La mia prima (indimenticabile) volta

di
genere
trans

Avevo scaricato Tinder, per provare, con l'intenzione poco seria di vedere se e come funzionasse. Ho creato rapidamente il mio profilo, inserito una manciata di foto che ritenevo quantomeno decenti, una descrizione mediocre e via, mi sono immerso nell'universo di "swipes" a destra e sinistra, in questo vortice di likes e non likes, per vedere se sarebbe mai potuto succedere qualcosa di concreto.
Dopo un pomeriggio di utilizzo ho lasciato perdere e mi sono dedicato ad altro. A distanza di qualche giorno riapro l'app e vedo con estremo piacere di avere ottenuto diversi match con diverse ragazze provenienti da tutta la provincia di Padova.
Una di quelle che mi ha più colpito è stata una con 3 foto nel profilo, tutte di lato, bionda platinata, vestiti molto appariscenti e luccicanti, scarpe con tacchi vertiginosi e sorrisi abbaglianti.
Inizio con un "ciao", e con mio grande stupore quasi immediatamente mi risponde. La conversazione è stata brevissima, e con mio enorme impressione ci accordiamo per vederci a casa di lei la sera stessa.
Io quasi non ci credevo. Così una volta giunta l'ora sono salito in macchina e mi sono diretto da lei a Vicenza. Ho raggiunto la zona nella quale abitava (periferia della città) e dopo aver parcheggiato sotto casa sua scendo, raggiungo il portantino, suono, mi apre e arrivo all'ultimo piano della palazzina, davanti alla sua porta di casa.
La torvo aperta, entro, arrivo ad un salotto, non vedo ancora nessuno. Mi chiama da un'altra stanza e mi dice che sta arrivando, e mi invita ad accomodarmi. Mi siedo sul divano. Arredamento moderno, colori vivaci.
Dopo poco arriva. Aveva solo delle mutande addosso, strane, molto spesse, quasi simili ad una di quelle cinture di castità o conchiglie di protezione che si mettono gli sportivi per preservare i gioielli di famiglia dagli urti.
Poco importava, ero rapito dal suo viso, stupendo, dai lineamenti dolcissimi, dal suo seno perfetto e dai fianchi, spalle, gambe e piedi meravigliosi.
Mi saluta con estrema sensualità e dolcezza, mi invita a seguirla in camera sua. Una volta arrivati vedo il letto a due piazze adornato con lucine e sex toys di varia natura. Vedo il computer fisso acceso con il sito di Chaturbate sulla schermata principale del monitor (sito che mi è assai noto poiché ho fatto e faccio anche io il cam model a tempo perso per fare su qualche soldo facile). La luce era presente però soffusa. Mi fa spogliare, partendo dai piedi. Mi fa togliere le Converse, i calzini, mi slaccia ed abbassa i pantaloni, mentre io mi sfilo la camicia e me li rimuove. Resto in mutande. Lei si inginocchia davanti a me ed inizia a leccarmele. MI stava leccando il "pacco" sopra le mutande, ottenendo ovviamente di farmi avere un'erezione enorme. Mi abbassa gentilmente l'intimo, lo lascia cadere al suolo ed io lo rimuovo alzando i piedi in sequenza. Mi prende il membro durissimo con una mano, inizia dolcemente a masturbarmelo mantenendo il contatto visivo con i miei occhi e sorridendomi. Mi fa i complimenti dicendomi che è proprio bellissimo. Inizia a leccare il mio sesso dapprima in maniera timida e dolce per poi aumentare l'intensità ed il ritmo. Comincia cosi a prenderlo in bocca e a praticarmi del sesso orale. Un pompino meraviglioso. Chiamatemi strano ma non sono mai stato un fan dei pompini. Ho sempre preferito praticare sesso orale ad una ragazza piuttosto che riceverlo. Questa volta però è stato diverso. È stato come se lei sapesse esattamente cosa fare, come toccare, come usare la lingua e la bocca per creare il massimo del piacere. Dopo avermelo succhiato per diversi minuti si ferma, mi guarda e mi dice: "hai capito chi sono vero?" E io completamente assorto nei miei pensieri rispondo di non aver capito cosa intendesse. E lei esordisce con: "sono una trans!". Io rimango dapprima stordito, poi leggermente scioccato, ma poi immediatamente un pochino per educazione ed un pochino per il quantitativo esagerato di piacere che era stata in grado di procurarmi ho risposto: "ah no non lo sapevo, però va tutto bene, non vedo nessun tipo di problema".
A quel punto lei si distende sul letto, con estrema sensualità si sfila quella specie di cintura di castità bianca che indossava e mi presenta un pene enorme, duro, lungo e circonciso. Io dapprima in imbarazzo non so che fare, resto mezzo impietrito. Mi sento abbastanza un idiota e di certo fuori posto. Però ancora memore del piacere che mi aveva procurato pochi istanti prima acconsento a sdraiarmi al suo fianco favorendo il suo cenno con la mano di avvicinarmi. Lei a quel punto mi prende il pene con la mano ed inizia a segarmelo dolcemente. Io prendo il suo e faccio lo stesso. (Mi era sembrata la cosa più logica da fare in quel momento). Inizio a segarla timidamente e con estrema delicatezza, poi però vedendo il suo viso rilassato ed abbandonato ad una palese espressione di godimento decido di aumentare il ritmo della mia sega e forza della mia presa sul suo pene. Inizia a fare smorfie di piacere, ad accelerare la respirazione e a gemere. Allora decido di appoggiare il mio cazzo sul suo e di segarli tutti e due contemporaneamente con la mano. Dopo poco i nostri liquidi pre-seminali si stavano mischiando insieme lubrificando i nostri cazzi come fossero uno solo. Lei mi vede molto assorto nell'atto e così di punto in bianco mi mette un piede in bocca, assicurandosi che glielo succhiassi dito per dito, leccandogli la pianta dalla punta fino al tallone e che mi concentrassi particolarmente sull'alluce e le dita, in un pseudo sesso orale feticista. Il tutto sempre mantenendo il ritmo della mano e la pressione sui nostri falli sempre più duri, sempre più bagnati, sempre più lubrificati. Dopo poco mi chiede di fare un 69. Io senza credere a me stesso accetto. E mi sono ritrovato disteso sul letto con il suo pene in faccia, enorme, bollente ed odoroso, grondante liquido pre-seminale. L'ho preso in bocca, come lei con il mio del resto. Ho iniziato dapprima a lavorare con la lingua sul suo glande, prima in senso orario, poi anti-orario. Succhiavo, segavo, giravo la lingua strofinandole la cappella con velocità e pressione crescente. Ho iniziato po a farlo sempre più freneticamente, ingozzandomi. Ero affamato. Lei lo stesso. Aveva iniziato anche a toccarmi il bordo dell'ano con un dito, a massaggiarmelo sapientemente, inumidendolo di saliva e miei umori. Saremo andati avanti così per almeno 15-20 minuti. Poi ha iniziato a penetrarmi con un dito, poi 2, in fine 3. Stavo godendo come mai avevo in tutta la mia vita. Ad un certo punto mi dice: " mettiti a pecora". Io senza più capire nulla obbedisco. Però non avendolo mai fatto mi sono messo tipo a 4 zampe tenendo la schiena perfettamente diretta. Lei premendomi con la mano sulle spalle mi ha corretto la posizione, mettendomi a contatto del letto con i pettorali e le costole, lasciandomi su solo il culo. Ero tutto inarcato, mi sentivo una cagna che stava per farsi montare. Ero completamente nudo, ubriaco di sesso, arrapato come una scrofa sul letto di una trans a Vicenza, di notte. Sapevo di non avere alcuna autorità, di non valere e contare più nulla, sapevo di essere proprietà sua, roba sua, il suo schiavo. Inizia a quel punto a leccarmi l'ano con la lingua. Slappate violente, rimming selvaggio, penetrazione di lingua quasi feroce. Sapevo cosa stava per succedermi, sapevo che voleva rendermi ancora più suo. Sapevo che stava per scoparmi, fottermi, sbattermi. Ero suo e lo desideravo un sacco. Volevo che mi sfondasse. Ha iniziato a spalmarmi un gel lubrificante o qualcosa di simile, prima sul bordo, poi sopra ed infine dentro. Una quantità talmente generosa che la sentivo colarmi tra le chiappe e sullo scroto per poi gocciolarmi sulle piante dei piedi e finire sul copri-materasso. Poi l'ho sentito. Non lo dimenticherò mai. Il suo glande, enorme, duro come il marmo e rovente, strofinarsi sul io ano in cerca di un punto di cedimento. Insinuarsi dentro di me, trovare quel punto e farsi strada dilatandomi come non sono mai stato tutta la mia vita. Sentire il mio ano cedere, concedersi, arrendersi a quella mazza durissima è stata una delle sensazioni più belle della mia vita. Mi faceva male e godere allo stesso tempo. Mi penetrava, mi umiliava, mi conquistava, mi cambiava. Ero suo. Ero solo una cagna. Continuava ad entrare sempre di più dentro di me. Mi faceva male e godere allo stesso tempo. Un sacco. Ero stordito dal contrasto di sensazioni ed emozioni. Percepivo la cosa come sbagliata ma allo stesso tempo sapevo di essere me stesso e di stare dando sfogo alla mia vera matura, al mio vero ME. Non finiva più, sembrava infinito. Poi finalmente ho sentito il suo scroto sbattere contro il mio. Mi sentivo pienissimo. Ha iniziato a sfilarsi piano piano molto dolcemente per dare il tempo al mio corpo di abituarsi, al mio ano di adattarsi, di cedere, di arrendersi e di metabolizzare la cosa. Non era più solo un ano ma una vagina. E doveva comportarsi come tale: godere e far godere il suo ospite. Il ritmo ha iniziato ad aumentare e man mano che ciò accadeva il dolore che provavo ha cominciato a trasformarsi in piacere. I gemiti che prima erano di disagio e di dolore sono stati rimpiazzati da gemiti di piacere. Stavo godendo. Godendo di culo! Sentire la sua mazza farsi strada dentro di me per poi uscire e rientrare a ritmo sempre più serrato mi dava scariche di piacere mai provate prima. Sentire il mio intestino riempirsi e svuotarsi in quel modo era così bello che sono rimasto scioccato.Ha iniziato a scoparmi sempre più forte, sempre più velocemente. Vedevo il bozzo che si formava sotto i miei addominali ogni volta che il suo membro arrivava fino in fondo. Sentivo il calore del suo bacino sulle mie chiappe, il suo scroto sbattere contro il mio. Le sue unghie graffiarmi la schiena. Stava godendo come una pazza, come d'altronde stavo anche io! Il rumore del suo bacino che sbatteva sul mio culo unito al suono del risucchio del mio ano ormai completamente abituato alla sua nuova mansione, unito al sudore e gemiti riempivano la stanza. Ad un certo punto lei mi afferra per i capelli e mi fa girare la testa verso il monitor del PC. E allora mi rendo conto che la webcam era accesa e che eravamo online su Chaturbate e che lei mi stava scopano come una cagna davanti a 1400 persone che ci stavano guardando e spendendo i loro soldi in tips del sito. La cosa per me è stata un misto di paura, rabbia ed eccitazione che non ho mai provato in vita mia. Però l'eccitazione ha avuto la meglio. Mi sono lasciato andare come avevo già precedentemente fatto migliaia di volte in cam da solo. Ho fatto il mio show, gemendo, godendo e sbavando. Respiro spezzato, gemiti isterici e tutto il resto. Lei in tutta risposta mi ha tirato per i capelli quasi facendomi un male assurdo e dopo pochi istanti è letteralmente esplosa dentro di me. Ho sentito la pressione assurda dei suoi schizzi. MI hanno letteralmente inondato l'intestino. Ha continuato a scoparmi schizzando per qualche manciata di secondi per poi togliersi violentemente e mostrare il mio ano slabbrato e completamente dilatato, colare tutto quello sperma sulle mie piante dei piedi e sul materasso. Io ero al settimo cielo. Mi sentivo sfondato, distrutto, abusato, squarciato, sventrato. Ero super contento. Ho sbirciato girando la testa e ho visto il mio ano completamente aperto sul monitor del computer. Grondava seme. Il frutto del suo piacere. Sentivo l'orgasmo che si stava facendo strada dal mio ano fino al mio cervello, così ho preso l'iniziativa e le redini della situazione. Le ho preso i capelli con forza, girandomi, sbattendola di schiena sul letto le sono montato a cavalcioni sul torace (senza però caricare il io peso) e dopo averle sbattuto in bocca il mio cazzo, ho iniziato a scoparle violentemente la gola. Faceva un suono come quando qualcuno si sta soffocando o sta cercando di vomitare. Però più lo faceva e più mi eccitava e più spingevo. Andavo velocissimo. Ad un certo punto l'ho sentito arrivare. Come è arrivato, l'orgasmo è stato elettrizzante, potentissimo, ingestibile. Le sono venuto sul viso, in bocca e sui capelli. Non smettevo di schizzare violentemente. Ero al settimo cielo. Il suo viso era una maschera di sperma bollente. Eravamo talmente soddisfatti che non abbiamo nemmeno più badato alla webcam e ai commenti e tips degli utenti e siamo andati insieme in bagno per lavarci tenendoci per mano. Che esperienza. Lei alla fine mi ha lasciato il suo numero. Era super felice come anche io del resto. Non avrei mai pensato che potesse capitarmi una cosa del genere e soprattutto che potesse perfino PIACERMI!! Dopo una ventina di minuti di conversazione e vestizione (da parte mia perché lei è rimasta nuda) ci siamo salutati e promessi di restare in contatto. Che avventura, e che serata piacevolmente (inaspettata) favolosa!
scritto il
2023-09-02
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