La suocera
di
donchisciotte
genere
tradimenti
Con Fabia che ora è mia moglie ci siamo sposati prima del tempo, è rimasta incinta e apriti cielo, sua madre che ora è mia suocera, spesso mi diceva allora che voleva spararmi. Mi odiava per quello che avevo fatto, salvo poi che Fabia mi raccontasse che lei era stata concepita allo stesso modo, non solo, diceva pure che tradiva il marito regolarmente. Fausto suo marito, il padre di Fabia non aveva voce in capitolo, lui viveva per la pesca, accettava tutto. Nel vicinato girava la voce che lui pescava nei torrenti la moglie nel suo letto. Purtroppo da ragazzi non ci si rende conto a cosa si va incontro. Avrei dovuto sapere che il comportamento della figlia, poteva assimilarsi
nel tempo a sua madre. La figa, specialmente le prime volte ti offusca la mente.
Alla nascita del bambino, Ulisse, le cose sono cambiate, anche se con il suo carattere
autoritario, ha addolcito di tanto il modo di trattarmi. Stazionava molto a casa nostra,
lei come d'altronde Fabia, giravano per casa seminude. Erano entrambe belle, quasi mi
sentivo beato a vivere tra loro. I rapporti con Fabia erano ottimi, questo a mia suocera
piaceva molto, tutti eravamo dediti ad Ulisse. La sua presenza in casa, a volte invadente, lasciava molto tempo libero a Fabia che spesso usciva da sola.
Io lavoravo otto ore al giorno, non guadagnavo molto, i suoceri ci aiutavano, Fausto
guadagnava il doppio di me. Fabia in pratica aveva ripreso la stessa vita che faceva prima di unirci, approfittando della mamma che stava col bambino, lei frequentava le
vecchie compagnie. Era molto appariscente di ragazzi ne aveva intorno parecchi.
Scopavamo tanto io e Fabia, scopavamo nel vero senso della parola, a volte i giorni che non lavoravo, mentre c'era la mamma in casa, ci chiudevamo in camera a scopare, oltre a tutte le notti.
Una mattina non trovava il ciuccio di Ulisse, ha aperto la porta della camera chiedendoci
dove lo doveva cercare, eravamo in piena azione, certo che lei lo sapeva cosa stavamo
facendo. Scopavamo al massimo delle nostre possibilità, ero convinto che esagerando
nel sesso Fabia non ne cercasse altrove. Per un certo periodo forse è stato così.
La sera riportavo a casa mia suocera, in una di queste, aveva una minigonna più corta
del solito, come è salita in macchina ha scoperto tutto, si vedeva la figa attraverso il
perizoma trasparente. "Mi guardi la figa"? "Scusami Wanda, è stato un riflesso incondizionato" "Non ti basta la figa di Fabia" "Certo che mi basta, non so se a Fabia
basta il mio cazzo" "State sempre a scopare, lo facesse quello stronzo di Fausto quello che tu fai a Fabia" "Non si da da fare"? "Lui pensa alla pesca" Eravamo arrivati,
"ciao, a domani". A letto ho raccontato a Fabia quello che era successo, credevo commentasse, invece mi è salita sopra come al solito ed ha voluto scopare. Il bambino
dormiva nella culla. Si ripeteva la storia di tutte le sere, era insaziabile, facevamo
di tutto, dopo la sborrata ci voleva qualche minuto di pausa per ripartire, lei prendeva il cazzo in bocca, fino a quando era abbastanza duro per rimetterlo nella figa, veniva mille volte, fino allo stremo. si crollava dal sonno. Se il bambino la notte piangeva ero io ad alzarmi, lei non si accorgeva neanche. La mattina faticavo molto ad alzarmi per andare al lavoro. La mattina del 14 agosto alla presenza di Wanda, Fabia dice che la notte la trascorrerà al mare col gruppo per vedere il sole sorgere, molto in uso fra i
ragazzi. Il mio risentimento è stato immediato "Veramente dici"? "Amore consentimi di farlo, l'abbiamo fatto anche quando c'eri tu" "Si ma ora c'è il bambino" "Dai lasciami
fare magari stanotte resta mamma con te" In tutto questo dialogo alla presenza della
madre, senza che lei obiettasse nulla. Qualsiasi altra madre avrebbe protestato e sconsigliato la figlia, lei niente, silenzio completo. La sera infatti, dopo cena si è
vestita discretamente perché la notte è abbastanza fresca, ci ha salutato, mi ha dato
un lunghissimo bacio sulla bocca facendomi assaporare la sua lingua ed è uscita. Siamo
rimasti io Wanda ed Ulisse. Lei ha provveduto a mettere a posto tutto, ci siamo seduti
davanti alla tv, che non avevamo voglia di ascoltare, abbiamo iniziato a parlare, il suo
atteggiamento non era normale, parlava a bassa voce, è vero che Ulisse dormiva sul divano, ma il suo tono era suadente, mi dava piacere ad ascoltarla. Commentando il gesto
della figlia, lo riteneva normale, in fondo era una ragazza, dopo due minuti di silenzio
"Dai andiamo a letto, sono stanca, metti Ulisse nella culla mentre faccio la doccia.
Ho fatto quello che ha chiesto, dopo due minuti è uscita dalla doccia in accappatoio,
sono entrato io raggiungendola in camera, anch'io con l'accappatoio addosso.
Lei distesa sul letto con l'accappatoio aperto, le gambe scoperte, la figa si vedeva appena. "Dormiamo con l'accappatoio"? "Stronzo sai benissimo cosa fare, allora sbrigati"
In quel momento l'assenza di Fabia era un bene, sono stato assalito dal pensiero che
mamma e figlia insieme avessero organizzato il tutto approfittando della vigilia di
ferragosto. E' stata una notte da favola, lei più famelica di Fabia, non solo mi ha
confessato che Fabia è vero che era al mare, era una ragazzo che le piaceva, non solo, aveva detto alla figlia che mi avrebbe scopato tutta la notte senza che lei protestasse.
Ci siamo addormentati, siamo stati svegliati dal rumore che Fabia, appena rientrata,
faceva in cucina per mangiare qualcosa. Ci siamo alzati, l'abbiamo raggiunta in cucina,
mi è venuta incontro baciandomi allo stesso modo della sera, con una slinguata pazzesca.
"Come hai trascorso la notte con mamma"? "MI sei mancata tanto, Wanda è deliziosa. Tu invece"? Una delusione tremenda, un ragazzino alle prime armi, era capace solo a sborrare, alla vista della figa, anche se era notte. sborrava" "Dai andiamo a letto,
ad Ulisse ci pensa mamma" "Guarda che io sono distrutto, tua mamma mi ha aspirato
anche l'ultima goccia" "Dai andiamo che ci penso io". E' riuscita nell'intento,
si è addormentata col cazzo ancora nella figa subito dopo aver raggiunto l'orgasmo.
nel tempo a sua madre. La figa, specialmente le prime volte ti offusca la mente.
Alla nascita del bambino, Ulisse, le cose sono cambiate, anche se con il suo carattere
autoritario, ha addolcito di tanto il modo di trattarmi. Stazionava molto a casa nostra,
lei come d'altronde Fabia, giravano per casa seminude. Erano entrambe belle, quasi mi
sentivo beato a vivere tra loro. I rapporti con Fabia erano ottimi, questo a mia suocera
piaceva molto, tutti eravamo dediti ad Ulisse. La sua presenza in casa, a volte invadente, lasciava molto tempo libero a Fabia che spesso usciva da sola.
Io lavoravo otto ore al giorno, non guadagnavo molto, i suoceri ci aiutavano, Fausto
guadagnava il doppio di me. Fabia in pratica aveva ripreso la stessa vita che faceva prima di unirci, approfittando della mamma che stava col bambino, lei frequentava le
vecchie compagnie. Era molto appariscente di ragazzi ne aveva intorno parecchi.
Scopavamo tanto io e Fabia, scopavamo nel vero senso della parola, a volte i giorni che non lavoravo, mentre c'era la mamma in casa, ci chiudevamo in camera a scopare, oltre a tutte le notti.
Una mattina non trovava il ciuccio di Ulisse, ha aperto la porta della camera chiedendoci
dove lo doveva cercare, eravamo in piena azione, certo che lei lo sapeva cosa stavamo
facendo. Scopavamo al massimo delle nostre possibilità, ero convinto che esagerando
nel sesso Fabia non ne cercasse altrove. Per un certo periodo forse è stato così.
La sera riportavo a casa mia suocera, in una di queste, aveva una minigonna più corta
del solito, come è salita in macchina ha scoperto tutto, si vedeva la figa attraverso il
perizoma trasparente. "Mi guardi la figa"? "Scusami Wanda, è stato un riflesso incondizionato" "Non ti basta la figa di Fabia" "Certo che mi basta, non so se a Fabia
basta il mio cazzo" "State sempre a scopare, lo facesse quello stronzo di Fausto quello che tu fai a Fabia" "Non si da da fare"? "Lui pensa alla pesca" Eravamo arrivati,
"ciao, a domani". A letto ho raccontato a Fabia quello che era successo, credevo commentasse, invece mi è salita sopra come al solito ed ha voluto scopare. Il bambino
dormiva nella culla. Si ripeteva la storia di tutte le sere, era insaziabile, facevamo
di tutto, dopo la sborrata ci voleva qualche minuto di pausa per ripartire, lei prendeva il cazzo in bocca, fino a quando era abbastanza duro per rimetterlo nella figa, veniva mille volte, fino allo stremo. si crollava dal sonno. Se il bambino la notte piangeva ero io ad alzarmi, lei non si accorgeva neanche. La mattina faticavo molto ad alzarmi per andare al lavoro. La mattina del 14 agosto alla presenza di Wanda, Fabia dice che la notte la trascorrerà al mare col gruppo per vedere il sole sorgere, molto in uso fra i
ragazzi. Il mio risentimento è stato immediato "Veramente dici"? "Amore consentimi di farlo, l'abbiamo fatto anche quando c'eri tu" "Si ma ora c'è il bambino" "Dai lasciami
fare magari stanotte resta mamma con te" In tutto questo dialogo alla presenza della
madre, senza che lei obiettasse nulla. Qualsiasi altra madre avrebbe protestato e sconsigliato la figlia, lei niente, silenzio completo. La sera infatti, dopo cena si è
vestita discretamente perché la notte è abbastanza fresca, ci ha salutato, mi ha dato
un lunghissimo bacio sulla bocca facendomi assaporare la sua lingua ed è uscita. Siamo
rimasti io Wanda ed Ulisse. Lei ha provveduto a mettere a posto tutto, ci siamo seduti
davanti alla tv, che non avevamo voglia di ascoltare, abbiamo iniziato a parlare, il suo
atteggiamento non era normale, parlava a bassa voce, è vero che Ulisse dormiva sul divano, ma il suo tono era suadente, mi dava piacere ad ascoltarla. Commentando il gesto
della figlia, lo riteneva normale, in fondo era una ragazza, dopo due minuti di silenzio
"Dai andiamo a letto, sono stanca, metti Ulisse nella culla mentre faccio la doccia.
Ho fatto quello che ha chiesto, dopo due minuti è uscita dalla doccia in accappatoio,
sono entrato io raggiungendola in camera, anch'io con l'accappatoio addosso.
Lei distesa sul letto con l'accappatoio aperto, le gambe scoperte, la figa si vedeva appena. "Dormiamo con l'accappatoio"? "Stronzo sai benissimo cosa fare, allora sbrigati"
In quel momento l'assenza di Fabia era un bene, sono stato assalito dal pensiero che
mamma e figlia insieme avessero organizzato il tutto approfittando della vigilia di
ferragosto. E' stata una notte da favola, lei più famelica di Fabia, non solo mi ha
confessato che Fabia è vero che era al mare, era una ragazzo che le piaceva, non solo, aveva detto alla figlia che mi avrebbe scopato tutta la notte senza che lei protestasse.
Ci siamo addormentati, siamo stati svegliati dal rumore che Fabia, appena rientrata,
faceva in cucina per mangiare qualcosa. Ci siamo alzati, l'abbiamo raggiunta in cucina,
mi è venuta incontro baciandomi allo stesso modo della sera, con una slinguata pazzesca.
"Come hai trascorso la notte con mamma"? "MI sei mancata tanto, Wanda è deliziosa. Tu invece"? Una delusione tremenda, un ragazzino alle prime armi, era capace solo a sborrare, alla vista della figa, anche se era notte. sborrava" "Dai andiamo a letto,
ad Ulisse ci pensa mamma" "Guarda che io sono distrutto, tua mamma mi ha aspirato
anche l'ultima goccia" "Dai andiamo che ci penso io". E' riuscita nell'intento,
si è addormentata col cazzo ancora nella figa subito dopo aver raggiunto l'orgasmo.
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