Una cuginetta interessante
di
DntLoveBrake
genere
incesti
Era un estate quando casualmente, rispetto ad altri anni passati regolarmente al mare con solo io e la famiglia, per diversi motivi e voglia di cambiare decisero di affittare una villa completa di ogni confort e naturalmente a due passi dal mare in una località della sardegna. Data la grandezza della villa si unirono anche a noi la famiglia di mio zio, cioè mia zia, mia cugina e il cuginetto. Io avevo 24 anni ed ero uno studente alle prese con l'università, non avendo possibilità di scegliere partii verso questa nuova vacanza portandomi dietro portatile e libri per riuscire a studiare almeno in parte. Erano un po' di anni che ci incontravamo con la famiglia di Zio ed la cosa mi incuriosiva abbastanza nel nostro passare una intera estate assieme. I primi giorni di vacanza non studiai ma mi presi del tempo per ambientarmi e darmi quello spunto di relax per poi riuscire a concentrarmi meglio sui i libri. Mia zia e i cugini sarebbero giunti tra qualche giorno in questo modo avrebbero dato modo di sistemarci comodamente, la mattina uscivo per fare delle passeggiate scoprendo che non poco distanti vi erano belle spiagge popolate con un mare e paesaggio meravigliosi (senza parlare della gran figa in topless) =), purtroppo non avendo ancora grande conoscenza del luogo e nessuna amicizia si faceva difficile ingannare il tempo così qualche volta riaprivo il portatile e oltre a studiare potevo anche usare internet ( cosa che non avrei voluto fare).
Era una solita mattina io mi svegliai sentivo il sole già bruciarmi sulla pelle così mi preparai per andare al mare ma appena esco di casa i miei mi fermano dicendomi che ci sarebbe da andare a prendere la Zia all'aeroporto potendo partire subito.
Quindi mi misi una maglietta leggera, mi tenni il costume, le ciabatte e partii. La cosa mi suscitava un po' i nervi fare il loro autista ma passò in fretta, aspettai all'ingresso dell' aeroporto circa 15 " quando vidi arrivare mia zia che mi sorprese nei suoi abitino succinto e modi di fare eccezionali. Mia zia era davvero una gran bella donna anche se ormai segnata dal tempo, bionda, occhi verdi, carnagione olivastra e una pelle ancora morbida e fresca, un vitino da fare invidia ad una ventiquattrenne ed era anche molto gentile e allegra. Così gli diedi il benvenuto stringendoci talmente che sentii i suoi capezzoli premermi addosso ed il mio arnese premere su di lei. Poi chiesi dello Zio, rispose che per diversi motivi di lavoro sarebbe potuto venire solo nella settimana di ferragosto, caricai i bagagli in macchina li feci salire e ripartimmo. Durante il viaggio notavo sempre più l'abbigliamento di mi zia molto provocante con una
spaccatura da cui intravedevo le sue belle cosce e il suo seno prorompente. Parlammo del più e del meno, scmabiai due parole con i due cuginetti descrivendo più ho meno la situazione alla villa.
Quando arrivammo li aiutai a scaricare e prendere atto delle camere ed il resto, lasciandoli per andare giusto al mare prima di pranzare. stavo per scappare quando mia cuginetta di 16 anni si era già cambiata con un piccolo costumino bianco quasi trasparente, in cui ci andava quasi stretta probabilmente un vecchio costume che ancora non si era decisa di eliminare chiedendomi se poteva venire con me, io la accolsi e sorridendo gli dissi va bene così avrei "potuto affogarla in mare" giocando un po'. Eravamo appena arrivati in spiaggia, preparai l'ombrellone e ci soffermammo a parlare un attimo. Sentivo mia cuginetta sabrina fremere dalla voglia di tuffarsi, si era svestita subito e mi stava aspettando seduta sul bagno asciuga. Da lontano inizia a guardarla con altri occhi, quel costumino così aderente lasciava intravedere un po delle sue nuove curve, era alta e longilinea, il suo corpo non lasciava staccare gli occhi di dosso, i suoi occhi erano azzurri ed due labbra rosa fragola. Anche se ero uno studente ero abbastanza in forma, non avevo nulla di scomposto, due occhi verdi, capelli castani fisico atletico la mia voglia sessuale si stava risvegliando in seguito anche ad un momento di solitudine.Mi avvicinai guardandola senza cedere lo sguardo, iniziando a scambiare due parole,dall'alto la scollatura lasciava intravedere le sue tette, una seconda abbondante, ed mentre mi parlava , si chinava e si apriva sempre più facendomi impazzire, iniziai a sentire qualcosa muoversi nel costume così mi sedetti accanto a lei per non dare nell'occhio anche se la spiaggia non era molto affollata. parlammo e scherzammo giusto quei cinque minuti prima di iniziare a schizzarci addosso l'acqua fina a che insieme non ci buttammo in acqua. Lei era allegra senza pensieri, l'opposto di me che ero stressato dagli esami e dalla perdita di naturalezza che porta il tempo, mi piaceva sempre più. Si lasciava predere e abbracciare ... ci stavamo divertendo e a lei piaceva.. sembrava non notare quel suo costumino che lasciava intravedere tutto, tra una cosa e l'altra gli proposi di insegnarle a nuotare durante la vacanza, iniziando da imparare a stare a galla. Cosi iniziai a tenerla tra le mie braccia, la tenevo da sotto il braccio vicino a me, sfiorando ogni tanto la sua tetta in modo quasi impercettibile.. da sopra avevo la vista
completa di quelli che erano i suoi capezzoli, tutti da succhiare. Mi stavo eccitando a vederla così bella e sorridente, la sentivo tra le mie braccia e non potevo fare di più. mentre l'altra mano iniziava correre da sotto la sua schiena la spostai sul suo bel culetto sodo, girando nell'interno coscia. Cercavo di parlare con lei mentre mi lasciavo andare sulla sua pelle liscia. Allora la presi dicendo che per oggi la lezione era finita la girai dolcemente, stando in acqua, la misi a sedere sulle mie gambe con il braccio intorno al collo, abbracciandola. la mia mano destra gli sfiorava la tetta destra, iniziandola a sentire in modo prorompente,mentre l'altra tetta premeva un po' sul mi
petto. la mia mano sinistra scorreva tra le sue cosce, addentrandomi lentamente sempre più. Allo stesso modo sentivo il mio pene premere sul suo culetto. Mentre la premevo su di me sempre più forte, le parlavo di come sarebbe stato bello andare a fare una passeggiata nei giorni successivi, cercando di sfiorarla sempre più.
CONTINUA..
Era una solita mattina io mi svegliai sentivo il sole già bruciarmi sulla pelle così mi preparai per andare al mare ma appena esco di casa i miei mi fermano dicendomi che ci sarebbe da andare a prendere la Zia all'aeroporto potendo partire subito.
Quindi mi misi una maglietta leggera, mi tenni il costume, le ciabatte e partii. La cosa mi suscitava un po' i nervi fare il loro autista ma passò in fretta, aspettai all'ingresso dell' aeroporto circa 15 " quando vidi arrivare mia zia che mi sorprese nei suoi abitino succinto e modi di fare eccezionali. Mia zia era davvero una gran bella donna anche se ormai segnata dal tempo, bionda, occhi verdi, carnagione olivastra e una pelle ancora morbida e fresca, un vitino da fare invidia ad una ventiquattrenne ed era anche molto gentile e allegra. Così gli diedi il benvenuto stringendoci talmente che sentii i suoi capezzoli premermi addosso ed il mio arnese premere su di lei. Poi chiesi dello Zio, rispose che per diversi motivi di lavoro sarebbe potuto venire solo nella settimana di ferragosto, caricai i bagagli in macchina li feci salire e ripartimmo. Durante il viaggio notavo sempre più l'abbigliamento di mi zia molto provocante con una
spaccatura da cui intravedevo le sue belle cosce e il suo seno prorompente. Parlammo del più e del meno, scmabiai due parole con i due cuginetti descrivendo più ho meno la situazione alla villa.
Quando arrivammo li aiutai a scaricare e prendere atto delle camere ed il resto, lasciandoli per andare giusto al mare prima di pranzare. stavo per scappare quando mia cuginetta di 16 anni si era già cambiata con un piccolo costumino bianco quasi trasparente, in cui ci andava quasi stretta probabilmente un vecchio costume che ancora non si era decisa di eliminare chiedendomi se poteva venire con me, io la accolsi e sorridendo gli dissi va bene così avrei "potuto affogarla in mare" giocando un po'. Eravamo appena arrivati in spiaggia, preparai l'ombrellone e ci soffermammo a parlare un attimo. Sentivo mia cuginetta sabrina fremere dalla voglia di tuffarsi, si era svestita subito e mi stava aspettando seduta sul bagno asciuga. Da lontano inizia a guardarla con altri occhi, quel costumino così aderente lasciava intravedere un po delle sue nuove curve, era alta e longilinea, il suo corpo non lasciava staccare gli occhi di dosso, i suoi occhi erano azzurri ed due labbra rosa fragola. Anche se ero uno studente ero abbastanza in forma, non avevo nulla di scomposto, due occhi verdi, capelli castani fisico atletico la mia voglia sessuale si stava risvegliando in seguito anche ad un momento di solitudine.Mi avvicinai guardandola senza cedere lo sguardo, iniziando a scambiare due parole,dall'alto la scollatura lasciava intravedere le sue tette, una seconda abbondante, ed mentre mi parlava , si chinava e si apriva sempre più facendomi impazzire, iniziai a sentire qualcosa muoversi nel costume così mi sedetti accanto a lei per non dare nell'occhio anche se la spiaggia non era molto affollata. parlammo e scherzammo giusto quei cinque minuti prima di iniziare a schizzarci addosso l'acqua fina a che insieme non ci buttammo in acqua. Lei era allegra senza pensieri, l'opposto di me che ero stressato dagli esami e dalla perdita di naturalezza che porta il tempo, mi piaceva sempre più. Si lasciava predere e abbracciare ... ci stavamo divertendo e a lei piaceva.. sembrava non notare quel suo costumino che lasciava intravedere tutto, tra una cosa e l'altra gli proposi di insegnarle a nuotare durante la vacanza, iniziando da imparare a stare a galla. Cosi iniziai a tenerla tra le mie braccia, la tenevo da sotto il braccio vicino a me, sfiorando ogni tanto la sua tetta in modo quasi impercettibile.. da sopra avevo la vista
completa di quelli che erano i suoi capezzoli, tutti da succhiare. Mi stavo eccitando a vederla così bella e sorridente, la sentivo tra le mie braccia e non potevo fare di più. mentre l'altra mano iniziava correre da sotto la sua schiena la spostai sul suo bel culetto sodo, girando nell'interno coscia. Cercavo di parlare con lei mentre mi lasciavo andare sulla sua pelle liscia. Allora la presi dicendo che per oggi la lezione era finita la girai dolcemente, stando in acqua, la misi a sedere sulle mie gambe con il braccio intorno al collo, abbracciandola. la mia mano destra gli sfiorava la tetta destra, iniziandola a sentire in modo prorompente,mentre l'altra tetta premeva un po' sul mi
petto. la mia mano sinistra scorreva tra le sue cosce, addentrandomi lentamente sempre più. Allo stesso modo sentivo il mio pene premere sul suo culetto. Mentre la premevo su di me sempre più forte, le parlavo di come sarebbe stato bello andare a fare una passeggiata nei giorni successivi, cercando di sfiorarla sempre più.
CONTINUA..
1
voti
voti
valutazione
10
10
Commenti dei lettori al racconto erotico