Incontri di una coppia normale

di
genere
voyeur

Vi riporto una storia giunta a me realmente accaduta.
Persone e luoghi sono stati per ovvie ragione modificati.

Qualche mese fa.

Io e mia moglie siamo una coppia normale, 38 anni lei, 42 io.
Lei molto più bella di me, almeno questo è sempre quello che scherzando ci dicono i nostri amici, bionda, alta circa 1,70, con un seno piccolo, ma meraviglioso, e dei fianchi che si avvicinano alla perfezione. Ciò che mi fa impazzire di lei però, sono i suoi piedi, delicati curati che vengono ancor più valorizzati dalle sue meravigliose caviglie . Una deliziosa principessa.
Io posso essere considerato una persona normale, senza nessun particolare pregio.
Una piccola nota positiva la posso riportare, sono sempre stato uno sportivo e anche ora, grazie al padel riesco a rimanere in forma.
Siamo sposati da 8 anni senza ancora dei figli.
Riesco sempre ad intrigarla dal punto di vista sessuale, e spesso fuggiamo dalla rutine dedicandoci un fine settimana tutto per noi senza amici e parenti, che quasi sempre si trasforma in due giorni di sesso e lussuria. E’ il nostro modo per rimanere sempre in sintonia.
Proprio in uno di questi fine settimana è accaduto quanto andrò a raccontare.

Valentina, questo è il nome di mia moglie, aveva organizzato un fine settimana, o meglio una notte e un giorno, in un Glamping, non troppo lontano da dove viviamo.
Mi moglie, ama il lusso e tutto cio che è cool. Quindi non poteva non provare questa esperienza largamente decantata dai suoi colleghi e amici .
I Glamping non sono altro che delle strutture, solitamente delle tende di lusso, dove ci sono annessi una serie di servizi come piscine spa ecc. Da qui il nome Glamping, fusione tra Glamour & Camping.
Quindi si, si dorme in tenda, ma una tenda con tutti i confort. Bagno, doccia, letto comodissimo, e in alcuni casi anche con vasca idromassaggio.
Arrivati in questo posto, appena riusciti a prendere possesso della nostra tenda, abbiamo subito capito che non esisteva una vera e propria porta, ma la tenda si chiudeva con una semplice cerniera che poteva essere aperta sia dall’interno che dall’esterno.
Questa situazione di libertà, mista a preoccupazione, aveva già fatto crescere in noi una piacevole e sana eccitazione . Inoltre le pareti della camera o tenda che dir si voglia, non erano altro che dei teli robusti color cachi.

Valentina: ma sei sicuro che non è pericoloso
Io: Ma no certo, hai sentito alla reception, la sera gira una guardia giurata che controlla tutto il perimetro
Valentina: Lo so, ma io non mi fiderei.
Io: Vale tranquilla, vieni qui.
Mentre dicevo così iniziai a baciarla sul collo da dietro. Lo specchio davanti a noi, rifletteva quell’immagine di mia moglie che piegava la testa verso destra per aumentare ancora di più la superfice da baciare.
La feci girare e iniziai a baciarla assaporando la sua lingua, sentivo già che anche lei aveva una strana eccitazione sicuramente provocata da quel posto del tutto diverso dai soliti alberghi.
Senza esitare tirai fuori il mio cazzo e spinsi dalle spalle valentina verso il basso.
Mia moglie si inginocchio e lo prese subito in bocca senza troppi preliminari, avevo il cazzo che mi esplodeva. Pompando con una sensualità meravigliosa la guardavo mentre si girava a vedere la sua figura nello specchio che mi faceva un pompino magistrale. Mentre guardava lo specchio, provava a leccare la cappella a succhiarlo, quasi come a fare le prove di un pompino perfetto.
Era molto eccitante.
Ad un certo punto sentimmo dalla finestra/porta da cui si entrava nella tenda una voce femminile
Cameriera: scusate posso ?
Mentre diceva cosi però già stava entrando .
Valentina cerco quanto più velocemente possibile di alzarsi da quella posizione inequivocabile, mentre io, cercavo di rimettere dentro il mio cazzo ancora dritto e duro prima nelle mutande e poi nei pantaloni .
Cameriera: Buongiorno, scusate sono venuta a portarvi degli asciugamani in più.
Valentina: Si Si, grazie.
L’imbarazzo di mia moglie era evidente .
Io: La ringrazio li lasci pure sopra il letto.
La cameriera con un sorriso quasi trattenuto lascio tutto e se ne andò quasi più imbarazzata di noi.
Era una dolce ragazza dai lineamenti asiatici, capelli neri e lisci, non troppo alta. Sarei stato proprio contento di far partecipare anche lei in ginocchio accanto a mia moglie.
Appena uscita Valentina sbottò a ridere e io con lei.
Io: Quanto mi piaci….
Valentina: si certo ho fatto la figura della troia.
Io : ma dai, quando è entrata eravamo già vestiti.
Valentina: smettila, ma non mi interessa, tanto non ci conosce nessuno. Mi vado a cambiare e andiamo in piscina o nella spa.
Io: Ok
Dopo qualche minuto, valentina usci dal bagno con indosso il costume e le solite infradito.
Io velocemente feci lo stesso .
Dopo poco eravamo già in giro in accappatoio per la struttura.
Erano quasi le 17.30 e di andare in piscina non ci andava proprio, così proposi di fare un bagno turco che era proprio vicino alla nostra tenda.
Entrammo in una specie di bungalow, questo in mattoni, dove c’era una stanza simile ad uno spogliatoio e subito di fronte la porta del bagno turco .
Valentina mi fece notare che attaccato all’entrata, c’era un cartello che simboleggiava che all’interno si entrava senza indumenti, solo con l’asciugamano.
Cosi prendemmo un asciugamano a testa nella catasta posta all’entrata e ci togliemmo velocemente i costumi rimanendo nudi e coperti solo dal telo bianco avvolto in vita.
Con un pò d’imbarazzo entrammo . Era una stanza quadrata piena di vapore.
Ci accomodammo vicino l’entrata su dei gradoni. Vedemmo subito che dall’altra parte della stanza c’era un’altra coppia.
Lui, un uomo sulla cinquantina bello grosso con i capelli rasati come un militare e con lo stomaco pronunciato, qualche tatuaggio strano sul corpo e barba incolta. Lei una donna sui 45 anni capelli biondi lisci con qualche chilo in più, qualche punto di cellulite, ma comunque, tutto sommato una bella donna.
Io e Valentina ci mettemmo seduti uno accanto all’altra .
Poco dopo, vidi la moglie del l’uomo di fronte a noi, alzarsi e mettere dell’acqua su una specie di braciere. Questa azione, provoco una quantità di vapore esagerata, che poco si poteva vedere. Anche il calore era aumentato. Appena il vapore inizio a dilatarsi valentina mi diete una gomitata e disse,
Valentina: guarda, guarda quei due.
Io cercai di guardare meglio che potevo e effettivamente vidi ciò che vedeva Valentina, lei aveva messo una mano sotto l’asciugamano del compagno e in maniera disinvolta gli stava toccando il cazzo guardandolo in viso.
Valentina: Ma gli sta facendo una sega ? Replicò sottovoce
Io: Non lo so, di sicuro lo sta toccando
Piano piano con la mano stava sempre di più alzando la parte bassa dell’asciugamano facendo intravedere la sua mano che accarezzava i coglioni e il cazzo molle dell’uomo.
Ad un certo punto il telo bianco del signore era appoggiato sulla sua pancia e la donna gli stava facendo una sega . Valentina potè ammirare tutta la grandezza di quel cazzo che veniva scappellato dalla base fino in cima . Era un cazzo di tutto rispetto almeno 20 cm e largo al punto di non riuscire a chiudere la sua base nella mano della moglie.
A quella visione, bacia Valentina .
Valentina inizialmente chiuse gli occhi, ma poi piano piano, li riapri per vedere cosa accadeva dall’altra parte della stanza, era curiosa.
Ad un certo punto presi la mano di Valentina e la misi sul mio cazzo.
Valentina: Ma ti è venuto duro?
Io: non sono mica di ferro . Toccamelo !!!!
Valentina prima iniziò a toccarlo da sopra l’asciugamano, per poi entrare dalla fessura laterale ed iniziare a segarlo.
Dall’altra parte della stanza la masturbazione diventava sempre più irruenta fino a quando lui con un accento Russo, Slavo, o qualcos’altro disse qualcosa a lei. La donna si tolse l’asciugamano rimanendo completamente nuda, lo mise a terra davanti all’uomo a gambe larghe, si inginocchio e inizio a fargli un pompino tra il vapore della sauna . L’immagine che si proponeva a me e Valentina era spettacolare, questa donna che mostrava il suo culo e la sua fica mentre faceva un pompino ad un cazzo imponente .
Valentina quando vide cosa stava accadendo, accelerò la sega continuando a baciarmi e succhiarmi la lingua. Io mi tolsi l’asciugamano e lasciai che l’uomo vedesse cosa stava facendo mia moglie .
Lo vidi quasi sorridere tra un mugugno e l’altro .
Forse l’eccitazione della situazione, o la cortina di vapore che rendeva tutto offuscato, presi coraggio e feci la mia mossa.
D’istinto alzai Valentina e la portai sopra le mie gambe, le tolsi l’asciugamano, puntai il mio cazzo sulla sua fica, e iniziai a scoparla.
Lei si trovava sopra di me, io seduto e lei a gambe larghe che toccavano terra. Mostrava la schiena e il culo a due perfetti sconosciuti mentre la penetravo e la incitavo sempre di più.
Valentina: Amore ma che stiamo facendo
Io: goditi il momento e basta
Valentina si era ormai bagnata completamente era eccitata, e si muoveva sopra di me sempre più veloce. Ansimava leggermente quasi con vergogna.
Valentina: Cosa fanno loro
Io. Lei gli sta succhiando il cazzo in modo avido. Gli sputa sulla cappella e poi lo riprende in bocca
Valentina: Oh dio, che mi succede, mi eccita questa situazione.
A quelle parole, presi le natiche di mia moglie e le allargai quasi come a mostrare ancora di più ai due sconosciuti.
Valentina: ma che fai dai….
Io: voglio fargli vedere quanto sei bella
Mentre allargavo si poteva vedere tutto, sia il mio cazzo che saliva e scendeva nella fica di Valentina che il buchino del suo culo.
Vedendo la nostra scena senti dall’altra parte
Uomo: Dai Dai succhia, Dai sto per sborrare !!
Questa volta l’uomo si riferì alla moglie in italiano, quasi come a farci sentire cosa le stesse dicendo.
Valentina : sta sborrando ?
Io: ancora no.
Dopo pochi secondi si senti un mugugno come un ruggito che proveniva dall’uomo e il suo cazzo inizio ad eruttare sborra.
Io: ora sta sborrando
Valentina appena sentito quelle parole si giro e si godette in pieno della scena di lui che sborrava e grugniva e lei che doviziosamente ripuliva il cazzo dalla sborra ingoiando il più possibile .
A quella visione valentina sussurro al mio orecchio.
Valentina: vengo o mio dio vengo … sto godendo…
Arrivata all’orgasmo avvolse le sue braccia intorno al mio collo e si accascio con la faccia sul mio petto sfinita.
Era durato tutto pochi minuti, ma erano stati sufficienti per portare tutti su di giri e godere in modo diverso.
Dopo qualche minuto di silenzio e tranquillità, nascosti dal vapore tutti tornarono composti alle loro posizioni, Valentina per prima coprendosi pudicamente e mantenendo la testa bassa, era tornata seduta .
I compagni di avventura, si alzarono e si diressero verso la porta di uscita del bagno turco. Lei con l’asciugamano in vita, mentre lui ancora nudo, con l’asciugamano in mano camminava fiero.
Mentre i due uscivano lui dovette avvicinarsi a mia moglie per aprire la porta accostando a pochi centimetri il suo cazzo moscio e ancora sporco di saliva e sborra al viso di mia moglie.
Valentina, fece subito cenno di indietreggiare, senza distogliere per un secondo lo sguardo da quel sesso imponente. Appena aperta la porta, anche l’uomo si coprì con l’asciugamano e si allontanarono .
Dopo qualche attimo di silenzio.
Io: amore tutto ok ?
Valentina: si tutto ok
Io: abbiamo esagerato ?
Chiesi quasi intimorito.
Valentina: si abbiamo esagerato, e non credo che ci saremmo dovuti spingere cosi in là.
Con questa frase si alzò e si diresse verso la nostra tenda.

Mentre ci preparavamo per la cena, non ci fù molto dialogo tra di noi. La doccia fu veloce per entrambi e la scelta dei vestiti per la serata non esaltò nessuno dei due. Eravamo quasi storditi da quanto accaduto. Arrivati al ristorante della struttura ci sedemmo e cenammo in armonia iniziando di nuovo a ricercare la nostra complicità . A cena terminata, ci affacciamo fuori alla veranda del ristorante e Valentina vide subito seduti in un tavolo in un angolo i nostri due nuovi amici. Lui in pantaloncino corto color blu navy e camicia bianca a maniche corte sbottonata quasi fino alla pancia, lei con un bel vestito colorato molto largo e leggero che mettevano in mostra il suo prosperoso e florido seno, assolutamente senza reggiseno . Appena si accorsero di noi, l’uomo ci saluto alzando il calice di champagne che stava bevendo e fece cenno di avvicinarci. Valentina subito mi guardo con aria irritata, ma io le faci capire che non c’era nulla di male, e in fondo non potevamo essere cosi maleducati da far finta di non averlo visto.
Cosi, ci avvicinammo al loro tavolo e li salutammo cordialmente.
Io: Buona sera
Uomo: Buona sera, prego sedetevi .
Rispose velocemente alzandosi e aiutando Valentina a sedersi
Uomo: Mi chiamo Igor e lei è mia moglie Svetlana .
Io: molto lieto, io sono Federico e lei è mia Moglie Valentina. Da dove venite ?
Ero curioso di conoscere la loro provenienza e poteva essere un modo per rompere il ghiaccio.
Igor: Siamo del Kazakistan, ma viviamo a Milano sei mesi l’anno. Quando siamo in Italia ci piace girare e scoprire posti nuovi di questa meravigliosa nazione .
Intanto vedevo Valentina che stava squadrando l’orologio di Igor, un pezzo da almeno quaranta mila euro, e la borsetta di Svetlana di una marca che lei avrebbe ucciso pur di averla.
Così iniziammo a parlare del più e del meno senza mai accennare a quanto era successo nel pomeriggio in sauna . La conversazione era gradevole e forse, aiutati anche dal loro benessere economico, e dallo Champagne, iniziavano a piacere anche a Valentina .
Cosi dopo due ore di chiacchiere, in maniera del tutto naturale ci salutammo e ci avvicinammo alla nostra tenda. In quel momento ci accorgemmo che la tenda accanto alla nostra era proprio la tenda di Igor e Svetlana.
Cosi ci augurammo la buona notte, e ognuno entrò nella propria stanza.
Terminati i preparativi della notte mi sdraiai con solo le mutande nel letto aspettando Valentina.
Ad un certo punto la vidi uscire dal bagno con un meraviglioso babydol nero con alcune parti di un raso trasparente che facevano intravedere parte del suo seno, e parte della sua fica con i suoi peli castani quasi biondi. Per terminare indossava una scarpa aperta con un tacco alto almeno 12 centimetri che la rendeva ancora più provocante. Era bellissima, era erotica.
Si sdraiò al mio fianco, e senza dire nulla iniziò a baciarmi. Io iniziai a toccarle le gambe per poi passare al culo accarezzandola sensualmente assaporando ogni centimetro del suo corpo . Eravamo entrati nella nostra “zona” erotica.
Ad un certo punto sentimmo delle voci che provenivano dall’altra tenda.
Tra la nostra tenda e quella di Igor, c’erano solamente pochi metri di distanza e due semplici teli rigidi. Ci rendemmo conto subito che potevamo ascoltare tutto entrambi.
Igor: vieni qui che voglio scoparti
Svetlana: vedo che questa sera sei più eccitato del solito amore mio
Igor : si, quella donna bionda, Valentina li come si chiama, con il suo modo di fare da donna perfetta, me l’ha fatto venire duro per tutta la serata.
Sentite quelle parole Valentina si fermò di scatto. Si stacco dalla mie labbra e si mise con la testa alta come se dovesse origliare cosa dicevano nell’altra tenda.
Igor: girati mettiti a pecorina.
Svetlana obbedì al suo uomo. Era completamente nuda e i suoi seni iniziarono a ballonzolare sotto i colpi del grande cazzo duro del marito.
Ad ogni colpo si sentiva il rumore delle cosce di Igor che sbattevano sul culo della moglie.
Svetlana : Oh si continua ti prego ancora più forte, si, si, si, si. Sento il tuo cazzo duro. Mi fai impazzire. Lo sento quando sei eccitato, e mi piace, mi fai godere ancora di più.
Sentito tutto ciò Valentina, di sua iniziativa prese in mano il mio cazzo già duro per la situazione venutasi a creare, e inizio a segarmelo.
Io mi tolsi velocemente le mutande e rimasi nudo con il cazzo in tiro, gli occhi su mia moglie, e le orecchie verso i rumori che provenivano dall’altra tenda.
Igor: Come me la sarei sbattuta nel bagno turco!!! L’avrei presa a pecorina li sopra i gradoni caldi.
Svetlana: sei un porco, lo sai ?
Valentina, sentite quelle parole si tolse le mutandine nere, e si mise a pecorina davanti a me, mi guardò e disse.
Valentina: Scopami dai, scopami anche tu, ti prego!
Io: certo amore
Presi il mio cazzo lo puntai sulla fichetta di mia moglie e iniziai a spingere . Lei fece subito un gridolino di piacere, non so se gli altri riuscirono a sentirlo, ma lei continuò ad ansimare.
Io: lo sai che sei la mia donna?
Valentina : si sono la tua…..donna !!
Ogni colpo era un piccolo acuto, quasi una canzone.
Intanto nell’altra stanza avevano sicuramente capito che anche noi avevamo iniziato a scopare.
Igor: Se quella troietta bionda gode con il suo maritino, figurati se sentisse in figa il mio cazzo come urlerebbe.
Svetlana : Si bagnerebbe solo a vederlo. E oggi si è bagnata ne sono certa. Quando sei uscito dalla sauna te lo avrebbe preso in bocca per quanto era eccitata. Lo so che l’hai fatto apposta ad avvicinare il tuo cazzo cosi tanto al suo viso.
Sentito ciò, Valentina sussulto e sembrava ancora più eccitata, sentivo la sua fica che iniziava a essere un lago era completamente fradicia .
Mentre la scopavo cercava di toccarmi i coglioni e la base del cazzo con le dita, come per aumentare la sua e la mia eccitazione.
Igor: Si, le avrei aperto la figa fino a farla urlare, e sai cosa mi sarebbe piaciuto ?
Svetlana : Cosa ? Non ti fermare continua.
Igor : mi sarebbe piaciuto sborrarle dentro tutta la mia goduria e rimandarla da quel cornutello del marito completamente piena di sperma caldo .
Svetlana: Oh siii godo amore godo !!!
A quelle parole, mia moglie arrossi ancora di più, e io mi sentii strano, come se non fossi stato capito, o comunque umiliato. In realtà non mi importava perché in quel momento stavo godendo da morire, e altrettando stava facendo mia moglie.
Mi fermai un attimo, la feci girare, e iniziai a scoparla a gambe larghe tenendo i suoi piedi dai tacchi delle scarpe. Era una scena sexy e mi piaceva scoparla cosi.
Sentimmo ancora.
Svetlana : dai amore sto per venire ti prego non ti fermare
Igor: Si si, si si,
Come un toro la sbatteva sempre piu forte, faceva uscire quasi tutto il suo cazzo dalla fica della moglie e lo rimetteva dentro ancora più violentemente. La sua cappella enorme e rossa si faceva strada tra la fica slabbrata e fradicia.
Igor continuò così fino a quando un urlo fece capire a tutti che stava venendo.
Igor: si la voglio riempire e rimandare dal marito. La deve scopare con la mia sborra ancora in fica, sono sicuro che al cornutello gli piace così ne sono certo.
Svetlana : Oh mi dio, mi hai distrutto …. Ricordati però, io non sono quella troietta italiana. Io sono la tua puttana Kazaka e la tua donna.
Igor sorridendo alla moglie replicò.
Igor: certo amore e tu sei unica, ma la scena che si ripete nella mia testa è questa, dopo che le sono venuto in figa, e il marito la sta scopando con il suo cazzetto tra il mio sperma, lei si appoggia con la testa sulla mia coscia e me lo pulisce bene tutto dalla sborra rimasta. Lo inizia a leccare bene pulendo la cappella con la sua lingua, succhiando e lavandomi le palle con la sua saliva . Oggi mentre mi stavi facendo quel meraviglioso pompino in sauna lei ti guardava con invidia. Hai ragione lo avrebbe voluto fare lei . Avrebbe voluto lei la mia sborra in bocca . L’ho letto nei suoi occhi questa sera.
Contestualmente a quelle parole io lasciai i tacchi di Valentina e misi le mie mani vicino il suo viso, mentre la continuavo a pompare. Improvvisamente vidi la bocca di mia moglie avvicinarsi al mio pollice e iniziare a succhiarlo come se fosse un secondo cazzo.
Stava replicando quanto appena detto da Igor.
Io: si amore mi piace
Valentina : si anche a me
Io: lo vorresti un altro cazzo ?
A questa domanda non rispose ma continuò a succhiare e leccare il mio pollice simulando un pompino. Afferrò con la sua mano il mio polso per ritmare meglio i movimenti.
Io: vorresti in bocca il cazzo di Igor vero ?
A quella domanda…
Valentina : si, si lo vorrei, lo vorrei succhiare tutto e farmi sborrare in faccia, sulle labbra sul seno. Lo vorrei leccare e pulire tutto con la mia lingua . Vorrei avere i suoi coglioni che riempiono la mia bocca .
A quelle parole, mi immaginai la scena e non resistetti più e iniziai a sborrare in figa a mia moglie dicendo.
Io: si mi piace, si sei la mia …. Troia , si si dai … dai puttanella… godi..
Valentina : si amore sborra, sborrami in figa vengo anch’io …
Continuai a pompare sempre più forte . Con la sua lingua leccava il mio pollice e lo puliva con dovizia, fino a quando lentamente tutto non si affievolì, compreso il mio cazzo ormai esausto.
Dall’altra tenda non proveniva più nessun rumore, ora erano loro ad ascoltare noi .
Cosi appena venuto, tirai fuori il mio cazzo ormai moscio e lo portai all’altezza della bocca di mia moglie.
Io: puliscimelo dai puttanella mia…
Dissi sorridendo.
Valentina mi guardo e dopo un paio di secondi quasi con sguardo schifato.
Valentina: non è il cazzo di Igor…..

Con quelle parole si alzo e si diresse in bagno per lavarsi . Io rimasi interdetto nel mio letto tra mille dubbi e qualche paura in più.
Non riuscivo a capire.

Forse avevo superato un confine pericoloso……………

Sunset74@libero.it
scritto il
2023-11-07
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