Alessia, una notte a Madrid

di
genere
etero

Era una calda giornata di Giugno, e come al solito mi trovavo ad affrontare uno dei tanti viaggi solitari in giro per l’Europa. Questa volta la meta prescelta era stata Madrid, famosa per i suoi monumenti, il suo calore, e ultimamente anche per la presenza di quella Troia di Alessia che in quel periodo si trovava lì in erasmus. Infatti non appena pubblico la mia prima storia Instagram per localizzarmi nella capitale Spagnola ecco che spunta fuori il suo commento.
“Che ci fai qui? Vediamoci subito!”
Ecco che allora preso anche un po’ dall’eccitazione del suo interesse la invito a presentarsi a un bar nel centro di Madrid.
Una volta arrivato mi raggiunge e inizia ad abbracciarmi e riempirmi di baci, sembra quasi contenta di vedermi.
Ci sediamo per bere qualcosa e nel mentre passiamo ore e ore a raccontarci tutto sulle nostre vite negli ultimi mesi, non ci rendiamo conto che abbiamo già consumato 4 birre a testa. Siamo entrambi abbastanza alticci e lei non rinuncia mai a provocarmi con frasi ambigue. Dopo qualche minuto decidiamo di spostarci nel mio B&B che per fortuna era a 100 metri dal pub.
Una volta entrati e posate le valige gli dico di aspettarmi che sarei andato a farmi una doccia.
Nel momento in cui stavo per entrare in bagno, Alessia mi blocca e inizia a leccarmi in faccia come fosse una cagna assetata, questo suo gesto non mi lascia indifferente al punto tale che inizio a fare lo stesso con lei dando inizio a una lunga strusciata.
La Troia indossava un vestitino nero e senza perdere tempo avevo iniziato a infilargli le mani dentro sia davanti che di dietro. Con una mano gli tenevo allargata una chiappa e con l’altra iniziai a sditalinarla.
Per stare più comodo decisi di toglierli quel vestitino e come sua abitudine notai che neanche stavolta aveva indossato il reggiseno. La Troia era rimasta solo con un finissimo perizoma che le spaccava in 2 il culetto e non smetteva di tenere impegnata la sua mano sul mio cazzo.
Arrivato al culmine dell’eccitazione decise di inginocchiarsi e tirare fuori il mio cazzone dai pantaloni di tuta. Era così assetata di cazzo che inizió a tirare delle pompe fortissime come se non avesse mai visto un arnese del genere. Terminato il pompino stava per togliersi gli occhiali ma la fermai immediatamente, era troppo eccitante per farglieli togliere. Si sfilò il perizoma dandomi le spalle e mi saltó in braccio in modo da essere scopata come desideravo. La portai sul letto e iniziai a leccargli la figa per svariati minuti facendola bagnare e ansimare di piacere. Raggiunta l’eccitazione anche da parte sua iniziai a scoparla fortemente nella posizione del missionario, talmente forte che le mie palle sbattendo sul suo buco del culo facevano un rumore assurdo. A questo punto la Troia provó a prendere in mano la situazione e posizionandomi dalla parte di sotto inizió a cavalcarmi come una forsennata. Sembrava impazzita per quanto era eccitata ed io oltre a godermi lo spettacolo iniziai a immergere la testa nelle sue belle tette soffermandomi spesso con la mia lingua sui suoi capezzoli. Stanchi di scopare nel letto decisi di prenderla per capelli e scoparmela sotto la doccia, la posizionai con la testa sotto il getto dell’acqua e la scopai forte da dietro, anche qui continuavano i suoi urli di piacere, ero talmente concentrato a spingere forte che non riusciva a rimanere appoggiata da qualche parte. All’ennesima botta riusci a tenersi al lavandino e mentre continuavo a scoparla da dietro potevo vedere dallo specchio tutte le sue facce di godimento. Nel momento in cui sto per arrivare la avviso e senza farselo ripetere altre volte si gira prendendomi tutto il cazzo in bocca, passano 2/3 succhiate e iniziai a realizzare finalmente uno dei mie più grandi sogni erotici, la sborra sui suoi occhiali. La Troia non contenta se li tolse e inizio a leccarseli tutti, non prima di avermi ripulito completamente il cazzone con la sua lingua.
scritto il
2023-10-27
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