ma purtroppo la crisi economica ha colpito anche noi.
Già da un po di tempo in ditta girava la voce che ci sarebbe stata una riduzione del personale. Ero un pò preoccupata in quanto lavoravo lì da soli 3 anni. Da una settimana erano iniziati i colloqui con il personale ed alcuni sarebbero stati licenziati. Un giorno nella pausa pranzo ho incontrato una collega al bar, non la conoscevo bene in quanto lei lavorava in un settore diverso dal mio, era seduta da sola in un tavolino e piangeva. Ho immaginato che lei fosse una di quelle che avrebbero perso il posto di lavoro. Mi sono avvicinata al tavolino e le ho chiesto se potevo sedermi con lei. Le ho chiesto: "Cosa è successo? Perchè piangi? Posso fare qualcosa per te?"
Lei: "No grazie. Sono stata licenziata. Quel porco." Sicuramente parlava di uno dei due capi, il signor Giacomo, quello che di solito lavorava in sede, l'altro era sempre all'estero.
Volevo saperne di più, visto che a giorni sarei stata convocata pure io. "Che cosa è successo? Perchè ha licenziato anche te? Con quale motivazione?"
Lei continuando a piangere mi ha raccontato tutto del colloquio. -" Non pensavo fosse un depravato. Pensavo fosse una brava persona. Sai cosa mi ha detto? Oltre le belle parole di circostanza del perchè sono costretti a ridurre il personale ecc. ecc. Che avrei potuto continuare a lavorare in ditta solo se ero disponibile anche con prestazioni sessuali. Gli ho risposto di no ed ora questa sarà la mia ultima settimana di lavoro." Non sapevo cosa dire. Ero innorridita. La sera a casa ho raccontato il fatto a Franco. Che se avesse fatto anche a me quella proprosta sarei stata licenziata, visto che non avevo nessuna voglia di accettare di diventare una troia. La cosa che mi ha sconvolto di più è stata la risposta di mio marito, il mio amore di sempre. -"Nicole, abbiamo un mutuo da pagare. Non possiamo permetterci che tu perda il lavoro. Con la crisi che c'è sicuramente sarà difficile trovarne subito un'altro. Questo lo capisci vero?"
-"Certo che lo capisco, ma se dovesse fare anche a me quella proposta?"
-"Naturalmente devi accettare."
-"Cosa? Devo accettare di fare sesso con lui? Ma sei impazzito? Come fai a dire una cosa del genere? Mi devo prostituire? Ma non mi ami?" Dicendo questo mi sono venute le lacrime agli occhi, anzi ho cominciato a piangere. Lui mi ha abbracciata e: "Amore non piangere. Non è poi una cosa tanto brutta. Sarà come fare sesso con me. Vedrai sarà bello ugualmente, ti piacerà." Io sempre più sconvolta: "A te andrebbe di essere cornuto? Non ti interessa che io faccia sesso con una persona che non sei tu?" Lui tranquillamente: "Amore il sesso è una cosa naturale. Tu lo faresti per necessità. Non sarei cornuto perchè tu mi racconterai ogni volta quello che farai. Non fare la sciocca. Se ti fa la proposta accetta. Punto e basta. Quando sarà non metterti a piangere o fare scene melodrammatiche, accetta come se dovessi accettare di andare a prendere un caffè, se no finisce che ti licenzia comunque."
Due giorni dopo sono stata convocata nell'ufficio del capo. In quei due giorni ho cominciato a vedere Franco con occhi diversi, lo amavo tanto e lo odiavo nello stesso tempo. Così quanto il capo di ha fatto la proposta l'ho accettata.
La sera non ho avuto la forza di preparare la cena e Franco mi ha trovato sul divano che piangevo. -"Amore cosa è successo? Perchè piangi? Sei stata licenziata?" Si è seduto vicino a me e mi ha abbracciato. Io tra i singhiozzi gli ho risposto di no, che avevo ancora il mio lavoro perchè avevo accettato la proposta. Lui -"Raccontami tutto".
-Cosa vuoi che ci sia da raccontare. Mi ha detto che avrei mantenuto il mio posto di lavoro alla condizione di fare sesso, non solo con lui, ma soprattutto con alcuni nostri clienti molto importanti."
-"oh piccola vedrai andrà tutto bene. Ti piace scopare. Ti ecciti sempre quando quardiamo i film porno e ti dico che potresti essere una di quelle attrici e di più quando ti sussurro zozzerie."
-"Si lo so, ma è diverso siamo io e te."
-"No sarà lo stesso. Immagina che sia io."
-"Sarà domani sera. Devo andare fuori a cena. Un cliente deve firmare un contratto. Devo vestirmi sexy."
-"Amore metti il vestito rosso che ti ho regalato l'anno scorso e che non hai mai indossato ed il completino che ti ho regalato a natale. Sarai bellissima. Io ti aspetto alzato e poi mi racconti tutto. Sono già eccitato a pensarci." Lo stronzo dicendo questo mi ha infilato una mano sotto la camicia e ha cominciato a strizzarmi i capezzoli.
-"Dimmi tesoro, in ufficio ti ha chiesto di provare la merce? Domani farei sesso con tutti e due?"
-"No non abbiamo fatto niente oggi. Domani non lo so, non ho chiesto. Alle 20 viene a prendermi un taxi per portarmi al ristorante."
La sera dopo sono rientrata a casa alle 4 del mattino, sfatta e stanca, Franco era ancora svegli e mi stava aspettando nudo nel letto con il cazzo già in tiro.
Non sapevo se piangere o incazzarmi. E' sceso dal letto e mi ha aiutato a spogliarmi.
-"Amore tutto bene? Vieni distenditi sul letto. Raccontami."
-"Franco voglio andare a farmi una doccia."
-"No. Dopo. Mentre mi racconti tutto voglio sentire l'odore di chi ti ha scopato sul tuo corpo." Ingenua non avrei mai immaginato che mio marito fosse così porco.
-"Dai comincia dall'inizio. Dove siete andati a cena. Dove avete scopato. C'era solo il cliente o anche il tuo capo?"
-"Siamo andati al Bacary in una saletta privata. Mentre parlavano di lavoro e mangiavamo il mio capo ha cominciato a toccarmi i capezzoli e vista la scollatura del vestito per tutta la cena ho avuto una tetta scoperta. Il cliente guardava solo, ma se lo menava visto che aveva sempre la mano sotto il tavolo. Poi quando siamo arrivati al caffè il cliente mi ha preso la mano e me l'ha messa sul suo cazzo già bello duro."
Franco: "oh mio dio è sempre stato il mio sogno che tu mi facessi una sega mentre siamo al ristorante. E anche il cameriere ti ha visto le tette? Vai avanti." Dicendo questo ha preso la mia mano e se l'è messa sul suo cazzo in erezione.
-"No il capo quando arrivava il cameriere mi metteva a posto il vestito. Poi ci siamo usciti dal ristorante e il mio capo ha proposto di andare a casa sua a bere qualcosa. Ci ha fatto accomodare in salotto ci ha offetto da bere, io un bayles e loro un wisky. Poi lui si è assentato un attimo e il cliente mi è saltato subito addosso. Quando il capo è tornato era nudo. Mi hanno spogliato. Il capo di ha infilato il cazzo in bocca mentre il cliente ha cominciato a leccarmi la figa poi mi ha scopato. Lui mi è venuto in figa e il capo in bocca. Si sono ripresi subito e hanno cambiato posto, il cliente me lo ha messo in bocca e poi è venuto, mentre il capo me lo ha messo nel culo e li è venuto.
Mi sono rivestita e il capo mi ha chiamato il taxi."
Mentre raccontavo il tutto mio marito mi ha infilato un dito nella figa e uno nel culo.
-"Amore ti è piaciuto? Quanti orgasmi hai avuto? Sei ancora tutta piena della loro sborra."
-"Si non ho voluto farmi la doccia li, sono voluta venire subito a casa. Mi vergogno a dirlo, ma mi è piaciuto sono venuta due volte. Ora fammi fare una doccia."
-"Quanto ti amo. No prima voglio scoparti e unire la mia sborra alla loro."
E' salito sopra di me e mi ha scopata.
di
scritto il
2013-02-09
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